Inviato: 06/08/2002, 19:38
Lo spunto per questo post mi è stato fornito da una discussione avuta con un mio amico....che risulta essere un estimatore dei film di Mario Salieri. Premetto, che non è mia intenzione, denigrare l'operato del regista napoletano; in realtà , voglio soffermarmi su alcune considerazioni che riguardano la pornografia. Partiamo dall'inizio.... Cosa vogliono vedere le persone che usufruiscono di materiale pornografico? La risposta apparentemente banale merita un'approfondimento; infatti, se rispondessi sesso avrei dato certamente una risposta esaustiva, tuttavia, basta addentrarsi nell'infinità di generi che l'hard-core propone (Etero, lesbo, fetish, gonzo etc....) per evidenziare che la domanda di materiale porno può essere molto differenziata. Partendo però dal comune denominatore sesso, potremmo affermare che tutti quelli che usufruiscono di materiale pornografico sono interessati a vedere scene di sesso esplicito... tra questa schiera di persone ciascuno avrà , magari, delle predilezioni particolari, soprattutto nel modo in cui il sesso è rappresentato e di quelli che ne sono i protagonisti, ed è normale che sia così. Volendo parlare del genere di Salieri, non saprei come definirlo correttamente, credo che una delle prerogative principali dei suoi film sia quella di avere una "trama"; adesso, tralasciando gli altri aspetti dei suoi film: budget elevati, cura dei dettagli, fotografia e scenografie ricercate ma piuttosto ripetitive, parte del cast fisso, brevità degli amplessi e quant'altro...diamo una risposta a queste domande, a cosa serve la trama in un film porno? Quale valore è possibile attribuirle nel contesto di diverse scopate? Perché una persona, che è interessata a vedere scene di sesso esplicito, dovrebbe trovare interesse in essa?
Personalmente il mio giudizio, dal quale è giusto discostarsi, è che la trama non è niente altro che un pretesto per la rappresentazione del sesso. Cerchiamo ora di dare delle risposte logiche alle domande suesposte.
La trama in un film porno, a mio avviso, serve ad avere un'opportuna pausa tra una scena di sesso e l'altra per non annoiare troppo lo spettatore ed introdurre al meglio la scena successiva, quindi, il valore attribuibile sarebbe quello di mero intermezzo; l'ultima domanda merita una riflessione maggiore, il mio amico sosteneva che le "situazioni" in un film di Salieri sono importanti e che è molto rilevante la maniera in cui si arriva a fare sesso ai fini dell'eccitazione. A tali considerazioni vorrei rilanciare due asserzioni fatte da Joe D'Amato e dallo Stesso Salieri; il primo sosteneva che la pornografia non ha nulla a che vedere con l'erotismo mentre il secondo riteneva che uno dei maggiori limiti dei film porno è la rappresentazione del sesso esplicito, sembra incredibile pensare che abbia detto lui questa cosa. Ora partendo dal presupposto, che effettivamente sia importante la maniera in cui si arriva a fare sesso, non ritengo che sforzandosi d'imbastire una storia, nell'ambito di un film porno possa aumentare notevolmente i livelli di eccitazione mentale. Adesso mi ritrovo con quanto sosteneva Salieri, quest'ultimo si riteneva un ottimo "artigiano" nel confezionare il suo prodotto, ma sostenendo che la penetrazione era un limite, ammetteva che tali film non potevano essere sdoganati; in tal senso, i tentativi di alcuni registi di inserire scene di sesso nell'ambito dei film del cosiddetto circuito tradizionale servono solo a creare pruriti finalizzati al lancio dei film. A tale proposito vi racconto un aneddoto che mi riguarda, quando ho noleggiato il film di Ferrario "Guardami" ho tenuto premuto il tasto FF fino a quando mi sono ritrovato con l'accenno di fellatio della Cavallotti dopodiché ho estratto la cassetta. Tutto quest'ultimo sproloquio serve solo a fissare un concetto ed è che il sesso inserito nei film "monopolizza" completamente l'attenzione del pubblico fino a far passare in secondo piano qualsiasi altra pretesa del Film. Il modo in cui si arriva a fare sesso è legato solo ad aspetti di morbosità , come il regista di film gonzo che finge di rimorchiare una verginella alla stazione della metro (Vedi Ben Dover). In conclusione, direi che il fine ultimo del genere porno venga Ben chiarito dal mitico Rocco Siffredi che in una intervista diceva di essere interessato solo "a mostrare del buon sesso" nei suoi films; penso che a tale affermazione nessuno possa trovarsi in disaccordo.
Personalmente il mio giudizio, dal quale è giusto discostarsi, è che la trama non è niente altro che un pretesto per la rappresentazione del sesso. Cerchiamo ora di dare delle risposte logiche alle domande suesposte.
La trama in un film porno, a mio avviso, serve ad avere un'opportuna pausa tra una scena di sesso e l'altra per non annoiare troppo lo spettatore ed introdurre al meglio la scena successiva, quindi, il valore attribuibile sarebbe quello di mero intermezzo; l'ultima domanda merita una riflessione maggiore, il mio amico sosteneva che le "situazioni" in un film di Salieri sono importanti e che è molto rilevante la maniera in cui si arriva a fare sesso ai fini dell'eccitazione. A tali considerazioni vorrei rilanciare due asserzioni fatte da Joe D'Amato e dallo Stesso Salieri; il primo sosteneva che la pornografia non ha nulla a che vedere con l'erotismo mentre il secondo riteneva che uno dei maggiori limiti dei film porno è la rappresentazione del sesso esplicito, sembra incredibile pensare che abbia detto lui questa cosa. Ora partendo dal presupposto, che effettivamente sia importante la maniera in cui si arriva a fare sesso, non ritengo che sforzandosi d'imbastire una storia, nell'ambito di un film porno possa aumentare notevolmente i livelli di eccitazione mentale. Adesso mi ritrovo con quanto sosteneva Salieri, quest'ultimo si riteneva un ottimo "artigiano" nel confezionare il suo prodotto, ma sostenendo che la penetrazione era un limite, ammetteva che tali film non potevano essere sdoganati; in tal senso, i tentativi di alcuni registi di inserire scene di sesso nell'ambito dei film del cosiddetto circuito tradizionale servono solo a creare pruriti finalizzati al lancio dei film. A tale proposito vi racconto un aneddoto che mi riguarda, quando ho noleggiato il film di Ferrario "Guardami" ho tenuto premuto il tasto FF fino a quando mi sono ritrovato con l'accenno di fellatio della Cavallotti dopodiché ho estratto la cassetta. Tutto quest'ultimo sproloquio serve solo a fissare un concetto ed è che il sesso inserito nei film "monopolizza" completamente l'attenzione del pubblico fino a far passare in secondo piano qualsiasi altra pretesa del Film. Il modo in cui si arriva a fare sesso è legato solo ad aspetti di morbosità , come il regista di film gonzo che finge di rimorchiare una verginella alla stazione della metro (Vedi Ben Dover). In conclusione, direi che il fine ultimo del genere porno venga Ben chiarito dal mitico Rocco Siffredi che in una intervista diceva di essere interessato solo "a mostrare del buon sesso" nei suoi films; penso che a tale affermazione nessuno possa trovarsi in disaccordo.