Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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Alessandro1988
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#661 Messaggio da Alessandro1988 »

Prenda esempio il piddi,chissa se zingaretti ha un bambinello da mettere alla guida,il solo fatto che facciano intendere che la bambinella sappia il significato di ciò che le fanno dire è la solita prostituzione intellettuale. Insomma il motto di sinistra,non ho visto bambinelli negri a queste manifestazioni non sia mai siano razzisti questi finti pacifisti bianchi che vogliono salvare l'ambiente ma non quello africano,ad appoggiarli è un attimo e ve lo pigliate in quel posto.

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GeishaBalls
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#662 Messaggio da GeishaBalls »

Gargarozzo ha scritto:
SoTTO di nove ha scritto:Se poi te credi che quelle uscite da scuola siano vere e proprie prese di coscienza sei un po' credulone.
il "bianco" e il "nero" per me sono astrazioni dialettiche. Le manifestazioni sono uno strumento che può fare poco, ma preferisco quel poco che il niente.
La cosiddetta azione indiretta. Qualora pure per molti sia perdita di tempo o una vacanza, mi rifiuto di credere che non resti niente, che non sia mai uno spunto per una ricerca personale ed una presa di coscienza. Per me è un problema fondamentale, e già solo che generalmente sia percepito come un problema di cui occuparsi una tantum mi pare cosa assai grave. Ogni occasione quindi buona per portarlo all'attenzione. Si diluisce in gran parte in cazzate, si può fare di meglio? Ovviamente, sì...
P.s. e finitela di infilare nei post la paura del moderatore. Se discuto del più e del meno lo faccio da utente.
sissignore, come desidera! :DDD
GeishaBalls ha scritto: il metodo di dare addosso alla persona che esprime una opinione scomoda o che non ci piace ( https://it.wikipedia.org/wiki/Argumentum_ad_hominem ) è molto diffuso, pare a me a destra come metodo e altrove occasionalmente.
se ti riferisci anche agli insulti a Salvini, però sai tu come sappiam tutti che è parte fondante della sua politica attirare insulti per essere sulla cresta dell'onda (come concordavamo sulla Maglie). Il coglioncello lo è a maggior ragione perché non si rede conto che è forza propulsiva della fama salviniana
mi riferivo agli insulti alla ragazzina attivista svedese, che di certo non è lì per attirare insulti. Che Salvini goda delle polemiche personali è indubbio

manigliasferica
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#663 Messaggio da manigliasferica »

Ravenna, genitore insulta baby calciatore e la squadra se ne va
Una partita tra dodicenni. L'allenatore del bambino offeso ritira i suoi dal campo anche se stavano vincendo

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2 ... 17-S1.4-T1

ok, anche io da bambino e ragazzino tenevo i capelli assai lunghi. la battuta, la presa in giro era quotidiana.

ok anche che i tempi sono cambiati. ora qualunque commento può essere visto come un'offesa. come ti muovi fai danno in pratica.
le nuove generazioni saranno più fragili? le vogliono così sensibili da "crollare" per una battuta?

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Nip
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#664 Messaggio da Nip »

manigliasferica ha scritto:Ravenna, genitore insulta baby calciatore e la squadra se ne va
Una partita tra dodicenni. L'allenatore del bambino offeso ritira i suoi dal campo anche se stavano vincendo

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2 ... 17-S1.4-T1

ok, anche io da bambino e ragazzino tenevo i capelli assai lunghi. la battuta, la presa in giro era quotidiana.

ok anche che i tempi sono cambiati. ora qualunque commento può essere visto come un'offesa. come ti muovi fai danno in pratica.
le nuove generazioni saranno più fragili? le vogliono così sensibili da "crollare" per una battuta?
I genitori ignoranti che seguono le partite dei figli sono una piaga però. Spero che lo denuncino.

manigliasferica
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#665 Messaggio da manigliasferica »

quello dei genitori ignoranti ti do ragione.

mi chiedevo solo dove porterà tutto questo...se domenica lo stadio grida giocatore X sei un cornuto! o bastardo! o f d p! etc etc
il giocatore potrà decidere di fermarsi? e la sua squadra seguirlo?
e chiedere ai tutori dell'ordine di fermare tutti i sospettati di ingiurie per prendere nome e cognome per poi fare denuncia?

si va in questa direzione lo sai vero?

