(o.t.)Chapeau, Maria Luisa Busi
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(o.t.)Chapeau, Maria Luisa Busi
Riporto alcuni estratti della lettera con la quale la giornalista del tg1 Maria Luisa Busi lascia la conduzione del tg1
"Caro direttore ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell'edizione delle 20 del Tg1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il Tg1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori".
"Come ha detto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli: 'La più grande testata italiana, rinunciando alla sua tradizionale struttura ha visto trasformare insieme con la sua identità, parte dell'ascolto tradizionale".
"Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perché è un grande giornale. E' stato il giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di molti altri qui dentro che sono stati emarginati. Questo è il giornale che ha sempre parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani. Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non è mai stato il giornale di una voce sola. Oggi l'informazione del Tg1 è un'informazione parziale e di parte. Dov'è il Paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d'Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perché negli asili nido non c'è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere l'onore di un nostro titolo.
E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie. Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassintegrati dell'Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perchè falliti? Dov'è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata. Anche io compro la carta igienica per mia figlia che frequenta la prima elementare in una scuola pubblica. Ma la sera, nel Tg1 delle 20, diamo spazio solo ai ministri Gelmini e Brunetta che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale".
"L'Italia che vive una drammatica crisi sociale è finita nel binario morto della nostra indifferenza. Schiacciata tra un'informazione di parte - un editoriale sulla giustizia, uno contro i pentiti di mafia, un altro sull'inchiesta di Trani nel quale hai affermato di non essere indagato, smentito dai fatti il giorno dopo - e l'infotainment quotidiano: da quante volte occorre lavarsi le mani ogni giorno, alla caccia al coccodrillo nel lago, alle mutande antiscippo. Una scelta editoriale con la quale stiamo arricchendo le sceneggiature dei programmi di satira e impoverendo la nostra reputazione di primo giornale del servizio pubblico della più importante azienda culturale del Paese. Oltre che i cittadini, ne fanno le spese tanti bravi colleghi che potrebbero dedicarsi con maggiore soddisfazione a ben altre inchieste di più alto profilo e interesse generale".
"Un giornalista ha un unico strumento per difendere le proprie convinzioni professionali: levare al pezzo la propria firma. Un conduttore, una conduttrice, può soltanto levare la propria faccia, a questo punto. Nell'affidamento dei telespettatori è infatti al conduttore che viene ricollegata la notizia. E' lui che ricopre primariamente il ruolo di garante del rapporto di fiducia che sussiste con i telespettatori".
"I fatti dell'Aquila ne sono stata la prova. Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. E' quello che accade quando si privilegia la comunicazione all'informazione, la propaganda alla verifica".
"Caro direttore ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell'edizione delle 20 del Tg1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il Tg1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori".
"Come ha detto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli: 'La più grande testata italiana, rinunciando alla sua tradizionale struttura ha visto trasformare insieme con la sua identità, parte dell'ascolto tradizionale".
"Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perché è un grande giornale. E' stato il giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di molti altri qui dentro che sono stati emarginati. Questo è il giornale che ha sempre parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani. Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non è mai stato il giornale di una voce sola. Oggi l'informazione del Tg1 è un'informazione parziale e di parte. Dov'è il Paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d'Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perché negli asili nido non c'è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere l'onore di un nostro titolo.
E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie. Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassintegrati dell'Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perchè falliti? Dov'è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata. Anche io compro la carta igienica per mia figlia che frequenta la prima elementare in una scuola pubblica. Ma la sera, nel Tg1 delle 20, diamo spazio solo ai ministri Gelmini e Brunetta che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale".
