Nazismo dilagante (OT)

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SoTTO di nove
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1006 Messaggio da SoTTO di nove »

Ma lo sanno anche i sassi che i filonazisti stanno con Kiev.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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balkan wolf
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1007 Messaggio da balkan wolf »

Ho risolto il mistero del male assoluto!

Solo che lo ho postato su fb e quel giudeo nerd in ciabatte ha fatto un prodotto di merda ( non posso linkare diretto )

L’agente Bruno Wagner, uno dei nostri migliori elementi ( top poster di fusaro er fregnacciaro ), ha postato il video su zio ady che mette fine a ogni discussione... se avete voglia di cercarlo o seguite bruno dateci un occhio
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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1008 Messaggio da dostum »

Ciriaco morirà di crepacuore

Vandali in azione a Piazza Libertà.

Incresciose scritte sulla pavimentazione dell’area che ultimamente è la sede dei giovani avellinesi che si stanno ritrovando nella città.

Addirittura una svastica, simbolo dell’era nazista della Seconda Guerra Mondiale è stata disegnata a terra con lo spray.
Anche teschi e disegni vari sono stati raffigurati sulla pavimentazione. L’Amministrazione Comunale ha già provveduto con i lavori di pulizia. C’è l’alzata del Pannetto che incombe, tutto deve essere pulito.
Un gesto vile, da censurare, non possiamo attribuire la colpa ai giovani, ma di sicuro è stato qualcuno che non ama la propria città.
Adesso le telecamere di videosorveglianza faranno il loro lavoro per arrivare ai responsabili.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1009 Messaggio da dostum »

MORIRE DAL RIDERE

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Robert Dorsay faceva l’attore. Se sullo schermo gli era toccato recitare spesso la parte del fascinoso dongiovanni, nella vita il suo ruolo era decisamente meno romantico e piacevole, sicuramente più coraggioso. Perché Robert Dorsay, bella faccia da film anni Trenta, era quel che veniva definito dal regime nazista un “disfattista”. Uno, insomma, che non si faceva illusioni sullo sfacelo in cui la Germania era stata trascinata dal suo farneticante Führer e che, per di più, non si tirava indietro dall’esprimere il proprio dissenso, rischiando di diffondere – era questa la colpa dei disfattisti – pessimismo e scoramento a macchia d’olio. Non che facesse discorsi agli angoli delle strade o stampasse volantini anti-nazisti. Ma nella Germania piegata dallo scacco di Stalingrado, anche una barzelletta come questa poteva costare la testa di un uomo: “Il Führer entra in una città e vede alcune bambine accanto a un grande vaso di fiori. Una di loro porge una manciata di terra al Führer. ‘Cosa devo farci?’ chiede Hitler. ‘Mettitela in testa’ risponde la piccola. ‘Dicono sempre tutti che verranno tempi migliori solo quando Hitler finirà sotto terra”. Morire per una barzelletta. Robert Dorsay fu ghigliottinato nel 1943 – e non fu certo il solo a subire una sorte simile. A Marianne Elise K., vedova di guerra, fu fatale la barzelletta di Hitler e Göring sulla torre radio a Berlino (il Führer sospira che vorrebbe far felice i berlinesi e il capo della Gestapo, allora, gli consiglia di buttarsi di sotto al più presto): denunciata da un collega della fabbrica in cui lavorava, la ghigliottina si azionò anche per lei. Inesorabile. Quelle di Robert Dorsay e di Marianne Elise K. sono solo due delle storie che Rudolph Herzog, figlio d’arte (suo padre è il famoso Werner), a sua volta produttore e regista, ha riunito in questo interessante saggio tratto dal proprio documentario Heil Hitler, das Schwein ist tot!. Ovvero: raccontare l’ascesa e la caduta del nazismo attraverso la chiave dell’umorismo e della satira, e da questa prospettiva insolita gettare una luce diversa sulla società tedesca di quegli anni di follia. Barzellette, ironia, vignette, storielle mordaci accompagnarono in effetti tutta la parabola del nazismo, esprimendo i punti di vista diversi delle varie parti in causa: da quelle a sfondo politico, più che altro una valvola di sfogo del malcontento popolare represso, a quelle disgustosamente razziste e antisemite, passando lo humour nero attraverso cui gli ebrei tentavano di combattere le ombre minacciose che li incalzavano sempre più. Certo, non aspettatevi di ridere: i documenti raggruppati da Herzog più che altro mettono i brividi, perché leggendoli si ha l’impressione che attraverso la loro immediatezza sia possibile avvicinarsi come non mai al cuore di tenebra di un periodo scellerato in cui il prezzo di una risata poteva essere la vita stessa.
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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1010 Messaggio da dostum »