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gi.kappa.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#666 Messaggio da gi.kappa. »

Maniglia ultimamente stai delirando...chettessuccesso?! (Copyright Risciard Benzon)
Ma ti pare normale che un coglionazzo di cinquant'anni se la prenda con un ragazzino? E per cosa poi? Una partita tra 13enni?
E poi: con la presenza di un padre con coltello da pesca per portachiavi ed evirazione facile questo fenomeno si sarebbe comportato ugualmente?
Io ho qualche dubbio..
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#667 Messaggio da manigliasferica »

scusa dove hai letto che giustificavo il comportamento del signore?
facevo solo notare che quando si era giovani noi anziani di oggi, situazioni del genere non ci facevi troppo caso.

la domanda che ho fatto, che si fanno tanti sociologi e psicologi è la seguente: tutto questo proteggere non sta creando una nuova generazione di deboli? di ipersensibili? di rinunciatari? no perchè la vita a volte è anche cattiva ed ingiusta.

e il rischio per le nuove generazioni occidentali super protette, poi quando ti scontri con coetanei di altri continenti dove "ce meno protezione"...quello abituato a "combattere" "alle avversità" "a sentirsi dire anche di no" "alle ingiustizie" vince.

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gi.kappa.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#668 Messaggio da gi.kappa. »

Non è un confronto 13enne percula 13enne (in quel caso ti darei ragione), è il caso di un coglionazzo di 50 anni che umilia pubblicamente un ragazzino.
Ed anche in maniera un po' vigliacca perché con un padre del ragazzo dall'aspetto un po' "metto la prima e ti falcio nel parcheggio" sono sicuro che il nostro eroe si sarebbe comportato diversamente.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#669 Messaggio da manigliasferica »

ripeto, io accetto questi tempi. non per niente ho aperto il topic quando ancora non se parlava tanto e avevo già indicato la situazione come sarebbe andata a finire.

dico solo che nelle cose la maggior parte delle volte ci vuole equilibrio e buon senso.
si sta rischiando di demonizzare qualunque battuta. dare significati orribili a semplice goliardia, stupida se vuoi, ma pur sempre goliardia.

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Salieri D'Amato
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#670 Messaggio da Salieri D'Amato »

Il calcio giovanile Nip è tutto una piaga: genitori che offendono i ragazzi delle altre squadre, senza nessun ritegno, si offendono tra loro, poi se la pigliano anche con i compagni di squadra che non supportano il loro piccolo Maradona e infine con gli allenatori che non sanno valorizzarli o addirittura li mettono in panchina. E magari li picchiano pure, come è successo in alcuni casi finiti sui giornali locali.
In campo spesso vi sono ragazzi maleducati e senza nessuna regola, in gran parte a causa di questi genitori ignoranti e frustrati. Con l'ausilio di pseudoallenatori in perfetta sintonia, che invece che educarli ai valori dello sport e della vita e insegnargli i fondamentali del calcio, spesso urlano e bestemmiano, cercando di inculcare astruse tattiche di gioco a ragazzini che vorrebbero solo imparare a tirare 2 calci ad un pallone, per dimostrare, a se stessi in primis, che loro sono dei Guardiola incompresi e che se allenano i giovanissimi del vattelapesca è perchè il mondo è ingiusto.
Ho assistito personalmente ad una scena dove un gruppo di genitori urlava ai propri figli di 10/11 anni di spezzare le gambe ad un avversario che aveva osato dribblarne un paio con gran classe, e notare che la squadra di questo perdeva 0-5, non è che stava meleggiando.

Il caso riportato da Maniglia non è sicuramente uno dei fatti più rilevanti a cui si può assistere, tutt'altro, ma è sintomatico sul fatto che vi sia qualcuno che cerca di mettere freno a questo andazzo, dia un esempio di civiltà. Ben ha fatto questo allenatore, ha mostrato a tutti che il risultato sportivo non è la cosa più importante a questi livelli, prima ci sono altri valori che devono essere tutelati.
Il ragazzino avrà modo di subire in seguito altri insulti, anche più pesanti e in altri contesti, agonistici e non, ne avrà una consapevolezza maggiore e imparerà ad affrontarli e a fregarsene. Ma non ieri, a 12 anni saprà che lui è nel giusto, non l'idiota che lo offende, e saprà che con lui c'è l'intera squadra che lo supporta. E imparerà, insieme ai suoi compagni, che vincere o perdere una partita nello sport come nella vita non conta un cazzo, l'importante è come si affrontano le prove.


