Inviato: 15/11/2002, 13:28
Se avrete la pazienza di leggerla fino in fondo forse vi offrirà qualche riflessione
Novembre duemiladue,
arrivo a casa al termine di una lunga giornata di lavoro. E' l'ora del
tiggi' e quindi, dopo avere riempito e piazzato sul fornello la pentolona di
acqua per la pasta accendo lo scatolone luminoso, che oramai altro non ha da
offrirmi, se non spazzatura in quantita' industriale. Da giorni l'argomento
maggiormente tritato e' la tragedia, il terremoto in tutte le sue forme, e
questa sera, la parte del leone la fanno le bestie, superstiti innocenti
della furia della terra che trema. Questa sera va in onda lo show sul che
ne e' stato delle povere bestie che, alla pari dei loro sfollati padroni,
condividono i disagi del dramma, ma a differenza di essi hanno ancora un
tetto--la stalla infatti e' rimasta in piedi.
Continua l'altalena dei disastri. Ora c'e' l'Etna che ancora, birichino, si
ribella ai mosturosi appetiti dell'uomo che incurante delle leggi naturali,
ne ha violato e continua a violarne le regole, cementificando ovunque sia
possibile, e risparmiando soltanto quelle superfici, cosi' verticali, che
persino Reinold Mesner avrebbe difficolta' a vincere. C'e' la Fiat che non
ha ancora un piano industriale credibile, e che da sempre privatizza i
profitti e socializza le perdite in una logica di capitalismo assistito che
premia l'incompetenza per non dire la malafede, e non ha pari in tutto
l'occidente. E poi quel mostro giuridico sul legittimo sospetto, quel
mostro chiamato legge Cirami che viene alla fine approvata, per buonapace
del bandito di Arcore e dei suoi sodali.
...E finalmente eccola li'. Eccola li'...la notiziola che quasi
inosservata, in punta di piedi, fa capolino passando anche nei sottotitoli
che scorrono veloci del nuovo TG2 all'Americana.
"...prosciolto Berlusconi dall'accusa di falso in bilancio nel processo
Lentini..."
Ci sono voluti ben 20 minuti di "finte" notizie per arrivare a quella che e'
la notizia piu' importante della giornata. Venti minuti per farmi sapere
che i tre moschettieri imputati di falso in bilancio--il presidente dal
sorriso di Pasta del Capitano, il capellone Galliani, e la vecchia volpe
Massimo Maria Berruti--sono stati prosciolti. PROSCIOLTI che non vuole dire
ASSOLTI ma alle orecchie della gente suona tale. La buona giornalista che
"somministra" la notizia dopo la parola PROSCIOLTI mette un bel punto grande
come una pietra tombale e se mai, un giorno, se ne scrivera' la storia, la
restante parte di verita' sara' perduta nell'oblio della memoria. Punto.
La storia e' antica e puzza oramai di naftalina ma e' necessario ricordare.
E' necessario ricordare che la vicenda per la quale Silvio Berlusconi, in
veste di presidente del Milan, era stato incriminato per falso in bilancio
riguardava l'acquisto di Gianluigi Lentini--che all'epoca ancora non faceva
folli corse per raggiungere l'amata, schiantandosi in autostrada a 200 km/h
con il ruotino di scorta. Nel contratto ufficiale depositato alla Lega
Calcio venivano indicati 18 miliardi di vecchie lire quale risultato della
transazione con il Torino Calcio, la realta' era che a quella grossa torta
era stata aggiunta la crema per altri 10 miliardi, che pagati in nero al
presidente Borsano avevano fruttato un totale di 28 miliardi alla societa'
granata. Circostanza confessata dallo stesso Borsano e poi confermata dalle
rogatorie con la Svizzera, ove il denaro era transitato.
Ma qesto e' soltanto uno scherzo della mia memoria che combatte per non
essere obliterata. Nel frattempo pero', ormai da mesi e' in vigore la nuova
legge sul falso in bilancio, la quale, depenalizzato il reato ha di fatto
tolto efficacia alla sanzione. Risultato? TUTTI PROSCIOLTI! Non per
riconosciuta innocenza ma per decadenza del reato.
Chi aveva criticato la politica del presidente del consiglio si deve
ricredere. Come si puo facilmente intuire e poi verificare le riforme di
"Sua Emittenza", soprattutto quelle in materia di giustizia, sono mmmmolto
efficaci e, alla lunga, danno eccellenti risultati.
