[O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

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Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13651 Messaggio da Salieri D'Amato »

GeishaBalls ha scritto:
30/01/2024, 19:26
[Scopri]Spoiler
Salieri D'Amato ha scritto:
30/01/2024, 19:11
giorgiograndi ha scritto:
30/01/2024, 18:25
Vedi sotto
C’è ancora chi fa il paragone tra il GP e un test, come se il GP certificasse di essere sano e non infettivo (cosa che il test invece certificava)
Tra l’altro ci fa pure dell’ironia, quando paragona il mostrare il GP di uno vaccinato e il test di uno che è negativo. Ironia nel non aver capito veramente un cazzo di cosa fosse il GP + non avere coscienza della differenza tra il certificare di essere negativo alla clamidia e il certificare di aver fatto una vaccinazione per l’influenza
Il primo certifica che al momento del test non avevi la clamidia, il secondo certifica che sei stato vaccinato, nel caso del covid, per una cosa che due mesi dopo la puntura già non esisteva più.
Il test batte la vaccinazione 3 a 0 nel certificare che uno è sano. Infatti, nel porno, nonostante il 99.99% delle persone siano vaccinate contro l’epatite B, il test per l’epatite B è comunque obbligatorio

Io avrei accettato il GP, se fosse basato sul test e basta. Facevi il test, eri negativo, avevi il GP per X giorni, questa era l’unica soluzione scientificamente e politicamente corretta per creare ambienti sicuri, invece si è scelto di rendere la vita impossibile e chi non si è vaccinato, come se la vaccinazione equivalesse ad un test negativo, per scelta politica

Ecco, forse tutte l’energia che usi per farmi cambiare idea, magari usala per spiegare (nuovamente) la differenza tra essere negativo e avere il greenpass perché in parecchi ormai non ricordano bene o fatti

La disobbedienza a volte è un obbligo civile Altrimenti l’idiozia prolifera portando a equiparare l’essere negativi a una cosa con l’essere vaccinati (per una cosa diversa)
Vedi Giorgio,
io faccio dell'ironia sui tuoi ragionamenti nel post sopra, che un ristorante che seguiva le leggi (imposte, certo, come tutte le leggi) era da disprezzare, non sulla validità o meno dei test o del vaccino. Tra l'altro anche secondo me il green pass aveva poco senso, se non per le persone fragili, ma se quello ci voleva ti dovevi adeguare, magari mandando in culo il governo non certo il ristoratore. Ma l'ironia del post è estremizzazione e correlazione tra comportamenti similari, in questo caso il tuo di fronte all'imposizione di 2 norme diverse ma ugualmente vincolanti, ma non tutti sono predisposti a coglierla.

I test per certe cose erano comunque obbligatori, non bastava il vaccino e ho partecipato personalmente ad eventi per cui il test doveva essere di 24 ore prima, non tot giorni ma 1, dato che una settimana dopo ha già perso valore, perchè il covid o qualunque altra malattia la può contrarre poco dopo aver fatto il test, ma quale "soluzione scientificamente corretta"! Rimane comunque il fatto che il vaccino diminuiva i rischi di ammalarsi, come per tutti i vaccini. Uno è la cura, l'altro una certificazione di uno stato di fatto in un dato momento. Ma nessuno dei 2 garantisce la tua non contagiosità. Ma tu probabilmente avresti proposto un test giornaliero, vero?

La disobbedienza è un obbligo civile in certe efferate dittature, non certo perchè lo stato vuole in giro per locali solo vaccinati durante una pandemia. Sai quante leggi non mi trovano d'accordo, dai limiti di velocità alle prescrizioni, dai concorsi pubblici ai riconoscimenti sindacali, ecc. ecc., ma non per questo non mi adeguo e soprattutto non pretendo che altri combattano le battaglie al posto mio, come tu vorresti fare con i ristoratori.
Mi sembra una cazzata il limite a 50 km/h in certi tratti di strada scorrevoli e spesso vado più veloce, assumendomene il rischio, ma non pretendo che se trovo uno che ci va lo mando in culo augurandogli che si schianti su un lampione, perchè non fa disobbedienza civile contro una cosa che io ed altri troviamo ridicola.

PS: ho fatto un post uguale a Sotto ... :o
Specifico, non per Sal, che la disobbedienza civile significa chiamare le forze dell’ordine per far vedere che si viola la legge ed essere sanzionati immediatamente. È Cappato che porta dj Fabo in Svizzera, è Marco Pannella che si accende uno spinello in pubblico (l’unico in vita sua), è Emma Bonino che lotta sull’aborto.

