Drogato_ di_porno ha scritto:
teoria del complotto (una volta era la CIA oggi i "poteri forti", argomento fatto proprio anche da Berlusconi e Lega...), Grillo "anziano testone" (in pratica gli dai del deficiente, un vecchietto un po' rincoglionito, senza aver capito nulla del personaggio)
Da amante dei complotti (in senso letterario e intesi come narrazione, storie, che possono passare dai più grandi serial killer della storia ai leader politici, dall'11 Settembre alla Franzoni, continuando col "medico misterioso" che commissionava i delitti del Mostro Di Firenze fino ad arrivare alle scie chimiche, a Napolitano con stretta di mano massonica, ai Rosa Croce ecc.) mi vien da dire che al 90% sono ovviamente tutte cazzate, nate e proliferate perché fa parte dell'animo umano rimanere impressionati dall'ignoto. Il 10% rimanente è quantomeno "interessante", nel senso che il totale scetticismo a prescindere di fronte a tutto ciò che non è stato provato lo trovo alla fine un po' sciocco e poco producente. Questo in linea generale.
Il senso di Grillo "anziano testone" può essere un altro. Non è un vecchietto rincoglionito, ma non è nemmeno una cima. Beppe Grillo non riesce a essere lungimirante e non ha la capacità di prevedere avvenimenti che a breve termine sono destinati ad avverarsi (capacità che invece ha Berlusconi e probabilmente anche Renzi). Secondo me non ha un'intelligenza pratica e non ha nemmeno una grande fantasia: gli spettacoli per le campagne elettorali avrebbero potuto avere delle finezze che non ci sono state, molte delle quali facilissime da intuire. La sua risorsa (usata al massimo e finita, come una pompa di benzina completamente svuotata) consisteva unicamente nella capacità di usare termini di paragone che arrivassero subito al pubblico, mescolando satira e parodia.
Potrebbe aver messo su tutto questo, blog compreso, con l'unico scopo di far soldi, ma questo non basterebbe a classificarlo come "genio del male". O meglio, non è abbastanza. Per essere "geni" e "stare sul pezzo" ci vuol la capacità di capire in anticipo le mosse di tutti i detrattori, non basta l'aver capito che Destra e Sinistra si sarebbero coalizzate contro di lui.
Berlusconi, se ci si fa caso, è durato tanto perché ha sempre capito quand'era il momento di tacere, quand'era il momento di parlare con pacatezza, quand'era il momento di alzare i toni e quand'era il momento di fare le promesse. Grillo invece non ci arriva. E per come la vedo io la sua non si tratta di una "mossa", è che proprio non conosce i tempi per fare certe cose. Parlando in termini "scolastici", non è che non si applica, è che proprio è impostato in questo modo, non ha un cervello duttile. Chi afferma che il suo modo di fare affossa l'operato di tanti pentastellati che mettono impegno in quello che fanno non sbaglia.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).