(ot) Truffe, imbrogli, raggiri, trappole per gonzi

[}}Tristan]

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pensavo di averla sfangata ma il procedimento prosegue...

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Allegato pdf con i dettagli del procedimento

a questo punto inizio a credere sia urgente contattare la "POLIZIA STRADALE 83" per non avere conseguenze di cui pentirmi...
non tanto i 5 anni di carcere, quelli dovrei ancora averli, ma gli 80.000 € sarebbero un vero problema...
PS
Notare le cariche ricoperte dal signor Lamberto Giannini.
Trovo disdicevole che non si decidano tra il TU ed il VOI.

Heh, ho ricevuto il corrispettivo in francese/per la Francia:

Oltre vabbe', sempre negli ultimi due giorni, anche la notizia, da Jerome Powell, presidente della FED, in persona, che mi spettino 70 milioni di dollari.

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Jerome Hayden Powell <jeromehaydenpowelll90@optushome.com.au>

Federal Reserve System.
(The Central Bank of the United States of America - USA).
Founded: December 23, 1913.
Headquarters: Eccles Building, Washington, D.C., USA.
Debt Settlement Office.

Date: February - 04 - 2023.
Time: 09:17am - Washington, D.C., Time (GMT-4).

Dear Sir/Madam,

Please take note that we are the APPROVED bank of settlement for the U.S. Federal Government. Finally, your due CASH (US$ 70,500,000.00) has been Approved today by the U.S. President. The mentioned CASH is presently in our custody and it is ready for instant transfer. Your representative/next of kin (Mr. Carter G. Grahams) visited this bank today in order to collect your money. To avoid misdirection of funds, please confirm to us if we should proceed to release your money to him. Kindly reply immediately as this is very urgent.

Banking with us certainly opens doors of success for you. Thank you for banking with us.

Congratulations!


Sincerely Yours In Service,

Mr. Jerome Hayden Powell.
Chairman - Federal Reserve System.
U.S. Central Bank.
(Debt Settlement Office).

***Every correspondence between the receiver of this letter and this bank is officially filed and recorded****

Oh fuente...nel caso smezziamo le spese processuali e prendiamo un avvocato in due (tipo taxi)


Credo inutile aggiungere che se adottiamo questa strategia, e dovessero darti i 70 milioni, non ti dico la metà esatta ma almeno 20-25 milioni li pretendo

[Fuente]

...

Heh.

Più seriamente però, una delle 'truffe' che odi di più nella vita è:

Napoli abusivi: 1 euro per fotografare il Vesuvio, 20 euro per posto auto e 10 per moto
In via Petrarca un uomo pretendeva dai turisti il pagamento per fotografare il golfo e il vulcano, nei quartieri della movida falsi posteggiatori estorcono denaro anche per posteggiare sui marciapiedi

https://www.quotidiano.net/napoli/abusi ... -1.8505355
Oddio, quella di 1 euro per fotografare il Vesuvio, farebbe pure sorridere per la creatività, ma comunque... e in generale i parcheggiatori abusivi...

Io l'ho sempre detto:
invece di rompere agli spacciatori/marocchini, specie quelli che vendano giusto "il fumo", sarebbe meglio, l'ora, le forze dell'ordine ostracizzassero molto di più questi farabutti.

Lo trovo molto più grave, e importante. Molto più meritevole delle nostre tasse.
"Sostanzialmente" la droga la compra chi la vuole, fino a quando tali spaccini da parco non disturbino la popolazione, alla fin fine...
Peraltro, ripeto, dipende anche di cosa si parli: ora a Rogoredo la situazione magari diventa un po' più estrema, ma il Sempione sempre a Milano, così come le Cascine a Firenze e, credo in maniera minore, le passeggiate sul Talvera a BZ, e via dicendo per altri parchi italiani, in primis suppongo vendano le canne. Suvvia.