Scusate l’inciso, ma quando sento abbinare le parole “disobbedienza civile” ai guerrieri nogreenpass che si bisbigliano i bar dove prendere lo spritz mi sale la voglia della precisione chirurgica
No no, specifica pure per me, che in effetti mi ero lasciato trasportare nel solco del Giorgio-pensiero, la disobbedienza civile è un atto di coraggio pubblico, atto a dimostrare che si sfida lo Stato, pagandone lo scotto in prima persona, per far valere le proprie idee.
Il contrario di quello che avrebbe voluto GG, che avrebbe fatto sfidare lo Stato ai ristoratori, mentre lui avrebbe semplicemente mangiato senza dover tirar fuori dalle tasche il green pass, che si era affrettato a fare pur non condividendone la valenza. 8)


PS: ricordo, per chi se lo fosse scordato, che una cosa erano le vaccinazioni, un'altra il green pass, che andava richiesto (ovviamente veniva concesso solo ai vaccinati). Quindi si poteva essere vaccinati ma non richiedere il green pass perchè civilmente disobbedienti in quanto ideologicamente avversi. Ma è sempre bello fare i frogi col culo degli altri.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13652 Messaggio da legionofdoom »

Tante paranoie e seghe mentali per un semplice certificato per entrare in un ristorante......e dai.
Io sono stato tranquillamente ad una cena con dei colleghi in un ristorante a Milano, durante l'obbligo GP.
Non ho avuto nessun problema a sedermi e a cenare tranquillamente, anzi.
Il titolare non c'è l'ha neanche chiesto, nonostante eravamo pronti (con i telefoni in tasca), a mostrarglielo.
Ci hanno solo fatto disinfettare le mani con l'antibatterico e indossare la mascherina, ogni volta che andavamo al cesso e basta.

Sugli aerei, invece, oltre al GP (su alcuni voli), dovevi anche indossare la mascherina per tutta la durata del volo. E se dovevi volare fino in America o in Giappone, quella si' che era una vera rogna.

Non giustifico affatto l'obbligo del GP.
Ma tra mostrare un certificato e indossare una mascherina per 9-13 ore di volo, preferirei sicuramente mostrare un certificato.

E, comunque, le peggiori restrizioni nazi-fascista c'è le aveva l'Australia, con Djokovic che da non vaccinato e' stato messo in un albergo-lager in quarantena e cacciato fuori dal paese dopo qualche giorno, con la non possibilità di giocare e di non poter rientrare in Australia per 1 anno, oltre al fatto che chi arrivava dall'estero e non era vaccinato, doveva fare quarantena obbligatoria in un campo in mezzo al nulla, in attesa di tampone negativo o di vaccinazione.
Oltre al fatto che nemmeno gli Australiani che erano in Europa o in altri paesi del mondo, non potevano fare ritorno nel loro paese.
Quindi, si. Speranza e co. non sono dei santi.
Ma altri paesi hanno letteralmente gestito la pandemia proprio come dei veri nazi-fascisti.

Volevo vedere come se la sarebbe cavata Giorgio in Australia, durante l'obbligo vaccinazione e quarantena.
Qua', bene o male, tra obblighi e quant'altro, si riusciva lo stesso a fare un po' di vita sociale.
In Australia, a detta di alcuni conoscenti, assolutamente NO.
E per 2 anni sono stati in pieno lockdown totale, senza neanche la possibilità di fare ginnastica davanti casa.

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alternativeone
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13653 Messaggio da alternativeone »

Eppure qua dentro c'era chi guardava l'Australia come la terra promessa
...step into this room and dance for me

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13654 Messaggio da Floppy Disk »

legionofdoom ha scritto:
30/01/2024, 20:58
Sugli aerei, invece, oltre al GP (su alcuni voli), dovevi anche indossare la mascherina per tutta la durata del volo. E se dovevi volare fino in America o in Giappone, quella si' che era una vera rogna.
Io l'ho indossata durante viaggi di diverse ore sui treni AV e sono sopravvissuto. Ora la metto solo durante la stagione invernale e dove c'è particolare affollamento, come i pochi mezzi pubblici che mi capita di prendere.
I'm a humanist. Maybe the last humanist.

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13655 Messaggio da dostum »

SoTTO di nove ha scritto:
30/01/2024, 10:02
dostum ha scritto:
30/01/2024, 2:43
cicciuzzo ha scritto:
29/01/2024, 18:28
No, hanno fatto chiaramente bene quelli che chiedevano il green pass. Ci mancherebbe altro, come se fossero loro i responsabili. Al limite erano vittime, al pari di chi non poteva andare a trovare i genitori anziani fuori regione

Mi sembra veramente un'epoca fa e credo che sia stato obbligatorio fino a due anni fa se non meno. Pazzesco.
Anche le SS eseguivano gli ordini
Non erano ordini, erano leggi.
Te se domani vai a Bologna supererai costantemente il limite dei 30 all'ora perchè pensi di aver ragione? A che livello di numero di multe capirai che forse è meglio non combattere contro i mulini a vento?
e li starai comunque combattendo la TUA battaglia (prendendoti te le multe), per quanto riguarda la questione ristoranti pretendevi di subappaltare l'onere agli altri?

