(Ottì) L'altra metà del cielo

Scatta il fluido erotico...

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Drogato_ di_porno
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#766 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Paperinik ha scritto:dentatura in regola
per il papero son tutte cavalle :lol:

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"Kindly separated by nature and a wide ocean from the exterminating havoc of one quarter of the globe" (Thomas Jefferson)
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bellavista
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#767 Messaggio da bellavista »

Drogato_ di_porno ha scritto:
Paperinik ha scritto:dentatura in regola
per il papero son tutte cavalle :lol:

Immagine
queste vacche sono sacre :lol:
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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dostum
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#768 Messaggio da dostum »

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Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

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OSCAR VENEZIA
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#769 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Comunque a me piace la donna facile, che te la da' in tempi ragionevoli.
Quella difficile no, nemmeno in termini di soddisfazione per aver raggiunto un traguardo difficile. Non ha senso, considerare la trombata un premio al maschio piu' paziente e votato al sacrificio.
Un po di corteggiamento rituale e' quasi un atto dovuto , dopo un po' e' una forma di accanimento.
Oltretutto queste che la danno solo a chi gli sbava dietro per mesi , hanno sempre qualche problema caratteriale , alttimenti si godrebbero la vita.

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Paperinik
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#770 Messaggio da Paperinik »

Il vademecum...roba da matti :blankstare:
http://it.wikihow.com/Toccare-una-Ragazza
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI

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Barabino
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#771 Messaggio da Barabino »

fino a 15 anni serve :)
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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CianBellano
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#772 Messaggio da CianBellano »

E' la cosa piu romantica che mi sia capitata di leggere :blushes:
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)

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Drogato_ di_porno
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#773 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Come liberarsi dall'eterna paura di perdere Eva

Il tabù della verginità è stato un tabù fondamentale dell'ideologia patriarcale. Il corpo della donna doveva preservare la sua integrità fisica a dimostrazione della sua assoluta appartenenza all'uomo al quale si era consegnata. L'illibatezza del corpo coincideva con la sua più totale devozione. In uno scritto dedicato al Il tabù della verginità contenuto in Contributi alla psicologia della vita amorosa (1917), Freud avanza l'ipotesi che dietro ogni tabù, ivi compreso quello della verginità, vi sia l'avvertimento di un intenso pericolo. Quale pericolo in questo caso? Non tanto quello – come sembra per un verso credere lo stesso Freud – di una ritorsione femminile di fronte al maschio usurpatore che le sottrae l'illibatezza, ma quello, come scrive lo stesso Freud, di "un timore aprioristico" degli uomini nei confronti delle donne "basato sul fatto che la donna è diversa dall'uomo, eternamente incomprensibile e misteriosa, strana e perciò apparentemente ostile". Non è un caso che l'ideologia patriarcale mentre afferma e sostiene il tabù della verginità che trova nella figura di Maria, la madre di Gesù, la sua figura più paradigmatica, non può che individuare in Eva, la peccatrice, matrice delle future streghe, il carattere inassimilabile della femminilità. Questa opposizione tra Maria la vergine e Eva la peccatrice finisce in realtà per ricalcare quella tra la madre come destino ineluttabile e edificante della femminilità e una femminilità irriducibile alla maternità che si configura come scabrosa, tentatrice, destabilizzante e oscena. In realtà il culto della vergine nasconde l'angoscia maschile o, meglio, maschilista, verso la libertà della donna. L'artificio della preservazione dell'imene doveva servire allo scopo di arginare, limitare, confinare il carattere anarchico e infinito del godimento femminile come vero oggetto della angoscia maschile.

