+Fracassato+ ha scritto:Ma che castelli in aria ti stai facendo ?
Ma che discorso ultra-mega filosofico vuoi cercare di inculcarci ?
Non sto cercando di inculcarvi proprio niente, il discorso che ti sembra "ultra-mega-filosofico" è solo una mia ponderata considerazione.
+Fracassato+ ha scritto:Io ho solo detto che ipoteticamente se mi laureassi in fotografia dopo 3 o 5 anni di studio sudati, non di certo andrei a fare il regista di film porno, proprio per le considerazioni che hai fatto te, cioè che la gente è poco preparata e non sa fare perfettamente le cose, e che quindi potrei subito buttarmi nella mischia senza fare niente; tanto, quanta gente vuoi che ci sia che si intenda professionalmente di fotografia e argomenti simili nel porno?
Al giorno d'oggi la stra grande maggioranza delle persone basta che vedano la parola HD, o 4k ultimamente, e subito sbavano pensando cosa stiano vedendo.
Non mi sembra rilevante la presunta impreparazione generale nel mondo del porno. Certo, ho detto io stesso che la maggior parte della gente che lavora nel porno è impreparata, ma ciò accade anche in altri settori: basta guardarsi intorno, senza nemmeno essere architetti, per capire che la maggior parte degli edifici che si costruiscono è scadente sia sul piano estetico che su quello tecnico: da ciò si dovrebbe concludere che non vale la pena fare l'architetto? Come la mettiamo con la cosiddetta "malasanità"? Dato che ci sono un sacco di medici asini in giro (e molti anziani medici ex affiliati alla P2, che negli anni '70 aveva in mano le facoltà di medicina) non bisognerebbe più fare il medico?
Suppongo che sei ti piace il porno, tu consideri il genere in sé interessante ed esteticamente valido, o almeno potenzialmente tale, prescindendo dunque dal fatto che le sue potenzialità siano al momento realizzate in maniera deludente. Il porno potrebbe essere un banco di prova per iniziare a lavorare, apportando un contributo qualitativo superiore alla norma, anche considerando il fatto che dopo 3 o 5 anni di studio non sei un dio: te lo dico per esperienza diretta, dato che dopo essermi laureato ho conseguito un dottorato, ho fatto ricerca all'università e non per questo ritengo di non potermi abbassare a lavorare in un contesto nel quale la maggior parte dei miei colleghi è meno preparata di me.
+Fracassato+ ha scritto:Poi non capisco proprio la tua affermazione sulla mia risposta: "se non ti piace il porno perché sei su questo forum?".
Che cosa vorrebbe dire e con che cosa c'entrerebbe sul fatto che se io mi laureassi dopo 3 o 5 anni sudati di studi non voglia fare il regista di film porno, allora non mi piace il porno e cosa ci faccio qui ?
Dimmi, cosa c'entra ?
Ho risposto sopra: per prima cosa ci vuole una sincera modestia, perché una laurea oggi ce l'hanno praticamente tutti e non hai fatto nulla di speciale studiando 5 anni. Nel caso in cui qualcuno a cui piacesse il porno, avesse delle competenze e la possibilità per lavorarci, non volesse farlo, sarebbe liberissimo di non lavorarci, non vedo il problema. La situazione mi parrebbe alquanto strana e contraddittoria, tutto qui.
+Fracassato+ ha scritto:Anche l'altro discorso, ovvero che in tutte le cose se ad uno piace una determinata cosa allora è incline a farla ?
Cioè, se ad una persona piacciono i film di guerra allora gli piace pure andare in guerra e sparare e ammazzare le persone ?
Se ad uno piace la birra allora dovrebbe aprire un'azienda che produca birra ?
No, chi ama i film di guerra semmai li guarda di continuo, legge saggi e recensioni sull'argomento e se gli si presentano le condizioni giuste potrebbe considerare l'ipotesi di studiare cinematografia o iscriversi al DAMS o qualcosa del genere, e magari (perché no) fare film di guerra, lavorare in ambito cinematografico e quant'altro. Fra le mie conoscenze, qualcuno è appassionato di birra: si documentano, vanno all'October fest e ad altre manifestazioni simili; uno di loro fa la birra artigianale per sé, un altro ha aperto una birreria. Ho scritto, in un italiano corretto, che "in genere", ovvero comunemente, in molti casi, chi ama qualcosa è stimolato più degli altri a far si che la sua passione evolva in professione, se le condizioni contingenti lo permettono.