incredibile che una giornalista del manifesto cada in questi tranelli da 5° elementare.

TeNz ha scritto:incredibile che una giornalista del manifesto cada in questi tranelli da 5° elementare.

quale tranello? è una cazzata sta roba qui, è clickbait.
lui è un negro che dice cazzate, lei una bianca che dice cazzate uguali.

Temperatura ambiente: -3°


Ha scatenato polemiche di fuoco il vestito con cui J.Law si è presentata al lancio del film "Passera Rossa".

Il cast del film posa per i fotografi sul tetto di un edificio: la temperatura è sottozero, il cielo coperto e mentre tutti gli uomini indossano giacche e cappotti, Jennifer Lawrence è vestita solo con un abito di Versace, nero scollatissimo e con un maxi spacco, e senza calze. Ai piedi un paio di altissimi sandali di Jimmy Choo.

Nessuno discute sull'eleganza della diva ma, in breve, i commenti piovono indignati per il fatto che un'attrice debba esporre il proprio corpo mentre gli uomini no.

Il dibattito però non va in una sola direzione perché se c'è chi dice che in piena era #Time'sUp questo è solo l'ennesimo caso di discriminazione, c'è anche chi ricorda che Jennifer è perfettamente in grado di scegliere se coprirsi o meno.

La diva infatti non è un'attrice esordiente facilmente manipolabile da agenti e registi: è una delle star più potenti di Hollywood ma soprattutto è da sempre una paladina dei movimento Time'sUp e portavoce del femminismo hollywoodiano.

Sembra quindi improbabile che sia stata "costretta" a spogliarsi. Certo la foto fa effetto: vedere Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, il regista Francis Lawrence e Jeremy Irons bardati di tutto punto stride con il look decisamente "svelato" di Jen.

Ma stiamo attenti a non mirare l'obiettivo sbagliato. Coprire il corpo delle donne non è femminismo. Lo è lasciare loro libera scelta.

Il mondo del web è in subbuglio per questa foto pubblicata dal web-influencer Travers Beynon nel Giorno Della Donna:



Nella didascalia dell’immagine Beynon ha pensato bene di utilizzare l’hashtag #InternationalWomensDay, provocando così l’ira e lo sdegno di migliaia di suoi seguaci che hanno trovato l’idea di cattivo gusto per il modo in cui oggettificava in maniera fin troppo spregiudicata l'immagine del corpo femminile.

Mi sembra che più chiaro di così non poteva essere:
3 donne, e la disposizione ci dice che per 2/3 la funzione della donna è quella di stare a letto con le gambe sempre aperte, dimodochè sia sempre pronta a soddisfare l'uomo quando ne ha voglia.
Per 1/3 invece è quella di rassettare casa, ma sempre in modo sexy (notare che anche quella con l'aspirapolvere è vestits solo di miniperizoma e scarpe con tacco), cosicchè possa stimolare l'uomo e sia pronta all'uso a cui è adibita per gli altri 2/3.
La finezza è quella di mettere un codice sulla chiappa di quella che pulisce, a sottintendere che le donne appartengono ad una classe merceologica più che ad un essere umano con funzioni paritetiche a quelle dell'uomo. E questo è confermato anche dal fatto che le donne sono praticamente identiche, cioè sostituibili tra loro, perdendo quindi la loro unicità e uniformandole appunto ad un prodotto standardizzato.

C'è da dire che comunque aleggia nella raffigurazione un profondo rispetto per la figura femminile e le sue funzioni. Noterete infatti che questo Beynon, pur rappresentandosi come il "padrone" dell'alveo domestico, è attento a tenere i piedi fuori dal letto, occupando solo lo spazio finale dello stesso con un tacco, per non sporcare e rendere vano il lavoro della donna. Senza parlare del modernissimo aspirapolvere, invece della classica scopa o spazzolone, che ancora predomina nella cultura maschilista come strumento di lavoro domestico.


Direi che questo doveva essere postato nel topic del maschilismo.

