BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

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Pim
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BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#1 Messaggio da Pim »

BENEDETTO SIA IL PORNO

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http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2157942

Benedetto sia il porno
di Mario Desiati

Scrittori, attrici, registi bandìti solo perché parlano di sesso. E invece fanno poesia... Ecco l'elogio dell'hard nella provocazione di un giovane autore
(08 agosto 2011)
Da alcuni anni ho iniziato a raccogliere materiali, storie, testimonianze per una narrazione sui lati oscuri. Non è per interesse antropologico come molti autori ipocritamente dicono quando ci mettono piede. Bensì un'attitudine.

Violenza, doppie vite, gioco, gola, sessualità estrema. Quando entro in quest'ultimo campo, la sua rappresentazione, ossia la pornografia, ho sempre trovato un muro nei miei interlocutori. E parlo di scrittori, intellettuali, colleghi editoriali. La maledizione del porno è l'aura nera che aleggia su chi lo ha raccontato. Spesso opere minori di grandissimi scrittori dimostrano che il porno è croce e delizia. Un breve repertorio: il romanzo dimenticato di Martin Amis "Money" tuttora fuori catalogo in Italia; il reportage sugli Hot d'or (gli Oscar del Porno) pubblicato in Italia nella raccolta "Considera l'Aragosta" di David Foster Wallace dove si racconta l'apparenza della serata di gala e non l'essenza; il criticatissimo "Porno" di Irvine Welsh, nonostante gli interessanti presupposti su come la pornografia cambi gli sguardi della vita di ogni giorno. Nessuno di questi scritti si smuove mai da un invadente e mortificante sguardo maschile.

Non fa eccezione "Gangbang" di Chuck Palahniuk, considerata una delle sue opere minori; si narra di un'orgia di una donna con 600 uomini che in fila socializzeranno e scopriranno insospettabili legami con la star-vittima. Massacrato dai recensori del "New York Times" e dal "Guardian", è libro che può stupire i profani della pornografia, ma che è molto meno romanzesco di tante storie vere e analoghe. A cominciare da quella a cui si ispira: la vicenda di Annabel Chong, una studentessa di Singapore che fece sesso per 251 volte con 70 uomini e rivendicò, la sua, come una sfida al fatto che la donna non è solo un oggetto in una prestazione sessuale mostruosa: "Non siamo violette di campo, siamo aggressive quanto gli uomini".

Storie vere che superano il romanzo, vedi alla voce Jasmine St. Claire, portoricana classe '72 che nel 1996 tenta di fare sesso con 300 uomini e a seguito delle lesioni riportate dall'orgia si darà al wrestling diventandone una protagonista; o basti pensare alla gara che fecero tre donne a una fiera polacca dell'eros nel 2002 (una porno diva americana, una giornalista locale e una starlette brasiliana), col trionfo dell'europea Klaudia Figura che prese 971 uomini in due giorni.

Moana Pozzi Moana Pozzi Probabilmente la maledizione per chi racconta il porno sta in questo, che il romanzesco supera il romanzo. Per l'Italia c'è un problema in più oltre a un soffuso bacchettonismo maschilista. Il porno sembra essere solo Moana Pozzi, la regina di un immaginario che saldava la televisione commerciale con la politica e il mainstream.

Inquadrate in un'ottica di liberazione sessuale, le sue battaglie pittoresche con Ilona Staller e Riccardo Schicchi l'hanno resa un'icona della sessualità, dei diritti civili, ma anche di quelle zone grigie in cui molti si sono fermati, dalle starlette che si impongono con una roboante intervista che annuncia l'ingresso nel porno e di essere la nuova Moana; a molte di loro succede poi di finire a fare marchette con una tariffa più alta perché "trattasi" di pornostar.

Davide Ferrario e Alfredo Peyretti hanno fatto i conti con questo mito italiano, il primo con più incoscienza, un mare di critiche e polemiche per un film apparso in una sezione collaterale del Festival di Venezia del 1999. Si chiama "Guardami" e non ha portato fortuna ai suoi protagonisti, a cominciare dalla talentuosa Elisabetta Cavallotti che veniva dal teatro. Di lei poche tracce dopo il lungometraggio, instillando un dubbio su quanto bigotto e moralista sia il filtro commerciale del cinema italiano. Peyretti è stato più didascalico, grande cast con Fausto Paradivino nei panni di Schicchi e Violante Placido in quelli di Moana, meno rischi, ma anche qui, il porno sembra essere solo Moana, Schicchi e Cicciolina.