Dev'essere qualcosa che e' nel DNA di un certo tipo di personaggi, qualcosa
di innato. La voglia di vincere anche calpestando le regole. E se le
regole, preesistenti, non ce lo permetto, bhe' allora, a partita iniziata,
le cambiamo. Ma io da Milanista della prima ora, e pentito ormai da quasi
due lustri certe cose le ricordo.
Restando in ambito sportivo, come qualcuno ama definirlo. Correva l'anno
1991, si giocava la semifinale di Coppa dei Campioni tra Milan e Olimpique
Marsiglia, e a cinque minuti dalla fine i Francesi stavano vincendo 1a 0.
La societa Milanista, sperando di ripetere lo scippo di due anni prima nelle
nebbie di Belgrado, prese a pretesto il black out di uno dei quattro
riflettori dello stadio per cercare di invalidare la partita. Scene penose.
Celebrati campioni come Baresi e Gullit che, incitati da Galliani, cioe' da
Berlusconi, indicavano all'arbitro, con ampi e sconsolati gesti, il
riflettore spento scuotendo la testa, mentre sul campo si potevano persino
contare le monete che vi stavano buttando gli inferociti tifosi del
Marsiglia. Eppure Baresi, Gullit e compagni continuavano a vagare per il
campo a tentoni, ciechi come Edipo dopo l'incesto.
L'arbitro non ci casco' e ordino' che quella ignobile manfrina terminasse,
allora la societa rossonera ritiro la squadra in una apoteosi di squallore
mai visto nemmeno in un campionato interregionale. Si puo aver vinto anche
mille scudetti ma un simile episodio testimonia per vergogna una mentalita
applicata a 360^, quella della slealta' e dell'arroganza. Vincere a tutti i
costi, anche quando non lo meriti...magari a regole cambiate.
PROSCIOLTI PERCHE' HANNO CAMBIATO LE REGOLE E NON PER NON AVER COMMESSO IL
FATTO!
...e non hanno neanche il pudore di presentarsi davanti al loro
popolo--quello de "il grande fratello", di "saranno famosi", di "amici", del
"milionario", e dell'altra spazzatura televisiva che anestetizza i
neuroni--a dire che PROSCIOLTO non significa ASSOLTO PER NON AVER COMMESSO
IL FATTO!
Vista e confezionata la Cirami, con ansia ora attendo di sapere quali
riflettori impediranno di vedere la fine della partita nei processi IMI-SME.
Come da tempo vado dicendo, alla fine non si tratta di conflitto di
interessi ma di eccellente strategia di business.
Novembre duemiladue,
arrivo a casa al termine di una lunga giornata di lavoro. E' l'ora del
tiggi' e quindi, dopo avere riempito e piazzato sul fornello la pentolona di
acqua per la pasta accendo lo scatolone luminoso, che oramai altro non ha da
offrirmi, se non spazzatura in quantita' industriale. Da giorni l'argomento
maggiormente tritato e' la tragedia, il terremoto in tutte le sue forme, e
questa sera, la parte del leone la fanno le bestie, superstiti innocenti
della furia della terra che trema. Questa sera va in onda lo show sul che
ne e' stato delle povere bestie che, alla pari dei loro sfollati padroni,
condividono i disagi del dramma, ma a differenza di essi hanno ancora un
tetto--la stalla infatti e' rimasta in piedi.
Continua l'altalena dei disastri. Ora c'e' l'Etna che ancora, birichino, si
ribella ai mosturosi appetiti dell'uomo che incurante delle leggi naturali,
ne ha violato e continua a violarne le regole, cementificando ovunque sia
possibile, e risparmiando soltanto quelle superfici, cosi' verticali, che
persino Reinold Mesner avrebbe difficolta' a vincere. C'e' la Fiat che non
ha ancora un piano industriale credibile, e che da sempre privatizza i
profitti e socializza le perdite in una logica di capitalismo assistito che
premia l'incompetenza per non dire la malafede, e non ha pari in tutto
l'occidente. E poi quel mostro giuridico sul legittimo sospetto, quel
mostro chiamato legge Cirami che viene alla fine approvata, per buonapace
del bandito di Arcore e dei suoi sodali.
...E finalmente eccola li'. Eccola li'...la notiziola che quasi
inosservata, in punta di piedi, fa capolino passando anche nei sottotitoli
che scorrono veloci del nuovo TG2 all'Americana.
"...prosciolto Berlusconi dall'accusa di falso in bilancio nel processo
Lentini..."
