(OT) Per i nostri amici Helmut e The Answer

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Super Zeta
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(OT) Per i nostri amici Helmut e The Answer

#1 Messaggio da Super Zeta »

Se non sbaglio sono loro le colonne del partito radicale del forum.
Eccovi un simpatico capitoletto tratto dal libro "Pannella&Bonino Spa"

Il partito-holding e la politica-marketing

di Mauro Suttora


Dal 1995 i radicali hanno congelato il Pr: niente più congressi per decidere la linea politica, nè elezione dei dirigenti. Nessuna sede locale: i dirigenti periferici non hannoaccesso neppure agli elenchi regionali di iscritti e simpatizzanti - è tutto concentrato e controllato a Roma. Il Pr è diventato così "un'area" formata da vari "soggetti imprenditoriali", una holding con bilanci da decine di miliardi, un patrimonio stimabile in 150 miliardi e più di 200 dipendenti: Torre Argentina Società  di servizi (proprietaria della sede romana del Pr, situata nellavia omonima), la società  per azioni Centro di produzione (con Radioradicale e il suo archivio, in via Principe Amedeo), il Centro d'ascolto dell'informazione radiotelevisiva. Oggi il Pr è quindi una azienda a tutti gli effetti, una struttura economica i cui costi annui di solo funzionamento ammontano a otto miliardi. Insomma,una vera e propria "Pannella&Bonino spa", con un notevole tasso di efficienza.

Il nuovo modo di fare politica dei pannelliani è ad alta intensità  di capitale e basso apporto di manodopera volontaria: applicano alla propria attività  gli stessi criteri di "produttività " e "flessibilità " che predicano con la loro filosofia liberista. Così per le strade i tradizionali banchetti apparentemente rimangono gli stessi, ma non sono più i famosi "tavolinari" volontari a raccogliere le firme: vengono assunti giovani con contratto "interinale", pagati centomila lire al giorno. Del resto, a Pannella del singolo iscritto (militante, volontario, tavolinaro) non è mai importato granchè: "I nostri risultati elettorali sono indipendenti dalla presenza di radicali in loco. Anzi, spesso passano il tempo a litigare fraloro". Così la politica radicale viene ormai diffusa attraverso campagne di marketing, con i miliardi drenati dal call center (4 all'anno), e le firme raccolte "a pagamento": 28 miliardi spesi per gli ultimi referendum, 2.800 lire a firma.

Nei 685 metri quadri della sede romana di via di Torre Argentina 76 hanno sede il Partito radicaletransnazionale, il Cora (Coordinamento radicale antiproibizionista), l'Esperanto radikala asocio, "Nessuno tocchi Caino", "Non c'è pace senza giustizia" e l'Associazione politica nazionale Lista Pannella (la Lista Bonino, che si è presentata alle europee 1999 e alle regionalidel 2000, non ha personalità  giuridica: è solo un'appendice della Lista Pannella). Nella sede romana lavora un'ottantina di dipendenti fissi. Altre 27 persone lavorano a tempo pieno per i radicali al Parlamento europeo di Bruxelles. Al Parlamento italiano l'unico senatore radicale, Piero Milio, ha un assistente part-timea palazzo Madama. Alla regione Lombardia con i tre eletti radicali operano quattro persone. In Piemonte ci sono due consiglieri regionali etre assistenti. Nell'ufficio del consigliere Pannella al comune di Roma (sospeso dall'incarico perchè condannato per "spaccio" di droga, e sostituito da Rita Bernardini) lavorano trepersone. Nelle sedi del Partito radicale transnazionale (eccetto Bruxelles) sono attive infine dieci persone: quattro a Mosca, due a New York, due aTirana e due a Budapest

Ci sono poi quelli che i radicali chiamano "i soggetti economico-imprenditoriali", che impegnano 82persone. Nel Centro d'ascolto dell'informazione radiotelevisiva diRoma sono attive 24 persone, divise in due strutture. Nei mille metriquadri del Centro di produzione spa, società  editrice di Radioradicale (organo ufficiale della Lista Pannella), in via Principe Amedeo,lavorano 58 persone. Della cosiddetta "arearadicale", dunque, si occupano a tempo pieno ben 218 persone, e il tesoriere Danilo Quinto ha calcolato perfino che esse svolgono la loro attività  su una superficie totale di 2.571 metri quadri. Per le sedi della loro struttura, nel 1999 i radicali hanno pagato ben 680 milioni: 460per mutui e 220 per affitti.

