Emozione in un dipinto
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Re: Emozione in un dipinto
L'eruzione del Vesuvio, Johan Christian Dahl
Il filosofo in meditazione, Rembrandt Harmenszoon Van Rijn
Prometeo, Rubens
Il colosso, Francisco Goya
Pellegrinaggio a San Isidro, Francisco Goya
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Il colosso, Francisco Goya
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"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza".
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
"Questo è quasi peggio del sottoscritto" - [Paperinik]
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Re: Emozione in un dipinto
Consiglio ai più povci di voi le opere di Edouard Henri Avril, illustratore francese che traeva spunto dalla letteratura erotica.
Rappresentazione di Saffo e le sue amiche.
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"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
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Re: Emozione in un dipinto
La caduta di Fetonte, Rubens
La caduta dei dannati, Rubens
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Re: Emozione in un dipinto
uno "schizzo"..ma che bello.
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
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Re: Emozione in un dipinto
Chi riconosce l'autore di questi due dipinti? La firma vi aiuterà.
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Re: Emozione in un dipinto
classici attualizzati
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
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Re: Emozione in un dipinto
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Re: Emozione in un dipinto
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Re: Emozione in un dipinto
Henri Matisse, Reclining nude on a pink couch
Giovanni Boldini, Nudo di donna con calze nere
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Re: Emozione in un dipinto
L'inquietante mondo di Zdislaw Beksinski, diviso tra angoscia e onirismo.
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Re: Emozione in un dipinto
Il secondo impero e la fine dell'ottocento era un mondo non completamente liberato sessualmente (le ragazze giovani dovevano essere tenute sottochiave perche' non c'erano anticoncezionali comodi da usare ) ma a parte questo sicuramente era un mondo a misura di maschio , in cui i bordelli erano facili da usare e le donne non potevano fare lavori redditizi e quindi a ogni angolo trovavi donne oltre i 30 che facevano le cocottesEdonis ha scritto: Giovanni Boldini, Nudo di donna con calze nere
L'uomo "bloccato" e mammone doveva essere meno frequente di adesso
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
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Re: Emozione in un dipinto
Però erano pelosissime cazzoBarabino ha scritto: era un mondo a misura di maschio
OffensivoEdonis ha scritto:L'inquietante mondo di Zdislaw Barabinski, diviso tra angoscia e onanismo
Razzista invokerianoEdonis ha scritto:L'eruzione del Vesuvio, Johan Christian Dahl
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: Emozione in un dipinto
Dovemmo attendere la seconda repubblica (o terzo impero?) e il secondo decennio del XXI secolo affinché questo problema venisse del tutto superato, a partire da un pugno di eroici e visionari post-futuristi operanti intorno a un caseggiato maremmano.Barabino ha scritto:Il secondo impero e la fine dell'ottocento era un mondo non completamente liberato sessualmente
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
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Re: Emozione in un dipinto
Ipnotica, diamine.rufus t ha scritto:
classici attualizzati
Comunque thread fantastico, inizio con un piccolo contributo, sperando che non sia già stata postata:
Jean-Honoré Fragonard, Giovane donna intenta a giocare con un cane.
Non c'è niente da fare, il '700 francese è stato il periodo più pecoreccio della storia.
Quelle est cette île triste et noire? — C'est Cythère (C. Baudelaire)
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Re: Emozione in un dipinto
Ed erano anche un mondo pieno di malattie veneree che si beccavano come se non ci fosse un domani.Barabino ha scritto: Il secondo impero e la fine dell'ottocento era un mondo non completamente liberato sessualmente (le ragazze giovani dovevano essere tenute sottochiave perche' non c'erano anticoncezionali comodi da usare ) ma a parte questo sicuramente era un mondo a misura di maschio , in cui i bordelli erano facili da usare e le donne non potevano fare lavori redditizi e quindi a ogni angolo trovavi donne oltre i 30 che facevano le cocottes
Indubbiamente, anzi, lo svezzamento sessuale degli adolescenti avveniva proprio con le prostitute, che in questi casi erano note come "navi-scuola". C'è anche da dire che il sesso era vissuta in maniera completamente diversa rispetto a oggi, soprattutto per via del diverso modo di rapportarsi tra uomini e donne. Il sesso con la propria moglie era vissuto con estrema inibizione, nei casi più sfortunati per la donna un amplesso non era tanto differente da uno stupro. Il fatto che la prostituzione poi fosse così diffusa rendeva l'esperienza del bordello meno seducente e trasgressiva di quanto potrebbe sembrare agli occhi di un uomo del XXI secolo. Frequentare un bordello era una prassi che ci si aspettava più o meno da qualunque uomo, le mogli in primis lo sapevano e accettavano tutto tacitamente, l'importante era fare tutto con discrezione e non infangare la reputazione della famiglia.L'uomo "bloccato" e mammone doveva essere meno frequente di adesso
L'esperienza con le prostitute non era poi così bella come ci si potrebbe aspettare vedendo le cartoline dell'epoca: in pochi potevano permettersi le prostitute d'alto bordo, e nei bordelli di categoria inferiore si trovavano donne grasse, brutte, spesso malaticce. Ma poco importava agli avventori: si andava in questi posti giusto per "svuotarsi", poco importava chi ti trovavi di fronte.
Non a caso la moda dell'esotismo finirà per imporre come paradisi sessuali nella cultura visuale dell'epoca luoghi come il Giappone, l'Impero Ottomano o i paesi del Maghreb, paesi che erano celebri, seppur secondo una visione post-romantica ed esotizzata, per la maniera in cui veniva vissuto l'erotismo. Gli uomini andavano nei bordelli, sì, ma visto che quella prassi così ordinaria risultava insoddisfacente, finivano per vagheggiare le case di piacere delle metropoli giapponesi o gli hammam di Costantinopoli e Tangeri, e naturalmente chi poteva permetterselo compiva veri e propri viaggi a scopo sessuale. La stessa Italia meridionale si impose in quegli anni come topos di eros e lussuria, e non a caso era gettonatissima da parte di facoltosi turisti inglesi, tedeschi, ecc. Curiosità: posti come Capri, Sorrento e Taormina erano ambiti soprattutto per il turismo omosessuale: un po' come accade oggi in certe città marocchine, i ragazzini del posto si vendevano per pochi spiccioli. Le splendide foto di Wilhelm von Gloeden sono una testimonianza preziosissima sotto questo punto di vista.
Quelle est cette île triste et noire? — C'est Cythère (C. Baudelaire)