di una attrice che fa anal in maniera professionale, quindi con attori e dildi di grandi dimensioni, e per durate... significative, una volta che smette di lavorare... o cmq sia dopo i 40/50 anni?
ormai dovrebbe esserci un numero sufficiente di ex attrici per farne una statistica.
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 15:19
da ramarro verde
Topic ANAlogico, della serie:
medicina per tutti, credo che non avranno difficolta a espletare certi bisogni fisiologici
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 15:21
da rufus t
ottimo topic non l'ha detto ancora nessuno?
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 15:26
da cicciuzzo
vado io a fare le interviste
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 15:28
da ramarro verde
Mi raccomando, tieni a freno il microfono.
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 15:43
da Bola
Pannoloni a gogo
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 18:26
da kappabi
australiano ha scritto:di una attrice che fa anal in maniera professionale, quindi con attori e dildi di grandi dimensioni, e per durate... significative, una volta che smette di lavorare... o cmq sia dopo i 40/50 anni?
ormai dovrebbe esserci un numero sufficiente di ex attrici per farne una statistica.
Ad essere sincero me lo sono sempre chiesto anch'io. Si possono fare supposizioni, ma mi sa che dovremo rimanere ignari della verità.
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 18:53
da Jack85
Adriana Chechik se continua così a forza di doppie e triple forse qualche problema lo avrà.
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 20:26
da texasRanger
Questa è una domanda sempliciotta e superficiale,oggigiorno (anno 2015) si fanno in continuazione trapianti di apparato genitali maschili e femminili,ricostruzioni vaginali, ecc..
ultimamente (qualche mese fa) la nappi ha subito un intervento proprio per ragioni legate al deterioramento delle pareti interne del canale anale.
La logica impone che una persona che lavora nel settore pornografico abbia messo in conto i rischi,ciò equivale a dire che dopo un tot di anni si ricorre alla chirurgia per correggere eventuali problemi e magagne.
''Logicamente'' non esiste una statistica se non quella legata al fatto che una persona va dal chirurgo come per altri mille motivi ed un chirurgo non può appuntarsi su un foglio quante ricostruzioni del canale anale effettua in un anno su persone legate al porno.
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 21:11
da MaxClaudia
Riposizionamento del prolasso con il metodo Longo (spesso associato con emorroidopessia)
Per spiegare in due parole... diciamo che è come fare l'orlo ai pantaloni. Si inserisce lo stapler distendendo il prolasso, si cuce il bordo e si taglia l'eccesso. Alè!
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 21:21
da australiano
texasRanger ha scritto: non esiste una statistica se non quella legata al fatto che una persona va dal chirurgo come per altri mille motivi ed un chirurgo non può appuntarsi su un foglio quante ricostruzioni del canale anale effettua in un anno su persone legate al porno.
se quel chirurgo esercita a san fernando valley forse sì
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 21:31
da ramarro verde
MaxClaudia ha scritto:Riposizionamento del prolasso con il metodo Longo (spesso associato con emorroidopessia)
Per spiegare in due parole... diciamo che è come fare l'orlo ai pantaloni. Si inserisce lo stapler distendendo il prolasso, si cuce il bordo e si taglia l'eccesso. Alè!
Messa cosi , sembra na roba tipo :
Due uova al tegamino .
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 21:51
da Stickman
Un buon topic.
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 25/11/2015, 23:43
da Drogato_ di_porno
Re: cosa succede allo sfintere
Inviato: 26/11/2015, 0:34
da OSCAR VENEZIA
Quando si inizia una relazione sentimentale e' buona norma assumere il controllo degli sfinteri della partner.
Non credo che rapporti anali che rimangano nei limiti del buon gusto possano danneggiare le pareti. Si tratta pur sempre di mucose elastiche che entro certi limiti reggono la deformazione e riassumono la posizione di partenza. Anzi direi che sono progettate per dilatarsi e restringersi.
I problemi derivano da eventi che per frequenza e/o intensita' superano un punto di non ritorno danneggiando i tessuti e compromettendone l'elasticita'.
Nelle cose ci vuole misura.