Superare il fantasma di Moana è uno degli ostacoli di chi in Italia vuol guardare questo pianeta senza pregiudizi. I veri cultori del porno non l'hanno mai gradita e basta farsi un giro in una community come dvdtalk.com, freeones.com, o l'italianissimo superzeta.it per capire che Moana è considerata mediocre performer; in molti preferiscono le americane della sua generazione come Debi Diamond che oggi, ancora alle soglie dei cinquant'anni, interpreta il ruolo della Milf, ossia della Signora piacente della porta accanto capace di tutto con chiunque.
Proprio la necessità di un confronto con una figura così facile come Moana Pozzi fa sbandare l'interessante pamphlet di Simone Regazzoni, filosofo contrattista dell'Università Cattolica, che dopo il suo libro "Pornosofia" (Ponte alle grazie, 2010, testo che rivendica la forza del porno all'interno del mosaico più vasto del postmoderno) incontrerà seri problemi con la sua università per il rinnovo del proprio contratto. La parte più debole del libro è l'intervista a un'oscura pornostar che cavalca il trend delle "nuove Moana".

Il porno ha qualcosa della poesia, mette corpo all'indicibile. La poesia è l'arte con la quale si dà il nome alle cose, ci aiuta a dirle e raccontarle, fermarle sulla punta della lingua e tramandarle. La pornografia mette in scena le parti più buie della nostra psiche, le perversioni che anche solo per un attimo nella nostra vita ci hanno attraversato il cuore e ci hanno spaventato e non siamo riusciti ad afferrare. Non esiste giorno che non nasca una nuova perversione e giorno su cui non venga spesso modellato un sito o una serie su questo. Basti pensare al successo del sito sudamericano "toothbrush" che passa in rassegna ragazze che si lavano i denti. Se esiste, vuol dire che c'è chi paga per scaricare 20 minuti di filmato in cui una brasiliana svolge le sue abluzioni dentali.

Nel viaggio di questi anni ho però assodato che la pornografia dei maschi è poche volte il risultato di un mondo libero e gioioso. Quanti conoscono la brasiliana Latifa, una ragazza dal viso tondo, capelli lunghi e neri sino alla schiena? Col candore da studentessa affronta ogni genere di perversione che lo scibile umano può progettare, è l'eroina della MFX, una casa di produzione che ha una serie di film con attrici che praticano ogni genere di sottomissione e questa sottomissione è spesso violenta. Gli uomini sono banditi, non compaiono mai, eppure sono film girati ad uso esclusivo di un pubblico maschile. Latifa è la star di questo e altro. Dalle favelas esce con il miraggio di una vita normale praticando il porno, porno estremo, per mercati occidentali dove mangia escrementi, si fa prendere a sputi, in un film addirittura a scatarrate e diventa la campionessa mondiale di Piss Competition. Ma la parabola di Latifa è breve, il successo di una reginetta del MFX è temporaneo, pochi dollari, qualche ammiratore sparso per il mondo, ma nulla più. Finirà in galera per rapina e spaccio.

