[O.T.] Mi consigliate un bel disco?

[hermafroditos]

[Scopri]Spoiler

Beh io sono nato con loro a 14 anni: Slade, Sweet, Suzy Quatro, T. Rex, Wings tutta muzak per la stampa inglese dell'epoca, poi da lì feci il salto nel prog rock anglosassone...e da li una lunghissima avventura musicale che ancora oggi non è terminata. Approfitto per segnalarvi le ultime uscite da me comprate: il nuovo dei Pearl Jam "Dark Matter", The Libertines " All Quiet On The Eastern Esplanade", Mark Knopfler "One Deep River", The Black Crowes " happiness bastards ", The Black Keys "Ohio Players "... buoni dischi piacevoli da ascoltare ma non capolavori, mentre devo ancora digerire anche se è un disco uscito lo scorso anno "Witchy Activities And The Maple Death" di Monika Roscher Bigband che ho preso su consiglio di un mio amico, voce troppo simile a Bjork ma con un sound prog/jazz .
PS: per ora i miei favoriti del 2024 sono gli Smiles e gli Idles di TANGK

Amissimo quelli che ho messo in grassetto, gli Idles in particolare sono tra i miei preferitissimi.

Comunque ho sempre amato la sensibilità musicale di voi emiliani, ve la si trasmette col Lambrusco?

Sorry ma a Piacenza si va di Gutturnio, vino rosso ottimo sia nella versione frizzante che ferma, superior, oppure di Ortrugo vino bianco frizzante, ma anche il Trebbianino non è male.

Pardon! Comunque il mese prossimo mi vedo i Future Islands e i White Lies a Leeds (c'è un festival fighissimo a Temple Newsam). Due delle mie band preferite, non vedo l'ora!

[Trez]

Erma ma che mi dici di TANGK , alcuni lo considerano un misto di Radiohead Coldplay e lo schifano, a me invece piace un sacco anche se la produzione di Nigel Godrich si avverte.

[hermafroditos]

Erma ma che mi dici di TANGK , alcuni lo considerano un misto di Radiohead Coldplay e lo schifano, a me invece piace un sacco anche se la produzione di Nigel Godrich si avverte.

Molto, peppery e fizzy quanto basta. Per fortuna è lontanissimo dalla banalità à la Coldplay, e non lo vedrei nemmeno troppo vicino ai Radiohead.

[Trez]

ieri si è tenuto il Record Store Day a celebrare i negozi indipendenti. Tutto ebbe inizio nel 2008 per rilanciare il caro vecchio padellone, ossia il long playing che stava vivendo un momento assai difficile. Ora è un rito che vede coinvolti vecchiacci come me ma anche giovani, e si, pure giovanissimi. Peccato che gli avvoltoi della major approfittino di questo evento per vendere a prezzi assurdi, ieri due album totale 80 euro e mi manca il live del 1971 dei Pink Floyd che saranno alte 45 carte. Con la scusa di edizioni limitate ci giocano alla grande. Come ha scritto su FB un mio amico sarebbe meglio celebrare la giornata con prezzi più abbordabili, molta più gente si avvicinerebbe, ed i negozi di dischi guadagnerebbero di più perchè alla fine i margini per loro non cambiano. RSD a parte il mercato dell'usato è ancora più esagerato, anche io qualche pezzo lo ho, pagato tipo 80 euro per "Closer" dei Joy Division anni fa, ma in una discoteca ben fornita un domani potrebbe accadere come nel film "La Nona Porta" scena iniziale dove Dean Corso fa visita ad un vecchio collezionista colpito da ictus ed i cui figli vogliono vendere la sua collezione di libri alla svelta, pertanto un lupo vestito da agnello spara grosso per l'intera collezione ma fotte una rara edizione del Don Chisciotte ( non il nostro caro forumista) a prezzo irrisorio, ecco l'espressione del povero collezionista ammalato

[Trez]

Consigliato, anche se so che Claretta non lo definirebbe un gran disco, appunto per questo a me piace.

[hermafroditos]

[Scopri]Spoiler

ieri si è tenuto il Record Store Day a celebrare i negozi indipendenti. Tutto ebbe inizio nel 2008 per rilanciare il caro vecchio padellone, ossia il long playing che stava vivendo un momento assai difficile. Ora è un rito che vede coinvolti vecchiacci come me ma anche giovani, e si, pure giovanissimi. Peccato che gli avvoltoi della major approfittino di questo evento per vendere a prezzi assurdi, ieri due album totale 80 euro e mi manca il live del 1971 dei Pink Floyd che saranno alte 45 carte. Con la scusa di edizioni limitate ci giocano alla grande. Come ha scritto su FB un mio amico sarebbe meglio celebrare la giornata con prezzi più abbordabili, molta più gente si avvicinerebbe, ed i negozi di dischi guadagnerebbero di più perchè alla fine i margini per loro non cambiano. RSD a parte il mercato dell'usato è ancora più esagerato, anche io qualche pezzo lo ho, pagato tipo 80 euro per "Closer" dei Joy Division anni fa, ma in una discoteca ben fornita un domani potrebbe accadere come nel film "La Nona Porta" scena iniziale dove Dean Corso fa visita ad un vecchio collezionista colpito da ictus ed i cui figli vogliono vendere la sua collezione di libri alla svelta, pertanto un lupo vestito da agnello spara grosso per l'intera collezione ma fotte una rara edizione del Don Chisciotte ( non il nostro caro forumista) a prezzo irrisorio, ecco l'espressione del povero collezionista ammalato

Amo immensamente

Conosci Disco d'Oro a Bologna? Quando vivevo là erano i miei pusher di fiducia (e penso che sia in generale uno dei negozi meglio forniti d'Italia).