Casa Adolf

Vienna. La Corte suprema austriaca ha chiuso definitivamente la lunga storia dell'acquisto della casa natale di Adolf Hitler, mettendo fine al contenzioso con la famiglia proprietaria dell'immobile: lo ha annunciato il ministero dell'Interno. La Corte ha avallato in ultima istanza la somma di 810.000 euro stabilita in appello per questa casa cittadina gialla del 17esimo secolo situata nel centro di Braunau-am-Inn, al confine con la Germania, dove nacque il fuehrer nel 1889.

L'ex proprietaria dell'edificio aveva ottenuto in primo grado che lo Stato pagasse la somma di 1,5 milioni di euro, importo ritenuto sproporzionato per l'edificio. Il governo aveva inizialmente stimato il valore in 310 mila euro. Lo stato austriaco e' diventato proprietario dell'immobile nel 2016 alla conclusione di una procedura di espropriazione che e' servita a permettergli di controllare l'uso dell'immobile che puntualmente attira i neonazisti. Nel 1972 lo Stato era diventato inquilino dell'edificio e ci aveva fatto un centro per gli handicappati, categoria di popolazione che fu tra le prime vittime del regime nazista.

Ma la proprietaria, Gerlinde Pommer, nel 2011 aveva posto il veto a qualsiasi utilizzo del palazzo e aveva contestato in tutti i modi possibili il provvedimento di esproprio. Nel dare li''annuncio della fine della disputa, il ministero dell'Interno ha detto di avere intenzione di lanciare un concorso di idee per gli architetti per modificare l'edificio e donargli una nuova destinazione non legata al suo terribile passato
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dboon
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1011 Messaggio da dboon »

"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1012 Messaggio da balkan wolf »

Dos ho capito tutto il nazismo!!!

I gerarchi erano dei grandi!!! Hanno buttato avanti il coglione austriaco e si sono divertiti 10 anni!!!

Erano anarchici altro che fascisti!

A nessuno fregava un cazzo della razza padrona, del comunismo o degli ebrei ... avevano capito che lo scemo vegetariano aveva il potere di incantare il popolo e lo hanno sfruttato per farsi i cazzi loro: goering saccheggiava goebbels scopava himmler giocava a dungeons&dragons dal vivo e speer tirava su palazzi... tanto é tutta colpa del minchia di caporale!

Dai dos del boia di praga ne parliamo io e te il subumano medio conosce solo ittle’ il più cattivo di tutti i tempi... é questa la lettura seria del nazionalsocialismo ( dai pure il nome é una presa per il culo )

50 miloni di morti in cambio di 10 anni di onnipotenza... sti krukki sempre in fissa col patto col diavolo cazzo! Anzi teufel!

Ot

lanciafiamme in inglese? Fire thrower ovviamente. E in tedesco? Foierteufel! Fiamma del diavolo! E anticarro? Rpg in inglese ma panzerFAUST in krukkese... nun so cattivi so rrommantici!
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1013 Messaggio da Blif »

Ricordiamoci che Panzer vuol dire panciera! :DDD
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1014 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Ma come fanno a piacervi i tedeschi?
Non hanno gusto cazzo !
Case , architettura , donne senza sex appeal, le auto quando sono belle e’ perché le ha disegnate qualcun altro,’ vestiario, lingua ...

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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1015 Messaggio da dostum »

balkan wolf ha scritto:Dos ho capito tutto il nazismo!!!

I gerarchi erano dei grandi!!! Hanno buttato avanti il coglione austriaco e si sono divertiti 10 anni!!!

Erano anarchici altro che fascisti!

A nessuno fregava un cazzo della razza padrona, del comunismo o degli ebrei ... avevano capito che lo scemo vegetariano aveva il potere di incantare il popolo e lo hanno sfruttato per farsi i cazzi loro: goering saccheggiava goebbels scopava himmler giocava a dungeons&dragons dal vivo e speer tirava su palazzi... tanto é tutta colpa del minchia di caporale!

Dai dos del boia di praga ne parliamo io e te il subumano medio conosce solo ittle’ il più cattivo di tutti i tempi... é questa la lettura seria del nazionalsocialismo ( dai pure il nome é una presa per il culo )

50 miloni di morti in cambio di 10 anni di onnipotenza... sti krukki sempre in fissa col patto col diavolo cazzo! Anzi teufel!

