Intervista a Giorgia Roma
Inviato: 23/04/2019, 21:13
Ho voluto fortemente quest’intervista con Giorgia, anzitutto perché, guardando alcune sue scene, l’ho trovata magnetica, il mio tipo insomma. Poi, quando ho avuto il piacere di parlarci, devo dire che le sue parole hanno superato le mie aspettative, rivelandosi una ragazza per nulla banale, sincera, coraggiosa direi. E’ questo che ti fa avere stima delle persone, e senza dubbio la mia stima e rispetto Giorgia se li merita tutti.
Giorgia, per prima cosa parli un po’ del tuo ingresso nel porno...
Io ho iniziato come camgirl. Il primo mese mi trovavo bene perché sai, appena inizi sei la novità, quindi tutti ti cliccano, Dopo un mese e mezzo/due subentrano altre ragazze e questo effetto novità viene meno. Io come camgirl mi facevo pubblicità tramite il nickname dell’account che avevo su instagram, e da lì tra i suggerimenti delle richieste mi è venuto scritto il nome di Luca Ferrero. Avevo un po’ di familiarità con questo nome perché in precedenza guardavo già dei porno, per cui appena l’ho letto mi si è come accesa una lampadina: mi sembrava di averlo già sentito.
Aprendo la sua pagina ho avuto la conferma che si trattava del pornoattore che girava per Legal Porno, in passato anche per Rocco e per molte altre produzioni. Lui stava cercando una ragazza con cui fare cam, per cui mi son proposta. Abitando però lui a San Remo e io a Pisa la cosa era abbastanza complicata, per cui lui mi propone di fare un provino porno, un casting per una produzione di Roma chiamata 69stream.
Naturalmente nel viaggio in treno ero molto emozionata, ma sono voluta andare soprattutto per curiosità. Dopo la mia prima scena ho avuto una reazione emotiva molto forte, credevo di aver sbagliato in qualcosa e la prima cosa a cui pensavo era quella di tornarmene a casa. Chiaramente quelle che tu vedi in un secondo tempo sono cose montate…per quei pochi minuti di durata di un video, in un set ci passi anche 4 o 5 ore, per cui la prima esperienza è stata per me molto difficile. Tieni conto poi che a casa avevo il fidanzato ed ero abituata ad una vita totalmente lontana da questo tipo di mondo. Io penso che la mia prima scena sia mediocre…poi quando a lavoro finito sono stata pagata ho riflettuto: quei soldi nella vita di tutti i giorni li prendevo in un mese facendo 9 ore al giorno in un negozio di parrucchieri…quindi dopo averci pensato bene, a casa, ho deciso di ritornare la settimana successiva. In quell’occasione mi han fatto fare 4 scene - una con Luca Ferrero, un'altra con Christian Clay, una scena anal in cui mi sono trovata benissimo anche per merito di Christian. Era il periodo di Pasqua dell’anno scorso.
In seguito mi sono riguardata confrontando la mia performance con quelle di altre attrici. Questo perché, come spesso accade, all’inizio io avevo dei problemi a fare l’anal, non avendolo mai fatto prima. A fine Aprile Luca Ferrero mi ha portato a Praga a lavorare per Legal Porno in quella che è stata la mia seconda scena anale: l’ho fatta con tre persone. Anche lì è andato tutto bene conoscendo già prima i partner della scena, questa è una cosa molto importante.
A Settembre ho fatto il casting per Jack23, una produzione italiana creata da Michele Decorsi, un ragazzo uscito dall’Hard Academy di Rocco che fa casting a Milano e ora sta lavorando a Legal Porno. Sempre per Jack23 ho girato anche una scena con Natasha Ink, pornostar fidanzata di Jack, anche lei ha lavorato per Legal Porno.
Nel periodo di Novembre/Dicembre sono voluta andare a lavorare a Budapest, in quel periodo però tutte le produzioni hanno chiuso per via di un caso di sifilide. E lì nella sfortuna ho avuto forse la mia fortuna: mi sono un po’ scoraggiata e non ho più lavorato fino a Gennaio.
Successivamente, due mesetti fa, ho contattato la Moastar Agency di Roma per iniziare a fare spettacoli, cosa nuova per me. In questo ho trovato un grande supporto nella mia amica e collega Francesca Di Caprio, gli show li facciamo insieme. Ad inizio Marzo a Praga ho fatto una scena interracial per Legal Porno.