Subire l'estorsione di questi è ben diverso:
- a non dargli nulla e parcheggiare lo stesso, hai paura di ritrovarti un frego sulla macchina.
- a fare altro si rischia pure.
- tocca rischiare di arrivare in ritardo ad un appuntamento e/o parcheggiare 800m più lontano, o via dicendo, per colpa di questi.

[Salieri D'Amato]

Finalmente una buona notizia!

Mail fresca fresca di giornata

Gentile Società,

Dopo gli ultimi calcoli annuali della vostra operosità fiscale abbiamo statuito che si ha diritto a ricevere un rimborso fiscale di euro 301,55.
Si raccomanda di inviare la richiesta di rimborso, alla quale ci vorranno 3-4 giorni lavorativi per essere elaborata.
Per avere accesso aderire al rimborso fiscale badare alle istruzioni riportate di seguito:

- Scaricare il modulo di rimborso fiscale al seguente https://yzgukunu.page.link/jFgMgHncc9xa4iBF7
- Attendere l'arrivo della mail di avvenuta elaborazione rispettando i giorni sopra indicati.


Ufficio comunicazioni,
Direzione Agenzia delle Entrate


Hanno notato la mia operosità fiscale, addirittura hanno statuito che ho diritto ad un rimborso! Sono veramente orgoglioso di me.

[Gerda]

Mi raccomando di badare alle istruzioni.

[marziano]

oggetto: Entrambi possiamo avere il tipo di divertimento che puo portare a un vero relazione che durera qualsiasi cosa.

testo

"Sarai cosi felice di essere sul nostro sito web vedendo le belle donne che impostato per piacerti. Quando sarai registrato, sarai felice . .
Ragazze nella tua regione stanno cercando un uomo con cui botto . Unisciti a loro sul sito web".

[marziano]

Puoi avere una donna con cui e bello parlare e maggiore per scopare quando ti abbini con me sul sito web.

Ci sono alcuni splendida signore sul nostro sito web che desiderano di vedere un uomo che verra a scoparseli o iniziare una relazione con loro. .
Sono il ordina di ragazza sarai soddisfatto da presentare alla tua cricca. Chatta con me sul sito web.


non vi dico poi quanti pacchi ho nello spam che non sono riusciti a consegnarmi!! ahahahahaha!

[Gargarozzo]

È il.capitalismo, bellezze (citaz.)

https://www.open.online/2023/12/20/chia ... -sold-out/

La tuta che indossa Chiara Ferragni nel video di scuse è sold out

[El Diablo]

Un bel meteorite e azzeriamo tutto.

[SoTTO di nove]

Mi stavo chiedendo se veramente era stata una mossa azzeccata presentarsi così trasandata. Se comprano quella tuta ho già la risposta.

[Salieri D'Amato]

Mi stavo chiedendo se veramente era stata una mossa azzeccata presentarsi così trasandata. Se comprano quella tuta ho già la risposta.

Una volta pensavo che se un noto influencer pubblicizzasse una discreto prodotto, questo avrebbe avuto vendite superiori alla concorrenza della stessa fascia o al massimo che potesse aumentare i prezzi in concorrenza con lòa fascia superiore. Ma se basta indossare qualsiasi cosa, seppur orrenda, per far impennare le vendite del prodotto vuol dire che abbiamo superato la frontiera, siamo in un altra dimensione. Non più l'influencer che aumenta il valore del brand ma influencere=brand, il pubblico compra cosa dice e o mostra la sua influencer di fiducia, a prescindere da cosa sia , che utilità abbia, se mi occorreva quela cosa o se sia di proprio gusto; basta dire Ho comprato la tuta della Ferragni e ci si sente fighi, alla moda nei confronti degli altri.

E probabilmente ha ragione Pan, sono esponenti del PD che inseguono la Ferragni per associarsi al suo brand. Perchè se comprano quella tuta a 600 euro, domani possono dare pure un voto al buio!

[hermafroditos]

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Mi stavo chiedendo se veramente era stata una mossa azzeccata presentarsi così trasandata. Se comprano quella tuta ho già la risposta.