PS: il tempo di scrivere è avete già postato svariati messaggi. :-D

No maniglia, offendere un ragazzino dandogli delle femminuccia o del frocetto da parte di un adulto insistentemente non è goliardia.
Sta sicuro che se qualcuno al simpatico signore diceva "Ma parli proprio tu, che noto vai regolarmente a prenderlo in quel posto!", il nostro eroe si incazzava a morte e non ci faceva una goliardica risata.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Nip
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#671 Messaggio da Nip »

Bisogna anche vedere che tipo era sto genitore...quando da ragazzo andavo a giocare in certi campacci di periferia c'erano certi genitori che erano dei mezzi avanzi di galera e se un altro genitore gli andava a rispondere rischiava di finire in rissa, sia in campo che fuori.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#672 Messaggio da manigliasferica »

Salieri D'Amato ha scritto:
No maniglia, offendere un ragazzino dandogli delle femminuccia o del frocetto da parte di un adulto insistentemente non è goliardia.
Sta sicuro che se qualcuno al simpatico signore diceva "Ma parli proprio tu, che noto vai regolarmente a prenderlo in quel posto!", il nostro eroe si incazzava a morte e non ci faceva una goliardica risata.
come avevo già scritto subito:
manigliasferica ha scritto:Ravenna, genitore insulta baby calciatore e la squadra se ne va
Una partita tra dodicenni. L'allenatore del bambino offeso ritira i suoi dal campo anche se stavano vincendo

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2 ... 17-S1.4-T1

ok, anche io da bambino e ragazzino tenevo i capelli assai lunghi. la battuta, la presa in giro era quotidiana.

ok anche che i tempi sono cambiati. ora qualunque commento può essere visto come un'offesa. come ti muovi fai danno in pratica.
le nuove generazioni saranno più fragili? le vogliono così sensibili da "crollare" per una battuta?
quando giocavo da ragazzino sui campi avversari mi chiamavano a me e altri come me con i capelli lunghi in mille nomi non proprio simpatici :DDD cosa si faceva? ce se ne fregava. a volte magari mandavi a quel paese con il gesto. ma di sicuro non si metteva fine alla partita.
cosa doveva dire allora X piuttosto cicciotto che era una sinfonia di: panzone! trippone! ciccione! etc

ripeto:
attenzione a "mollare subito". perchè la vita a volte è ingiusta, la gente spesso è stronza. a mio parere abituare i giovani a mollare alla prima critica, al primo insulto rischi veramente di creare una generazione di super sensibili.
e nel mondo globale di oggi, sei morto, perchè dovrai raffrontarti con coetanei di zone "meno sensibili" con la pelle più dura.

penso che ci voglia equilibrio, e buon senso.
non era giusto cosa succedeva e tollerava 50,40,30,20 anni fa.
ma non si può neanche come oggi blocchi qualunque "battuta" critica, scherzo etc che se ne fa un affare di stato.
da tutto a niente (e viceversa) è sempre sbagliato

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#673 Messaggio da Gargarozzo »

Sono d'accordo che il problema culturale sia radicato.
E lo dico avendo cominciato ad arbitrare a 15 anni.
Ora indigna l'insulto ad un giovane calciatore, ed è effettivamente una porcheria che l'insulto provenga da un genitore.
Questa porcheria avviene puntualmente ogni sabato e domenica su innumerevoli arbitri di 15 anni o poco piú, da parte di genitori e quant'altro. E oltre agli insulti, ogni tanto "capita" il ceffone, il cazzotto, lo sputo, il mattone in testa...
Senza arrivare a questi casi estremi (che pure non sono cosí rari), l'insulto è una regola, anzi lo spettatore si sente ben giustificato: paga lui (o lei), quindi è suo diritto insultare quell'inetto dell'arbitro, e pazienza se ha l'etá del figlio, è un arbitro!!1!1!!
Giusto o sbagliato che sia gli arbitri imparano a convivere con la maleducazione e l'inciviltá, sennó come dice qualcuno "tutto si fermerebbe". Ma forse servirebbe, chissá
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#674 Messaggio da Salieri D'Amato »

