sono un gran bevitore di caffe', almeno 4 al giorno, ma non riconosciuto da chi ama veramente il caffe' perche' lo prendo ammerecano, lungoooooo
ps se c'era Pimpi questo thread lo chiudeva
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
Anche io solo caffè lungo. La tazzina di caffè all'italiana non mi dice assoultamente nulla
Definito erronaemente "americano": in realtà il caffè americano è caffè espresso allungato con acqua calda.
Io bevo quello fatto con la macchinetta col filtro di carta e l'acqua per caduta.... quello che effettivamente si vede sembre nelle brocche dei film / telefilm "americani"
Caffé intenso e rigorosamente senza zucchero, preso una sola volta al giorno (al mattino) ma triplo.
A parte in primavera, ovvero la stagione attuale, che è la stagione dove sono piú debole e sonnolento, e ogni tanto ne piglio anche nel pomeriggio (in genere nel tardo p).
Io ne bevo poco ma assolutamente ristretto. Non sono un grande amante del sapore del caffe bruciato mentre mi piace tantissimo quando è dolce, tipo passalacqua Habanera.
Una volta feci un viaggio in barca con un produttore di caffè e mi spiegò che meno tempo è in infusione e meno sostanze nocive e caffeina vengono rilasciate. Un buon caffe, corto e preparato con macchina da espresso ben calda, rilascia oltre al gusto molti aromi essenziali e non troppa caffeina. Quando invece viene lasciato in infusione per molto, tipo quello americano la caffeina rilasciata è maggiore e gli oli essenziali svaniscono.
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)
Rigorosamente ristretto al bar, un paio di mattina ed uno al pomeriggio. Se vi capita vi consiglio la marca Kenon, intenso ma non bruciato.
Però odio un'usanza tutta napoletana, quella di mettere le tazzine nell'acqua bollente, in un attimo di distrazione si rischia di lasciarci le labbra azzeccate al bordo.
E concordo con Mauro, il caffè al bar più è lungo e più caffeina contiene
Io viaggio sui 5 o 6 caffè al giorno, anche di sera ché se ho sonno dormo come un pupo comunque. Per me l'invenzione delle macchinette per farsi l'espresso a casa è stata una benedizione: siccome mi sveglio per primo non godo del paradisiaco piacere di avere la profumata tazzina tra le mani quando sono ancora semiaddormentato, il tempo che ci vuole a fare il caffè con la moka sono già sveglio (e magari già nervoso), ecco che la macchinetta, velocissima, mi regala l'illusione che a farmi il caffè sia stato qualcun altro.
Il lato negativo è che il caffè fatto con la moka, salvo eccezioni, mi fa ormai un po' schifo.
Ci sono varie scuole di pensiero su come fare al meglio un caffé, secondo voi quali sono le accortezze degne di nota?
Esempio: con la moka io sono abituato a fare la "montagnola" bella alta, ma c'é chi afferma che viene meglio ficcando meno polvere di caffé.
Un'altra per me è lasciarlo ancora un po' (tempo variabile, diciamo uno o due minuti) sul fuoco dopo che ha iniziato a borbottare.
Eh beh, si fa presto a dire caffè...
Ormai non lo prendo più per questioni gastriche, ma ai tempi ne ho fatto uso massiccio.
Distinguerei macro categorie, come, dove, quando, perché.
Come: Per cultura ovviamente il caffè lo intendo ristretto, in tazzina, che sia Moka, Giannina, Espresso, da bar non importa. Non ho niente contro l'altro, anzi consumato con ghiaccio di estate ha il suo perché ma è troppo lontano dai miei usi e costumi per percepirlo come "tipico". Il tipo corretto poi è una sottocategoria interessante, latte, anice, vov... Per un periodo lo prendevo macchiato, sopratutto al mattino.
Dove: beh qui stiamo nell'ambito delle abitudini, ma il caffè del resto è abitudine. Casa, bar e lavoro sono le macro aree ognuna delle quali ha una sua specificità, a volte strettamente legata al...
... Quando: Mattina, appena svegli, prima o dopo colazione, quando si è già scesi ma prima del lavoro, quindi al bar, oppure appena prima di mettersi a lavorare, durante il lavoro (distinguendo il lavoro da ufficio da quello itinerante) quello all dopo il pranzo, dopo cena, prima di dormire.
Perché: qui poi di motivi c'è ne sono molti di più di quello che si penserebbe, quasi tutti non hanno a che fare con il potere energetico. Per svegliarsi, concentrarsi, per accompagnare la sigaretta, per conversare, per perdere tempo, per prendere tempo, per fare una pausa, per trovare una scusa, per assentarsi, per presenziare, per sdebitarsi, per piaggeria, per andare di corpo, per riscaldarsi, per rilassarsi, per convivialità, per abitudine... ecc
Evito il Quale per ovvi motivi soggettivi e per non fare pubblicità su questo 3d di pubblico servizio...
Il caffè fatto col sistema filtro contiene di sicuro più caffeina di un espresso, sia per il metodo della caduta a gravità dell'acqua sulla polvere sia per il tempo che l'acqua rimane in contatto con la polvere stessa..... poi c'è anche il discorso quantità.
Il caffè lungo non li si beve certo nella tazzina da 40 ml.
Io mi prendo il caffè lungo nella classica mug da 250 ml
Credo sia una botta di caffeina, ma lo prendo solamente al mattino a colazione.... rigorosamente senza zucchero o dolcificanti.
Solitamente viene definito una sbroscia insapore da coloro che prendono l'espresso. In realtà dipende molto dalla polvere che si utilizza e dal quantitativo che si mette: se si seguono le indicazioni in grammi dei produttori, il quantitativo di polvere che ci vuole è veramente molta rispetto anche ad una Moka.
L'unica polvere per caffè con filtro che trovo nei supermercati italiani è orripilante. Una volta si trovava una marca tedesca al Penny Market.... non era malaccio.
Io solitamente faccio incetta quando mi trovo oltralpe e talvolta acquisto anche miscele più particolari online.