E sempre per Legal Porno hai una scena di pissing...
Si, tra l'altro dovevo andare il 25 Gennaio a lavorare per GGG ma rendendomi conto del tipo di film orientati al bukkake non ero per niente convinta, poi la data è stata cancellata. Essendo tutto il diretta, quando giri per GGG ti mettono un timer: 40 minuti e hai finito. In altre produzioni invece ci stai ore - foto, trucco, luci eccetera.
Lo spettacolo per te è cosa recente. Hai sviluppato un tuo stile?
Negli spettacoli ho iniziato improvvisando molto: avendo tutti gli occhi su di te all’inizio puoi avere un po’ di tensione, fortunatamente con Francesca mi trovo molto bene. La regola fondamentale credo sia essere se stessi, poi ti viene tutto più naturale. Questo vale per gli spettacoli come per i film: oggi non guardo più la telecamera per paura di sbagliare, per me è come se non ci fosse. Questo però l’ho capito da poco e mi fa stare più tranquilla.
A questo punto Giorgia comincia a parlarmi di quello che è ‘il cuore’ dell’intervista, ovvero la relazione con la sua famiglia: un argomento molto delicato che l’ha segnata e con cui a tutt’oggi deve fare i conti.
Dopo le mie primissime scene mi capitava di sentire mio padre che stava in Puglia - lui ovviamente non sapeva di questo lavoro che avevo iniziato ed io mi sentivo un po’ in colpa…poi l’ha scoperto a Dicembre, dopo Natale, anche se qualcosa sospettava già. Ho anche due fratelli e posso dire che la mia famiglia è sempre stata unita, con le sue tradizioni. I genitori ti danno le loro ‘istruzioni’ su cosa è giusto e cosa è sbagliato, poi ovviamente sta a te. Mia mamma ad esempio ha sempre fatto una vita di casa e lavoro, per cui quando la gente certe volte mi dice ‘tu fai questo perché i tuoi genitori ti hanno educata male’ non è vero niente…
All’inizio di quello che poteva essere la reazione esterna a questa mia decisione di fare hard non me ne importava. Di recente però è successo che mio fratello che lavora in Germania ha scoperto che faccio questo lavoro e non vuole più parlare con me. Io penso che mio fratello, così come mia madre, si vergognino di questa cosa. Mio padre mi ha consigliato di smettere, ma son convinta che questa del porno è una piccola parentesi della mia vita. Avendo un figlio ho pensando bene a quello che devo fare. Partiamo dall’idea che questa è pura finzione. La gente pensa ‘quelli sono sul set per fare sesso’ ma non è così: io ad esempio sarò stata eccitata giusto una volta nel fare un video…siamo ‘attori’ porno, quindi fingiamo, lo dice la parola.
Credo che nessuno fa questo lavoro perché ‘gli piace’: non lo fai certo per la gloria, lo fai per soldi. Questo non toglie poi che a qualcuno piaccia, ad esempio dello squirting non ne sapevo niente, poi imparando mi è piaciuto tantissimo. Per cui diciamo che, al di là del piacere, in certe situazioni ti senti più a tuo agio, in altre no.
Ma se tu tornassi indietro di un anno rifaresti tutto quanto?
Per come si è sviluppato il rapporto con i miei, no.
L’unica cosa che mi preme in tutta questa esperienza è la mia famiglia, il mio pensiero va lì. Mia madre pensa che io vada a fare la prostituta, non è così. Nella vita di tutti i giorni, quando sono a casa, conduco un’esistenza normalissima e sto con mio figlio. Quando ancora mio padre non lo sapeva non ti nascondo che io andavo a girare con un grosso peso sulle spalle. Lì mi son resa conto che mi sono buttata in una cosa molto più grande di me...pensavo di continuo a come mio padre mi vedeva da lontano - una ragazza indipendente, ‘a modo’, con un figlio, che non va in giro la sera eccetera - e quella che invece era la mia realtà, in cui andavo su un set porno. Non ti dico che sono felicissima…tanta gente ha occhi diversi su di me, anche i miei presunti amici.
