Io sono abbastanza narcisista, il che mischiato a un senso di invecchiamento costante mi porta a rimembrare nel passato
Facendo un discorso abbastanza lungo, postero in più atti la storia che più o meno ho già raccontato in varie occasioni e in vari topic, magari altero un poco i nomi, ometto le date e alcuni riferimenti specifici per non rendere pubblici dati sensibili, ma in linea di massima la storia è una storia raccontabile, magari poco interessante ma piacevole per me raccontarla
Partendo da lontano, il mio più antico avo di cui si ha memoria storica sono gli zii del nonno, uno diventò cavaliere di vittorio veneto l’altro non fece in tempo e crepò combattendo contro gli austriaci, nell’almanacco ufficiale dei caduti riporta che è morto il 17 settembre 1917 sull’altopiano di Bainsizza per le ferite riportate in combattimento, tramite il ministero della difesa poi ho fatto una ricerca e ho scoperto che è sepolto nel sacrario militare di Re di Puglia, a Re di puglia sono stata, ma ai tempi non conoscevo la vicenda, mi piacerebbe tornare a vedere il suo nome inciso sul marmo
Più recentemente, la storia della mia famiglia si sviluppa poi tutta tra la provincia di Varese e quella di Milano, i miei nonni materni sono nati e nella provincia di Varese nel primo dopoguerra, sia mio nonno che mia nonna provenivano da alpeggi, la seconda guerra mondiale li sorprese ancora ragazzini, mio nonno renitente al servizio di leva impostogli dalla repubblica di Salò oltrepasso il lago maggiore e andò a combattere per la repubblica dell’Ossola, e poi rimase a fare il partigiano fino alla liberazione di Milano, io gli parlavo di Milano e lui mi diceva cosa era successo in quei giorni in quei luoghi, da quando assediarono Junio Valerio Borghese e la X mas, salvati poi dagli inglesi al ricordo di Mussolini appeso a Piazzale Loreto, al carro armato che rubarono alle colonne ecc..ec…e…
Mia nonna anche se giovanissima partecipò alla resistenza come staffetta, portando gli animali al pascolo in montagna, consegnava cibo e lettere a chi si nascondeva, raccontava sempre che un giorno consegnò una lettera ad un ragazzo che gli sembrava un partigiano, ma in realtà era un fascista della GNR camuffato, non gli fecero nulla vista la giovane età ma le portarono via le capre e gli fecero prendere un bello strizzone, a mia nonna rimase impressa nella memoria in modo molto nitido la guerra anche se era abbastanza giovane, mi raccontava sempre di quando pascolando le capre in montagna vedeva di notte i fuochi delle bombe che bruciavano Milano e la bassa, poi anziana quando vedeva i film di guerra, appena vedeva un tedesco gli inveiva contro “tugnit basterd! Tugnit basterd!”
I due si conobbero nel secondo dopoguerra e si sposarono, mio nonno lavorava tra Varese e il canton Ticino, mia nonna si occuava degli animali, altri grandi avvenimenti non ne vissero, ebbero una vita abbastanza tranquilla dalla guerra in poi, furono i nonni più presenti e i parenti più presenti nella mia infanzia, in estate passavo da Giugno a Settembre da loro, infatti io seppur Milanesa parlo il dialetto Varesino, fondamentalmente erano montagnini nel bel senso della parola, sono mancati entrambi qualche anno fa, di loro ho un meraviglioso ricordo
Il mio nonno paterno è quello che ha la storia più interessante, ma purtroppo è quello che ho conosciuto di sfuggita da bambina, visto che era il più vecchio dei miei nonni ed è mancato quando io ero ancora piccola, la storia che conosco, molto interessante mi è stata tramandata da più fonti:
di Milano, mio nonno proveniva da una famiglia agiata, che gli consenti di studiare e a guerra iniziata di entrare come ufficiale in aviazione, partecipò alla campagna d’africa e a quella d’Italia come pilota, combattendo contro gli alleati, rimase a combattere contro di loro anche dopo l’8 settembre, giurato fedeltà al regime fu mandato in Germania prima e rimandato in Italia poi sempre come aviere, sinceramente non credo fosse fascista, c’era una mezza leggenda secondo la quale gli stavano sul cazzo gli alleati perché perse la fidanzata in un bombardamento, volò fino a quasi guerra ultimata, quando ebbe un incidente e rimase ferito per molti mesi, l’armistizio lo trovò ancora in ospedale e fu mandato in un campo di prigionia in Emilia Romagna, rilasciato e congedato dall’esercito continuo a volare come pilota civile, sposò mia nonna con un buon divario di età, capito di aver sposato una miserabile capra la piantò a Milano mentre lui volava in giro per il mondo, fece la bella vita del pilota, ebbe due figli dalla capra, mio padre e mio zio alla quale sono molto legata, mio zio oggi vive sul lago Maggiore e da piccola il tempo che non lo passavo dalla nonna in montagna lo passavo da lui al lago, mio nonno è morto verso la metà degli anni 90, di lui ho il ricordo solo da bambina, mi sarebbe piaciuto molto ascoltare magari della battaglia di Tobruk, dello sbarco in Sicilia e dell’armistizio mentre si trovava in armi momenti storici che deve aver vissuto, anni dopo anche io per un breve periodo ho fatto parte dell aeronautica, storia che racconterò poi
mia nonna paterna è la persona più di merda che io conosca, e siccome gli stronzi anno vita lunga, la merda ancora persiste nel respirare, e anche se ho tagliato tutti i ponti con lei a volte me la ritrovo di fronte a rovinarmi la giornata, se uno parla con sta vecchia per la prima volta in due secondi si fa la convinzione che sia totalmente pazza al terzo capisce che è una persona talmente falsa da trasmettere un ribrezzo infinito
intrisa di quella melma maleodorante di fanatismo religioso, misticismo, superstizione, cattiveria ha portato all’esasperazione tutti i suoi membri della famiglia, mio padre ne usci totalmente pazzo, mio zio scappò, mio fratello fu salvato per un pelo, io la sfanculai già in giovane età.
Gli riconosco il fatto di aver lasciato su di me una formazione atea e totalmente anticlericale
Quando o tempo continuo poi con la mia storia da piccola, adesso devo stirare