Una volta pensavo che se un noto influencer pubblicizzasse una discreto prodotto, questo avrebbe avuto vendite superiori alla concorrenza della stessa fascia o al massimo che potesse aumentare i prezzi in concorrenza con lòa fascia superiore. Ma se basta indossare qualsiasi cosa, seppur orrenda, per far impennare le vendite del prodotto vuol dire che abbiamo superato la frontiera, siamo in un altra dimensione. Non più l'influencer che aumenta il valore del brand ma influencere=brand, il pubblico compra cosa dice e o mostra la sua influencer di fiducia, a prescindere da cosa sia , che utilità abbia, se mi occorreva quela cosa o se sia di proprio gusto; basta dire Ho comprato la tuta della Ferragni e ci si sente fighi, alla moda nei confronti degli altri.

E probabilmente ha ragione Pan, sono esponenti del PD che inseguono la Ferragni per associarsi al suo brand. Perchè se comprano quella tuta a 600 euro, domani possono dare pure un voto al buio!

Ci sono anche due fattori da considerare:
1) La tuta è di un brand di nicchia (non Loro Piana come avevo precedentemente ipotizzato, chiedo venia), non è che avranno chissà quanto materiale in deposito;
2) Con tutte le scimmie focomeliche che le ruotano intorno e che vivono di luce riflessa che si ritrova, pensi che non ci sia stata una mobilitazione di massa per acquistare il capo in questione?

[Drogato_ di_porno]

imho era meglio il cappotto di montone di Messina Denaro

cmq il core business dell'azienda Ferragni è brandizzare la propria immagine, ergo è per definizione onnivora.

Matteo Messina Denaro, con quel cappotto ancora in trend, ci dimostra che non siamo usciti (vivi) dagli anni ‘80
Cuffia, cappotto di montone (da 10mila euro) e occhiali da vista scuri, tenuto sotto braccio dai carabinieri: è l’ultima immagine del boss ricercato da 30 anni che ci riporta indietro nel tempo e ci fa capire anche quanto in fondo non siamo mai cambiati. Sì, perché quello è lo stile ben descritto nel film Yuppies e che prima dell’arresto era tornato di moda. Ecco perché oggi, forse, invece di leggere le analisi degli specialisti dell’orrore, dovremmo ricordarci l’unico che ci aveva capito meglio di tutti, il Dogui: carcere, Chivas, giubbotto di montone e sei in pole position!

https://mowmag.com/culture/matteo-messi ... li-anni-80

[gaston]

Mi stavo chiedendo se veramente era stata una mossa azzeccata presentarsi così trasandata. Se comprano quella tuta ho già la risposta.

Una volta pensavo che se un noto influencer pubblicizzasse una discreto prodotto, questo avrebbe avuto vendite superiori alla concorrenza della stessa fascia o al massimo che potesse aumentare i prezzi in concorrenza con lòa fascia superiore. Ma se basta indossare qualsiasi cosa, seppur orrenda, per far impennare le vendite del prodotto vuol dire che abbiamo superato la frontiera, siamo in un altra dimensione. Non più l'influencer che aumenta il valore del brand ma influencere=brand, il pubblico compra cosa dice e o mostra la sua influencer di fiducia, a prescindere da cosa sia , che utilità abbia, se mi occorreva quela cosa o se sia di proprio gusto; basta dire Ho comprato la tuta della Ferragni e ci si sente fighi, alla moda nei confronti degli altri.

