[O.T.] influenza suina
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è tutto il giorno che, man mano che arrivano le notizie da messico e stati uniti, provo un senso di inquietudine.
e voi?
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Nessuno siam perfetti, ciascuno abbiamo i suoi difetti (A. Mingardi)
- OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] influenza suina
Quali sono i comportamenti a rischio ?gege_63 ha scritto:è tutto il giorno che, man mano che arrivano le notizie da messico e stati uniti, provo un senso di inquietudine.
e voi?
Non mi dire fare sesso occasionale !
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niente panico, qui siamo tutti suini.
l' ennesima puttanata tipo aviaria: appena si vedeva un passerotto barcollare si urlava alla pandemia.
quali oscure lotte fra le aziende alimentari si nascondono? canella lo sa.
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non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente
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Allarme per l'influenza da suini
Morte oltre 60 persone in Messico
Oms: «àˆ un'emergenza internazionale». A Città del Messico chiuse scuole e luoghi pubblici
RIUNIONE OMS - L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) è pronta a dichiarare che l'epidemia di influenza da suini in Messico e negli Stati Uniti è «un evento di sanità pubblica che richiede attenzione a livello internazionale». àˆ attesa a breve una dichiarazione ufficiale in questo senso relativa anche alle regole sanitarie che dovranno essere adottate a livello internazionale«. A Ginevra l'Oms ha tenuto una riunione d'emergenza degli esperti internazionali per esaminare la situazione. «L'apparizione di un nuovo virus che si trasmette dai maiali all'uomo costituisce una situazione seria che va seguita da vicino» ha dichiarato il direttore dell'Oms Margaret Chan. «Non sappiamo ancora la possibile diffusione dell'infezione rispetto ai casi registrati in Messico e negli Stati Uniti». Chan ha detto che gli esperti ritengono che sia un nuovo virus che ha potenziale pandemico, ma non si sa ancora se possa causare una pandemia.
LA MALATTIA - Chan ha ribadito in pratica quello che già si sapeva, che è un nuovo virus, quello del tipo A H1N1 responsabile dei casi di influenza suina in Messico e negli Stati Uniti. Un virus simile «non è mai stato rilevato finora nei maiali o negli uomini», aveva rilevato la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Lo dimostrano le analisi condotte finora sui campioni biologici prelevati dai primi pazienti messicani e statunitensi. Per i primi l'analisi genetica è stata condotta in Canada e dimostra che il virus è composto per l'80% dal virus della febbre suina del Nord-America e per il 20% da una variante eurasiatica individuata per la prima volta in Thailandia. L'analisi genetica condotta dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc) su campioni prelevati dal primo dei due pazienti californiani infettati mostrano invece che il virus contiene segmenti di informazione genetica che provengono da altri quattro virus: quello dell'influenza suina del Nord-America, dell'influenza aviaria del Nord America, dell'influenza umana e dell'influenza suina Eurasiatica.
L'ALLARME PASSA A NEW YORK - Dalla California al Texas l'allerta per la febbre suina è arrivata a New York e al Kansas: otto studenti di un liceo di Queens sono risultati positivi a una influenza di ceppo A e le loro analisi sono state inviate ai centri federali di prevenzione di Atlanta per ulteriori accertamenti. Altri due casi sono stati confermati in Kansas. Nel caso di New York potrebbe essere la stessa influenza che ha fatto decine di vittime in Messico, ha detto l'assessore alla sanità Thomas Frieden precisando che in tutti i casi i sintomi sono leggeri e che gli studenti sono sulla via della guarigione. Il virus responsabile dei casi in Messico appartiene alla famiglia A/H1N1. L'allarme a New York era scattato dopo che nelle ultime 48 ore decine di allievi della St. Francis Prep di Queens si erano sentiti male. Erano stati ordinati i test mentre la scuola venerdì aveva ordinato la sospensione di tutti i doposcuola dopo che un centinaio di allievi si erano messi in coda davanti all'infermeria denunciando malesseri influenzali.
OBAMA - Il presidente Barack Obama è stato la settimana scorsa in Messico e la Casa Bianca si è sentita oggi in dovere di precisare che il viaggio «non ha messo in pericolo» la salute del numero uno degli Usa. Intanto in California, dove si sono verificati sei dei dieci casi americani finora accertati (gli altri due sono stati registrati nella contea di Guadeloupe in Texas), il governatore Arnold Schwarzenegger ha invitato al popolazione a misure preventive di buon senso per evitare contagi: coprirsi bocca e naso quando si starnuta, lavarsi le mani con acqua e sapone, evitare contatti ravvicinati con altre persone. La California ha attivato il centro operativo congiunto per le operazioni di emergenza e ha avviato contatti con le autorità messicane: «La nostra è una risposta forte e vigorosa», ha detto Schwarzenegger. Tutti i pazienti americani vivevano in zone di confine con il Messico e a Washington un funzionario del Pentagono ha reso noto che il Northern Command sta monitorando i focolai della malattia e valutando se prendere misure preventive per i militari di stanza lungo la frontiera. E intanto ai varchi di San Ysidro e Otay Mesa ai doganieri americane sono state distribuite mascherine protettive. Non è stata per il momento presa in considerazione l'ipotesi di chiudere la frontiera.