I radicali sono i pionieri dell'uso di Internet in politica. Nel 1985 il pannelliano Roberto Cicciomessere ha inventato il primo provider italiano, Agorà , e l'idea di costruire unportale di politica, sul modello americano di voter.com, si starealizzando. Da tempo il forum di www.radicali.it è fra imigliori e più liberi d'Italia. Nel 1999 viene messo a punto unprogetto editorial-politico curato dal web editor dei siti radicali, Rino Spampanato. L'ex eurodeputato napoletano di Forza Italia Ernesto Caccavale studia le strategie di marketing e di reperimento della pubblicità , avviando contatti con aziende interessate a investire sulnuovo mezzo. I radicali, primo partito internettiano d'Italia, sono all'avanguardia nelle tecnologie.

A Bruxelles ogni eurodeputato radicale dispone di un ufficio con due stanze: una per il deputato,l'altra per l'assistente. A Strasburgo, dove il Parlamento europeolavora una settimana al mese, ogni deputato dispone di un altroufficio. Una delle armi preferite dairadicali sono i "mailing". In un database denominato "Tesoro"hanno registrato circa 750 mila nominativi, dei quali oltre 350 milaall'estero. Ma il target maggiormente utilizzato sia per il mailing sia per il contatto telefonico è limitato ai loro sostenitori dal 1993 a oggi, e ai soggetti inseriti negli ultimi due anni: circa 130 mila indirizzi. I radicali possiedono poi altri indirizzari specifici, gestitiall'esterno e utilizzati per un'intensa attività  di mailing nellecampagne elettorali e referendarie: quelli degli operatori economici (circa 3 milioni di nominativi), dei giovani (2,5milioni), dei capi-famiglia (17,8 milioni), tutti estratti da fontipubbliche (elenchi telefonici e liste elettorali), e infine i firmatari dei referendum del 1999 (780 mila). Un indirizzario di oltre 15 mila e-mail è gestito dalla sede di Bruxelles.

La miracolosa macchina che dal giugno1996 autofinanzia i radicali alla media di quattro miliardi l'anno (aumentati a sei nel 2000) si chiama Call center. Si tratta di 28 operatori (più tre coordinatori e due supervisori) che telefonano incontinuazione ai simpatizzanti radicali e ai firmatari delle loro richieste di referendum e petizioni. Il loro turn-over è assai alto: inquattro anni hanno lavorato al call center oltre 250 persone, soprattutto giovani donne. L'obiettivo principale di questa valanga di telefonate è l'autofinanziamento, ma c'è anche la raccolta di adesioni politiche e il monitoraggio delle iniziative politiche in corso. Il target principale del telemarketing è sorprendentemente limitato: circa 80 mila persone, le quali hanno contribuito finanziariamente dal 1993 a oggi. "Peró i contatti ripetuti nel tempone hanno valorizzato le potenzialità , e rappresentano una fontefidelizzata e consistente di autofinanziamento", spiegano soddisfatti idirigenti radicali.

Ma come funziona, in concreto, il Call center? Si tratta di un sistema di 17 postazioni informatiche (in grado di svolgere attività  di contatto telefonico e data-entry) e 43 postazioni analogiche (telefoni), che effettuano contemporaneamente 60 telefonate utilizzando due distinte numerazioni. L'attività  di dieci postazioni, che operano per 12 ore al giorno alla media di 20 telefonate all'ora ciascuna, produce una media di 2.400 tentativi di contatto quotidiani. Per "tentativo di contatto" siintende tutto: il "non risponde", l'appuntamento el'avvenuto contatto. Il 60 per cento dei tentativi fallisce. Ma restano mille contatti utili al giorno, a loro volta suddivisi fra 600 appuntamentie 400 risposte che si ricevono in tempo reale dalle persone contattate (somma di versamenti con carta di credito,preannunci e altro tipo di risposte), che vengono chiamati "contatti a buon fine".