A me questo lavoro ha portato a non fidarmi di nessuno all’interno del settore: ognuno pensa alle sue tasche, al di fuori dal set non ci sono rapporti. Le uniche persone che non ti abbandoneranno mai sono quelle della tua famiglia. Mia mamma ad esempio ce l’ha un po’ con me per tutta questa mia situazione, ma io non smetto mai di essere sua figlia così come lei è e resta sempre mia madre, un punto di riferimento assoluto.
Cosa prevedi per il tuo immediato futuro?
Il contratto in esclusiva firmato l’anno scorso per 12, 13 scene in un anno mi ha legato tantissimo: non potevo lavorare per altre produzioni - Rocco, Pinko eccetera. A parte la parentesi riguardante la mia famiglia io mi sono rialzata, l’idea che ho è quella di non firmare più contratti a lungo termine e di cominciare a lavorare per nuove produzioni ed esplorare nuove possibilità.
A questo proposito ho visto in rete il trailer di una tua scena recente, per una produzione che non conosco...
C’è questa produzione nuova di Roma che si chiama Hard Pagnox, io li adoro: pagano bene e non si sono mai comportati male con me. In più ti lasciano essere naturale in scena, non ti condizionano dicendo ’non fare questo, non fare quello’ come certe volte succede all’estero. Questo video l’ho fatto con Alexander, un ragazzo che è uscito da Rocco, con cui è nato anche un rapporto di amicizia. Tra coloro che mi hanno aiutato moralmente quando sono entrata nel settore vorrei ricordare, oltre a Luca Ferrero come già detto, anche Francesco Mozart.
Ultimamente, in Aprile, ho girato con piacere per Mia Casanova e Ryan X, parlo della loro produzione indipendente JustCallMeRyanX, son bravi ragazzi, molto interessanti e mi sono trovata davvero bene. Vorrei aggiungere anche qualcos'altro...
…dimmi pure quello che hai in mente.
Io in questa intervista voglio trasmettere ciò che ho passato e sto passando, anche magari per essere d’aiuto per persone che in futuro vorranno intraprendere questo percorso. Questa è una scelta forte, ci vuole tempo per fare ordine nella tua vita e nella tua mente. Ad esempio nel mio caso, quando mi trovo a viaggiare per andare sui set ho come ti ho già detto il pensiero rivolto alla famiglia, a mio figlio…per cui posso dire di non essere sola.
Ma nel caso di ragazze giovani, allo sbando, che decidano di fare porno perché pensano di diventare ricche, dopo un periodo in cui prendono la cosa alla leggera arriverà per forza un momento in cui il fisico non reggerà più, oppure non saranno più chiamate a lavorare: a quel punto che fai, se prima ti sei buttata via?
E’ una mezza bugia il fatto che io ti dica che farò hard finché il mio fisico me lo permette: in realtà potrei smettere fra 2, 3 o 5 anni, per andare a fare qualcosa di più costruttivo con i soldi guadagnati. Il mio scopo ora come ora è appunto mettere i soldi da parte. Non sono andata a rifarmi il seno, le labbra o altro.
Faccio questo lavoro per mantenere mio figlio: quando ero piccola e mio padre non c’era, mia madre faceva il massimo affinché a noi fratelli non mancasse nulla, la stessa cosa sto facendo ora con mio figlio.
Questo lavoro non può farti diventare ricco, al massimo ti serve per farti stare bene lì per lì. E’ vero poi che il lavoro te lo gestisci tu, perché da Praga, Budapest o qualsiasi altra parte non è che ti chiamano a lavorare come prima…ad esempio tu avverti prima l’agenzia di modelle a cui sei iscritta che sarai per una settimana a Praga, l’agenzia comincia a contattare tutte le varie produzioni fino a trovarti poi il lavoro. A questo aggiungi le spese per gli spostamenti, la possibilità di procurarsi gratis su Internet quei video che tu giri, tutta una serie di cose.
Il mio obbiettivo è far crescere bene mio figlio in una famiglia che lo ama, insegnandogli dei valori. Mi piacerebbe farlo studiare e lasciargli fare per hobby qualsiasi cosa gli piaccia - chessò, calcio, o anche rap che adesso è un po’ una moda - io stessa ho partecipato ad un video del rapper romano Gast, per me è stato un vero piacere…quello che non gli farei mai fare è il pornoattore.