P.s. Poi era palese che se beccavi una multa dopo un controllo quei controlli diventavano periodici. Quindi di che cazzo state parlando?
Le SS. Ma davvero non capite l'incongruenza di prendervela con il più "debole" (chi già perdeva clienti per sti cazzo di ragionamenti da bambini dell'asilo) solo perchè VOI non eravate in grado di prendervela con il più forte (lo Stato che aveva messo le regole)

è l'ABC della disobbedienza. Ma era a carico tuo, non stigmatizzare chi non lo faceva per TE.
Stigmatizzavo me stesso con gli altri fino a Maggio 2020 ero clausurista e pecorone.
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13656 Messaggio da Gargarozzo »

A me sembra che la pretesa che uno abbia le stesse convinzioni (*anzi: che esprima pubblicamente le stesse convinzioni, poi può pensare quello che vuole :wink: ) assomigli dannatamente alla pretesa che uno abbia gli stessi comportamenti e applichi le stesse scelte mediche e sociali.

Non basta essere convinti delle proprie idee e delle proprie scelte? Leggo da anni che UNO che ha idee / fa scelte diverse "è una minaccia", che è "sconfortante".
Per me è un imbarbarimento dialettico che è la misura di un danno sociale che è stato fatto con la disponibilità di quasi tutti.
La posizione teorica e concreta degli altri non si esaurisce a quattro frasi in croce scritte sopra ad un forum nè tantomeno ad una frase pronunciata per strada; c'è un vissuto dietro, inesprimibile in poche frasi oltretutto pronunciate al cospetto di chi, sempre, non contento delle proprie scelte e delle proprie idee, ha la pretesa di avere i raggi X sull'esistenza degli altri...
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13657 Messaggio da GeishaBalls »

Floppy Disk ha scritto:
30/01/2024, 22:10
legionofdoom ha scritto:
30/01/2024, 20:58
Sugli aerei, invece, oltre al GP (su alcuni voli), dovevi anche indossare la mascherina per tutta la durata del volo. E se dovevi volare fino in America o in Giappone, quella si' che era una vera rogna.
Io l'ho indossata durante viaggi di diverse ore sui treni AV e sono sopravvissuto. Ora la metto solo durante la stagione invernale e dove c'è particolare affollamento, come i pochi mezzi pubblici che mi capita di prendere.
Sopravvissuto ma quella mancanza di ossigeno al cervello che danno ha fatto? :DDD :DDD :DDD
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13658 Messaggio da GeishaBalls »

Gargarozzo ha scritto:
31/01/2024, 10:17
A me sembra che la pretesa che uno abbia le stesse convinzioni (*anzi: che esprima pubblicamente le stesse convinzioni, poi può pensare quello che vuole :wink: ) assomigli dannatamente alla pretesa che uno abbia gli stessi comportamenti e applichi le stesse scelte mediche e sociali.

Non basta essere convinti delle proprie idee e delle proprie scelte? Leggo da anni che UNO che ha idee / fa scelte diverse "è una minaccia", che è "sconfortante".
Per me è un imbarbarimento dialettico che è la misura di un danno sociale che è stato fatto con la disponibilità di quasi tutti.
La posizione teorica e concreta degli altri non si esaurisce a quattro frasi in croce scritte sopra ad un forum nè tantomeno ad una frase pronunciata per strada; c'è un vissuto dietro, inesprimibile in poche frasi oltretutto pronunciate al cospetto di chi, sempre, non contento delle proprie scelte e delle proprie idee, ha la pretesa di avere i raggi X sull'esistenza degli altri...
Libertà di opinione perché no? Libertà di azione con dei limiti.

Capito che la percentuale di persone che si vaccinano ha impatto sulla trasmissibilità dai virus, morbillo o Covid che siano, le scelte di imporre o incoraggiare o persuadere le persone a vaccinarsi sono scelte politiche.

Uno può essere convinto che i vaccini siano cacca pupù, che il vaccino del Covid contenesse grafene, oppure semplicemente che il proprio rischio personale di gravi ripercussioni dal Covide fosse basso rispetto ai rischi di vaccinarsi, ed è una legittima opinione. Strana per me ma finchè è un’opinione la rispetto.

Uno può essere convinto che la politica di spingere molto le vaccinazioni con il Green Pass fosse esagerata e sproporzionata ad una semplice pandemia da Corona virus. Anche queste sono opinioni, che rispetto e comprendo già molto di più di quella precedente.

