Fataputtina ha scritto:Chiedo specialmente a Silente, dopo aver trovato un suo post che ho uppato poco fà ... avevo diverse curiosità da domandare e credo questo sia il luogo più adeguato (piuttosto che andare OT sull'altro topic).
Rispondo volentieri, per quel che posso e so.
Fataputtina ha scritto:Dici di avere rapporti molto brevi con i tuoi partner/Dom.
E' vero, ma questo pertiene al mio modo personale di vivere le relazioni, non al SM. Anche dovessi avere relazioni di natura assolutamente vanilla, ugualmente non penso che riuscirei ad avere relazioni lunghe.
Fataputtina ha scritto:ritengo che il rapporto BDSM abbia bisogno, se possibile, di un legame più forte che un rapporto vanilla, se si vogliono esplorare territori per i quali è necessario una fiducia totale del partner.
E' una giusta considerazione.
Tuttavia vi sono occasioni di gioco anche con perfetti sconosciuti (per es. durante le feste, oppure, come nel mio caso, con gli appuntamenti al buio, che erano la mia norma fino a qualche tempo fa.)
Vedi, per strano che possa sembrare, il feeling si puó creare con una certa facilità e - se si è un minimo sconsiderate, ed io ritengo di esserlo a livelli stellari - con altrettanta facilità io sono riuscita a donarmi a tanti sconosciuti diversi.
Fataputtina ha scritto:E' pieno di supposti dominanti che in realtà di rivelano alla prova del fuoco dei semplici carrettieri buzzurri del tipo dominante = vieni qui che ti spacco in due come una mela, brutta b****acca? O le ragioni sono altre?
Dunque... Sì, ci sono veramente tanti uomini che non valgono nulla, e che fregiandosi del titolo di Padrone/Master probabilmente si sentono forti...
Ma è facile sgamare questo tipo d'uomo, mi basta parlarci insieme, ed al gioco non si arriva neppure. Senza contare che ce ne sono anche in quantità che desiderano ma non osano, e sono quelli che io chiamo i "Virtuali" gente che scompare all'avvicinarsi dell'appuntamento...
Ma queste persone non sono pericolose.
Quelle che lo sono davvero sono quelle che neanche sanno di che parlano, ed hanno le nostre stesse pulsioni ma senza la capacità di gestirle. Io ricevo delle email, a volte, che se fossi meno scafata mi inquieterei da matti. Una di queste, ricevuta di recente, te la incollo nel successivo post.
Ovviamente, a questo tipo di email non rispondo neppure.
Ma tornando alla tua domanda... La ragione per cui le mie storie non durano è che ho una paura dannata dei sentimenti.
Mi lego alle persone e poi, alla prima delusione, tendo a staccarmi o a scappare.
Forse la mia spiegazione è semplicistica, perchè sembra voler dire che sia sempre colpa mia, ed è improbabile... Ma è quella che al momento mi piace credere.
In fondo, se continuo a pensare che sia colpa mia, è perchè coltivo la speranza che un giorno riusciró a cambiare la situazione.
Fataputtina ha scritto:Al di là della domanda diretta a Silente, sarei felice di sapere da chi è interessato anche per semplice curiosità intellettuale (no Balkan, i calci in culo no!
![Mr Green :DDD](./images/smilies/icon_biggrin1.gif)
), esperienze, opinioni... insomma io ci provo!
![Rolling Eyes :roll:](./images/smilies/icon_rolleyes.gif)
Esperienze... Hai abbastanza tempo?
Dai, te ne racconto una sola.
Morena. Schiava. Di Milano. Conosciuta in una chat.
Mi telefonava la notte, sapendo che sarei stata sveglia. Ore ed ore al telefono, a parlare di noi, del mondo, e a giocare.
Era bellissimo dominarla.
Mi piaceva farla soffrire, sentire i suoi gemiti...
A volte mi divertivo a NON giocare... Ed era divertente come si arrabbiava, prendendo mille pretesti diversi, quando io sapevo che era la voglia a farla agire così...
Avevamo anche scontri duri, sia tra noi che con altri.
Lei, in particolare, si scagliava contro i miei Padroni del momento (mi pare che ne cambiai due, mentre ero con lei) su Skype, mentre io morivo dalle risate... Era una tigre, la mia Morena, ed io l'adoravo.