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lanciafiamme in inglese? Fire thrower ovviamente. E in tedesco? Foierteufel! Fiamma del diavolo! E anticarro? Rpg in inglese ma panzerFAUST in krukkese... nun so cattivi so rrommantici!
BaalkaaaaN , Adolf è molto peggio di Freddie Kruger
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1938. In un’Europa sull’orlo dell’abisso, un’organizzazione creata da Heinrich Himmler, l’Ahnenerbe, saccheggia luoghi sacri in tutto il mondo alla ricerca di quattro reliquie a forma di svastica rappresentanti i Quattro elementi: secondo un’antica profezia risalente ai tempi di Federico Barbarossa, chiunque riuscirà a impossessarsene otterrà il potere di dominare il mondo intero. Karl Weistort, colonnello nazista appassionato di esoterismo e direttore dell’Ahnenerbe, vuole entrare in possesso delle reliquie per far trionfare le tenebre e dar vita al regno eterno del Terzo Reich.

Dopo una spedizione in Tibet dove in un santuario buddhista viene ritrovata la prima svastica, Weistort organizza, alla ricerca della seconda preziosa reliquia, un’azione pericolosa e segreta che coinvolgerà in prima persona molti protagonisti della Seconda guerra mondiale, insieme a una serie di indimenticabili personaggi: Tristan, trafficante d’arte dal passato oscuro; Erika, un’affascinante archeologa tedesca; Laure, ultima erede di un castello legato alla secolare storia dei Catari; e ancora, un’unità di controspionaggio controllata direttamente da Winston Churchill e collegata alla massoneria britannica. La posta in gioco è altissima e tutti sono disposti a mettere a rischio la propria vita pur di avere successo.

Primo libro di una travolgente trilogia alla Indiana Jones, Il trionfo delle tenebre indaga gli aspetti più oscuri della Seconda guerra mondiale e fa luce su una delle correnti meno conosciute del Nazismo.

Un thriller storico rocambolesco e ricco di colpi di scena che avvincerà tutti i lettori appassionati di storia, esoterismo e massoneria
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1016 Messaggio da dostum »

Baalkaan corri a comprarle!!!!!!!!!!!!!!!!! Altro che Viagra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
colle SUE mutande sullo Stukaz acquisiresti potenza sessuale INFINITA

L’aumento dei simpatizzanti dell’estrema destra è la principale causa del fiorente mercato dei cimeli nazisti. Mercato a cui si è aggiunta un’ultima chicca: la lingerie di Eva Braun, compagna di Adolf Hitler. Un paio di mutande bianche di seta prodotte in Francia, comprate probabilmente da un maggiore dell’Air Force in pensione, Charles Snyder, 84enne reduce dalle guerre in Vietnam e in Corea. Snyder avrebbe trovato i preziosi mutandoni, si tratta infatti di una taglia 44, nella casa di campagna del sanguinario dittatore tedesco, presso Berchtesgaden, sulle Alpi bavaresi intorno alla fine della seconda guerra mondiale.

La lingerie, sulla quale appaiono anche le lettere E.B., iniziali che ne confermano la proprietà, saranno battute all’asta giovedì prossimo in Inghilterra insieme a una camicia da notte sempre appartenuta a Eva Braun. La vendita avverrà tramite la casa d’aste Humbert & Ellis Ltd e sarà interamente in streaming, con la possibilità di partecipare online alla vendita. Il prezzo base per la lingerie della Braun sarà di 300 sterline.


I battitori d’asta riescono a vendere questi cimeli nazisti, a quanto pare indispensabili per i nostalgici del regime, a prezzi stratosferici. Basti pensare che nel 2016 qualcuno ha sborsato ben 3250 euro per un altro paio di mutande, sempre appartenenti alla moglie di Hitler. Lo scorso febbraio un fortunato compratore è riuscito ad aggiudicarsi alcuni dipinti realizzati da Adolf Hitler in persona. Le opere sono state vendute a caro prezzo nonostante il loro dubbio valore artistico.
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1017 Messaggio da dboon »

Il documento nazista col piano d’assalto alla sinagoga postato dal killer 10 giorni fa

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https://www.open.online/2019/10/10/escl ... giorni-fa/
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1018 Messaggio da dostum »

FORESTA NERA è già MOLTO sospetto


Polemiche in Germania per la giostra costruita in Italia. Il gestore del parco Rüdiger Braun giura che sulla carta la sua forma non destava sospetti: le cabine dove si siedono i visitatori dovevano essere delle semplici aquile di metallo


Aquila volante», «Flying Eagle». Si chiama così la giostra del parco divertimenti Tatzmania, a Löffingen, nella Foresta Nera. Solo che a volare sono due gigantesche svastiche di metallo, come mostra il video pubblicato su Reddit da un visitatore.