Quello che trovo sconfortante è che non si capiscano le motivazioni e si attribuiscano a queste politiche intenzioni assurde. Torno a dire che sia legittimo che limitare le circolazioni di beni o persone possa essere interpretato com “troppo”, non capisco intellettualmente come non si capisca il perché ci fossero ragioni per farlo

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13659 Messaggio da dostum »

GeishaBalls ha scritto:
31/01/2024, 12:10


Quello che trovo sconfortante è che non si capiscano le motivazioni e si attribuiscano a queste politiche intenzioni assurde. Torno a dire che sia legittimo che limitare le circolazioni di beni o persone possa essere interpretato com “troppo”, non capisco intellettualmente come non si capisca il perché ci fossero ragioni per farlo
Le capiamo perfettamente le motivazioni
:il primo è la Relazione speciale della Corte dei conti Ue sull'approvvigionamento dei vaccini anti-Covid 19 nell'Ue; il secondo è un'inchiesta condotta negli Usa e in Europa dai giornalisti di Politico e del quotidiano tedesco Welt, intitolata«Come Bill Gates e i suoi partner hanno usato la loro influenza per controllare la risposta globale al Covid, con pochi controlli».

Il succo della Relazione speciale della Corte dei conti Ue (54 pagine), datata 12 settembre, è questo: tra il 2020 e la fine del 2021, l'Ue ha comprato in totale 4,6 miliardi di dosi di vaccini, con contratti di «acquisto anticipato» e un esborso di 71 miliardi di euro. Di fatto, la spesa più onerosa per il bilancio Ue di tutti i tempi. Un impegno che, secondo la Corte dei conti, non ha però rispettato le procedure corrette in uso per i contratti. Qualche numero: nei 27 paesi Ue gli abitanti sono 447,7 milioni, per ciascuno dei quali l'Ue ha acquistato ben 10 dosi di vaccino. La parte del leone nelle forniture l'ha fatta il colosso Pfizer-Biontech, con 2,4 miliardi di dosi consegnate in tre fasi: novembre 2020 (300 milioni di dosi), febbraio 2021 (300 milioni), maggio 2021 (1,8 miliardi di dosi, il doppio di quelle prenotate). Un acquisto esorbitante? Scrive la Corte dei conti: «Entro la fine del 2021 quasi 952 milioni di dosi erano state consegnate agli Stati membri dell'Ue (la maggior parte da Pfizer-Biontech). Ne sono stati somministrati più di 739 milioni, tanto che l'80% della popolazione adulta dell'Ue aveva ricevuto un ciclo vaccinale completo»

Il dubbio conseguente è che siano stati acquisti circa 1,4 miliardi di vaccini di troppo, costati in media 15 euro l'uno. Lecito dunque chiedersi se sia così che a Bruxelles «proteggono il bilancio Ue». Tanto più che la Corte dei conti precisa:«Non abbiamo ricevuto informazioni sulle trattative preliminari del più grande contratto nell'Ue». Più avanti: «A metà marzo 2021, il Comitato direttivo ha deciso di organizzare un incontro con i consulenti scientifici dell'Ue e degli Stati membri, dedicato agli aspetti scientifici della strategia sui vaccini per il 2022. Un tale incontro non si sarebbe mai svolto.
Nel marzo 2021 la presidente della Commissione ha condotto le trattative preliminari per un contratto Pfizer-Biontech, l'unico contratto per il quale la squadra negoziale congiunta non ha partecipato a questa fase dei negoziati». Ovvero: von der Leyen ha fatto tutto da sola, trattando in segreto con Albert Bourla, ceo di Pfizer, che ha incassato 35 miliardi dei 71 spesi dall'Ue.La trattativa segreta di von der Leyen con Bourla sui vaccini era nota da tempo: in gennaio 2022 il difensore civico dell'Ue, Emily O'Reilly, aveva chiesto l'accesso ai messaggi privati (sms o whatsapp) tra Ursula e Bourla, ma senza ricevere alcuna risposta. Per questo, il mese dopo, O' Reilly bollò la trattativa segreta come esempio di «cattiva amministrazione». Accusa a cui la commissaria Ue alla trasparenza Vera Jurovà ha risposto il 30 giugno per conto della presidenza, dicendo che gli sms tra Von der Leyen e Bourla «non erano stati trovati». Qualcosa di simile era già accaduto a von der Leyen quando era ministro della Difesa in Germania e fu accusata di avere elargito consulenze immotivate: la memoria del suo cellulare risultò cancellata, e tutto fu messo a tacere.
La faccenda, però, non sembra affatto chiusa. Dopo la relazione della Corte dei conti Ue, l'inchiesta di Politico e Welt sui condizionamenti operati dalla Fondazione Bill & Melinda Gates e da altre tre organizzazioni filantropiche nei confronti delle autorità di governo Usa e Ue per l'acquisto dei vaccini mette a nudo metodi e pagamenti dalle conseguenze imprevedibili. Basta citare due passaggi: «Bill Gates e i leader delle altre tre organizzazioni hanno avuto un accesso senza precedenti ai più alti livelli di governo, spendendo 8,3 milioni di dollari per fare pressione sui legislatori e funzionari di Usa ed Europa». «Funzionari degli Usa, dell'Ue e dell'Oms hanno ruotato attorno a queste organizzazioni come dipendenti, aiutandole a consolidare le loro connessioni politiche e finanziarie a Washington e Bruxelles».