Il porno incide tantissimo sulla tua vita privata, anche nel tuo intimo, nella tua sessualità, nella tua sfera psicologica e nel modo in cui tu ti confronti con te stesso. Magari molte persone non lo dicono perché vogliono convincersi che vada tutto bene mentre in realtà non è così…a mio modo di vedere il porno non puoi farlo per passione e i produttori per primi sono interessati a ‘venderti’ un’altra cosa rispetto a quello che effettivamente è.
Giorgia, per prima cosa parli un po’ del tuo ingresso nel porno...
Io ho iniziato come camgirl. Il primo mese mi trovavo bene perché sai, appena inizi sei la novità, quindi tutti ti cliccano, Dopo un mese e mezzo/due subentrano altre ragazze e questo effetto novità viene meno. Io come camgirl mi facevo pubblicità tramite il nickname dell’account che avevo su instagram, e da lì tra i suggerimenti delle richieste mi è venuto scritto il nome di Luca Ferrero. Avevo un po’ di familiarità con questo nome perché in precedenza guardavo già dei porno, per cui appena l’ho letto mi si è come accesa una lampadina: mi sembrava di averlo già sentito.
Aprendo la sua pagina ho avuto la conferma che si trattava del pornoattore che girava per Legal Porno, in passato anche per Rocco e per molte altre produzioni. Lui stava cercando una ragazza con cui fare cam, per cui mi son proposta. Abitando però lui a San Remo e io a Pisa la cosa era abbastanza complicata, per cui lui mi propone di fare un provino porno, un casting per una produzione di Roma chiamata 69stream.
Naturalmente nel viaggio in treno ero molto emozionata, ma sono voluta andare soprattutto per curiosità. Dopo la mia prima scena ho avuto una reazione emotiva molto forte, credevo di aver sbagliato in qualcosa e la prima cosa a cui pensavo era quella di tornarmene a casa. Chiaramente quelle che tu vedi in un secondo tempo sono cose montate…per quei pochi minuti di durata di un video, in un set ci passi anche 4 o 5 ore, per cui la prima esperienza è stata per me molto difficile. Tieni conto poi che a casa avevo il fidanzato ed ero abituata ad una vita totalmente lontana da questo tipo di mondo. Io penso che la mia prima scena sia mediocre…poi quando a lavoro finito sono stata pagata ho riflettuto: quei soldi nella vita di tutti i giorni li prendevo in un mese facendo 9 ore al giorno in un negozio di parrucchieri…quindi dopo averci pensato bene, a casa, ho deciso di ritornare la settimana successiva. In quell’occasione mi han fatto fare 4 scene - una con Luca Ferrero, un'altra con Christian Clay, una scena anal in cui mi sono trovata benissimo anche per merito di Christian. Era il periodo di Pasqua dell’anno scorso.
In seguito mi sono riguardata confrontando la mia performance con quelle di altre attrici. Questo perché, come spesso accade, all’inizio io avevo dei problemi a fare l’anal, non avendolo mai fatto prima. A fine Aprile Luca Ferrero mi ha portato a Praga a lavorare per Legal Porno in quella che è stata la mia seconda scena anale: l’ho fatta con tre persone. Anche lì è andato tutto bene conoscendo già prima i partner della scena, questa è una cosa molto importante.
A Settembre ho fatto il casting per Jack23, una produzione italiana creata da Michele Decorsi, un ragazzo uscito dall’Hard Academy di Rocco che fa casting a Milano e ora sta lavorando a Legal Porno. Sempre per Jack23 ho girato anche una scena con Natasha Ink, pornostar fidanzata di Jack, anche lei ha lavorato per Legal Porno.
Nel periodo di Novembre/Dicembre sono voluta andare a lavorare a Budapest, in quel periodo però tutte le produzioni hanno chiuso per via di un caso di sifilide. E lì nella sfortuna ho avuto forse la mia fortuna: mi sono un po’ scoraggiata e non ho più lavorato fino a Gennaio.
Successivamente, due mesetti fa, ho contattato la Moastar Agency di Roma per iniziare a fare spettacoli, cosa nuova per me. In questo ho trovato un grande supporto nella mia amica e collega Francesca Di Caprio, gli show li facciamo insieme. Ad inizio Marzo a Praga ho fatto una scena interracial per Legal Porno.
E sempre per Legal Porno hai una scena di pissing...