E probabilmente ha ragione Pan, sono esponenti del PD che inseguono la Ferragni per associarsi al suo brand. Perchè se comprano quella tuta a 600 euro, domani possono dare pure un voto al buio!

giustissimo ma non è casuale , siamo in una trappola scriveva Bauman sulla malinconia del consumatore nel 2010:
L'economia consumistica deve far appello invece ad una felicità sempre sfuggente, in tal senso ha abbandonato l'antica centralità del consumo (l'appello ai bisogni), in nome di di un'etica dell'eccesso e dello spreco: se il consumatore ideale è il consumatore malinconico, alla continua ricerca di una gioia che gli sguscia via di mano nel momento stesso in cui sembra afferrarla (in cui afferra l'oggetto del suo desiderio già declassato a bisogno di ieri), tutto ciò non fa che auspicare un nuovo giro di acquisti.
.......Paradossalmente, la società in cui viviamo, ha spiegato Bauman, è forse l'unica nella storia dell'umanità, che promette la felicità nella vita terrena, qui e ora. Essa è anche l'unica che si rifiuta di tollerare l'infelicità, anzi la presenta come un abominio.
infatti......... “le società altamente sviluppate e opulente, sospinte da un'economia dei consumi, non sono divenute più felici divenendo più ricche”. Basti pensare allo stress o alla depressione, allo sfilacciamento dei rapporti sociali, al deterioramento delle relazioni, al senso di sfiducia che caratterizza l'uomo odierno.
........ la vita dedita al consumo non riguarda l'acquisto e il possesso? no riguarda soprattutto l'essere in movimento: dunque la vita dedita al consumo deve avere come principio etico quello che si basa sulla fallacia dell'essere soddisfatti: “la maggiore minaccia per una società che fa della soddisfazione dei consumatori la sua motivazione e la sua finalità è proprio l'esistenza di consumatori soddisfatti”. Se non c'è più niente da desiderare, niente a cui dare la caccia si rimane ben presto vittime della noia. Ecco perché l'economia del consumo deve far sì che ciò che abbiamo acquistato ieri non abbia più valore oggi, ecco perché si innesca il meccanismo della denigrazione, della degradazione e perfino della deturpazione dei bisogni di ieri.
Oggi Salieri questo meccanismo è perfettamente compiuto e anche lubrificato direi, basta che qualcuno abbia successo, anzi basta che sia noto e quindi ammirato e invidiato perché abbia il potere di indirizzare le enormi energie del desiderio non soddisfatto né mai appagabile connaturate al consumatore contemporaneo verso un acquisto compulsivo e mai soddisfacente ,
Acqquisto causato da una vaga sensazione , una estenuata pulsione a catturare i momenti che perennemente sfuggono, perché il loro susseguirsi costituisce quello che chiamiamo presente; ma si tratta di un presente trafelato, in cui tutto è affidato all'esperienza del momento, in cui la tirannia dell'effimero ci afferra senza tregua.
basta una debole scintilla e si ricomincia , oggi e per sempre , è tutto in superficie , anche un ologramma come la ferragni può bastare a far muovere la macchina, ogni attrito è stato eliminato , ogni resistenza è stata vinta, escluse quelle simboliche ovviamente
Buon 2024

[Drogato_ di_porno]

prezzo 600 euro

[Floppy Disk]

giustissimo ma non è casuale , siamo in una trappola scriveva Bauman sulla malinconia del consumatore nel 2010:
L'economia consumistica deve far appello invece ad una felicità sempre sfuggente, in tal senso ha abbandonato l'antica centralità del consumo (l'appello ai bisogni), in nome di di un'etica dell'eccesso e dello spreco: se il consumatore ideale è il consumatore malinconico, alla continua ricerca di una gioia che gli sguscia via di mano nel momento stesso in cui sembra afferrarla (in cui afferra l'oggetto del suo desiderio già declassato a bisogno di ieri), tutto ciò non fa che auspicare un nuovo giro di acquisti.

Direi che questa è proprio l'essenza del consumismo, solo aggiornata all'era post 2010 dove la comunicazione è immediata, liquida e irrefrenabile "grazie" ai social. Non si tratta però di un meccanismo concettualmente diverso da quello alla base delle economie sviluppate del XX secolo. Chi ha giocato al videogioco BioShock ricorderà quelle pubblicità piazzate ogni tanto nel gioco che fanno il verso agli spot entusiasti e col senno di poi tremendi della tv americana degli anni Cinquanta.