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13660 Messaggio da GeishaBalls »

Cioè un mega complotto per speculare 4 miliardi di euro condotto da Bill Gates che ha coinvolto i governi il tutto il mondo. Poi si vede che il Covid ha ridotto consumi e PIL per 100 milioni solo in Italia.



Spoiler, saltare questa sezione chi non fosse interessato a diagnosi non richieste.

Per arrivare a pensarla così bisogna rientrare tra quelli che “ sospettano che gli altri stanno progettando di sfruttarli, ingannarli, o far loro del male. Essi ritengono che possono essere attaccati in qualsiasi momento e senza ragione. Anche se non vi è poca o nessuna prova, persistono nel mantenere i loro sospetti e pensieri.

Spesso, questi pazienti pensano che gli altri li hanno notevolmente e irreversibilmente danneggiati. Sono ipervigili per potenziali insulti, offese, minacce e slealtà e cercano significati nascosti nelle osservazioni e nelle azioni. Esaminano attentamente gli altri per trovare prove per sostenere i loro sospetti. Per esempio, possono interpretare un'offerta di aiuto come se si implichi che essi non sono in grado di fare un compito per conto proprio. Se pensano di essere stati insultati o feriti in alcun modo, non perdonano la persona che li ha feriti. Essi tendono a contrattaccare o ad arrabbiarsi in risposta a queste lesioni percepite. Poiché diffidano degli altri, sentono il bisogno di essere autonomi e di avere il controllo.

Questi pazienti sono riluttanti a confidarsi o a sviluppare rapporti stretti con gli altri, perché temono che l'informazione possa essere usata contro di loro. Essi dubitano della lealtà degli amici e della fedeltà del coniuge o del partner. Essi possono essere estremamente gelosi e possono costantemente mettere in dubbio le attività e le motivazioni del loro coniuge o partner, nel tentativo di giustificare la loro gelosia.

I pazienti con xxxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxxxx spesso hanno difficoltà nelle relazioni interpersonali. Quando gli altri reagiscono negativamente con loro, prendono queste risposte come conferma dei loro sospetti originali.”

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13661 Messaggio da dostum »

GeishaBalls ha scritto:
01/02/2024, 3:52
Cioè un mega complotto per speculare 4 miliardi di euro condotto da Bill Gates che ha coinvolto i governi il tutto il mondo. Poi si vede che il Covid ha ridotto consumi e PIL per 100 milioni solo in Italia.



Spoiler, saltare questa sezione chi non fosse interessato a diagnosi non richieste.

Per arrivare a pensarla così bisogna rientrare tra quelli che “ sospettano che gli altri stanno progettando di sfruttarli, ingannarli, o far loro del male. Essi ritengono che possono essere attaccati in qualsiasi momento e senza ragione. Anche se non vi è poca o nessuna prova, persistono nel mantenere i loro sospetti e pensieri.

Spesso, questi pazienti pensano che gli altri li hanno notevolmente e irreversibilmente danneggiati. Sono ipervigili per potenziali insulti, offese, minacce e slealtà e cercano significati nascosti nelle osservazioni e nelle azioni. Esaminano attentamente gli altri per trovare prove per sostenere i loro sospetti. Per esempio, possono interpretare un'offerta di aiuto come se si implichi che essi non sono in grado di fare un compito per conto proprio. Se pensano di essere stati insultati o feriti in alcun modo, non perdonano la persona che li ha feriti. Essi tendono a contrattaccare o ad arrabbiarsi in risposta a queste lesioni percepite. Poiché diffidano degli altri, sentono il bisogno di essere autonomi e di avere il controllo.

Questi pazienti sono riluttanti a confidarsi o a sviluppare rapporti stretti con gli altri, perché temono che l'informazione possa essere usata contro di loro. Essi dubitano della lealtà degli amici e della fedeltà del coniuge o del partner. Essi possono essere estremamente gelosi e possono costantemente mettere in dubbio le attività e le motivazioni del loro coniuge o partner, nel tentativo di giustificare la loro gelosia.

