( O.T. ) Quando si dice "mi hai davvero rotto il c...o"
Inviato: 07/05/2013, 14:07
Rapporto focoso, fratture del pene: l'équipe ospedaliera lo salva
Il giovane, arrivato in pronto soccorso con dolori lancinanti, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico dall’equipe di Urologia
CHIOGGIA (Venezia) - Non si può certo dire che tra i due mancasse la passione. In questo caso, anzi, era anche troppa. A finire all’ospedale per quella che in gergo specialistico viene chiamata «frattura del pene» è stato un 32enne di Chioggia. La causa? Un rapporto sessuale troppo focoso finito male. E’ successo tutto in pochi attimi. Prima ha sentito un dolore fortissimo, lancinante. Poi un rumore simile a quello di una lacerazione e infine ha visto un ematoma diffondersi velocemente nelle parti intime. Per il ragazzo e la sua partner a quel punto non ci sono stati più dubbi: la situazione era grave. Sono saliti in macchina e sono corsi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Chioggia. Ad assistere il ragazzo e ad operarlo immediatamente ci ha pensato l’equipe del primario di urologia dell’Usl14, Giuseppe Tuccitto.
«Si tratta di eventi rari ma possibili - ha spiegato il primario - a provocarli è la rottura di una membrana che ricopre i corpi cavernosi del membro, determinando un’abbondante fuoriuscita di sangue dalle stesse sacche, molto irrorate durante l’erezione». Prima di caratterizzare la patologia come «bent nail syndrome» ovvero sindrome del chiodo piegato, è necessaria però una risonanza magnetica accurata che definisca in modo chiaro la situazione. «La diagnosi corretta richiede alcuni accertamenti radiologici - spiega Tucitto - e l’intervento, per mantenere la funzionalità dell’organo dev’essere fatto preferibilmente entro 48 ore dalla rottura». Per il ragazzo chioggiotto è andata esattamente così. Nel reparto di radiologia diretto da Alberto Tregnaghi è stato sottoposto ad una diagnostica mirata con risonanza magnetica nucleare e poi è stato operato sotto la supervisione dell’equipe del reparto di anestesia diretto da Massimo Tedesco. E anche il decorso post operatorio è stato regolare.
«Si tratta di un trauma molto doloroso che non mette però assolutamente il paziente in pericolo di vita - spiega Tuccitto - oltre al dolore, poi, c’è anche l’imbarazzo. Spesso il paziente fatica a spiegare quello che è successo perché se ne vergogna, ma quasi sempre la preoccupazione ha il sopravvento e in tutti i casi, visto il dolore lancinante, la corsa al pronto soccorso è immediata». Una corsa contro il tempo, in cui tutto il recupero delle funzionalità si gioca sulla tempestività della reazione e sulla diagnosi corretta. La patologia traumatica, potenzialmente invalidante può avvenire durante un rapporto sessuale ma anche in altre circostanze (anche se la prima possibilità rimane la più frequente). «Mi è già capitato più volte in passato - spiega Tucitto - anzi, finora mi ero quasi stupito del contrario. Lavoro all’Usl l14 da un anno e questo è soltanto il primo caso che mi capita. Prima lavoravo a Treviso e vedevo almeno 2 o 3 casi l’anno».
Alice D’Este
07 maggio 2013
http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 4406.shtml
Il giovane, arrivato in pronto soccorso con dolori lancinanti, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico dall’equipe di Urologia
CHIOGGIA (Venezia) - Non si può certo dire che tra i due mancasse la passione. In questo caso, anzi, era anche troppa. A finire all’ospedale per quella che in gergo specialistico viene chiamata «frattura del pene» è stato un 32enne di Chioggia. La causa? Un rapporto sessuale troppo focoso finito male. E’ successo tutto in pochi attimi. Prima ha sentito un dolore fortissimo, lancinante. Poi un rumore simile a quello di una lacerazione e infine ha visto un ematoma diffondersi velocemente nelle parti intime. Per il ragazzo e la sua partner a quel punto non ci sono stati più dubbi: la situazione era grave. Sono saliti in macchina e sono corsi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Chioggia. Ad assistere il ragazzo e ad operarlo immediatamente ci ha pensato l’equipe del primario di urologia dell’Usl14, Giuseppe Tuccitto.
«Si tratta di eventi rari ma possibili - ha spiegato il primario - a provocarli è la rottura di una membrana che ricopre i corpi cavernosi del membro, determinando un’abbondante fuoriuscita di sangue dalle stesse sacche, molto irrorate durante l’erezione». Prima di caratterizzare la patologia come «bent nail syndrome» ovvero sindrome del chiodo piegato, è necessaria però una risonanza magnetica accurata che definisca in modo chiaro la situazione. «La diagnosi corretta richiede alcuni accertamenti radiologici - spiega Tucitto - e l’intervento, per mantenere la funzionalità dell’organo dev’essere fatto preferibilmente entro 48 ore dalla rottura». Per il ragazzo chioggiotto è andata esattamente così. Nel reparto di radiologia diretto da Alberto Tregnaghi è stato sottoposto ad una diagnostica mirata con risonanza magnetica nucleare e poi è stato operato sotto la supervisione dell’equipe del reparto di anestesia diretto da Massimo Tedesco. E anche il decorso post operatorio è stato regolare.
«Si tratta di un trauma molto doloroso che non mette però assolutamente il paziente in pericolo di vita - spiega Tuccitto - oltre al dolore, poi, c’è anche l’imbarazzo. Spesso il paziente fatica a spiegare quello che è successo perché se ne vergogna, ma quasi sempre la preoccupazione ha il sopravvento e in tutti i casi, visto il dolore lancinante, la corsa al pronto soccorso è immediata». Una corsa contro il tempo, in cui tutto il recupero delle funzionalità si gioca sulla tempestività della reazione e sulla diagnosi corretta. La patologia traumatica, potenzialmente invalidante può avvenire durante un rapporto sessuale ma anche in altre circostanze (anche se la prima possibilità rimane la più frequente). «Mi è già capitato più volte in passato - spiega Tucitto - anzi, finora mi ero quasi stupito del contrario. Lavoro all’Usl l14 da un anno e questo è soltanto il primo caso che mi capita. Prima lavoravo a Treviso e vedevo almeno 2 o 3 casi l’anno».
Alice D’Este
07 maggio 2013
http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 4406.shtml