Il gestore del parco Rüdiger Braun ha fatto costruire la giostra, un prototipo, in Italia, e giura che sulla carta la sua forma non destava sospetti: le cabine dove si siedono i visitatori dovevano essere delle semplici aquile di metallo.


Eppure un’assonanza con i simboli nazisti c’è anche nel nome scelto per l’attrazione «Aquila volante» (lo stemma del Terzo Reich era proprio un’aquila che reggeva tra gli artigli una svastica). Le immagini hanno suscitato così tante polemiche che adesso Braun ha deciso di fermare la giostra e ha chiesto scusa «a chiunque si sia sentito ferito o disturbato dalle immagini».
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1019 Messaggio da dostum »

Solo un anno prima si era suicidata la nipote del Führer, Angelika Maria “Geli” Raubal, figlia della sorella Angela Hitler. Secondo molti, con la ragazza Hitler aveva intrattenuto una relazione malata e forse incestuosa, che in molti ritengono all’origine del folle gesto della giovane. Memore di quanto successo a Geli Raubal e colpito dal gesto della Braun, Hitler si riavvicina ad Eva, che il 28 maggio del 1935 tenta di nuovo il suicidio con dei sonniferi.
“Se solo non avessi mai posato gli occhi su di lui” scrive, ribadendo più volte la sua disperazione nel suo diario.

Anche in questo caso, la donna si salva e Hitler, preoccupato, forse anche per uno scandalo che non poteva permettersi, le compra un cane e una villetta in un quartiere residenziale di Monaco, in cui Eva si trasferisce con la sorella minore Gretl e con i suoi due scottish terrier, Negus e Stasi.
È una donna dinamica, che ama nuotare, sciare, andare in bicicletta e che si dedica a ogni possibile sport in modo quasi ossessivo. Hitler è sempre più assente e cerca di compensare la distanza dalla donna ricoprendola di denaro. Mentre il destino dell’Europa si dirige verso l’ora più buia, Eva indossa scarpe di Ferragamo, biancheria comprata sugli Champs-Élysées, camicie da notte di seta, sottovesti di satin e dozzine di pellicce.
Sei mesi l’anno la donna passa le vacanze a Berghof, la residenza estiva di Hitler sulle Alpi Bavaresi, dove gioca a fare la padrona di casa e organizza feste in cui beve, fuma e ride come se tutto intorno non ci fosse l’inferno. Sogna inoltre le luci della ribalta e crede alla vaga promessa di Hitler che, una volta vinta la guerra, le farà interpretare se stessa in un film sulla loro storia.
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Axel del Riope
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1020 Messaggio da Axel del Riope »

Molti cercano di sapere chi sia il maggiore nel regno di Dio, e non sanno neppure se saranno degni di essere colà annoverati tra i più piccoli. Ed è gran cosa essere pure il più piccolo, in cielo, dove tutti sono grandi, perché "saranno detti - e lo saranno - figli di Dio" (Mt 5,9); "il più piccolo diventerà come mille" (Is 60,22); "il più misero morirà di cento anni" (Is 65,20). Quando infatti i discepoli andavano chiedendo chi sarebbe stato il maggiore nel regno dei cieli, si sentirono rispondere così: "se non vi sarete convertiti e non vi sarete fatti come fanciulli non entrerete nel regno dei cieli; chi dunque si sarà fatto piccolo come questo fanciullo, questi è il più grande nel regno dei cieli" (Mt 18,3s). Guai a coloro che non vogliono accettare di buon grado di farsi piccoli come fanciulli: la piccola porta del regno dei cieli non permetterà loro di entrare. Guai anche ai ricchi, che hanno quaggiù le loro consolazioni; mentre i poveri entreranno nel regno di Dio, essi resteranno fuori, in lamenti. Godete, voi piccoli; esultate, voi "poveri, perché il regno di Dio è vostro" (Lc 6,20); a condizione però che voi camminiate nella verità.
"Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo."
"Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta"

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