I pazienti con xxxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxxxx spesso hanno difficoltà nelle relazioni interpersonali. Quando gli altri reagiscono negativamente con loro, prendono queste risposte come conferma dei loro sospetti originali.”
Le difficoltà nei rapporti interpersonali sono tue che non riesci ad accettare idee differenti ti suggerisco di uscire ogni tanto dalla ZTL

Covid, tre miliardi di vaccini in fumo
L’arrivo della nuove dosi manderà al macero una ventina di milioni di vecchie fiale che nessuno oramai vuole perché tarate sulla vecchia versione del virus, portando così lo spreco dall’inizio della campagna a oggi a quota 102 milioni di dosi

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/ ... -der-leyen
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13662 Messaggio da GeishaBalls »

Complotto, certo. Solo i petrolieri hanno perso centinaia e centinaia di miliardi e si sono fatti fregare da Pfizer e Gates che voleva smerciare 4 miliardi di fialette vuote, di medicinali inutili, per una pandemia inventata. Certo

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13663 Messaggio da dostum »

GeishaBalls ha scritto:
01/02/2024, 4:05
Complotto, certo. Solo i petrolieri hanno perso centinaia e centinaia di miliardi e si sono fatti fregare da Pfizer e Gates che voleva smerciare 4 miliardi di fialette vuote, di medicinali inutili, per una pandemia inventata. Certo
Dopo il Covid va constatata la mancanza di dialogo da sinistra. E questo per due motivi
di Sara Gandini e Paolo Bartolini
Chi, come noi, ritiene ci sia molto da imparare da questi anni – quelli del Covid-19 e delle risposte politiche all’emergenza, guerra inclusa – ha sperimentato un acuto senso di amarezza e desolazione constatando la difficoltà di aprire un serio dialogo a sinistra su quanto è accaduto.

Questo mancato incontro, a nostro avviso, è dovuto almeno a due diversi motivi. Sicuramente, e questo è il primo punto, non poche figure appartenenti a quest’area hanno paradossalmente e forse strumentalmente bollato il dissenso contro la governance dell’emergenza come frutto di pulsioni liberiste-populiste, di natura egoistica. Non sappiamo se si tratti di una svista o di una lettura pigra degli eventi, o di un capovolgimento narrativo voluto, ma abbiamo visto molti militanti di sinistra, persino gruppi anarchici, produrre banalizzazioni sconcertanti.

Chi voleva ragionare sugli effetti delle chiusure sulla società, nei termini di ampliamento delle diseguaglianze e quindi delle sofferenze per l’intera collettività, così come chi ha sollevato il problema delle discriminazioni con l’arrivo del green-pass, è stato qualificato come integralmente “reazionario” senza alcun approfondimento delle obiezioni sollevate.

Ma non c’è solo questo. Noi individuiamo anche un’altra dinamica profonda, che interessa strutturalmente le cosiddette sinistre, quelle riformiste subalterne al neoliberismo e quelle antagoniste minoritarie. Crediamo che, per spiegare i molti errori compiuti in merito alla questione sindemica, sia necessario invocare un meccanismo di compensazione psicologico.

Nell’opinione pubblica, nelle periferie, nelle fabbriche e ovunque le persone sentano nella carne il morso delle diseguaglianze, giustamente vi è scarsa disponibilità a dare fiducia a personaggi e partiti squalificati da anni di arretramento continuo su tutte le lotte fondamentali per la classe lavoratrice e per i ceti popolari. Ecco allora che, quasi fosse un pensiero magico, coloro che sanno più o meno (in)consciamente di aver accettato le regole di un gioco truccato, senza riuscire minimamente a mitigare le ingiustizie crescenti del sistema, incluse quelle prodotte dalla gestione della pandemia e dalle successive emergenze, si sono trovati a immaginare di poter instaurare una sorta di socialismo sanitario dall’alto, invadente e moralista, finalizzato a “salvare” corpi e anime anche contro la volontà degli stessi.

Gli eroici furori “progressisti” sono tornati in superficie nella forma di una protezione totale della società, a suon di decreti e dispositivi discutibili che mascherano appena – nella loro inefficacia prevalente – i tagli terribili inflitti alla sanità da qualunque compagine di governo. La conclusione che traiamo da questa riflessione è la seguente: laddove la sinistra perde la sua vocazione alla trasformazione profonda della realtà, non resta altro che ostentare una cura della vita collettiva impregnata di moralismo e rispolverare la furbizia biopolitica dello Stato, che controlla i corpi durante le fasi acute di una crisi, senza fare nulla per prevenirla e affrontarla in modo costruttivo.

Di una medicina integrata e nonviolenta avremmo bisogno, e di investimenti massicci per la sanità, affinché salute e democrazia possano sempre andare di pari passo, cancellando gradualmente, e definitivamente, la logica del profitto nel campo dei beni comuni. Un pregevole seminario residenziale organizzato questo settembre da LABOSS (Laboratorio su salute e sanità), con presenti personalità rilevanti come Nicoletta Dentico e Silvio Garattini, nonostante un’impostazione complessiva assai condivisibile, centrata sull’urgenza di proteggere il servizio sanitario nazionale dall’attacco a cui è sottoposto da anni e sulla necessità di rilanciare la ricerca e l’intervento pubblici per limitare lo strapotere delle case farmaceutiche, segnala ancora la difficoltà, e persino la ritrosia, a esprimere parole nette e inequivoche sugli errori fatti dalle istituzioni nella gestione autoritaria della pandemia/sindemia.

