C’è da mettersi le mani nei capelli. Come testimonia la spillcam, http://www.livestream.com/wkrg_oil_spill il petrolio continua a fuoriuscire forse peggio di prima, la BP prova a incappucciare la falla mentre le sue quotazioni in borsa crollano, Sarah Palin dice che è colpa degli ambientalisti, gli animali muoiono,e si iniziano a contare i primi casi di suicidio fra i pescatori della costa,ormai disperati. MotherJones fotografa le insegne delle botteghe e dei negozi in Louisiana (“chiuso per colpa della BP”), Obama cancella il viaggio in Australia e Indonesia per tornare nel Golfo, si è aperta la stagione degli uragani, i commentatori di sinistra lamentano che il disastro oscuri la sua presidenza, mentre scienziati di tutto il mondo ed esperti degli abissi marini sono chiamati a dare il loro parere, fianco a fianco con deputati repubblicani che siedono nei CdA della compagnie petrolifere. E mentre noi ricicliamo le bottiglie di plastica, la macchia di greggio potrebbe arrivare all’Atlantico. Ma potrebbe esserci un simbolo più chiaro della fine di un’epoca e dell’urgenza di cambiare modo di vivere?

Pagheremo il conto.
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... aabe.shtml

non ho ben capito la portata della cosa.
la portata emotiva è diversa per ciascuno.
dal punto di vista ambientale a livello locale è un disastro.
a livello globale il giudizio è rifratto dalle posizioni emotive e non è ben chiaro.
quello che mi piacerebbe poter dire tra dieci anni a mio figlio è "figlio, quello è stato il momento in cui i petrolieri hanno smesso di comandare il mondo."
al che mio figlio mi dirà " papà spostati che sto giocando alla playstation 13, e metti un'altra banana nel biogeneratore che lo schermo 4D consuma un sacco.."

Dopo che questa falla verrà tappata non se ne parlerà più e tornerà tutto come prima.

Parlo riferendomi ai petrolieri non all'ambiente , ovvio.

Defender ha scritto:Dopo che questa falla verrà tappata non se ne parlerà più e tornerà tutto come prima.

Parlo riferendomi ai petrolieri non all'ambiente , ovvio.

non sottovaluterei la lobby dei produttori di banane, è bastata la mia dichiarazione e il barile chiquita stava già salendo oltre i 60 dollari..

labile ha scritto:non ho ben capito la portata della cosa.
la portata emotiva è diversa per ciascuno.
dal punto di vista ambientale a livello locale è un disastro.
a livello globale il giudizio è rifratto dalle posizioni emotive e non è ben chiaro.
quello che mi piacerebbe poter dire tra dieci anni a mio figlio è "figlio, quello è stato il momento in cui i petrolieri hanno smesso di comandare il mondo."
al che mio figlio mi dirà " papà spostati che sto giocando alla playstation 13, e metti un'altra banana nel biogeneratore che lo schermo 4D consuma un sacco.."

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La portata emotiva e' diversa per coiascuno..? si solo un idiota che non si rende conto potrebbe non essere preoccupato...
A livello globale una tragedia di cui "sentiremo e pagheremo " le conseguenze ancora per 20 anni almeno

Flora e fauna distrutta, inquinamento falda anche in profondita', probabile trasporto inquinamento a vastissime distanze, non animali ma razze estinte

Il problema non e' essere daccordo o meno con petrolieri o nucleare ma avere le tecnologie ed investire per eventuali disastri

Il "progresso" o quel che chiamiamo progresso non puo' essere fermato e' irreversibile
e la speculazione anche...