PS: non si può non notare il raffinato gusto nel vestirsi del buon Travers, con la scarpa particolarmente schiccosa. Sono certo che anche fedeweb approverebbe.

eh si : D
in confronto dan bilzerian è un filantropo

Billy Drago ha scritto:Temperatura ambiente: -3°


Ha scatenato polemiche di fuoco il vestito con cui J.Law si è presentata al lancio del film "Passera Rossa".

Il cast del film posa per i fotografi sul tetto di un edificio: la temperatura è sottozero, il cielo coperto e mentre tutti gli uomini indossano giacche e cappotti, Jennifer Lawrence è vestita solo con un abito di Versace, nero scollatissimo e con un maxi spacco, e senza calze. Ai piedi un paio di altissimi sandali di Jimmy Choo.

Nessuno discute sull'eleganza della diva ma, in breve, i commenti piovono indignati per il fatto che un'attrice debba esporre il proprio corpo mentre gli uomini no.

Il dibattito però non va in una sola direzione perché se c'è chi dice che in piena era #Time'sUp questo è solo l'ennesimo caso di discriminazione, c'è anche chi ricorda che Jennifer è perfettamente in grado di scegliere se coprirsi o meno.

La diva infatti non è un'attrice esordiente facilmente manipolabile da agenti e registi: è una delle star più potenti di Hollywood ma soprattutto è da sempre una paladina dei movimento Time'sUp e portavoce del femminismo hollywoodiano.

Sembra quindi improbabile che sia stata "costretta" a spogliarsi. Certo la foto fa effetto: vedere Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, il regista Francis Lawrence e Jeremy Irons bardati di tutto punto stride con il look decisamente "svelato" di Jen.

Ma stiamo attenti a non mirare l'obiettivo sbagliato. Coprire il corpo delle donne non è femminismo. Lo è lasciare loro libera scelta.

Io mi lamento invece del contrario: quando nelle cene eleganti d'estate il dress code degli uomini deve essere giacca e cratavatta e le donne possono starsene con un vestitino di cotone con la passera al mento.

Ma che cazzo è stato storia?

nel far finta di non notare la tua dislessia cavalcante, comunico trattasi di antichi costumi originari della vecchia anglaterre, per questo motivo il problema non sussisteva in origine, visto che li in genere e' freschino.
E' una di quelle cose che continuano a farsi cosi' perche' si sono sempre fatte cosi', non esiste una risposta razionale

" Ascelle pelose come statement femminista. È questo l'assioma quando una star si mostra senza essersi depilata. "

Con l'arrivo del 68 poi i peli (sulle gambe e sulle ascelle) erano un atto di ribellione e decretavano l'emancipazione femminile.
Poi di nuovo sono state "bannate" ma nel corso degli ultimi anni spesso le grandi star di Hollywood sono tornate a fare campagna anti-depilazione ribadendo un concetto mai passato di moda: il corpo è mio e lo gestisco io.

http://d.repubblica.it/beauty/2017/04/1 ... ne-3489647

Le ascelle pelose in una donna sono a dir poco raccapriccianti
Ci sono poche cose che mi facciano più schifo

il corpo è mio e lo gestisco io.

Slogan condivisibile ma aggiungo... Ok gestiscilo bene e quindi via i peli da scimmia!

balkan wolf ha scritto:il corpo è mio e lo gestisco io.

Slogan condivisibile ma aggiungo... Ok gestiscilo bene e quindi via i peli da scimmia!

E quindi: fai come vuoi, ma che sia come voglio io.

No cazzo l'effetto babbuina Selvaggia é anti femminista... Anzi anti umano!

Chiariamo pure i maschi col maglione di pelo andrebbero tosati forzatamente

balkan wolf ha scritto:No cazzo l'effetto babbuina Selvaggia é anti femminista... Anzi anti umano!

Chiariamo pure i maschi col maglione di pelo andrebbero tosati forzatamente

In Sardegna a qualcuno fischiano le orecchie. E il piede.