Si rallenta così il cammino verso la riapertura di un dialogo trasversale che tenga conto del nesso marcato che esiste, in questa fase storica, tra privatizzazioni selvagge, uso intensivo della propaganda nei mezzi di informazione di massa e impiego della forza (e del ricatto) per uniformare le risposte delle popolazioni alle emergenze. Crediamo che da questa esitazione a raccontare l’insieme degli eventi che hanno segnato questo triennio dovremmo ripartire, per non frammentare ulteriormente la resistenza al neoliberismo di guerra.
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dostum
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13664 Messaggio da dostum »

accini anticovid, “Non chiamateli sieri sperimentali, ecco perché”
Giulia Bertotto intervista Marco Cosentino
Marco Cosentino, medico chirurgo, dottore di ricerca in Farmacologia e Tossicologia, professore ordinario di Farmacologia nella Scuola di Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi dell’Insubria. Direttore del Centro di ricerca in Farmacologia Medica, è autore di varie centinaia di pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali indicizzate su temi di neuro- e immunofarmacologia di base e clinica, nonché di numerosi volumi e capitoli di libri. I principali ambiti di ricerca riguardano lo sviluppo di terapie innovative per malattie immuno-infiammatorie croniche quali la sclerosi multipla e la malattia di Parkinson, la farmacogenetica, la farmacotossicologia dei prodotti naturali, la farmacoepidemiologia e la farmacovigilanza.

Lo abbiamo intervistato per cercare di capire la natura effettiva e trappole linguistiche che hanno -anche volutamente- contribuito a insabbiare e strumentalizzare la questione “vaccini anticovid”. Sono emerse complicazioni ancora più perniciose e una questione ambientale stranamente trascurata dai media italiani.

* * * *

VACCINI, SIERI GENICI O TERAPIA SPERIMENTALE?

Professore, lei è stato il primo a spiegare come i prodotti inoculati dalla campagna di vaccinazione massiva anticovid dal 2021 non siano vaccini ma profarmaci. Una dicitura non solo formale, ma una differenza abissale, che cambia le norme per i test sulla sicurezza di questi sieri.

C’è una normativa generale sui medicinali, comune a tutti i prodotti. All’interno di essa poi, le diverse tipologie di prodotti con le loro denominazioni fanno sì che il tipo di test di laboratorio e clinici per l’immissione in commercio sia specifico per ogni particolare prodotto. Dunque, tutti coloro che si dilettano a chiamarli “sieri genici” o “sperimentali” contribuiscono all’equivoco e alla confusione, perché qui il problema è identificarne la reale natura dal punto di vista regolatorio.

Questi specifici prodotti, ci riferiamo ai vaccini a mRNA, (e a DNA a vettore virale sia pure presto usciti di scena) si collocano in una “zona d’ombra” di questo quadro regolatorio. Io non ho nessuna difficoltà a definirli vaccini, perché in una certa misura, seppure parziale e per poco tempo e con noti limiti, una forma di immunizzazione la danno. Del resto chiamiamo vaccini anche i prodotti antitumorali che sono invece terapie geniche. Ma dal punto di vista regolatorio i vaccini antitumorali sono trattati come terapie geniche; mentre questi vaccini a mRNA sono trattati come vaccini, quando in realtà essi si basano su una piattaforma biotecnologica per le terapie geniche e contengono il codice genetico per codificare una proteina, la Spike, la quale è tutt’altro che un frammento virale inattivo come invece per ogni altro vaccino. La Spike inoculata è una proteina integrale nella sua struttura e per quanto ne sappiamo del tutto attiva e in grado di esercitare gli stessi effetti della Spike di derivazione virale.

Abbiamo quindi, nel caso dei vaccini anti-covid a mRNA, tre nature farmacologiche che convergono e cambiano a seconda di come guardiamo questo peculiare prodotto: vaccino per quanto riguarda il suo impiego, terapia genica per quanto riguarda la piattaforma biotecnologica sui cui è stato sviluppato, e farmaco dal punto di vista del contenuto, del principio attivo e prodotto proteico. Al confine tra queste tre diverse nature probabilmente la soluzione migliore dal punto di vista regolatorio e quindi dell’interesse della sicurezza pubblica, sarebbe stato definire una nuova e specifica griglia di valutazione inedita per prodotti altrettanto inediti. La scelta - se trattarli come farmaci convenzionali, terapie geniche o vaccini - che invece per cui si è optato è stata quella di trattarli come vaccini, poiché la strada dei vaccini è la più semplice e breve, ma estremamente parziale per quanto riguarda le valutazioni farmaco-tossicologiche precliniche e cliniche. I controlli sui vaccini tradizionali partono infatti dalla premessa che vi sia necessità di approfondimenti farmaco-tossicologici in quanto quei prodotti contengono sostanze inerti che si limitano a stimolare il sistema immunitario. Non è così per questi prodotti. Così ancora oggi continuiamo a utilizzare i vaccini covid a RNA senza sapere quali saranno i loro effetti nel bene e nel male: un vero e proprio atto di fede, e questo è il contrario di come procede la scienza.

