[OT] TV SPAZZATURA, QUALI I PEGGIORI PROGRAMMI?

[Salieri D'Amato]

Una riflessione: si parla sempre di tv e programmi spazzatura, poi si guardano i dati e si nota che sono i più visti. Non sarà che ormai impera lo spettatore-spazzatura, seppur costruito/indotto, e che quindi i programmi si costruiscono tarandoli su questo?!
Ovviamente anche io, pur guardando molto poco la TV, mi sento spesso parte integrante della categoria, purtroppo.

[xx86]

Panem et circenses, dall'antica roma non è poi cambiato tanto.....

[Capo Tribù]

"Guardo" la tv quei venti minuti a pranzo e a cena poiche' vivo ancora coi miei.
Gli rimprovero che ormai la tv la accendono per abitudine come sottofondo durante i pasti.
Staffetta tg1-2-3Regione a pranzo poi a cena tg2 con approfondimenti post tg per finire con quel bidone di letame che è Striscia la notizia dove uomini vestiti da scroti ci mostrano l' ennesima opera incompiuta con risate registrate nel 1929 in sottofondo oppure il solito servizio strappalacrime sui poveri immigrati.
Poi papà si sputtana la serata col solito talk pollaio per fare il tifo per chi dice quello che vuole sentirsi dire e mamma si piazza davanti a quel canale dove trasmettono il matrimonio dei nani, il matrimonio dei cafoni, le malattie imbarazzanti e feci affini.
Quando vivrò da solo, la tv sarà solo un lontano ricordo.
P.s. ultimamente mi faccio due risate col.programma di Pio e Amedeo, rigorosamente il giorno dopo su internet per evitare i 3/4 d' ora di pubblicità.

[max6521]

virus di nicola porro giovedì sera rai2

[Salieri D'Amato]

Panem et circenses, dall'antica roma non è poi cambiato tanto.....

Quello sempre, ma ultimamente il circo non è più un momento ricreativo, ma è il contesto in cui siamo calati quotidianamente. E purtroppo molto più attenzionato del pane, che si assotiglia progressivamente senza che ce ne accorgiamo, o perlomeno senza che ne facciamo un dramma.

[xx86]

"Guardo" la tv quei venti minuti a pranzo e a cena poiche' vivo ancora coi miei.
Gli rimprovero che ormai la tv la accendono per abitudine come sottofondo durante i pasti.
Staffetta tg1-2-3Regione a pranzo poi a cena tg2 con approfondimenti post tg per finire con quel bidone di letame che è Striscia la notizia dove uomini vestiti da scroti ci mostrano l' ennesima opera incompiuta con risate registrate nel 1929 in sottofondo oppure il solito servizio strappalacrime sui poveri immigrati.
Poi papà si sputtana la serata col solito talk pollaio per fare il tifo per chi dice quello che vuole sentirsi dire e mamma si piazza davanti a quel canale dove trasmettono il matrimonio dei nani, il matrimonio dei cafoni, le malattie imbarazzanti e feci affini.
Quando vivrò da solo, la tv sarà solo un lontano ricordo.
P.s. ultimamente mi faccio due risate col.programma di Pio e Amedeo, rigorosamente il giorno dopo su internet per evitare i 3/4 d' ora di pubblicità.

ahahahah pure mio padre si sciroppa ogni sera talk assurdi dove solitamente gli invitati sono gente moderata e disposti al dibattito pacato, ad esempio un rapinatore rom in collegamento diretto dalla roulotte del campo nomadi abusivo con 2 ferrari nel cortile vs un sindaco della lega di un qualche paese nella culonia della bassa padana, oppure un musulmano di colore sbarcato a lampedusa 2 giorni prima vs un gruppo di neofascisti in collegamento diretto da Predappio......

Panem et circenses, dall'antica roma non è poi cambiato tanto.....

Quello sempre, ma ultimamente il circo non è più un momento ricreativo, ma è il contesto in cui siamo calati quotidianamente. E purtroppo molto più attenzionato del pane, che si assotiglia progressivamente senza che ce ne accorgiamo, o perlomeno senza che ne facciamo un dramma.

Gli 80 euro di Renzi e altre cagate simili non sono forse un tozzo di pane per tener buono il popolo bue e ottenere consensi? Per il circo son d'accordo, tutti puntano il dito contro i politici lazzaroni, come se fossero sbarcati da marte e non siano lo specchio dell'italiano medio.....

