OSCAR VENEZIA ha scritto:Questo non significa necessariamente servizi segreti (al contrario se muore qualcuno e' in genere considerato carne da macello) ma un po inusuale lo e'.E' partita una squadra di 7 persone fra poliziotti , carabinieri ed interpol per fare le indagini.
Butto lì qualche fattore che può aver influito:
- la giovane età del ragazzo
- il fatto che il ragazzo fosse un'eccellenza universitaria (phd a Cambridge, ricercatore che pare promettesse bene, tappe bruciate in fretta)
- il fatto che il regime egiziano ha molti elementi di debolezza e una scarsa reputazione internazionale ed è quindi in condizioni di palese inferiorità al cospetto della democrazia liberale italiana (pur con le sue 1000 storture)
- il fatto che l'Egitto ha importanti legami storici e commerciali con l'Italia, un PIL ridotto e un grosso bisogno di sviluppo ed investimenti stranieri (vedere i progetti avviatissimi con l'ENI, azienda di stato e che quindi dipende in parte non trascurabile dalle volontà dell'esecutivo italiano che quindi entro certi margini ha gioco facile in una simile situazione a fare la voce grossa)
Fa sorridere però constatare quanti politici che ora si stanno sbracciando siano gli stessi che, per i casi in cui il carnefice sono le forze dell'ordine italiane, si distinguono regolarmente per non muovere un dito (alcuni arrivano addirittura a difendere gli agenti coinvolti pur non avendo uno straccio di prova a loro discolpa mentre molti indizi sono limpidamente elementi che porterebbero la ragione di chiunque a dubitare dell'innocenza di quegli agenti) anche di fronte ad enormi sospetti di violenze, abuso dello spirito corporativo ed insabbiamenti; ora sembrano paladini dello stato di diritto mentre in altre situazioni si comportano in maniera contraria. Ora che le forze dell'ordine coinvolte sarebbero, se confermato, straniere, quegli stessi politici fanno quello che dovrebbero fare sempre. Il colmo sarebbe ora se anche Giovanardi e La Russa osassero fiatare sulle violenze eventuali di agenti egiziani: dovrebbero solo tacere e vergognarsi e mi auguro che scelgano di farlo per rispetto verso i tanti morti e torturati per mano di agenti italiani che quei politici hanno fatto finta di non vedere (o, peggio, si sono distinti per difendere aprioristicamente quelli che poi in fase di processo penale sono risultati essere i carnefici. In genere poi, a verità processuale ottenuta, non chiedono scusa alle famiglie delle vittime, pronti per ripartire a 1000 al caso successivo di violenze / torture ad opera di agenti delle forze dell'ordine italiane che torneranno a difendere anche in assenza di indizi / prove a loro discolpa o, peggio, anche di fronte a palesi indizi / prove che li incastrano agli occhi di qualunque persona dotata di un minimo di buon senso).