E' un orrore senza fine e nulla tornera' piu' come prima. Non riesco a sopportare le vista delle immagini quando bruciano i nostri boschi in estate .......
Queste sono peggio ed elevate ad una potenza che non riesco a comprendere....

federicoweb ha scritto:Flora e fauna distrutta, inquinamento falda anche in profondita', probabile trasporto inquinamento a vastissime distanze, non animali ma razze estinte

Però ai petrolieri non sembra fregargliene granché.
Marea nera: il CEO di BP abbandona l'emergenza per andare in regata:
Una nuova gaffe nella comunicazione: così il capo dello staff della Casa Bianca, Rahm Emanuel, ha commentato la notizia della presenza di Tony Hayward, AD di Bp, a una regata velica al largo dell'isola di Wight, mentre il petrolio continua a fuoriuscire nel Golfo del Messico. "Sta trascorrendo alcune ore di vacanza con la sua famiglia. Dal giorno dell'incidente, non ha mai preso una giornata di riposo. Sono certo che chiunque possa capirlo", hanno tentato di giustificarlo dal quartier generale.

Hai aspettato il 21 giugno per aprire il topic? E mi dirai potevi aprirlo tu!

L'Oil Spill nel golfo del messico è la cosa più vicina all'inizio della fine della nostra epoca che si possa immaginare. Catastrofe ambientale senza precedenti. Oddio forse Tchernobyl... E come Tchernobyl segna la crisi del nucleare Deepwater segna l'inizio di una gravissima crisi della economia basata sul petrolio. Quando lo spill raggiungerà la corrente del golfo saranno cazzi. Oh certo sopravviveremo anche a questo. E' come se homo sapiens fosse un phila e non una specie. Qualche stronzo che si arricchisce sulle sfighe di qualcun altro c'è sempre. Per il momento gli altri sono pellicani, delfini, granchi, gamberi della costa meridionale USA. Poi saranno i paesi che si affacciano sulla corrente del golfo. Ma in pratica il pianeta sarà già compromesso ambientalmente economicamente antropologicamente.

Catastrofe naturalmente prevedibile e inevitabile. Qualcuno aveva predetto un attacco terroristico che avrebbe innescato una crisi irreversibile. Non c'è stato alcun bisogno di aspettare Al Qaeda. BP o Esso o Q8 quando trivelli a 3000 metri anche se sei tecnologicamente perfetto un incidente come quello non lo controlli.

Toccatevi pure i coglioni. Si può fare poco altro...

ma non doveva andare helmut a tappare la falla?

criptico ha scritto:

federicoweb ha scritto:Flora e fauna distrutta, inquinamento falda anche in profondita', probabile trasporto inquinamento a vastissime distanze, non animali ma razze estinte

Però ai petrolieri non sembra fregargliene granché.
Marea nera: il CEO di BP abbandona l'emergenza per andare in regata:
Una nuova gaffe nella comunicazione: così il capo dello staff della Casa Bianca, Rahm Emanuel, ha commentato la notizia della presenza di Tony Hayward, AD di Bp, a una regata velica al largo dell'isola di Wight, mentre il petrolio continua a fuoriuscire nel Golfo del Messico. "Sta trascorrendo alcune ore di vacanza con la sua famiglia. Dal giorno dell'incidente, non ha mai preso una giornata di riposo. Sono certo che chiunque possa capirlo", hanno tentato di giustificarlo dal quartier generale.

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cosa avrebbe dovuto fare? chiudersi in casa ?

Ringrazio Tasman per l'apertura di questo topic

Ho dovuto cancellare una decina di interventi di spiritosoni e stupidi

regolatevi

criptico ha scritto:

federicoweb ha scritto:Flora e fauna distrutta, inquinamento falda anche in profondita', probabile trasporto inquinamento a vastissime distanze, non animali ma razze estinte

Però ai petrolieri non sembra fregargliene granché.
Marea nera: il CEO di BP abbandona l'emergenza per andare in regata:
Una nuova gaffe nella comunicazione: così il capo dello staff della Casa Bianca, Rahm Emanuel, ha commentato la notizia della presenza di Tony Hayward, AD di Bp, a una regata velica al largo dell'isola di Wight, mentre il petrolio continua a fuoriuscire nel Golfo del Messico. "Sta trascorrendo alcune ore di vacanza con la sua famiglia. Dal giorno dell'incidente, non ha mai preso una giornata di riposo. Sono certo che chiunque possa capirlo", hanno tentato di giustificarlo dal quartier generale.

ogni apparato industriale del mondo occidentale è coperta da polizza assicurativa.sia per eventuali guasti sia per eventuali conseguenze ambientali.
quindi no sono cazzi della bp ma delle decine di compagnie assicuratrici che dovranno pagare premi ai vari stati. compagnie che se rischiano di fallire saranno salvate dal governo americano


i ricchi trovano sempre il modo di mungere il sistema, sennò non sarebbero ricchi.

federicoweb ha scritto:cosa avrebbe dovuto fare? chiudersi in casa ?