.......Paradossalmente, la società in cui viviamo, ha spiegato Bauman, è forse l'unica nella storia dell'umanità, che promette la felicità nella vita terrena, qui e ora. Essa è anche l'unica che si rifiuta di tollerare l'infelicità, anzi la presenta come un abominio.
infatti......... “le società altamente sviluppate e opulente, sospinte da un'economia dei consumi, non sono divenute più felici divenendo più ricche”. Basti pensare allo stress o alla depressione, allo sfilacciamento dei rapporti sociali, al deterioramento delle relazioni, al senso di sfiducia che caratterizza l'uomo odierno.

Qui ho da fare degli appunti sul discorso di Bauman:

- Le società passate e quelle residuali presenti che promettono la felicità nell'Aldilà, solitamente erano (e sono) le più bigotte e dove vigono problemi peggiori che depressione e rapporti umani sfilacciati. Se a Gaza fossero stati pieni di vuote opulenze come da noi, non ci sarebbe stato il massacro di tre mesi fa ("sisi adesso vengo a fare le esercitazioni militari in vista del raid nei kibbutz, prima devo finire di guardare questa puntata del Grande Fratello") e ora quel pezzo di terra non sarebbe un insieme di macerie insanguinate. Potrei fare tanti altri esempi, ma il messaggio credo sia chiaro;
- Il problema alla base del consumismo, figlio un po' stupido del capitalismo, è pensare che "più ho, più sono felice". È un errore filosofico grave, perché esternalizza i propri desideri interiori verso oggetti o persone. In questo modo si perde la capacità di stare bene con sé stessi anche senza uscire da una stanza, citando (male) Pascal. Però se uno di pone i problemi dello spirito vuol dire che quelli del corpo sono stati risolti, e non credo sia una cosa brutta;
- Quanto al senso di sfiducia: mah. L'uomo alle soglie del Seicento che si accorgeva che la Terra non era al centro dell'universo e vedeva l'Europa andare a fuoco a causa delle guerre di religione come si doveva sentire? E l'uomo dell'Ottocento messo di fronte alla teoria darwiniana, alla psicanalisi freudiana, al nichilismo nietzscheano e poi alla WW1? L'uomo si è sempre sentito perso, perché Dio (ammesso esista, certo) è silenzioso e invisibile e il suo vicino probabilmente congiura per "includerlo" (cit. Augusto Biascica in Boris 4). È sempre stato così e sempre così sarà finché l'essere umano camminerà sulla Terra.

........ la vita dedita al consumo non riguarda l'acquisto e il possesso? no riguarda soprattutto l'essere in movimento: dunque la vita dedita al consumo deve avere come principio etico quello che si basa sulla fallacia dell'essere soddisfatti: “la maggiore minaccia per una società che fa della soddisfazione dei consumatori la sua motivazione e la sua finalità è proprio l'esistenza di consumatori soddisfatti”. Se non c'è più niente da desiderare, niente a cui dare la caccia si rimane ben presto vittime della noia. Ecco perché l'economia del consumo deve far sì che ciò che abbiamo acquistato ieri non abbia più valore oggi, ecco perché si innesca il meccanismo della denigrazione, della degradazione e perfino della deturpazione dei bisogni di ieri.

Questo è vero. Se le persone smettono di acquistare, il meccanismo consumista si paralizza o almeno rallenta.

Acqquisto causato da una vaga sensazione , una estenuata pulsione a catturare i momenti che perennemente sfuggono, perché il loro susseguirsi costituisce quello che chiamiamo presente; ma si tratta di un presente trafelato, in cui tutto è affidato all'esperienza del momento, in cui la tirannia dell'effimero ci afferra senza tregua.

E non solo nei prodotti materiali, ma anche in quelli immateriali come l'editoria e l'informazione. Ogni volta che entro in libreria penso amaramente che gran parte di quello che vedo ha richiesto un abbattimento davvero inutile di alberi. Poi penso che quelli che hanno ripiantato al posto degli originali neanche sono coerenti con la foresta in cui si trovano, ma questo deriva dall'appassionato di scienze che è in me.