In quattro anni sono stati effettuati più di tre milioni di tentativi di contatto telefonico, producendo mezzo milione di risposte e oltre 65 mila versamenti, per untotale di ben 17 miliardi (di cui 11 miliardi con carta di credito).L'attività  ha un costo del 20 per cento rispetto alle entrate, per operatori, telefono e invio di mailing dopo i preannunci di versamento. Il lavorio radicale non finisce con l'incasso delle sottoscrizioni. Entrano in funzione a quel punto i 5 operatori del centro elaborazione dati, i quali assegnano i versamenti ai vari soggetti (Pr, Lista Pannella, Cora, varie campagne), stampano everificano le sottoscrizioni giornaliere e aggiornano i dati anagrafici dei nominativi contattati dal "Call center". E non basta. Per il futuro i radicali coltivano progetti ambiziosi: "Vogliamo arrivare a poter inviare più volte nella stessa giornata svariate e-mail e messaggi telefonici ad alcune centinaia dimigliaia di persone", minaccia Daniele Capezzone.

Ovviamente i proventi non arrivano solo dalle sottoscrizioni telefoniche. Tra il 1996 e il 2000 quasi 30 mila persone hanno determinato 78 mila tra iscrizioni o contributi infavore dei radicali, per un totale di autofinanziamento di 23 miliardi. Nel marzo 2000 l'imprenditore bolzanino Marco Podini (già  padrone della catena di supermercati A&O e dei discount Md) acquista per 25 miliardi il 25 per cento di Radioradicale, il cui valore totale quindi è stimato in cento miliardi (la Rai nel '98 voleva comprarla per una ventina di miliardi). Nel dicembre 2000 Podini annuncia che aumenterà  la sua partecipazione al 50%.

La radio pannelliana nel 1999 ha ricevuto 9,5 miliardi dal ministero delle Comunicazioni per trasmettere lesedute parlamentari, e otto come organo di partito. Totale: 17 miliardi e mezzo. Ne ha spesi peró quattro in più: 21,5. Il deficit è statocolmato vendendo Radio radicale Due per 10 miliardi, e questaplusvalenza straordinaria ha generato anche un utile lordo di 5,8 miliardi (2,8 al netto delle imposte). I quattro miliardi di deficit rispetto alleentrate ordinarie del 1999 corrispondono esattamente all'aumento dei costi di gestione sul 1998, causato dagli investimenti sulla rete di trasmissione (un miliardo), dalla produzione programmi (un miliardo), da spese pubblicitarie (1,5 miliardi) e oneri finanziari (mezzo miliardo).

La produzione programmi del sito Internet www.Radioradicale.it ha avuto un forte sviluppo: vuole diventareun punto di riferimento, per addetti ai lavori e utenti comuni, su tuttoció che riguarda l'informazione istituzionale, politica e giudiziaria. Il risultato è quello di fornire uno strumentomultimediale, affiancando all'audio e ai testi anche la componente video. Le spese pubblicitarie consistono soprattutto in pagine diquotidiani acquistate per annunciare e organizzare convegni della cosiddetta "area radicale". Per il futuro l'ambizione è di rendere Radio radicale e il suo archivio capaci di fornire anche adaltri soggetti grandi quantità  di contenuti pronti per l'utilizzo sumezzi tradizionali e di nuova tecnologia. Assumerà  quindi un ruolo fondamentale l'attività  su Internet, e la Radio si prepara a essere presente in tutte le forme di evoluzione della comunicazione: Umts e satelliti. La convenzione per la trasmissione delle sedute parlamentari,scaduta nel novembre 2000, è stata rinnovata per un triennio con un aumento dei contributi statali da dieci a quindicimiliardi l'anno: il 50% in più, un vero e proprio regalo da parte delgoverno di centro-sinistra, ottenuto senza il pressing del 1998.

Quanto al contributo dalla legge sull'editoria per gli organi di partito, i radicali sono preoccupati per un disegno di legge che ne prevede la riduzione del 25 per cento l'anno a partire dal 2000, e quindi la soppressione entro quattro anni. Poichè i soldi agli organi di partito sono una forma di finanziamento pubblico, la contraddizione per i pannelliani - nemici giurati del finanziamento pubblico - è imbarazzante.


