CanellaBruneri ha scritto: ↑04/07/2020, 20:37
Non sono un esperto, per cui ti ringrazio dei chiarimenti, sempre interessanti. Anche nel "mainstream" si trovano contaminazioni interessanti, basti pensare al Western americano... in Europa abbiamo il concetto di cinema di autore, ma Hollywood, con la sua concezione industriale,si contaminava sin dal muto. Quante volte Keaton ha diretto Chaplin, o a Sturges davano la "seconda unità" come a Peckinpah...pionera fu l'United Artist, che iniziò a logorare il sistema degli Studios, in qualche modo "europizzando il Cinema" portandolo a quell'esplosione di creatività di fine anni '60 e tutti i '70
Non c'è niente da fare: il fascino dell'unica Arte inventata dal nulla del XX secolo ha un'attrazione infinita,probabilmente proprio perchè ci si perde in un labirinto.
mi auguro davvero che la nuova sezione del forum abbia successo e che diventi un riferimento storico e culturale
Yeah. Non sei un esperto.
Non conosci abbastanza bene il cinema americano o quello mondiale.
Quante volte Buster Keaton ha diretto Charlie Chaplin? Ma erano comici che erano rivali e competitori! Molto piu tardi nelle lore carriere in tramonto rispettive Chaplin ebbe l'opportunita di dirigere Keaton (anche se fu una breve comparsa) in LIMELIGHT (1952). Chaplin impiegava anni a completare un film (e incassava meglio, era piu' popolare, era piu indipendente), Keaton era un migliore interprete e regista e raramete firmava i suoi film da regista anche se era tutto compito suo.
Il cinema americano e' sempre stato strutturato da "entertainment". I grandi produttori e major studios dall'iniziio funzionavano sul concetto di "return on investment" (ritorno sugli investimenti). Il film non si faceva se non c'era una certa "assicurazione" che la gente l'andava a vedere.
Ma questo non vuol dire che anche nel "studio system" non si potevano produrre dei film artistici e popolari: quale altre paese era capace di fare un BIRTH OF A NATION (1915), INTOLERANCE (1916), GREED (1925) di Stroheim, THE KID (1920) di Chaplin, THE MARK OF ZORRO (di Niblo) (1921) con Fairbanks, ROBIN HOOD (1922) di Dwan con Fairbanks, THE HUNCHBACK OF NOTRE DAME (1923) con Chaney, I DIECI COMMANDAMENTI (1924) di DeMille, THE BIG PARADE (1925), BEN HUR (1926), THE PHANTOM OF THE OPERA (1926) con Chaney, THE BLACK PIRATE (1926) con Douglas Fairbanks a colore!, THE JAZZ SINGER (1927) il primo film sonoro, SUNRISE (1927) di Murnau, THE CROWD (LA FOLLA) (1928) di Vidor, ALL QUIET ON THE WESTERN FRONT (1930) di Milestone, CITY LIGHTS (1931) di Chaplin, HORSE FEATHERS (1931) con i Marx Brothers, FRANKENSTEIN (1931) di Browning e DRACULA, IL SEGNO DELLA CROCE (1932 di DeMille, KING KONG (1933), ACCADDE UNA NOTTE (1934) di Frank Capra, CLEOPATRA (1934) di DeMille, MUTINY ON THE BOUNTY (1935) con Clark Gable, MODERN TIMES (1936) di Chaplin, ORIZZONTE PERDUTO (1937) di Capra, BIANCANEVE E I SETTI NANI (1938) il primo lung-metraggio di "animation" a colori di Disney, THE ADVENTURES OF ROBIN HOOD (1938) con Errol Flynn a colore, PINOCCHIO (1939) di Disney, STAGECOACH (1939) di John Ford che fu il primo western veramente moderno, VIA COL VENTO (GONE WITH THE WIND) (1939) con Gable a colore, THE WIZARD OF OZ (1939) a colore, IL DITTATORE (194) di Chaplin, CITIZEN KANE) (1941) di Orson Welles, IL MISTERO DEL FALCO (1941) con Bogart, CASABLANCA (1942) con Bergman e Bogart, ALBA FATALE (1943) di Wellman, LA VITA E' MERAVIGLIOSA (1946) di Capra, NOTORIOUS (1946) di Hitchcock, GILDA (1946) con Hayworth, IL GRANDE SONNO (1946) di Hawks, inutile continuare a listare...
Anche con il grande danno che la censura fece su film americani (e quelli importati) dal 1934 al circa 1968, uscirono dalle fabbriche dei piccoli e grandi studios di Hollywood dei grandi classici.
L'Europa si e' sempre messa il mantello del cinema d'autore. E ci furono dei grandi classici del cinema muto e sonoro che sono innegabili. La Francia si e' sempre vantata di questo tipo di cinema, ma alla fine se si esaminano gli articoli pubblicati su Cahiers du Cinema, si inchinavano sempre davanti alla abilita' elevata del cinema americano (non furono loro che parlarono i primi del genere "film noir" nel 1946?), e spesso lo copiavano. Il grande imbarazzo di questi critici francesi fu quando osannarono il cinema del comico Jerry Lewis!
Ma il cinema francese (e quello Europeo) e' spesso finanziato da organismi dello stato. Molti registi, attori e l'industria cinema non potessero lavorarare all'infuori di tali sussidi statali.
Ci sono stati sempre dei "ribelli" nel cinema americano che avevano difficolta' a girare cose che lo studio (che finanziava il film) insisteva a fare. Welles, Peckinpah, Nicholas Ray, Tarantino, per fare qualche nome. Eppure hanno girato dei classici...