Si, tra l'altro dovevo andare il 25 Gennaio a lavorare per GGG ma rendendomi conto del tipo di film orientati al bukkake non ero per niente convinta, poi la data è stata cancellata. Essendo tutto il diretta, quando giri per GGG ti mettono un timer: 40 minuti e hai finito. In altre produzioni invece ci stai ore - foto, trucco, luci eccetera.
Lo spettacolo per te è cosa recente. Hai sviluppato un tuo stile?
Negli spettacoli ho iniziato improvvisando molto: avendo tutti gli occhi su di te all’inizio puoi avere un po’ di tensione, fortunatamente con Francesca mi trovo molto bene. La regola fondamentale credo sia essere se stessi, poi ti viene tutto più naturale. Questo vale per gli spettacoli come per i film: oggi non guardo più la telecamera per paura di sbagliare, per me è come se non ci fosse. Questo però l’ho capito da poco e mi fa stare più tranquilla.
A questo punto Giorgia comincia a parlarmi di quello che è ‘il cuore’ dell’intervista, ovvero la relazione con la sua famiglia: un argomento molto delicato che l’ha segnata e con cui a tutt’oggi deve fare i conti.
Dopo le mie primissime scene mi capitava di sentire mio padre che stava in Puglia - lui ovviamente non sapeva di questo lavoro che avevo iniziato ed io mi sentivo un po’ in colpa…poi l’ha scoperto a Dicembre, dopo Natale, anche se qualcosa sospettava già. Ho anche due fratelli e posso dire che la mia famiglia è sempre stata unita, con le sue tradizioni. I genitori ti danno le loro ‘istruzioni’ su cosa è giusto e cosa è sbagliato, poi ovviamente sta a te. Mia mamma ad esempio ha sempre fatto una vita di casa e lavoro, per cui quando la gente certe volte mi dice ‘tu fai questo perché i tuoi genitori ti hanno educata male’ non è vero niente…
All’inizio di quello che poteva essere la reazione esterna a questa mia decisione di fare hard non me ne importava. Di recente però è successo che mio fratello che lavora in Germania ha scoperto che faccio questo lavoro e non vuole più parlare con me. Io penso che mio fratello, così come mia madre, si vergognino di questa cosa. Mio padre mi ha consigliato di smettere, ma son convinta che questa del porno è una piccola parentesi della mia vita. Avendo un figlio ho pensando bene a quello che devo fare. Partiamo dall’idea che questa è pura finzione. La gente pensa ‘quelli sono sul set per fare sesso’ ma non è così: io ad esempio sarò stata eccitata giusto una volta nel fare un video…siamo ‘attori’ porno, quindi fingiamo, lo dice la parola.
Credo che nessuno fa questo lavoro perché ‘gli piace’: non lo fai certo per la gloria, lo fai per soldi. Questo non toglie poi che a qualcuno piaccia, ad esempio dello squirting non ne sapevo niente, poi imparando mi è piaciuto tantissimo. Per cui diciamo che, al di là del piacere, in certe situazioni ti senti più a tuo agio, in altre no.
Ma se tu tornassi indietro di un anno rifaresti tutto quanto?
Per come si è sviluppato il rapporto con i miei, no.
L’unica cosa che mi preme in tutta questa esperienza è la mia famiglia, il mio pensiero va lì. Mia madre pensa che io vada a fare la prostituta, non è così. Nella vita di tutti i giorni, quando sono a casa, conduco un’esistenza normalissima e sto con mio figlio. Quando ancora mio padre non lo sapeva non ti nascondo che io andavo a girare con un grosso peso sulle spalle. Lì mi son resa conto che mi sono buttata in una cosa molto più grande di me...pensavo di continuo a come mio padre mi vedeva da lontano - una ragazza indipendente, ‘a modo’, con un figlio, che non va in giro la sera eccetera - e quella che invece era la mia realtà, in cui andavo su un set porno. Non ti dico che sono felicissima…tanta gente ha occhi diversi su di me, anche i miei presunti amici.
A me questo lavoro ha portato a non fidarmi di nessuno all’interno del settore: ognuno pensa alle sue tasche, al di fuori dal set non ci sono rapporti. Le uniche persone che non ti abbandoneranno mai sono quelle della tua famiglia. Mia mamma ad esempio ce l’ha un po’ con me per tutta questa mia situazione, ma io non smetto mai di essere sua figlia così come lei è e resta sempre mia madre, un punto di riferimento assoluto.