La Torre Argentina Società  di Servizi spa è stata fondata da Marco Pannella e Sergio Stanzani alla fine del 1987 per acquistare la nuova sede di via di Torre Argentina 76, a Roma: i radicali hanno traslocato nella stessa via vicina al Pantheon, dal numero 18 (antica sede) al 76 (nuova sede). Questa società  fornisce anche i servizi (telefonici, di manutenzione,amministrazione e logistici) ai "soggetti dell'area" e a terzi per riprese televisive e traduzione simultanea. Ma dopo tredici anni l'attività  prodotta non è sufficiente a coprire il debito contratto per l'acquisto: i radicali hanno dovuto rinegoziare due volte il mutuo immobiliare con le banche.

Il Centro d'ascolto dell'informazione radiotelevisiva guidato da Valeria Ferro dipende daisoldi pubblici: ha un contratto con la Rai (nonostante i radicali passinometà  del loro tempo ad attaccare la tv di Stato), e nel 2000 ne èstato stipulato un altro con l'Autorità  garante per le comunicazioni. Per garantire peró l'imparzialità , il Centro d'ascolto dovrà  staccarsi dall'"area radicale", trasformandosi in società  autonoma.

L'associazione "Nessuno tocchi Caino" guidata da Sergio D'Elia ha avuto un bilancio 1999 di 429 milioni: 240 spesi per iniziative contro la pena di morte, 154 per la struttura, 35 per l'affitto della sede pagati al Pr. Le entrate sonostate di 368 milioni: 120 da istituzioni, e 248 da autofinanziamento. Il deficit è stato quindi di 61 milioni.

L'associazione "Non c'è pace senza giustizia" presieduta da Sergio Stanzani ha incassato nel 1999 un miliardo e 83 milioni (soprattutto da istituzioni come l'Unione europea, che finanzia progetti di consulenza), ma ha speso 28 milioni in più: 492 milioni per le attività , 167 di costi fissi, 451 per le collaborazioni.

Il Cora nel 1999 ha ricevuto contributi per 40 milioni, spendendone 34 e pagando cinque milioni al Pr per l'ufficio (nessun costo di struttura).

Il movimento dei Club Pannella, infine, è in liquidazione dal 1997. àˆ rimasto formalmente attivo per la sola riscossione dei crediti e per il saldo dei debiti. In conclusione, è interessante constatare come, nel giro di pochi anni, i radicali si siano trasformati da fantasioso e un po' scalcinato movimento di volontari (il "partito antipartito" senza deleghe nè burocrati) in un efficacissimo mini-nucleo di professionisti della politica i quali, concentrati a Roma, inanellano campagne d'opinione secondo i più avanzati criteri del marketing. Radicali senza radici, che adottano il modello aziendale "capital intensive" (molto capitale, poca manodopera) senza gli impacci dei rituali della democrazia interna, bollata da Pannella come "vuoto democraticismo". Gli iscritti interessano soprattutto in quanto sottoscrittori: di soldi e di firme.
E la linea politica? A quella ci pensano Marco&Emma.

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funkydream
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#2 Messaggio da funkydream »

Fabrizio,


Pannella ormai,
ed anche la Bonino,
farebbero forse bene a levarsi dai maroni,
visto che oramai possono vantare solo vecchie imprese e nulla di nuovo.
Gli scioperi della fame di Pannella sono diventati all'ordine del giorno,
e quindi non hanno alcun effetto, se non , quello di far perdere credibilita' al partito stesso.
Daniele Capezzone(non sono sicuro se si chiama cosi', ma l'ho ascoltato diverse volte..),
mi sembra forse l'unico che potrebbe portare
qualcosa di nuovo.
Magari mi sbaglio.....
Io non sono Radicale,
ma Radioradicale l'ascolto.
E mi sembra comunque un buon servizio(non mi sembra ci siano altre cose simili.)

THE ANSWER
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#3 Messaggio da THE ANSWER »

Vado di fretta in questo momento, quindi non leggo il tuo post( lo faccio dopo) peró ti preciso il fatto che io non sono RADICALE ma se devo scegliere tra Berlusconi o chi e' capace solo di chiacchierare (tra l'altro non lo sa neanche fare bene.........................adesso ci si e' aggiunto pure un mandarino che diceva che la politica non gli interessava, tra l'altro mi ricorda qualcuno.................ma quello forse non sà  neanche scrivere).................scelgo uno che tra 100 anni magari verrà  ricordato per l'ABORTO o il DIVORZIO......................che poi non sia perfetto credo sia lui il primoa saperlo.