Quindi la faccenda è ancora più complicata di quanto sembra anche a coloro che credono di aver identificato la natura di questi prodotti.

NON UNA FIALA!

E invece niente da fare. Di recente ha scritto sul suo canale Telegram: “In UE al macero 215 milioni di dosi di vaccini covid. Ma non una fiala a ricercatori senza conflitti di interessi che ne volessero studiare composizione e effetti. Non una fiala! Anche una sola fiala, no!”

Io posso ammettere che in buona fede, per fare in fretta in una fase emergenziale, si siano voluti immettere in commercio prodotti parzialmente controllati, ma che oggi non si possa avere accesso ad esaminarli, questo è inaccettabile dal punto di vista scientifico ed etico. La maniera più semplice e trasparente per rimediare a tutto ciò che non è stato fatto in passato sarebbe permetterne il loro studio, da un punto di vista della composizione e soprattutto degli effetti. È assurdo e grottesco che programmi di ricerca pubblici in tale direzione non siano ancora stati avviati da nessuna nazione.

C’è poi l’aspetto che concerne lo smaltimento di questo numero massiccio di dosi. E’ stata una brillante collega a farmelo notare: sarebbe interessante sapere dove e come questa enorme quantità di prodotti biotecnologici verrà smaltita. Contengono RNA stabilizzati per essere più resistenti alla degradazione e inoltre da mesi è emersa la contaminazione con DNA plasmidici. In letteratura ci sono documenti che mostrano come anche colture batteriche utilizzate per produrre proteine terapeutiche, con i correnti metodi di smaltimento, non degradano completamente gli acidi nucleici modificati. Un potenziale impatto ambientale con delle incognite importanti. Questa attenzione vale per i farmaci convenzionali, figuriamoci per questa immane operazione di smaltimento!



Eppure la nostra classe dirigente e mediatica è sempre così sensibile all’armonia degli ecosistemi. A essere sospettosi verrebbe quasi da pensare che in questo caso sia preferibile tacere sulla faccenda.

C’è ragione di preoccuparsi anche per la continua immissione in natura di OGM, come i diffusissimi cereali e pomodoro o le zanzare sterili. Bisognerebbe interferire il meno possibile con la natura. E invece ci si preoccupa paranoicamente della controversa CO2 e si dedica sempre meno attenzione all’inquinamento ambientale, vera piaga dei nostri tempi. La vera prevenzione non si fa con gli screening che al massimo servono alla diagnosi precoce, bensì riducendo l’esposizione ai fattori di rischio, tra i quali quelli ambientali, chimici, fisici e biologici hanno un peso enorme.



UNA QUESTIONE AMBIENTALE IGNORATA

Diciamo che con uno sversamento massiccio di questo materiale i “no vax” potrebbero non esistere più… a proposito, pensa che sia un atteggiamento utile alla causa quello di polarizzarsi tra sì vax e no vax? C’è ancora molta aggressività da parte di entrambe le posizioni e intanto il potere si gongola…

È un atteggiamento utile al sistema, su questo non c’è dubbio, perché l’estremizzazione conflittuale delle discussioni neutralizza a monte la possibilità di approfondire qualsiasi tema. Nelle fila dei no vax rientra chiunque abbia sollevato dubbi argomentati su questi vaccini, perfino chi ha ricevuto più di una dose. Oggi sono critiche anche tutte quelle persone che lo hanno fatto -costrette o spontaneamente- e ora soffrono gravi e drammatici effetti avversi. Cittadini abbandonati se non ridicolizzati dalla narrazione mediatica e da una certa politica. A non curarsi di loro sono gli stessi che però sono andati a cercarli casa per casa perché effettuassero la somministrazione.

Le persone danneggiate dai vaccini anticovid possono ritenersi quasi “fortunate” se hanno patologie facilmente inquadrabili come miocardite o pericardite, le quali hanno percorsi di presa in carico e cura chiari. Lo stesso non può dirsi per neuropatie e patologie neurologiche, distonie vegetative di vario tipo. Questi pazienti rimbalzano da un medico all’altro senza sapere che tipo di percorso intraprendere. Persone spesso sole, impossibilitate a lavorare, a cui talora anche amici e parenti nemmeno parlano più. Dove sarebbe la scienza in tutto questo?
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GeishaBalls
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#13665 Messaggio da GeishaBalls »

Scrive sul suo canale Telegram “non una fiala”. Sipario

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