Un porno libero e consapevole non è per tutti, anzi, non è per quasi nessuno, una delle eccezioni è l'esperienza di Annie Sprinkle, emancipata eroina di una pornografia ideologica a metà tra la performance artistica e l'atto di liberazione come fu il suo rapporto sessuale in un suo film con una modella disabile, mutilata dopo un incidente automobilistico e che nessuno più faceva lavorare. Anche i disabili hanno una loro sessualità. Silvia Corti è un'artista post-porno internazionale, che si autodefinisce ironicamente "beautiful loser" come altre donne di questo movimento artistico che si sta riappropriando della rappresentazione dell'universo che gira attorno alla sessualità. Proprio come la Sprinkle che reclamò un nuovo ruolo nella pornografia: "Fu lei la prima donna a rivendicare nella pornografia un punto di vista femminile e femminista e a visibilizzare la sessualità di alcune minoranze (gli handicappati appunto)". La sfida delle beautiful losers della post pornografia, dichiara Silvia Corti, "è quella di rappresentare la sessualità e i generi fuori dagli stereotipi e ci sono molti autori e autrici che cercano di evadere dai cliché: Bruce la Bruce, la scrittrice Virginie Despentes, Shine Louise Houston maestra del porno queer, Maria Beatty del sado-maso elegante, Madison Young dell'estremo e l'ex stella del mainstream Belladonna, nonché tutta la scena underground del post-porno di Barcellona della quale è esponente di spicco una poetessa performer che si fa chiamare la Porno terrorista".
E componente fondante sembra essere anche l'esibizionismo che ha spinto Manuela Falorni, in arte la Venere Bianca a esordire nel porno a 33 anni. "Perché si entra nel porno solo quando si hanno le idee chiare sulla propria vita, si sa chi si è davvero, si è pronti a prendersi addosso le conseguenze, anche quelle più intolleranti". Il porno è un mondo di donne, ma è anche così in Italia? "L'Italia non è un paese per donne", dice Silvia Corti, "la visione eterosessuale - donna vittima, uomo carnefice - domina ancora". Fuori dai nostri confini ci sono Erika Lust, regista svedese che vive a Barcellona e produce un porno patinato per gusti femminili, con maschi bellissimi, gentili e dolci che quando fanno l'amore baciano e si dedicano con devozione alle parti erogene della loro partner. Proprio la Lust è diventata una celebrità a livello mondiale e sta penetrando anche nell'immaginario delle italiane che si avvicinano a conoscere il mondo della pornografia. Terreno fertile questo, perché se c'è una maledizione in chi ha provato a raccontarlo, questo sta proprio nello sguardo univoco, ossia maschile, sul porno che poi è lo stesso sguardo di molti degli scrittori inizialmente citati. Uno sguardo che accomuna tutti gli uomini che ne parlano, si pensi ai commenti che furono fatti all'indomani della proiezione del documentario di Gough Lewis presentato al Sundance del 1999; un giornalista italiano per stroncarlo si soffermò sulla scarsa avvenenza di Annabel Chong con battutine quali "la Chong come oggetto del desiderio lascia pure a desiderare" come se il fine del documentario fosse lo stesso d'un film porno.
Questo sguardo è destinato a perdere perché si ferma alle pornostar siliconate, ignorando che esiste anche un'estetica del tempo, delle donne e degli uomini non palestrati e non performativi che fanno sesso. C'è un porno fatto di uomini e donne anziani che fanno sesso con partner giovani, basti pensare alle serie Oldje (con uomini di 70-80 anni la cui star è il cecoslovacco Mireck, 83 anni) o a quelle di film Grannies (donne anche qui over 70). E in Italia, aver fatto porno è una lettera scarlatta che segna per sempre: impossibile pensare qui a una Jenna Jameson o una Sasha Grey, attrici che possono cambiare stile di vita senza doversi pentire; un Paese ipocrita che ancora finge di scandalizzarsi per qualche filmetto porno girato da una delle eroine della tv contemporanea come Eva Henger che è costretta in ogni trasmissione a recitare il mea culpa; idem Selen che a un reality show di Mediaset si sottopone alle battutine degli altri concorrenti. Ha fatto scalpore la segretaria di un circolo Pd costretta a dimettersi per aver girato un film amatoriale con mascherina (io avrei molta più paura di incontrare per strada al buio il solerte dirigente di partito che è andato sul profilo Facebook della ragazza e ha confrontato le sue foto con i fotogrammi del film).
Fa sorridere, ma anche indigna, il mese in carcere di Brigitta Bulgari perché si è spogliata in un locale dove erano presenti dei diciassettenni. Proprio pensando a un episodio come questo viene fuori l'anima più sana della pornografia, quella della libertà, non solo a uso e consumo dei maschi, ma anche delle donne come scrisse Annie Sprinkle ("Ogni centimetro in meno della mia gonna è un centimetro in più di libertà") e riflettere che questo mondo sulfureo non è composto da robot disposti a ogni cosa, ma esseri umani, che pensano, vivono, amano e hanno una vita uguale a tutti.

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Len801
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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#2 Messaggio da Len801 »

Dimmi Pimi quello che ha scritto l'articolo (Mario Desiati) vi ha consultato prima di pubblicare l'articolo?
Come lui conosce il sito? Sia che ne era gia' al corrente o che ha fatto ricerche per sapere cosa si diceva di Moana Pozzi nei siti italiani?
In tutti i modi e' ottima pubblicita', no?