[ziggy7]

primo intervento di salieri con cui mi sento adesivamente nel complesso del tutto ideologicamente aderente. In questi 37 anni di forum.
Sara' perche' conta meno degli usuali 26.000 vocaboli

[Salieri D'Amato]

Troppo onore

PS: sulla prolissità di certi miei interventi sto cercando di imparare dai maestri

[alternativeone]

Mio malgrado ho la possibilità di vedere gli effetti di certe trasmissioni su persone a me molto vicine, i miei genitori, si pongono davanti a le notizie che danno in certi programmi come fosse "oro colato ", quindi rimango basito pensando come possa essere PERICOLOSO il mezzo televisivo quale strumento di divulgazione di minchiate.
Persone anche mediamente intelligenti che dicono:
A ma lo ha detto in TV , come a dire se lo hanno detto in televisione deve essere certamente vero, errore madornale.

Adesso invece l'hanno detto su Facebook o su internet, e le cazzate ed i lavaggi di cervelli sono aumentati in maniera esponenziale

[ramarro verde]

Panem et circenses, dall'antica roma non è poi cambiato tanto.....

Effettivamente,
ora non sono più Live , ah il progresso.

[+Fracassato+]

TV spazzatura ?

TG1, TG2 e TG3, soprattutto perché si passano i servizi e dicono le stesse cose, magari cambiando solo la voce del giornalista e qualche parolina. L'unico TG decente è Buongiorno Regione e poi basta.


TG4, TG5, TG6, TG7, TG8, TG9...lasciamo perdere.


MTV prima facevano qualche filmino blockbuster, adesso che MTV Italia è stata comprata da SKY Italia è diventata uno schifo totale: repliche su repliche dei programmi e serie-tv che su SKY nessuno si fila.

Cielo ormai lo si può chiamare anche SKY in chiaro ma sempre programmi di bassa qualità e repliche vecchie come le piramidi.


RealTime più scandaloso: programmi su cucina e pasticceria fino al vomito, neanche alla nausea e programmi da psicopatici tipo "Caro amico ti uccido", "Ho sposato un mostro", "San Valentino di sangue", "I miei vicini sono degli assassini", e altri programmi da psicopatici vari...


Non è roba che vedo né io né i miei, ma quando guardano quei due programmi di cucina che si scelgono, devono sempre bombardare di pubblicità con questi programmi da psicopatici veri.

Poi boh...adesso non me ne vengono in mente altri, anche perché di televisione ne vedo veramente poca.

[Capo Tribù]

Il trash da quando c'è il digitale terrestre (una truffa epocale) è aumentato a dismisura, oltre ogni limite possibile.
Se non è trash, il livello delle trasmissioni è da palle a terra, imbarazzante.
Gli ultimi baluardi sono le reti televisive regionali che passano a ripetizione (almeno da me) Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Sordi, Merola, D'Angelo (per ridere un pò), Troisi, Benigni anni 80-90 ecc.
Il pecoreccio anni '80 della commediasexy di Pierino, la Fenech, Banfi e il sublime Bombolo con Er Monnezza e Enzo Cannavale.
Con una considerazione, il trash ha smesso di far ridere da una quindicina d'anni, cioè da quando ha preteso di non esser più trash.

[lider maximo]

Quello che stanno guardando (e commentando qui) in questo momento gli utenti lexi_leigh walter84 zaqqaz...e tanti altri che seguiranno.

[Barabino]

Il trash da quando c'è il digitale terrestre (una truffa epocale) è aumentato a dismisura, oltre ogni limite possibile.
Se non è trash, il livello delle trasmissioni è da palle a terra, imbarazzante.
Gli ultimi baluardi sono le reti televisive regionali che passano a ripetizione (almeno da me) Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Sordi, Merola, D'Angelo (per ridere un pò), Troisi, Benigni anni 80-90 ecc.
Il pecoreccio anni '80 della commediasexy di Pierino, la Fenech, Banfi e il sublime Bombolo con Er Monnezza e Enzo Cannavale.
Con una considerazione, il trash ha smesso di far ridere da una quindicina d'anni, cioè da quando ha preteso di non esser più trash.

sono completamente in disaccordo: per me la tv del digitale terrestre e' da masturbo perenne (soprattutto FOCUS, Rai5 e RaiStoria ) e quelle tv regionali sono da vomito

[Drogato_ di_porno]

Noi non possiamo dirlo perché siamo contemporanei, ma un giorno, tra quattro e cinque secoli, quando due bipedi androidi, giocando con gli altri brachiuri nella polvere di uranio di una spiaggia dell’Honduras, troveranno dentro una pozza di vomito umano una puntata dell’ “Isola dei Famosi”, uno dei due nipotini sbotterà incredulo alla visione (gli basteranno dieci minuti): “Ma possibile, nonno, che questi umani fossero così coglioni?”.