P.S. DOPO LEGGO E TI COMMENTO IL TUO POST !!!!!!!!!

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donegal
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#4 Messaggio da donegal »

Stronzo di un comunista : come ti permetti di calunniare il partito politico che ha prodotto le persone più intelligenti del pianeta ? :D

Ci sono più probabilità  di vedere Jessica Rizzo prendere i voti piuttosto che sentire un radicale di oggi fare un minimo di autocritica o ammettere di avere sbagliato qualcosa nella sua vita.
Quello che ora è diventata la scuola quadri di Forza Italia è un movimento composto da un numero di militanti agguerrito ma numericamente molto modesto che non si riesce a capire come riesca a finanziare una struttura "pesante" e campagne politiche miliardarie... io ho provato a chiederlo ad un militante radicale seduto ad un banchetto per non ricordo più quale brillante iniziativa pro liberismo selvaggio e l'unica risposta è stata quella che io, "vittima del partitismo" non riuscirei mai a capirlo...
Non ho tessere in tasca e vivo le mie simpatie per una società  socialdemocratica (mi basterebbe già  una società  più giusta e democratica...) in maniera laica e slegata da miti e profeti... vaglielo a far capire, se li critichi sei per forza un nipotino di Stalin...

Già  lo aveva affermato un altro forumista che aveva scritto al loro odioso segretario (Capocchione ?) in merito alla guerra in Afghanistan : chiedi loro una spiegazione e ti rispondono via mail che tu non puoi capire... Boh, ascolteró Radio Radicale (finanziata con fior di quattrini pubblici per motivi da operetta) per cercare di guarire dal mio infantilismo politico...

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TeNz
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#5 Messaggio da TeNz »

Ciao
leggendo l' articolo postato da fabrizio
sono rimasto incuriosito dal forum del sito radicali.it definito Da tempo il forum di www.radicali.it è fra imigliori e più liberi d'Italia" e dopo averlo visto (precisamente solo il forum libero)
sono giunto alla conclusione che come usabilita' credo che sia uno dei peggiori che abbia mai visto
non riuscivo praticamente a seguire un thread cioe a capire dove iniziasse e dove finisse.
voi che ne pensate?

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Scorpio
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#6 Messaggio da Scorpio »

intervengo anch'io perchè questo forum mi diverte e mi stuzzica di più di quello di radicali.it che anch'io trovo maccinoso e difficile da seguire.
Per me hanno fatto due cose buone: la "battaglia" (termine a loro così caro) sull'Aborto e quella sul Divorzio.
Per il resto li giudico solo dei pagliacci ambigui con delle oscure capacità  di ricatto che spiega (questo sì Fabrizio) come mai chiunque governi loro riescano sempre a mantenersi .. e come si mantengono bene; soprattutto senza badare a spese!
Cominciarono a starmi sul cazzo quando in treno chiesi ad un loro militante come mai si preoccupavano degli intellettuali della Birmania ma non un minimo interesse per le "morti bianche" (incidenti sul lavoro). Sai cosa mi risposero? "... che cazzo centra! Quelle sono cose da comunisti ..." ed il risultato di quel litigio fu che diventammo fieri di essere comunisti.
Nonostante tutto li ascolto, anche se il dopo "Bonino for President" deve avergli ridotto le potenze radio, forse perchè mi piacciono le radio "parlate" come Radio24 e poco quelle farcite di cazzate e canzonette anche se ...tutti i dì, dalle 13 alle 14 ... sono su Ciao Belli!
:lol: e ke cazzo! rilassarsi fa bene di tanto in tanto... e comunque nel panorama da spazzatura dei nostri media (pronunciate MEDIA perchè è latino e non inglese, pls...) almeno disuctono di cose ..tutto sommato serie!
Non capisco quale sia il motivo per cui vivano! Che siano veramente dei professionisti della Politica disposti a tutto pur di far politica?
Vedete un pó voi ! :awww:

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clamas
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#7 Messaggio da clamas »