Il tabù della verginità ha nutrito per secoli l'immaginario maschilista che impone di esorcizzare attraverso l'illibatezza del corpo della donna questo carattere indomabile della femminilità. Non a caso Freud ha spesso fatto notare che nei nevrotici l'incontro col sesso femminile può frequentemente suscitare una profonda angoscia. Non solo perché vengono confrontati con la loro origine più lontana e inaccessibile – il corpo della madre –, ma soprattutto perché nel sesso femminile fanno esperienza di quella Legge della castrazione dalla quale vorrebbero fuggire. Il disgusto nei confronti dell'organo sessuale femminile mirerebbe a rifiutare la castrazione che lo concerne per mantenere in vita una immagine ideale della madre staccata da quella (angosciante) della donna. Per questa ragione la gelosia maschile, come mostrano, insieme a Freud, anche Proust nella Recherche e Nanni Moretti in diversi suoi film, non è mai solo legata al presente e al futuro della vita sessuale della propria partner, ma coinvolge tutto il suo passato. Il geloso, infatti, vorrebbe possedere il tempo, la storia, la memoria, tutta la vita dell'oggetto amato. La tutela dell'imene dovrebbe assicurare questo possesso tanto assoluto quanto impossibile: essere stato il primo significa essere stato e restare l'unico, significa controllare la possibilità del confronto e della perdita, o, come direbbe Freud, mantenere l'amata in uno stato di "soggezione". Di qui l'idealizzazione nevrotica della vergine il cui passato illibato deve riflettere il fantasma di un possesso assoluto che non implica rivalità con nessun altro uomo poiché, appunto, quel corpo non ne ha mai conosciuto altri prima. Ingenuità solo maschile che si riflette nel mito storico della cintura di castità: impedire con il sequestro materiale del suo sesso che la propria donna possa godere di altri organi sessuali. L'illusione ottica di questo schema è evidente e, per certi versi, risibile: l'immaginario maschilista vorrebbe poter misurare la fedeltà o l'infedeltà solo nella considerazione del comportamento degli organi genitali e non da quello, assai più pregnante, del desiderio e dei suoi fantasmi. È, infatti, l'amore e non la cintura di castità che può rendere davvero il corpo dell'amata o dell'amato sempre vergine, ovvero unico, nuovo e insostituibile. La verginità è una condizione necessaria dell'amore a patto però che non la si confonda con un semplice dato anatomico (la presenza o meno dell'imene). Essa non è la garanzia della mansuetudine e della dipendenza della donna (come vorrebbe invece il fantasma maschilista), ma l'offerta piena dell'inizio, della possibilità del cominciamento, dell'apertura senza riserve, del dono di sé. In questo senso ogni impresa umana – nell'amore come nel lavoro – esige che vi sia sempre una quota di verginità capace di non venire meno nonostante tutti i cosiddetti insegnamenti dell'esperienza. È la verginità del cuore che ci difende dal cinismo, dal calcolo biecamente utilitaristico, dalla rassegnazione e dall'abbrutimento della ripetizione senza desiderio perché ci consente di guardare il mondo sempre come un evento nuovo. La verginità non definisce infatti il corpo incontaminato dal sesso, ma la possibilità di rinnovare sempre il nostro rapporto con le cose e le persone. In questo senso il corpo di chi ama – il corpo glorioso dell'amante –, se ama davvero, è sempre assolutamente vergine; è sempre disposto a donarsi assolutamente all'assoluta libertà dell'Altro.
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pan
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#774 Messaggio da pan »

Articolo comparso su Repubblica non firmato, ma attribuibile a Recalcati, che di corna ha avuto esperienza diretta e qui si risente moltissimo lo sforzo occorso per l'elaborazione teorica del superamento.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

Stickman
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#775 Messaggio da Stickman »

In coppia con delle poderose bestemmie per completare la catarsi.

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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#776 Messaggio da Stickman »

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pan
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#777 Messaggio da pan »

Stickman ha scritto:In coppia con delle poderose bestemmie per completare la catarsi.
:DDD :DDD :DDD
Incorreggibile Stickman, che Lacan ti perdoni. :058
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Paperinik
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#778 Messaggio da Paperinik »

Paperinik ha scritto:A lavoro continuano a volermi appioppare marocchine, peruviane, pakistane e chi più ne ha più ne metta. Di questo passo arriveranno alle rom dei campi nomadi.
L'altro giorno è venuto a sorpresa a pranzo un collega pakistano che mai era venuto. Non ricordo come ma è entrato nei soliti discorsi ed io preso per stanchezza ho detto che non voglio una donna perché non voglio portarla a casa assieme a quei 2 disgraziati. In realtà è solo una parte della verità, non la voglio perché ancora non concepisco l'idea che qualcuna possa provare affetto per me, ma questo dettaglio l'ho ovviamente tralasciato.
Un peruviano di sessant'anni che lavora con me è tornato in perù dopo anni, al ritorno mi ha detto che ha trombato una di 28 anni, si è innamorato, si sentono al telefono dicendosi porcate ed ora è nei casini perché ha famiglia. Per me è un cazzaro ma insomma...son cose che danno da pensare...

