scb ha scritto: I sardi del forum però mi sembrano tutti personcine a modo e molto garbate, devo dire.

Sicuro sicuro?

Veneti e Trentini effettivamente se gli chiedi anche solo un informazione stradale, ti guardano con una delle due espressioni che hanno in dotazione e che significa : "oddio un forestiero, che vorrà? E se mi ruba tutto?"

I Milanesi invece non riescono mai a resistere alla tentazione di dirti che quella cosa che tu gli hai chiesto loro la sanno o l'hanno fatta già da non so quanti anni, e ormai sono già passati ad altro.

Drogato_ di_porno ha scritto:La coinquilina di Greata sembra un'isterica psicolabile

a me sembra una che non sa stare sola

Qua non siamo da meno,specialmente a Cagliari.
Mi ricordo che la prima volta che arrivai la,per la visita di leva,chiesi ad un vigile urbano dove fosse una certa via.
Mi rispose che era dall'altra parte della città,salvo poi scoprire che era quella in cui ci trovavamo in quel momento.
Nell'entroterra invece,ti ci accompagnano,se possono.
I milanesi invece ho notato che corrono sempre,a prescindere.
Magari non hanno una meta precisa,però ci vanno di corsa.
Veneti e trentini mi sono sembrati,in generale,persone educate,tranne i bolzanini.

I cazzoni sono dappertutto, purtroppo, pensate che due miei pausani/concittadini/conterranei, si sono:
1- fregato soldi a molti conoscenti/parenti/amici, promettendo rendite fantastiche (borsa), poi è scappato via facendo perdere le proprie traccie.
2- ha fatto lavorare un sacco di gente (amici-conoscenti) in una sua attivita, o per la sua attività, per poi dichiarare fallimento e lasciare debiti a destra e a manca, almeno lui non è scappato.

io mi sa che mi levo dalle palle....

Greata ha scritto:Il problema di fondo è la convivenza, dovrebbe essere abolita, è una cosa che ti logora dentro.

Persone sempre nuove a casa, casa tua che diventa un via vai di gente dove tutti hanno le chiavi del portone di ingresso, gente maleducata e sporca che pretende che fai le pulizie per loro perché a loro "fa schifo pulire il bagno", gente che si rifiuta di pagare le bollette perché "io studio sempre in biblioteca a casa non ci sto mai" oppure "io la cucina non la pulisco perché io mangio a mensa".
Ho avuto anche una coinquilina che per non utilizzare la lavatrice (e neanche il detersivo per i panni) lavava i suoi vestiti con il bagnoschiuma oppure li lasciava a prendere aria sullo stendino.
Gente che confonde la convivenza come un'eterna gita del quinto superiore, un eterno festino dove invitano gente che invita altra gente. E tu? Ti viene chiesto di andartene di casa perché loro si devono divertire.

E più vado avanti e più incontro gente prepotente che si comportano come cani che pisciano in ogni angolo per delimitare gli spazi, mentre basterebbe solo rispettare gli spazi degli altri e se non ci parliamo è anche meglio.

Mi sono rotta.

be non è facile.
ti dico la mia: per tutta l'università (5 anni e mezzo)ho vissuto in un appartamento di 3 camere doppie. eravamo 6 maschi tutti igniti l'uno all'altro. praticamente zero problemi e 3 amici per la vita. gli altri più omeno scomparsi e vabé pace così.

dopo ho diviso appartamenti misti e ho capito che ci può stare solo 1 donna ad appartamento. l'ideale è 2 uomini e 1 donna. tutto più equilibrato e nessuna frizione. al netto delle psicopatologie eventuali, ovvio.

cmq verso i 30 anni ho cominciato a stare da solo. e so di esser stato fortunato.
in bocca al lupo, cmq

SoTTO di nove ha scritto:I peggiori erano tutti pugliesi

Come disse Checco Zalone "La Puglia è lunga".
Sotto precisa le varie zone e ti potrò confermare o smentire.

Se vuoi un'anticipazione sono sicuro che quelli che hai conosciuto all'80% provenivano da Bari in su.
Il nord della Puglia è un feudo napoletano per quanto riguarda la mentalità, il linguaggio arabo, la tamarrità (copyright), ecc.. Se il prototipo di uomo per l'americano è il self-made man, per il barese è quello che nella vita riesce a dire almeno una volta (una sorta di pellegrinaggio a La Mecca) «l'ho fregato a quello!».

Lecce e provincia (con intensità man mano minore allontanandosi dal capoluogo) è una comunità di contadini vestiti a festa che guardandosi per troppo tempo il vestito buono alla fine si dimenticano di essere contadini nella realtà dei fatti. E allora in virtù del vestito (nemmeno fosse un titolo di studio) può capitare di ascoltare il leccese medio parlare, con lo stesso portamento di Cicerone, di qualsiasi tema (dal tridente messo in campo da Lerda -pur non andando mai allo stadio- alla teoria delle stringhe). E argomenta le proprie teorie con un'ingnoranza così pura che nemmeno il chimico di Breaking Bad riuscirebbe a sintetizzare.