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Trez
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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#3 Messaggio da Trez »

è un fottuto lurker.... :wink:
Grande articolo, una visione del porno a 360°...io non la ho, mi fermo ai 90°...ma un accenno all'anal lo avrebbe dovuto fare...
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

Stickman
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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#4 Messaggio da Stickman »

mah, non mi pare gran che come articolo.

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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#5 Messaggio da Len801 »

Trez ha scritto:è un fottuto lurker.... :wink:
Grande articolo, una visione del porno a 360°...io non la ho, mi fermo ai 90°...ma un accenno all'anal lo avrebbe dovuto fare...
Non credo che e' politically correct parlare di anal in quella rivista.
Poi se Desiati farebbe delle ricerche nel forum su questo soggetto, si imbratterebbe in migliaia di post tuoi? Ci capirebbe qualche cosa (e che potrebbe veramente pubblicare)?

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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#6 Messaggio da Len801 »

Stickman ha scritto:mah, non mi pare gran che come articolo.
Come articolo d'accordo, ma e' sempre pubblicita per il forum.

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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#7 Messaggio da Trez »

beh avrebbe potuto parlare dei palinsesti delle tivvù..ovvero delle veline impalate...sicuramente avrebbe attirato una maggiore audience e maggiori consensi...ma le sottigliezze, le citazioni, le performance estreme riportate lo elevano dal segaiolo medio, lo vedo molto vicino alla Weltanschauung di Nick o di Balkan..e di altri illustri forumisti
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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#8 Messaggio da Pim »

l'autore, finalista Premio Strega del 2011, ci conosce molto bene,
tutti,

è un amico.

Si Len essere su l'Espresso è un po' andare oltre i soliti confini di Superzeta e ci fa molto piacere che l'autore ci abbia " coraggiosamente" citati


Non siamo su Novella 2000 dove avrebbe potuto adeguarsi al liveòllo medio e parare di tette e culo, della toniolo di turno o della nuova starlettina italiana o non
ricordo che su L'Espresso non si parla solitamente di porno e che il lettore medio non sa poco e nulla, come già detto fare un articolo del genere lo trovo "coraggioso".

E ringrazio!

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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#9 Messaggio da Trez »

Len801 ha scritto:
Trez ha scritto:è un fottuto lurker.... :wink:
Grande articolo, una visione del porno a 360°...io non la ho, mi fermo ai 90°...ma un accenno all'anal lo avrebbe dovuto fare...
Non credo che e' politically correct parlare di anal in quella rivista.
Poi se Desiati farebbe delle ricerche nel forum su questo soggetto, si imbratterebbe in migliaia di post tuoi? Ci capirebbe qualche cosa (e che potrebbe veramente pubblicare)?
ok Len non è politically correct.....ma sono 20 anni che l'anal impera nel cinema porno...ed è dai tempi dell'antica grecia e roma che l'anal è praticato...anzi sono certo che la famosa storia della mela di adamo ed eva fosse la concessione del backdoor
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#10 Messaggio da Len801 »

Trez ha scritto:
Len801 ha scritto:
Trez ha scritto:è un fottuto lurker.... :wink:
Grande articolo, una visione del porno a 360°...io non la ho, mi fermo ai 90°...ma un accenno all'anal lo avrebbe dovuto fare...
Non credo che e' politically correct parlare di anal in quella rivista.
Poi se Desiati farebbe delle ricerche nel forum su questo soggetto, si imbratterebbe in migliaia di post tuoi? Ci capirebbe qualche cosa (e che potrebbe veramente pubblicare)?
ok Len non è politically correct.....ma sono 20 anni che l'anal impera nel cinema porno...ed è dai tempi dell'antica grecia e roma che l'anal è praticato...anzi sono certo che la famosa storia della mela di adamo ed eva fosse la concessione del backdoor
Trez, Trez, quando si parla di "anal" nelle notizie/riviste "serie" e' quando si parla di uno stupro in cui c'e stato un atto di sodomizazione.
Ti dico un'altra cosa, se Jenna Jameson o Traci Lords avrebbero girato scene anal/DP/pissing/fisting nella lora carriera ti scommetto che nessuno parlasse di loro nel media tradizionale. Perche' pensi che Jenna non ha mai girato scene interracial?
Desiati si chiede con una certa curiosita' e sorpresa perche' le attrici porno italiane sono viste in modo diverso con quelle americane. Si vede che non ha letto troppo le nostre discussioni. In Italia si gira porno di nascosto, ed e' gia quasi una cosa vergognosa ed e' anche trattato come un reato criminale (nel USA l'illegalita' del porno e' cessato nel 1989). Guarda quante attrici porno hanno avuto piccoli ruoli in film tradizionali d'Hollywood. Se hai bisogno di una "troia" (una che lo sa fare d'avvero, e non recitare), una stripper per una scena dove la vanno a trovare? All'ufficio casting tradizionale? E poi tutti questi ricconi e produttori del cinema quando vanno a Las Vegas, che vedono? Le porno attrici/strippers/escort, no? In Italia dovete aspettare la chiamata di Silvio per fare festa con qualche oscura velina e escort. :lol:

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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#11 Messaggio da Super Zeta »

Un grazie a Desiati per la citazione

mi spiace non abbia vinto lo strega solo per una logica dell'alternanza (mondadori vinceva da 4 edizioni di fila) ma fino all'ultimo abbiamo fatto il tifo per lui

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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#12 Messaggio da Trez »

Len801 ha scritto:
Trez ha scritto:
Len801 ha scritto:
Trez ha scritto:è un fottuto lurker.... :wink:
Grande articolo, una visione del porno a 360°...io non la ho, mi fermo ai 90°...ma un accenno all'anal lo avrebbe dovuto fare...
Non credo che e' politically correct parlare di anal in quella rivista.
Poi se Desiati farebbe delle ricerche nel forum su questo soggetto, si imbratterebbe in migliaia di post tuoi? Ci capirebbe qualche cosa (e che potrebbe veramente pubblicare)?
ok Len non è politically correct.....ma sono 20 anni che l'anal impera nel cinema porno...ed è dai tempi dell'antica grecia e roma che l'anal è praticato...anzi sono certo che la famosa storia della mela di adamo ed eva fosse la concessione del backdoor
Trez, Trez, quando si parla di "anal" nelle notizie/riviste "serie" e' quando si parla di uno stupro in cui c'e stato un atto di sodomizazione.
Ti dico un'altra cosa, se Jenna Jameson o Traci Lords avrebbero girato scene anal/DP/pissing/fisting nella lora carriera ti scommetto che nessuno parlasse di loro nel media tradizionale. Perche' pensi che Jenna non ha mai girato scene interracial?
Desiati si chiede con una certa curiosita' e sorpresa perche' le attrici porno italiane sono viste in modo diverso con quelle americane. Si vede che non ha letto troppo le nostre discussioni. In Italia si gira porno di nascosto, ed e' gia quasi una cosa vergognosa ed e' anche trattato come un reato criminale (nel USA l'illegalita' del porno e' cessato nel 1989). Guarda quante attrici porno hanno avuto piccoli ruoli in film tradizionali d'Hollywood. Se hai bisogno di una "troia" (una che lo sa fare d'avvero, e non recitare), una stripper per una scena dove la vanno a trovare? All'ufficio casting tradizionale? E poi tutti questi ricconi e produttori del cinema quando vanno a Las Vegas, che vedono? Le porno attrici/strippers/escort, no? In Italia dovete aspettare la chiamata di Silvio per fare festa con qualche oscura velina e escort. :lol:
..Caro Len sei sempre avanti...in effetti Jenna Jameson non ha mai fatto nulla...è una pornostar per famiglie, la possiamo mettere ovunque, ha solo fatto blowjob,lesbo e rapporti vaginali..beve?..mmmm...non credo...ma per Trez non ha il bollino di qualità...in Italia il porno è attualmente allo zero assoluto....mancanza di personaggi..come si è già discusso in altri post è meglio e più "onorevole" fare la velina,la letterina, la gattaluna, la professoressa...che fare la pornostar...
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#13 Messaggio da Trez »

editato 2 volte..
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#14 Messaggio da Len801 »