No, anzi. Avrebbe fatto miglior figura a dimostrare minore supponenza cercando una soluzione a questo disastro causato non soltanto dalla bramosia di ricchezza ma anche dal disprezzo della vita, sia quella umana che animale, che ambientale.
Da fonti apparentemente bene informate, sembra che la posizione della BP nel Golfo del Messico si fa ogni giorno più complicata: secondo i calcoli segreti più accurati effettuati dagli esperti della società, svelati da un deputato americano, potrebbero essere persi 100 mila barili di petrolio ogni giorno se si dovessero verificare alcune condizioni sfavorevoli, come la rimozione di un pezzo dell’attrezzatura nel tentativo di tappare l’ormai tristemente famosa falla.

Cifre da capogiro se pensiamo che la stima iniziale parlava di “soli” mille barili, che poi col tempo sono aumentati fino a questa conclusione. Ad aggravare la situazione probabilmente sono stati i tentativi falliti di fermare la perdita che hanno contribuito ad allargare il buco da cui sgorgano ogni giorno 15,9 milioni di litri di petrolio. Ma l’aspetto più triste di questa giornata non è nemmeno questo.

Un operaio che lavorava sulla Deepwater Horizon, Tyrone Benton, ha raccontato alla Bbc quei fatidici giorni dal primo incendio fino al disastro, con un punto di vista interno alla struttura. Benton ha spiegato che il sistema blowout preventer (Bop), quello che impedisce le fughe di gas e di petrolio, era installato sulla piattaforma, ma non fu attivato perché "avrebbe significato una interruzione temporanea dell’attività di trivellazione sulla piattaforma, che costava alla Bp 500mila dollari al giorno".
I vertici della Bp se la cavarono inizialmente affermando che il Bop non c’era, ma se quest’affermazione di Benton dovesse essere confermata, la situazione dell’azienda ne risulterebbe molto aggravata, in quanto si tratterebbe di dolo, non più di colpa.
Fonte: http://www.ecologiae.com/saggio-breve-marea-nera/17333/

cimmeno ha scritto:

criptico ha scritto:

federicoweb ha scritto:Flora e fauna distrutta, inquinamento falda anche in profondita', probabile trasporto inquinamento a vastissime distanze, non animali ma razze estinte

Però ai petrolieri non sembra fregargliene granché.
Marea nera: il CEO di BP abbandona l'emergenza per andare in regata:
Una nuova gaffe nella comunicazione: così il capo dello staff della Casa Bianca, Rahm Emanuel, ha commentato la notizia della presenza di Tony Hayward, AD di Bp, a una regata velica al largo dell'isola di Wight, mentre il petrolio continua a fuoriuscire nel Golfo del Messico. "Sta trascorrendo alcune ore di vacanza con la sua famiglia. Dal giorno dell'incidente, non ha mai preso una giornata di riposo. Sono certo che chiunque possa capirlo", hanno tentato di giustificarlo dal quartier generale.

ogni apparato industriale del mondo occidentale è coperta da polizza assicurativa.sia per eventuali guasti sia per eventuali conseguenze ambientali.
quindi no sono cazzi della bp ma delle decine di compagnie assicuratrici che dovranno pagare premi ai vari stati. compagnie che se rischiano di fallire saranno salvate dal governo americano


i ricchi trovano sempre il modo di mungere il sistema, sennò non sarebbero ricchi.

la cosa tragicomica,e' che si pensa che con i soldi si possa risolvere tutto,anche il disastro ambientale di queste emerite teste di cazzo!!se poi mi dici che la bp non paghera un dollaro..la beffa e' ancora piu atroce...io li butterei tutti in mare