Cosa prevedi per il tuo immediato futuro?
Il contratto in esclusiva firmato l’anno scorso per 12, 13 scene in un anno mi ha legato tantissimo: non potevo lavorare per altre produzioni - Rocco, Pinko eccetera. A parte la parentesi riguardante la mia famiglia io mi sono rialzata, l’idea che ho è quella di non firmare più contratti a lungo termine e di cominciare a lavorare per nuove produzioni ed esplorare nuove possibilità.
A questo proposito ho visto in rete il trailer di una tua scena recente, per una produzione che non conosco...
C’è questa produzione nuova di Roma che si chiama Hard Pagnox, io li adoro: pagano bene e non si sono mai comportati male con me. In più ti lasciano essere naturale in scena, non ti condizionano dicendo ’non fare questo, non fare quello’ come certe volte succede all’estero. Questo video l’ho fatto con Alexander, un ragazzo che è uscito da Rocco, con cui è nato anche un rapporto di amicizia. Tra coloro che mi hanno aiutato moralmente quando sono entrata nel settore vorrei ricordare, oltre a Luca Ferrero come già detto, anche Francesco Mozart.
Ultimamente, in Aprile, ho girato con piacere per Mia Casanova e Ryan X, parlo della loro produzione indipendente JustCallMeRyanX, son bravi ragazzi, molto interessanti e mi sono trovata davvero bene. Vorrei aggiungere anche qualcos'altro...
…dimmi pure quello che hai in mente.
Io in questa intervista voglio trasmettere ciò che ho passato e sto passando, anche magari per essere d’aiuto per persone che in futuro vorranno intraprendere questo percorso. Questa è una scelta forte, ci vuole tempo per fare ordine nella tua vita e nella tua mente. Ad esempio nel mio caso, quando mi trovo a viaggiare per andare sui set ho come ti ho già detto il pensiero rivolto alla famiglia, a mio figlio…per cui posso dire di non essere sola.
Ma nel caso di ragazze giovani, allo sbando, che decidano di fare porno perché pensano di diventare ricche, dopo un periodo in cui prendono la cosa alla leggera arriverà per forza un momento in cui il fisico non reggerà più, oppure non saranno più chiamate a lavorare: a quel punto che fai, se prima ti sei buttata via?
E’ una mezza bugia il fatto che io ti dica che farò hard finché il mio fisico me lo permette: in realtà potrei smettere fra 2, 3 o 5 anni, per andare a fare qualcosa di più costruttivo con i soldi guadagnati. Il mio scopo ora come ora è appunto mettere i soldi da parte. Non sono andata a rifarmi il seno, le labbra o altro.
Faccio questo lavoro per mantenere mio figlio: quando ero piccola e mio padre non c’era, mia madre faceva il massimo affinché a noi fratelli non mancasse nulla, la stessa cosa sto facendo ora con mio figlio.
Questo lavoro non può farti diventare ricco, al massimo ti serve per farti stare bene lì per lì. E’ vero poi che il lavoro te lo gestisci tu, perché da Praga, Budapest o qualsiasi altra parte non è che ti chiamano a lavorare come prima…ad esempio tu avverti prima l’agenzia di modelle a cui sei iscritta che sarai per una settimana a Praga, l’agenzia comincia a contattare tutte le varie produzioni fino a trovarti poi il lavoro. A questo aggiungi le spese per gli spostamenti, la possibilità di procurarsi gratis su Internet quei video che tu giri, tutta una serie di cose.
Il mio obbiettivo è far crescere bene mio figlio in una famiglia che lo ama, insegnandogli dei valori. Mi piacerebbe farlo studiare e lasciargli fare per hobby qualsiasi cosa gli piaccia - chessò, calcio, o anche rap che adesso è un po’ una moda - io stessa ho partecipato ad un video del rapper romano Gast, per me è stato un vero piacere…quello che non gli farei mai fare è il pornoattore.
Il porno incide tantissimo sulla tua vita privata, anche nel tuo intimo, nella tua sessualità, nella tua sfera psicologica e nel modo in cui tu ti confronti con te stesso. Magari molte persone non lo dicono perché vogliono convincersi che vada tutto bene mentre in realtà non è così…a mio modo di vedere il porno non puoi farlo per passione e i produttori per primi sono interessati a ‘venderti’ un’altra cosa rispetto a quello che effettivamente è.