Trez ha scritto:..Caro Len sei sempre avanti...in effetti Jenna Jameson non ha mai fatto nulla...è una pornostar per famiglie, la possiamo mettere ovunque, ha solo fatto blowjob,lesbo e rapporti vaginali..beve?..mmmm...non credo...ma per Trez non ha il bollino di qualità...in Italia il porno è attualmente allo zero assoluto....mancanza di personaggi..come si è già discusso in altri post è meglio e più "onorevole" fare la velina,la letterina, la gattaluna, la professoressa...che fare la pornostar...
L'America e' sempra stata un paese strano. Per il cinema, la nudita' e eroticismo si e' sempre fatta fregare dai paesi Europei e Scandinavi.
Ma pero' hanno recuperato bene/benissimo nel cinema porno. Si erano fatto fregare dai paesi scandinanvi per un paio di anni ma con l'arrivo di DEEP THROAT e BEHIND THE GREEN DOOR (1972) non si sono mai guardati indietro.
Se attori (Rocco Siffredi e altri) e attrici volevano fare carriera dovevano passare per San Francisco e Los Angeles (per non parlare in questi ultimi anni di Las Vegas). E cosi da quasi 30 anni.
Ci sono ditte come Vivid, Wicked, Adam & Eve che girano soltanto film per adulti con trama, attrici di "fantasia" tutte truccate e rifatte dai capelli a piedi, e ci sono ditte che fanno un prodotto piu' "all sex/gonzo". Si produce piu di 10,000 film l'anno per non parlare poi di scene girati per siti specializzati (Brazzers, Score, Naughty America, MilfHunter, ecc).
Ne l'italia ne altri paesi sono in grado di competere con l'America per il porno (e anche per cinema tradizionali. Chi ha $200 milioni per girare un Spider-Man o Batman?
Se una Jenna vuole fare carriera e vuole essere discussa nei media tradizionale, vuol dire che dovra' girare scene con condom, film con trama (dove puo' dimostrate quando e' "brava" come attrice), no anal, no DP, no interracial. E' tutto studiato e programmato da lei e da quelli che amminstrano la sua carriera.
Io ho visto Ron Jeremy e altre attrici porno intervistate dalla CNN in pieno pomeriggio, e senza nascondere chie erano questi personaggi. La RAI (TG1,2,3,4,5,6), lo fa o l'ha mai fatto?.
Sunset Thomas molti anni fa fu la prima porno supertar che ando' a lavorare per il Bunny Ranch bordello a Las Vegas per molto tempo. Lei chiedeva a quel tempo +$2,000-$2,500 l'ora (e l'otteneva!). Chi in Italia e' capace di fare la stessa cosa?
In Italia si girano film porno per dire (in gran parte girati nemmeno in Italia ma in Ungheria, Spagna, ecc) con attrici straniere. Le attrici italiane che girano qui e li film porno, lo fanno cosi NON per carriera ma per tener in vista altri tipi di "occupazioni" (stripping). Guarda quante attrici americane porno sono presenti a Las Vegas (molte abitano quasi li un grande parte dell'anno). Perche credi che e' cosi? Charlie Sheen ha passato la sua vita a fare party con porno attrici, e non se ne pente proprio. Ha speso una grande parte del suo salario "ospitando" porno attrici. E Tiger Woods con chi scopava?
Dunque in America frequentare una porno attrice non e' la fine del mondo. Guarda a che punto Paris Hilton ed ora la sua amica Kim sono diventate famosissime girando un "celebrity sex tape"? Chi oltre Larry Flint offrirebbe $500,000 a Casey Anthony per girare un servizio foto nuda (o film porno). Vivid ha ritirato la lora offerta di $1 milione (si dice per paura che Casey l'avrebbe puo darsi accettata).

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Re: BENEDETTO SIA IL PORNO Superzeta su L'Espresso

#15 Messaggio da Heth »

Pimpipessa ha scritto:l'autore, finalista Premio Strega del 2011, ci conosce molto bene,
tutti,

è un amico.
Già :-D :-D :-D
Grandissimo!!
Adesso lo leggo... :wink:
...e la ragazzina abbassò lo sguardo accorgendosi di non essere ancora una donna... (Heth)

"se ne parlava sul forum..." (frase ricorrente tra amici quando salta fuori un argomento qui trattato)

cristo sono in ritardo per il dominative fetish threesome del mercoledì!!!! dove ho messo la divisa da poliziotto sovietico? (Balkan Wolf)

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