Ed era inebriante dominare il suo carattere indomabile...
Facevamo molte cose, giocammo anche con i clisteri e le umiliazioni (una volta, all'aereoporto, le diedi istruzioni al telefono, per sedurre un uomo che la stava guardando.) insomma, esplorai con lei molto di quel che potevamo esplorare.
E poi pretesi l'incontro.
I giorni si avvicinavano, e lei non lasciava trasparire ansia, niente. Solo sogni su sogni.
Scomparve il giorno prima.
Più nessuna risposta, il silenzio assoluto.
Io ero innamorata di lei, questo mi ero dimenticata di precisarlo, quindi per me fu un colpo pazzesco. Credevo in lei, e poi il rapporto durava da tempo...
Passó del tempo.
Una sera diedi un party virtuale, in una chat. L'evento lo avevo ben pubblicizzato, quindi non ero sorpresa dal fatto che ci fossero anche nick sconosciuti. Ma uno di quei nick, femminile, scriveva e diceva cose a me familiari. E mi riservava un'attenzione particolare.
Era lei. Lo scrissi, di straforo, ad un mio amico partecipante a quel party. Dissi che la tizia xy era colei che amavo, ne ero certa.
Ad un certo punto lo insinuai pubblicamente, e lei negó.
Ostinata e bastarda, meravigliosa come sempre, negó fino alla morte.
Ma io sentivo che era lei...
Alla fine le diedi un ultimatum: se ammetteva di essere lei, ci sarebbe stata una speranza, diversamente poteva considerare tutto morto, e per sempre. Lei mi conosceva, ed ammise di essere lei.
Tiró fuori una scusa: aveva avuto un incidente, era stata in coma...
Io non le credetti, e penso che non le credette nessuno, di tutti quelli che lessero l'imbarazzante evolversi pubblico della ns. storia.
Cmq, ingoiai il rospo. Arrivai a giustificarla: forse le avevo messo fretta, mi dicevo. Forse qui, forse lì.
Riprendemmo, ma le cose non erano più come prima. La mia fiducia in lei si era spezzata. Torno a chiederle un incontro: voglio averla, voglio guardarla negli occhi (io non l'avevo mai neppure vista in cam, mentre lei mi aveva guardata a piacimento). Le dicevo spesso: guarda che non m'importa se non sei come nelle foto.
Ed era vero! Era della sua anima che mi ero innamorata, del suo carattere indocile, della sua verve...
La rassicuravo in tutti i modi che riuscivo.
Passammo qualche tempo in compagnia di Serenity, una schiava abbastanza nota, e Morena prese a telefonare a Serenity per chiederle lumi su come comportarsi all'interno del rapporto con me.
A me la cosa non piaceva particolarmente, ma credo profondamente nella Libertà , per cui lasciai fare. Non mi toglieva nulla, era comunque mia.
Il mattino prima del ns. secondo incontro, che in realtà sarebbe stato il primo, Morena chiamó Serenity al telefono, di mattina molto presto, e il risultato ne fu che ricevetti una telefonata da Serenity, che m'informava che Morena aveva cercato di indurla a masturbarsi con lei.
Io compresi subito.
Lo aveva fatto apposta. Era intelligente, la mia tigre, ed aveva previsto che Serenity, essendo la persona leale che è, mi avrebbe informata.
Forse si aspettava che rompessi la relazione con lei...
Ma io non lo feci. La chiamai e la rimproverai, e per la prima volta vidi Morena come non l'avevo mai vista, sembrava che le fosse caduta una maschera dal volto. Era diversa... Incerta.
E poi scomparve di nuovo.
Tuttavia, quella non fu l'ultima volta che sentii la sua voce. Ci sentimmo ancora, dopo molto tempo. Parlai cortesemente, con lei, sentendo che il mio desiderarla non era morto, ma ugualmente non permisi a me stessa di riprendere la relazione virtuale.
Litigammo, ci riparlammo, ed ora non ci sentiamo più.
La risentiró? Non lo escludo.
E' stata la ragazza più eccitante che io abbia mai conosciuto. Cercai di farla penetrare nella mia vita in molti modi, la presentai persino, su Skype, ai miei datori di lavoro...
Ma nulla servì.
Non riuscii mai a farle vincere la sua paura.
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SIL
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