:D ABORTO....DIVORZIO....Son passati 30 anni.
Pannella è un grandissimo oratore,riesce a dire bene 1 MILIARDO di STRONZATE,peró è riuscito a dare alla politica italiana un a svolta vittoria sia sull'aborto che sul divorzio,ricordo ancora una tribuna politica, testa a testa con il compianto camerata GIORGIO ALMIRANTE,fu una trasmissione bellissima,finì penso pari ma due politici così,in una trasmissione penosa dove c'erano i dc gesticolanti senza parole (Fanfani Andreotti ...etc) i comunisti inconcludenti (Berlinguer), loro si distinsero egregiamente. Purtroppo son passati quasi 30 anni e Almirante non c'è più a tener testa ad un grande oratore come LUI.

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Super Zeta
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#8 Messaggio da Super Zeta »

Ecco che adesso mi va a toccare Berlinguer...
Va beh, lasciamo stare che è meglio.

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Inchiostro Simpatico
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#9 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

L'articolo ci dice che: TUTTE le forze politiche hanno del marcio ma la cosa disgustosa che quando qualcuno (pochi ormai) glielo fa notare ti insultano e non controbbattono con argomentazioni.
I radicali ormai vivacchiano politicamente ma economicamente sono come gli ebrei di cui sono fieri di manifestare nelle piazze italiane!
Quando sento o leggo CAMERATA mi viene in mente mio padre con i suoi racconti sulla guerra...onestamente non ho nostalgia di quel periodo!
Berlinguer è stato l'ultimo vero uomo di sinistra che abbiamo avuto...figlio del suo periodo storico
Essere un oratore non vuol dire essere un buon politico, vuol dire saper usare bene le parole..ormai qui non sanno usare nemmeno quelle!
La cosa che mi dispiace è che in Italia, sento un vento di estremismo che non mi piace; il ritorno del terrorismo dietro la sigla br (anche se nutro molto dubbi sulla provenienza politica), ancora con l'esaltazione del periodo fascista (storicamente scorretta), il dimenticare fatti e persone di 10 anni fa (tangentopoli, il pentapartito, la milano da bere, ecc ecc).
In italia vige la cultura del panta rei (tutto passa) ed è desolante.

Ragazzi adesso capite perchè questo forum è carino? perchè è funzionale e facile da leggere e poi ho in cantiere molte altre sorprese :P
Non sottovalutate la potenza di questo utente
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]

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clamas
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#10 Messaggio da clamas »

:D Scusa Fabrizio,so che per la politica t'incazzi,ma Berlinguer.....avava una faccia.....avrà  mai comprato un petine in vita sua??????? :D

THE ANSWER
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#11 Messaggio da THE ANSWER »

Credo (spero di aver capito bene) che Fabrizio abbia voluto sottolineare come il partito radicale abbia perso quelle caratteristiche che avevano caratterizzato la sua lotta ai tempi dell'ABORTO e del DIVORZIO.

PROBABILMENTE E' VERO.

E' probabile che il PR ormai sia un partito che si muove come quelli d'oltre-oceano.

E' vero che e' un fatto negativo che abbia perso le caratteristiche di cui sopra.

PERO':

Ho letto alcuni mesi fa che i DS hanno chiesto dei finanziamenti al governo(BERLUSCONI) per ripianare i loro debiti di gestione(MANCO LI GESTISSE CRAGNOTTI)................quindi forse la PANNELLA-BONINO SPA potrebbe insegnare qualcosa....................

P.S. mica il debito sarà  dovuto alle feste dell'unità  ?????????? :DDD

E tra l'altro (sbagliero') ma i militanti politici mi stanno un pochino sulle palle.................da tutte le parti.

CONCLUDENDO:
Vedo che siamo tutti d'accordo sul DIVORZIO e l'ABORTO....................visto che non seguo la politica attentamente come altri nel forum, MI ELENCATE I SUCCESSI DEGLI ALTRI PARTITI O MOVIMENTI POLITICI NEL PRESENTE E NEL PASSATO ?????????? :roll:

tipo la SCALA MOBILE ecc. ecc. ecc. :lol:

P.S. x fabrizio , ma perchè t'incazzi per il nostalgico CLAMAS ?????
LASCIA CHE RICORDI I SUOI TEMPI D'ORO :DDD :DDD :DDD :DDD

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Helmut
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#12 Messaggio da Helmut »

Ue' Zanoni, tutto cio' che hai postato lo sapevo gia', che, mi prendi per disinformato.?
Non ho preso i voti con il PR, quindi non ho contratto l'obbligo della Fede, come quelli di sinistra!!!

