San Pietroburgo, addio alla "Mecca del porno"
Inviato: 04/10/2012, 18:19
– Non bastasse “l’epidemia di sifilide” il mondo del porno ha subito un nuovo scossone. Dopo anni, infatti, la Russia e più nello specifico San Pietroburgo, dagli addetti ai lavori definita “la mecca del porno”, sono divenute zone “off-limits” per la cinematografia per adulti.
Dopo anni di produzioni, una moltitudine di scene girate e numerose agenzia che hanno operato nell’area ex sovietica, la DUMA, il parlamento Russo, ha infatti deciso di applicare in modo scrupoloso e capillare la Legge 242 contro i reati legati alla prostituzione ed alla pornografia.
Già presente nel codice penale Russo la legge in questione prevedeva una sanzione di un massimo di 200 dollari. Dal giugno 2012 la DUMA, sotto pressione della forte ed influente comunità ortodossa, ha rettificato l’articolo del codice penale decidendo di inasprire le sanzioni con l’introduzione di un’ammenda, che può arrivare a circa 20.000 dollari, e sei anni di reclusione.
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Dopo anni di produzioni, una moltitudine di scene girate e numerose agenzia che hanno operato nell’area ex sovietica, la DUMA, il parlamento Russo, ha infatti deciso di applicare in modo scrupoloso e capillare la Legge 242 contro i reati legati alla prostituzione ed alla pornografia.
Già presente nel codice penale Russo la legge in questione prevedeva una sanzione di un massimo di 200 dollari. Dal giugno 2012 la DUMA, sotto pressione della forte ed influente comunità ortodossa, ha rettificato l’articolo del codice penale decidendo di inasprire le sanzioni con l’introduzione di un’ammenda, che può arrivare a circa 20.000 dollari, e sei anni di reclusione.
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