Ci sono voluti ben 20 minuti di "finte" notizie per arrivare a quella che e'
la notizia piu' importante della giornata. Venti minuti per farmi sapere
che i tre moschettieri imputati di falso in bilancio--il presidente dal
sorriso di Pasta del Capitano, il capellone Galliani, e la vecchia volpe
Massimo Maria Berruti--sono stati prosciolti. PROSCIOLTI che non vuole dire
ASSOLTI ma alle orecchie della gente suona tale. La buona giornalista che
"somministra" la notizia dopo la parola PROSCIOLTI mette un bel punto grande
come una pietra tombale e se mai, un giorno, se ne scrivera' la storia, la
restante parte di verita' sara' perduta nell'oblio della memoria. Punto.
La storia e' antica e puzza oramai di naftalina ma e' necessario ricordare.
E' necessario ricordare che la vicenda per la quale Silvio Berlusconi, in
veste di presidente del Milan, era stato incriminato per falso in bilancio
riguardava l'acquisto di Gianluigi Lentini--che all'epoca ancora non faceva
folli corse per raggiungere l'amata, schiantandosi in autostrada a 200 km/h
con il ruotino di scorta. Nel contratto ufficiale depositato alla Lega
Calcio venivano indicati 18 miliardi di vecchie lire quale risultato della
transazione con il Torino Calcio, la realta' era che a quella grossa torta
era stata aggiunta la crema per altri 10 miliardi, che pagati in nero al
presidente Borsano avevano fruttato un totale di 28 miliardi alla societa'
granata. Circostanza confessata dallo stesso Borsano e poi confermata dalle
rogatorie con la Svizzera, ove il denaro era transitato.
Ma qesto e' soltanto uno scherzo della mia memoria che combatte per non
essere obliterata. Nel frattempo pero', ormai da mesi e' in vigore la nuova
legge sul falso in bilancio, la quale, depenalizzato il reato ha di fatto
tolto efficacia alla sanzione. Risultato? TUTTI PROSCIOLTI! Non per
riconosciuta innocenza ma per decadenza del reato.
Chi aveva criticato la politica del presidente del consiglio si deve
ricredere. Come si puo facilmente intuire e poi verificare le riforme di
"Sua Emittenza", soprattutto quelle in materia di giustizia, sono mmmmolto
efficaci e, alla lunga, danno eccellenti risultati.
Dev'essere qualcosa che e' nel DNA di un certo tipo di personaggi, qualcosa
di innato. La voglia di vincere anche calpestando le regole. E se le
regole, preesistenti, non ce lo permetto, bhe' allora, a partita iniziata,
le cambiamo. Ma io da Milanista della prima ora, e pentito ormai da quasi
due lustri certe cose le ricordo.
Restando in ambito sportivo, come qualcuno ama definirlo. Correva l'anno
1991, si giocava la semifinale di Coppa dei Campioni tra Milan e Olimpique
Marsiglia, e a cinque minuti dalla fine i Francesi stavano vincendo 1a 0.
La societa Milanista, sperando di ripetere lo scippo di due anni prima nelle
nebbie di Belgrado, prese a pretesto il black out di uno dei quattro
riflettori dello stadio per cercare di invalidare la partita. Scene penose.
Celebrati campioni come Baresi e Gullit che, incitati da Galliani, cioe' da
Berlusconi, indicavano all'arbitro, con ampi e sconsolati gesti, il
riflettore spento scuotendo la testa, mentre sul campo si potevano persino
contare le monete che vi stavano buttando gli inferociti tifosi del
Marsiglia. Eppure Baresi, Gullit e compagni continuavano a vagare per il
campo a tentoni, ciechi come Edipo dopo l'incesto.
L'arbitro non ci casco' e ordino' che quella ignobile manfrina terminasse,
allora la societa rossonera ritiro la squadra in una apoteosi di squallore
mai visto nemmeno in un campionato interregionale. Si puo aver vinto anche
mille scudetti ma un simile episodio testimonia per vergogna una mentalita
applicata a 360^, quella della slealta' e dell'arroganza. Vincere a tutti i
costi, anche quando non lo meriti...magari a regole cambiate.
PROSCIOLTI PERCHE' HANNO CAMBIATO LE REGOLE E NON PER NON AVER COMMESSO IL
FATTO!
...e non hanno neanche il pudore di presentarsi davanti al loro
popolo--quello de "il grande fratello", di "saranno famosi", di "amici", del
"milionario", e dell'altra spazzatura televisiva che anestetizza i
neuroni--a dire che PROSCIOLTO non significa ASSOLTO PER NON AVER COMMESSO
IL FATTO!
Vista e confezionata la Cirami, con ansia ora attendo di sapere quali
riflettori impediranno di vedere la fine della partita nei processi IMI-SME.
Come da tempo vado dicendo, alla fine non si tratta di conflitto di
interessi ma di eccellente strategia di business.