Se vogliamo metterci a guardare pagliuzze e travi, che dire del resto della banda di destra e sinistra? Che dire dei bilanci in nero, delle tessere fasulle, dei finanziamenti russi e americani, del finanziamento pubblico? E vogliamo parlare dei sindacati, che non hanno l'obbligo di redigere bilanci?

I Radicali sono pochi, non devono rispondere ai capricci degli elettori ne' raccontargli balle, quindi vedono la realta': il mondo e' liberista e lo sara' sempre di piu', fino alle fine del ciclo, come insegna Marx, uomo che la sinistra non ha mai letto.

Per quello combattiamo il corporativismo, come quello dei taxisti. A proposito Zanoni, tu sei giornalista e anche voi come lobby potente non scherzate: per entrare nel vostro Albo bisogna essere figli di giornalisti o Irene Pivetti, che ha fatto pratica in uno splendido giornale dell'Udeur di Mastella (alleato della sinistra) letto praticamente da 300 persone a Ceppaloni.
Ma speriamo di spazzare via tutti gli albi professionali, compreso il vostro, residuati borbonici!!!

NB dici che sono disinformato, ma, caro Zanoni, dipende dalle fonti: evidentemente tu, Sommo Pontefice dell'Informazione, hai fonti diverse dalle mie!!!

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donegal
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#13 Messaggio da donegal »

Per iscriversi all'ordine dei Giornalisti - elenco Pubblicisti bastano due anni di collaborazione con una retribuzione davvero minima : pure un "ciaparat" come il sottoscritto ha quella tesserina verde nel portafogli, frutto di collaborazioni in gioventù con un modesto settimanale locale (che dichiaró avermi retribuito con la bellezza di 700.000 lire in tutto il biennio anche se in realtà  non ho mai visto un soldo...)

Diverso il discorso dell'elenco professionisti e praticanti (ma ultimamente sono state fatte ulteriori restrizioni).
Non generalizziamo dicendo che vi accedono solo figli di giornalisti o potentati politici : ho diversi amici che lavorano in redazioni e uffici stampa e TUTTI hanno regolarmente superato l'esame finale (assolutamente non facile) senza raccomandazioni, ovviamente dopo aver fatto il loro bravo e lungo tirocinio ed esclusivamente per le loro capacità .

Che poi ci sia del marcio nella categoria questa non è una novità ...ma ció capita anche in altri sodalizi, addirittura nel Partito Radicale Transnazionale e Intergalattico :lol:

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Drogato_ di_porno
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#14 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Helmut ha scritto: I Radicali sono pochi, non devono rispondere ai capricci degli elettori ne' raccontargli balle, quindi vedono la realta': il mondo e' liberista e lo sara' sempre di piu', fino alle fine del ciclo, come insegna Marx, uomo che la sinistra non ha mai letto.
Ultima modifica di Drogato_ di_porno il 25/07/2003, 4:17, modificato 2 volte in totale.

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Super Zeta
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#15 Messaggio da Super Zeta »

Helmut ha scritto: Per quello combattiamo il corporativismo, come quello dei taxisti. A proposito Zanoni, tu sei giornalista e anche voi come lobby potente non scherzate: per entrare nel vostro Albo bisogna essere figli di giornalisti o Irene Pivetti, che ha fatto pratica in uno splendido giornale dell'Udeur di Mastella (alleato della sinistra) letto praticamente da 300 persone a Ceppaloni.
Ma speriamo di spazzare via tutti gli albi professionali, compreso il vostro, residuati borbonici!!!
Helmut non te ne va mai bene una.
Non mi sono mai iscritto all'ordine per protesta. L'ordine dei giornalisti mi fa schifo, i giornalisti mi fanno schifo. Anni fa su V.I. scrissi un articolo in merito ("Giornalista sarai tu!" chi se lo ricorda è bravo)Nota bene che questa mia scelta mi fa smenare un sacco di soldi e una faraonica pensione. Prima di parlare informati.

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