Gargarozzo ha scritto:Sono d'accordo che il problema culturale sia radicato.
E lo dico avendo cominciato ad arbitrare a 15 anni.
Ora indigna l'insulto ad un giovane calciatore, ed è effettivamente una porcheria che l'insulto provenga da un genitore.
Questa porcheria avviene puntualmente ogni sabato e domenica su innumerevoli arbitri di 15 anni o poco piú, da parte di genitori e quant'altro. E oltre agli insulti, ogni tanto "capita" il ceffone, il cazzotto, lo sputo, il mattone in testa...
Senza arrivare a questi casi estremi (che pure non sono cosí rari), l'insulto è una regola, anzi lo spettatore si sente ben giustificato: paga lui (o lei), quindi è suo diritto insultare quell'inetto dell'arbitro, e pazienza se ha l'etá del figlio, è un arbitro!!1!1!!
Giusto o sbagliato che sia gli arbitri imparano a convivere con la maleducazione e l'inciviltá, sennó come dice qualcuno "tutto si fermerebbe". Ma forse servirebbe, chissá
Ovvio che l'insulto all'arbitro è sbagliato pure quello, tanto quanto quello ai giocatori. Ma non per niente iniziano ad arbitrare a 15 anni, mica prima, quando sono ancora più fragili.
L'arbitro teoricamente è la figura "forte" della partita, il giudice capace di discernere le varie problematiche di una partita e pure se sospenderla se vi sono particolari problematiche o pericolo d'incolumità per lui e per le squadre. Chiaro che a 15 anni non è facile ricoprire in toto questo compito, comunque sanno che nessuno intercederà per loro, ma che dovranno essere loro a decidere per il meglio.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#675 Messaggio da Gargarozzo »

Il mio intento non era allargare il problema, né fare paragoni tra 15enni e 12enni (paragone che neanche farei, perché sono 2 situazioni radicalmente diverse, avendo alle volte l'arbitro intere tifoserie contro e non "solo" uno spettatore, ma poi, cosa per me ancora piú importante, ognuno ha il suo carattere ed ho visto bambini piú corazzati di certi adulti, per dirne una).

Il mio intento è porre l'accento su un altro aspetto, oltre a quello sacrosanto della maleducazione e dell'inciviltá, che fra le righe maniglia (che non è impazzito) mi pare abbia toccato; e se pure non lo volesse fare, mi pare uno spunto.

Ossia: senza nulla togliere alla censura degli idioti (e dei vigliacchi), quanto è corretto far passare al ragazzino questo concetto:"se un coglione ti offende, chiudiamo baracca e burattini e tutti a casa"?

Voglio sottolineare 2 cose, per i meno attenti:
1)sono 2 problemi separati, uno non annulla l'altro
2)non voglio dare certezze o aver ragione su nulla, ma solo esprimere una domanda prima che venga data per scontata.

È cosí educativo, corretto, proficuo dare ad un coglione (o cogliona) il potere di sospendere un evento sportivo (e non)? Fatto salvo il dovere di punirlo, multandolo e facendolo vergognare, non è piú proficuo magari ridergli in faccia, lasciarlo alla sua irrilevante pochezza? È etico educare al vittimismo e alla permalositá del "non gioco piú"?, Perché 22 bambini e famiglie relative devono rinunciare ad un divertimento per colpa di un idiota, a cui si consegna il potere di distruggere tutto?

Mi pare, ripeto, un interrogativo che sia lecito porsi, A FIANCO dell'altro, SACROSANTO, sulla civiltá; mi pare che sia possibile perché siamo in grado di occuparci di piú di una sfaccettatura di un problema, anche se è decisamente piú facile guardare quello che ci pare piú importante ed urgente sminuendo qualsiasi altra considerazione, senza magari neanche il minimo sforzo per comprendere le implicazioni e sfumature di un altro punto di vista (mi pare esemplificativa la sommarietá con cui è stata trattata l'opinione di maniglia), pur di far prevalere UN'idea.
E un'idea è giusto che prevalga, ma tenendo conto (ponendosi il quesito) di piú fattori in gioco.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.

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