L’altro, il più sensibile, alla vista in sequenza dei due metri di gambe in bilico tra due tacchi a spillo e un gargarozzo amplificato e monotonale, Mara & Alfonso accavallati nella stesso birignao, Zia Fiorda e Scimmiona Sventura, mostrificate dai carnefici del bisturi, e poi l’esperto di mummie, desnudos, naufraghi, zatterrati e arrapati, si aggrapperà spaventato alle chele del nonno: “Nonno, ma possono anche arrivare da noi queste creature?”.

Non sapendone un granché, Granchio Nonno, un po’ per rassicurare i nipotini ma soprattutto se stesso, si ricorderà di un polveroso oggetto dimenticato in una soffitta degli umani, “La storia della televisione” di Aldo Grasso e proverà a spiegare con parole sue povere.

“Una volta, tante volte fa, la televisione era il focolare della casa. Distante e inodore come la luna. Poi hanno dimostrato che la luna si poteva calpestare e fu così che la mitica Raffaella Carrà si ritrovò un giorno a grufolare nella stessa cuccia con Emis Killa, uno che lei prima non avrebbe degnato neanche di uno sputo. Raffaella dovette ingoiare il rospo e, a furia d’ingoiare rospi, fece brutto viso a cattivo gioco. Fu così anche per Mara e Loretta, per non parlare di Cesare Cadeo.

Il focolare da guardare diventò una casa intera da spiare. Sconosciuti che trescavano e copulavano. La massa si spostò, come quella di Mosè, nella terra promessa, gli studi televisivi. Fu così che la casa diventò una stalla e la stalla un porcile. La televisione degli odori. Tutti avevano un odore, meno Raul Bova, che non aveva nemmeno quello. Bova con la tuta mimetica era la più improbabile parodia di Bradley Cooper, il cecchino, ma lui non sapeva di esserlo e soprattutto piaceva, mentre Raffaella immalinconiva al grido di “Muoia Raffaella con tutti i cicisbei”.

Tutto diventò una gigantesca ribollita, con la scusa di essere molto social. Gli avanzi e gli scarti, raffermi e anche un po’ deformi, di tutti i circhi televisivi, attorucoli, tronisti e cantanti mai nati e già falliti, ex dive e bellone, finivano riciclati nello stesso commestibile bordello. L’Isola dei Famosi, appunto.

In questa e altre babilonie si tuffò come una topa nella grana la Santa Barbara che, a furia di lucidare e sgranare gli occhi, dimenticò il confine tra se stessa e la finzione, ma la cosa non la disperò più di tanto. Una specie di voluttà suicida pervase la televisione al tramonto. In queste maleodoranti rovine, dove la plastica della dive in disuso bruciava nello stesso falò di palestrati pollastri, gay conclamati e rapper più vanitosi di Claudio Villa, in questo brancaleonico viaggio della disperazione scambiata per speranza, qua e là ben remunerato, alla testa ma soprattutto alla coda delle masse si affermò Maria, la Gelida Domatrice che, con la scusa della Sottrazione, accumulò una sua privatissima Isola del Tesoro, tenendo al guinzaglio migliaia di belve disposte ad ammazzare Andy Warhol per un quarto d’ora di celebrità.

In questa sudata caciara di massa, un’apocalisse più pornografica che demografica, dove il tanfo è quello che dice grazie ai fiori, cimiteriale, s’infiltrarono furbastri e furbastre, predoni e paraculi. Smilzi, Piacioni, Selvagge e Ciccioni. Avevano capito che in quella fine del mondo dalle mutande bacate e bucate si poteva saccheggiare a piacimento e, allo stesso tempo, ingrassare il conto in banca. Bastava spararla grossa, sempre più grossa, simulare un minimo di farabutto cinismo per prendere il centro della scena. Prima di loro, l’avevano capito i politici. E avevano tutti la faccia di Maurizio Gasparri….”.

Nonno Granchio non la finiva più, ma i due bastardelli se ne infischiavano. Ipnotizzati, se ne stavano ora a fissare il loro Pupazzone preferito, il grandioso Tony Soprano alias James Gandolfini, che se ne stava solo, seduto e non ancora deceduto a bordo letto della sua camera d’albergo, a fissare il vuoto, un gangster dalla malinconia infinita e il presagio della morte.