Bari e Foggia

cicciuzzo ha scritto:io mi sa che mi levo dalle palle....

Io ho già dato.
E, dopo un anno di permanenza, sono felicissimo di averlo fatto.
Inoltre la mia dolce 3/4 è veramente felice del suo lavoro, cosa che in Italia accadeva poche volte.

Greata ha scritto:Il problema di fondo è la convivenza, dovrebbe essere abolita, è una cosa che ti logora dentro.

Persone sempre nuove a casa, casa tua che diventa un via vai di gente dove tutti hanno le chiavi del portone di ingresso, gente maleducata e sporca che pretende che fai le pulizie per loro perché a loro "fa schifo pulire il bagno", gente che si rifiuta di pagare le bollette perché "io studio sempre in biblioteca a casa non ci sto mai" oppure "io la cucina non la pulisco perché io mangio a mensa".
Ho avuto anche una coinquilina che per non utilizzare la lavatrice (e neanche il detersivo per i panni) lavava i suoi vestiti con il bagnoschiuma oppure li lasciava a prendere aria sullo stendino.
Gente che confonde la convivenza come un'eterna gita del quinto superiore, un eterno festino dove invitano gente che invita altra gente. E tu? Ti viene chiesto di andartene di casa perché loro si devono divertire.

E più vado avanti e più incontro gente prepotente che si comportano come cani che pisciano in ogni angolo per delimitare gli spazi, mentre basterebbe solo rispettare gli spazi degli altri e se non ci parliamo è anche meglio.

Mi sono rotta.

Il problema è semplicemente che non è casa "tua"
Ma che devi dividerla con persone non scelte da te...
e la gente sono cattivi ( e rompicoglioni...)

SoTTO di nove ha scritto:Bari e Foggia

Baresi non è ho mai conosciuto. Foggiani, purtroppo, si.

Nel complesso meglio i leccesi dai.

Gli umbri sono tutti belli, bravi e intelligenti.

Vedi me, termo e drugo.

Gerda ha scritto:Gli umbri sono tutti belli, bravi e intelligenti.

Vedi me, termo e drugo.

Vabè ma io non faccio testo. Sono per tre quarti abruzzese e per un quarto umbro. Non sono puro...

ps: Dovremmo organizzare un incontro a tre (evitate i doppi sensi voi utenti mal fidati) per una bevuta.

Allora io non sono per nulla aggressiva e cerco e il più delle volte, riuscendoci, di fare amicizia con tutti.
Sono riuscita a stringere amicizia con le mie coinquiline con cui io stessa all'inizio ho avuto qualche problema, però alla fine ho cercato di trovare dei punti d'incontro, mostrarmi collaborativa e adesso stiamo proprio serene insieme, è nata un'amicizia.

L'esperienza più bella di convivenza l'ho avuta in Sicilia, spesso raccontavo qualcosa qui sul forum, eravamo tre ragazze e un gatto. Un rapporto di convivenza bellissimo, tanto che anche se distanti (Io a Salerno, una a Milano e l'altra a Palermo) cerchiamo sempre di vederci.

Ho convissuto sia con ragazze che con ragazzi, qualche screzio è normale che ci sia ma una volta trovato l'equilibrio sono stata bene.

Questa sin dal primo giorno, è stata ostile nei miei confronti, mentre spiegavo le nostra sistemazione (pulizie, roba in comune, spazzatura, ecc) mi ripeteva " va beh io faccio a modo mio", "le cose mie le metto dove mi pare", inoltre si è presentata dipingendosi come una tipa "scattiosa"e che lei conosce cattiva gente dei ghetti calabresi e che insomma, lei avrebbe fatto quello che le pareva a casa.
(In pratica mi spiegava che qualsiasi cosa che non le piaceva a casa l'avrebbe rotta per poi farsela cambiare dal proprietario, "del resto questa adesso è casa mia e faccio quello che voglio")

Apposto, come le dissi, per me può spaccare tutta casa, l'importante è che non mi rende partecipe delle sue stronzate, perché non voglio essere sua complice.
Io a parte che ho i cazzi miei che non devo raccontare di certo a lei, visto questi presupposti ho cercato di parlarne il meno possibile.
E poi il resto lo sapete.

Che lei pianga a me ne frega poco, anch'io quando iniziai a vivere da sola ho avuto i miei brutti momenti, lo so benissimo com'è. Ma che ti metti a piangere dopo che hai fatto di tutto per fracassarmi le scatole, no divento cattiva.