Corruzioni ai politici per aggirare le leggi, che ricambiano con altri favori, soprattutto denaro; corrotti e corruttori, anche ai più alti livelli della politica, della pubblica amministrazione e dell'imprenditoria; imprese che evadono il fisco per miliardi di danni, famiglie mafiose che gestiscono i voti di famiglie di emigrati ormai poco italiani per eleggere politici che li aiutino a riciclare soldi e a saccheggiare lo Stato; le truffe più disparate documentate dai programmi Tv, dove le vittime appartengono ad ogni ceto sociale, specie anziani; benzinai e pompe "difettose", truffe alle assicurazioni..corruzione, malaffare, illegalità diffusa giustificata dal "Tanto lo fanno tutti", concetto che è la prova che consideriamo nostro territorio solo lo spazio abitato dalla nostra famiglia mentre il resto è terra di nessuno.
L'impressione insomma è che, con l'arroganza di chi è sicuro dell'impunità, sia uscendo allo scoperto un'immagine dell'itaglia veramente con le pezze al culo, dove si gira con la mano sulla tasta e voltandosi spesso indietro, ma il vero pericolo è sempre lo straniero rubalavoro. Ma siamo tutti così? Ma nella nostra cultura, nel nostro modo di pensare, si nascondono modi di ragionare e idee che rendono facile l'illecito? E che ruolo gioca la morale in tutto ciò? Ma poi onestà e morale esisteranno come valori od oramai, come si dice, onesto equivale a "bischero"?
Avete mai commesso illegalità, truffato, o siete mai stati truffati? Che rapporto avete con l'onestà e la morale? Una truffa può mai essere giustificata?