Comunque mi è venuto da pensare, per l'appunto, a come molti si siano rassegnati, a una certa età prendi il primo rutto che ti dimostri un minimo di affetto ed utilità e ti sistemi a vita. Tutto ciò è avvilente, ma dopotutto una persona normale passa l'adolescenza a infilarlo in tutti i buchi che incontra e prima o poi il target cala, uno si sente soddisfatto e guarda altre cose oltre l'avvenenza......
Rileggendo questo post di un anno fa mi è venuta a mente l'ennesima discussione il giorno prima di andare in ferie. Stavo prendendo per il culo il marocchino chiedendogli se si era fatto le seghe dopo aver visto le tizie della serata allo stadio, però ho visto che se l'è presa un po' a male. Questo è sposato con un figliolo da poco, mi ha detto che lui le seghe non se le fa più perché ha la moglie e comunque è triste farsi le seghe a 35 anni (la sua età), con una frecciatina indiretta al sottoscritto..poi al solito ha rigirato il discorso al sottoscritto dicendomi che son giovane, perché non contatto le fighe su feisbuk ecc ecc...che due balle, peggio di mia nonna... :roll:
Tra l'altro in ditta diverse coppie sono scoppiate, uno da quando si è lasciato tre mesi fa è diventato uno zombi e un po' mi fa sentire a disagio, avendolo conosciuto che era tutt'altra persona...se una relazione da solo rotture di coglioni chi me lo fa fare anche solo di pensare di aprire un'ipotesi? :roll:
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#779 Messaggio da marziano »

pan ha scritto:Articolo comparso su Repubblica non firmato, ma attribuibile a Recalcati, che di corna ha avuto esperienza diretta e qui si risente moltissimo lo sforzo occorso per l'elaborazione teorica del superamento.
ti consiglio questo: Si stava meglio quando c'era Alberoni. I padri saranno anche evaporati, ma il Sorrentino della psicoanalisi è ovunque.
muoio dal ridere ogni volta.

http://www.rivistastudio.com/standard/i ... icanalisi/
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

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Paperinik
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Re: (Ottì) L'altra metà del cielo

#780 Messaggio da Paperinik »

Oggi pranzo con il solito collega dell'ufficio tecnico, non mi sta molto simpatico ma tant'è, ci mangio solo assieme a pranzo da un paio d'anni, un giovanotto sulla ventina appassionato di auto..della sua vita privata so poco e neanche me ne interesso, so che ha una fidanzata come tutti, intravista in foto, carina, una "normaloide". Non ricordo come ma oggi si è preso la bizza di farmi vedere su feisbuc le sue ex, raccontandomi che ha iniziato a 12 anni ad andar dietro alle donne ed ha perso il conto di quante ne ha avute (è risaputo che io a 12 anni entravo nel tunnel del porno). Mi ha fatto vedere una manciata di profili feisbuk, mi è arrivata una scarica di gnokka che mi ha steso, ci sono rimasto male (senza darlo a vedere) e sono stato un'oretta buona affranto e inebetito, d'un tratto mi è venuto quasi da piangere. Delle fighe degne del topic del vaccame mediatico o quello delle instagrammine..una mi ha detto che fa la modella a milano, più svariate altre gnokke indegne, una cosa atroce. Di commento gli ho moccolato nel viso, altro non potevo fare.
Io spero che questa vita finisca alla svelta e speriamo che non esista la reincarnazione perché vorrebbe dire che dio è un sadico che mi odia abbestia.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

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