"L'Italia che vive una drammatica crisi sociale è finita nel binario morto della nostra indifferenza. Schiacciata tra un'informazione di parte - un editoriale sulla giustizia, uno contro i pentiti di mafia, un altro sull'inchiesta di Trani nel quale hai affermato di non essere indagato, smentito dai fatti il giorno dopo - e l'infotainment quotidiano: da quante volte occorre lavarsi le mani ogni giorno, alla caccia al coccodrillo nel lago, alle mutande antiscippo. Una scelta editoriale con la quale stiamo arricchendo le sceneggiature dei programmi di satira e impoverendo la nostra reputazione di primo giornale del servizio pubblico della più importante azienda culturale del Paese. Oltre che i cittadini, ne fanno le spese tanti bravi colleghi che potrebbero dedicarsi con maggiore soddisfazione a ben altre inchieste di più alto profilo e interesse generale".
"Un giornalista ha un unico strumento per difendere le proprie convinzioni professionali: levare al pezzo la propria firma. Un conduttore, una conduttrice, può soltanto levare la propria faccia, a questo punto. Nell'affidamento dei telespettatori è infatti al conduttore che viene ricollegata la notizia. E' lui che ricopre primariamente il ruolo di garante del rapporto di fiducia che sussiste con i telespettatori".
"I fatti dell'Aquila ne sono stata la prova. Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. E' quello che accade quando si privilegia la comunicazione all'informazione, la propaganda alla verifica".
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Minzolini rappresenta il giornalista ideale per Berlusconi, nessuno che abbia un poco di dignità potrebbe reggere a lungo con un simile direttore.
Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Scelta coraggiosa e coerente. Merce rara di questi tempi.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Capezzone: "Dalla Busi surreale predica". "Esprimo la mia solidarietà al direttore Minzolini e alla stragrande maggioranza dei redattori del Tg1, che oggi devono subire una surreale predica da Maria Luisa Busi". Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, si schiera al fianco del direttore del Tg1. "Né la Busi né altri sono proprietari del Tg1 - aggiunge -. E il divismo di chi si ritiene intoccabile (o addirittura detentore di una moralità civile superiore) è qualcosa di inaccettabile per i milioni di italiani che pagano il canone, e che hanno subito per anni un'informazione faziosa a favore della sinistra (senza che le Busi se ne dolesse). Il Tg1 è oggi premiato dagli ascolti. A qualcuno, forse, dispiace?". (Repubblica.it)
Ecco subito pronti i "pasdaran" della libertà (purtroppo non trovo la faccina che vomita)
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"Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una"(Luca 22,36)
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
ci sono quelli attaccati al cadreghino da anni
e le ... mosche bianche che hanno ancora una dignità
Brava Maria Luisa
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Brava Maria Luisa
No matter her age, no matter her beauty ! Ogni donna ha il suo “profumo”, in tutte le sue splendide sfumature.
Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Capezzone è una persona viscida e disonesta nel midollo. La notizia della Busi l'avevo letta. Dire che il TG1 è premiato ( che parola del cazzo detta da Capezzone) è FALSO. L'avevo già scritto nel topic di FB. Chiedete l'amicizia alla pagina del TG1, poi vi accorgete come viene "premiato".
Il Governo fa forza sul fatto che la gente da noi non è capace a accendere il computer.
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Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
- Sunrise
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Niente da dire. Brava.
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
se qualcuno ancora se la fosse persa, suggerisco una lettura della pagina facebook del TG1. i commenti, in particolare.
http://www.facebook.com/home.php#!/tg1.rai?ref=ts
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Vista l'aria che tira al TG1 bisogna proprio dire che ha avuto coraggio.
Certo che Capezzone fa proprio sorridere e conferma ogni giorno di più di vivere su un altro pianeta: il TG1 premiato dagli ascolti?
Certo che Capezzone fa proprio sorridere e conferma ogni giorno di più di vivere su un altro pianeta: il TG1 premiato dagli ascolti?
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
capezzone fino all'altroieri si batteva per l'eutanasia. peccato che non sia stato così coerente da togliersi di mezzo.
