Il Fede ha scritto:cicciuzzo ha scritto:appunto capo, è un mondo che non esiste più. come quello delle riviste, dei fumetti, delle VHS. di quel mondo rimangono solo gli spettacolini,
Giustissimo, ma il mondo che descrivi e che non esiste più si allarga per lasciare il nulla anche in tutto il resto. La pratica è inventare parole nuove per far passare come novità trovate e escamotage che sono sempre esistiti, cercando miseramente di mascherare il vuoto pazzesco che stiamo vivendo. Gli autoscatti sono sempre esistiti, si chiamano "selfie" per farli sembrare una moda nuova, qualcosa di fresco. A cena fuori la gente c'è sempre andata, adesso però c'è "l'apericena" (parola vuota inventata come per i selfie).
E a parte qualche ristorante cosa c'è rimasto qua da noi? Nemmeno i fumetti hard escono più, non esiste più una produzione cinematografica di genere e perfino il mercato della dance di produzione nostrana (che tanti soldi ci ha portato)è totalmente morto, insieme agli altri generi musicali che producevamo.
Il porno? Come no, parliamone. In un paese in cui i cinema hanno chiuso (le "multisala" sono un'altra cosa), in cui i locali muoiono o si riciclano per diventare "club" (e non discoteca come erroneamente viene chiamata, che è tutt'altra cosa) con musica da radio senza arte né parte, buoni solo per servire drink in modo da coprire la totale mancanza di idee e stile, non ci si può stupire se anche gli spettacoli hard hanno alzato le tende o non funzionano più come prima. Il porno aveva ragion d'essere anche per essere condiviso (altrimenti non ci sarebbero stati cinema porno, vhs e giornalini che passavano di mano in mano) , ma quest'aspetto non esiste praticamente più e chi lo consuma lo fa in maniera mordi e fuggi, quasi mai da esperto ma da semplice segaiolo.
Facciamoci una ragione del fatto che Internet è una mezza inculata e se prestiamo attenzione ai discorsi che facevamo molti anni fa è facile accorgersi che per tanti versi i segni del fallimento sono già evidenti. Ti ricordi quando dicevamo (e ci dicevano) che il mondo del lavoro sarebbe cambiato e ci sarebbero state meravigliose opportunità? Ecco, ehm, dove sarebbero? Ci hanno guadagnato le multinazionali (che novità...), ma anche senza Internet sarebbe stato lo stesso, penso. E l'unico lavoro rimasto è quello tradizionale che ancora in qualche modo resiste, non mi pare di vedere così tanta gente che fa soldi usando la tastiera a casa.
Ognuno ha i suoi crucci e dispiaceri, Fabrizio è rattristato per la fine delle fiere erotiche, a me per esempio scoccia molto di più che non ci siano più fumetti da leggere. Ma vogliamo renderci conto che anche qua avevamo un'industria di altissimo livello (usciva un albo al giorno in edicola, sempre storie nuove tutti i giorni della settimana, più e meglio addirittura dei quotidìdiani), esportata in varie parti del mondo (e censurata in tanti paesi, perché in confronto alle scialbe imitazioni provenienti da chissà dove eravamo a livelli altissimi) che ha chiuso come se fosse l'ultimo bar della strada che non fa gli scontrini?
Rimangono le cazzate tipo i sushi bar, i locali fusion, gli aperitivi con la pasta e i crostini, tanto le persone in qualche modo devono continuare a mangiare, per chi s'accontenta...