[Scopri]Spoiler

Consigliato, anche se so che Claretta non lo definirebbe un gran disco, appunto per questo a me piace.

Fantastici, li ho anche visti dal vivo quasi un decennio fa (proprio a Bolo)...quanto vola il tempo, diamine.

[Trez]

[Scopri]Spoiler

ieri si è tenuto il Record Store Day a celebrare i negozi indipendenti. Tutto ebbe inizio nel 2008 per rilanciare il caro vecchio padellone, ossia il long playing che stava vivendo un momento assai difficile. Ora è un rito che vede coinvolti vecchiacci come me ma anche giovani, e si, pure giovanissimi. Peccato che gli avvoltoi della major approfittino di questo evento per vendere a prezzi assurdi, ieri due album totale 80 euro e mi manca il live del 1971 dei Pink Floyd che saranno alte 45 carte. Con la scusa di edizioni limitate ci giocano alla grande. Come ha scritto su FB un mio amico sarebbe meglio celebrare la giornata con prezzi più abbordabili, molta più gente si avvicinerebbe, ed i negozi di dischi guadagnerebbero di più perchè alla fine i margini per loro non cambiano. RSD a parte il mercato dell'usato è ancora più esagerato, anche io qualche pezzo lo ho, pagato tipo 80 euro per "Closer" dei Joy Division anni fa, ma in una discoteca ben fornita un domani potrebbe accadere come nel film "La Nona Porta" scena iniziale dove Dean Corso fa visita ad un vecchio collezionista colpito da ictus ed i cui figli vogliono vendere la sua collezione di libri alla svelta, pertanto un lupo vestito da agnello spara grosso per l'intera collezione ma fotte una rara edizione del Don Chisciotte ( non il nostro caro forumista) a prezzo irrisorio, ecco l'espressione del povero collezionista ammalato

Amo immensamente

Conosci Disco d'Oro a Bologna? Quando vivevo là erano i miei pusher di fiducia (e penso che sia in generale uno dei negozi meglio forniti d'Italia).

[Scopri]Spoiler

Consigliato, anche se so che Claretta non lo definirebbe un gran disco, appunto per questo a me piace.

Fantastici, li ho anche visti dal vivo quasi un decennio fa (proprio a Bolo)...quanto vola il tempo, diamine.

No non lo conosco quel negozio, troppo distante ma vedo che ci sta ancora quindi una capatina la potrei fare, ai tempi universitari andavo spesso a Parma al Mistral Set, era una goduria perchè aveva dischi di import, parlo dei primi anni 80, ed un commesso, il mai dimenticato Stefano Buzzi anche dj RIP, che dava i giusti consigli...ecco perchè non mi sono mai laureato.

[hermafroditos]

[Scopri]Spoiler

[Scopri]Spoiler

ieri si è tenuto il Record Store Day a celebrare i negozi indipendenti. Tutto ebbe inizio nel 2008 per rilanciare il caro vecchio padellone, ossia il long playing che stava vivendo un momento assai difficile. Ora è un rito che vede coinvolti vecchiacci come me ma anche giovani, e si, pure giovanissimi. Peccato che gli avvoltoi della major approfittino di questo evento per vendere a prezzi assurdi, ieri due album totale 80 euro e mi manca il live del 1971 dei Pink Floyd che saranno alte 45 carte. Con la scusa di edizioni limitate ci giocano alla grande. Come ha scritto su FB un mio amico sarebbe meglio celebrare la giornata con prezzi più abbordabili, molta più gente si avvicinerebbe, ed i negozi di dischi guadagnerebbero di più perchè alla fine i margini per loro non cambiano. RSD a parte il mercato dell'usato è ancora più esagerato, anche io qualche pezzo lo ho, pagato tipo 80 euro per "Closer" dei Joy Division anni fa, ma in una discoteca ben fornita un domani potrebbe accadere come nel film "La Nona Porta" scena iniziale dove Dean Corso fa visita ad un vecchio collezionista colpito da ictus ed i cui figli vogliono vendere la sua collezione di libri alla svelta, pertanto un lupo vestito da agnello spara grosso per l'intera collezione ma fotte una rara edizione del Don Chisciotte ( non il nostro caro forumista) a prezzo irrisorio, ecco l'espressione del povero collezionista ammalato

Amo immensamente

Conosci Disco d'Oro a Bologna? Quando vivevo là erano i miei pusher di fiducia (e penso che sia in generale uno dei negozi meglio forniti d'Italia).

[Scopri]Spoiler

Consigliato, anche se so che Claretta non lo definirebbe un gran disco, appunto per questo a me piace.

Fantastici, li ho anche visti dal vivo quasi un decennio fa (proprio a Bolo)...quanto vola il tempo, diamine.

No non lo conosco quel negozio, troppo distante ma vedo che ci sta ancora quindi una capatina la potrei fare, ai tempi universitari andavo spesso a Parma al Mistral Set, era una goduria perchè aveva dischi di import, parlo dei primi anni 80, ed un commesso, il mai dimenticato Stefano Buzzi anche dj RIP, che dava i giusti consigli...ecco perchè non mi sono mai laureato.

Sì l'è proprio quello