- Capitanvideo
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
La storia di Capezzone ha dell'incredibile. Un radicale, liberale e liberista che passa al PDL, che e' statalismo all'ennesima potenza.Il Fede ha scritto:Capezzone è una persona viscida e disonesta nel midollo. La notizia della Busi l'avevo letta. Dire che il TG1 è premiato ( che parola del cazzo detta da Capezzone) è FALSO. L'avevo già scritto nel topic di FB. Chiedete l'amicizia alla pagina del TG1, poi vi accorgete come viene "premiato".
Il Governo fa forza sul fatto che la gente da noi non è capace a accendere il computer.
Senza dimenticare tutta la merda che in precedenza Capezzone ha sparato su Berlusconi. Ora e' uno dei tanti zerbini.
"A voi donne piace il denaro e il potere......e io li possiedo entrambi" (cit.)
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
- Sunrise
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Capezzone ha portato alla destra quella dose di ottusità che prima sembrava mancare, o era ben celata.
Quel carattere di cieca ostinatezza e quell'attitutide a girare coi paraocchi, che prima rappresentavano spunti per prendere per il culo i "comunistacci", si sono trasferiti nella persona di Capezzone nel partito di Berlusconi.
Siamo veramente di fronte al piattume politico. Per fortuna qualcuno ogni tanto si ribella, come la Busi. Spero non sia solo un'altra manovra opportunista.
Quel carattere di cieca ostinatezza e quell'attitutide a girare coi paraocchi, che prima rappresentavano spunti per prendere per il culo i "comunistacci", si sono trasferiti nella persona di Capezzone nel partito di Berlusconi.
Siamo veramente di fronte al piattume politico. Per fortuna qualcuno ogni tanto si ribella, come la Busi. Spero non sia solo un'altra manovra opportunista.
"Se un giorno ti svegli e non vedi il sole, o sei morto o sei il sole." Jim Morrison.
"I wanna be the one to walk in the sun" Cyndi Lauper.
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Onore alla Busi, indubbiamente.
Del resto, la loro nuova linea si era capita, con le nuove conduttrici.
Tutte impreparate ed imbranate, tipicamente berlusconiane nel loro stare lì ma non capirne un cazzo
Del resto, la loro nuova linea si era capita, con le nuove conduttrici.
Tutte impreparate ed imbranate, tipicamente berlusconiane nel loro stare lì ma non capirne un cazzo
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
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- James (S)Hunt
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
Complementi alla Busi
Capezzone: ho mai detto che in certi casi sono favorevole alla pena di morte senza processo??? Ebbene capezzone è uno di quei casi...anzi no, basterebbe tagliargli la lingua, senza di quella serebbe come morto dato che non potrebbe più pulire il culo al suo capo
Capezzone: ho mai detto che in certi casi sono favorevole alla pena di morte senza processo??? Ebbene capezzone è uno di quei casi...anzi no, basterebbe tagliargli la lingua, senza di quella serebbe come morto dato che non potrebbe più pulire il culo al suo capo
"Se Dio avesse voluto impedirci la masturbazione, ci avrebbe dato braccia più corte"
George Catlin
"Sex: the breakfast of champion"
(adesivo sulla tuta di James Hunt)
"Se il Milan non mi avesse pagato non avrei mai giocato per loro... Se la Juventus non mi avesse fatto giocare, avrei pagato per farlo." (Romeo Benetti)
George Catlin
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Re: (o.t.)Chapeu, Maria Luisa Busi
no io opterei invece per un bel pestaggio non molto doloroso, ma estremamente spaventevole: farlo vivere in una condizione di terrore estremo per un 24 ore buone, per vedere se quell'espressione del cazzo, a metà tra sarcasmo, professorismo, superiorità morale, disprezzo per il contraddittore, sono in grado di abbandonare quei lineamenti inutili, quella faccia da culo.
Vederlo implorare, con un filo di sangue alla bocca e al naso, implorare perdono.
Ps ma l'utente capezzone è stato bannato? che fine ha fatto????
Vederlo implorare, con un filo di sangue alla bocca e al naso, implorare perdono.
Ps ma l'utente capezzone è stato bannato? che fine ha fatto????
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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