GLI USA: «NON PUà’ ESSERE CONTENUTA»- Secondo le autorità sanitarie americane la febbre suina che ha contagiato otto persone negli Usa si è largamente diffusa e non puó essere contenuta. Lo ha detto Anne Schuchat dei Centers for Disease Control and Prevention. «àˆ chiaro che è diffusa e che non possiamo contenere la diffusione del virus», ha detto la Schuchat che dirige ad interim i programmi di scienza e sanità pubblica dei Cdc. La responsabile americana ha detto che le autorità Usa stanno collaborando strettamente con Messico, Canada e con l'Organizzazione Mondiale della Sanità . Il portavoce della Casa Bianca Red Cherlin ha detto che l'amministrazione Obama sta seguendo da vicino la situazione.
RIUNIONE TECNICI UE - Per valutare la situazione europea predisporre una risposta comune alla possibile pandemia di influenza suina i tecnici di tutti i ministeri della Salute dell'Ue, saranno collegati in teleconferenza. Per l'Italia parteciperanno i membri della direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero del Lavoro e della Salute. Per il momento le principali contromisure sono state prese dal governo messicano. A Città del Messico sono state chiuse scuole e università , librerie, musei, cinema e teatri, mentre la gente inizia a girareper strada con la mascherina. Le partite di calcio in tutto il paese si disputano a porte chiuse. Misure di protezione per evitare il contagio sono state indicate alla popolazione: non visitare luoghi affollati, mantenersi lontani da persone con problemi respiratori, non condividere i pasti, ventilare le case e gli uffici. Il ministro messicano della Salute Cordova ha ammesso che si sta perfino studiando la possibilità di sospendere anche le attività lavorative nella capitale messicana.
ITALIA - In Italia il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha sottolineato che si sta seguendo la situazione «con estrema attenzione, in raccordo con gli altri Paesi europei, ma senza allarmismi e senza sottovalutazione». «Il Ministero sta monitorando ora per ora in costante contatto con gli organismi europei e internazionali l'evolversi della situazione in Messico e negli Stati Uniti», fa sapere il Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio. Da venerdì sono state allertate in particolare la rete di controllo Influnet del Ministero, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità , e le altre strutture per la sorveglianza del virus sul territorio. Gli Uffici di sanità marittima ed aerea del Ministero sono pronti a fornire informazioni per i viaggiatori diretti e provenienti dai Paesi in cui si sono verificati casi di influenza suina e si sta predisponendo l'attivazione di un numero verde dedicato di supporto per fornire informazioni a tali viaggiatori. Sono stati allertati anche gli assessorati alla sanità delle Regioni e delle Province e autonome, sottolineando l'opportunità di evitare inutili allarmismi. àˆ ancora in fase di valutazione, afferma il ministero, l'opportunità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere. Si segnala, infine, che l'Italia dispone di un preciso Piano concordato con gli altri Stati dell'Unione Europea di preparazione e risposta ad un'eventuale pandemia influenzale e di ampie scorte di farmaci antivirali da utilizzarsi in caso di necessità .
Il ministero della Salute sta inoltre approntando un volantino informativo che verrà distribuito in tutti gli aeroporti italiani dedicato ai cittadini in partenza per Città del Messico. Il documento conterrà informazioni sul virus da suini che ha colpito la capitale messicana e consigli pratici sui comportamenti a cui attenersi.
Morte oltre 60 persone in Messico
Oms: «àˆ un'emergenza internazionale». A Città del Messico chiuse scuole e luoghi pubblici
RIUNIONE OMS - L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) è pronta a dichiarare che l'epidemia di influenza da suini in Messico e negli Stati Uniti è «un evento di sanità pubblica che richiede attenzione a livello internazionale». àˆ attesa a breve una dichiarazione ufficiale in questo senso relativa anche alle regole sanitarie che dovranno essere adottate a livello internazionale«. A Ginevra l'Oms ha tenuto una riunione d'emergenza degli esperti internazionali per esaminare la situazione. «L'apparizione di un nuovo virus che si trasmette dai maiali all'uomo costituisce una situazione seria che va seguita da vicino» ha dichiarato il direttore dell'Oms Margaret Chan. «Non sappiamo ancora la possibile diffusione dell'infezione rispetto ai casi registrati in Messico e negli Stati Uniti». Chan ha detto che gli esperti ritengono che sia un nuovo virus che ha potenziale pandemico, ma non si sa ancora se possa causare una pandemia.
LA MALATTIA - Chan ha ribadito in pratica quello che già si sapeva, che è un nuovo virus, quello del tipo A H1N1 responsabile dei casi di influenza suina in Messico e negli Stati Uniti. Un virus simile «non è mai stato rilevato finora nei maiali o negli uomini», aveva rilevato la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Lo dimostrano le analisi condotte finora sui campioni biologici prelevati dai primi pazienti messicani e statunitensi. Per i primi l'analisi genetica è stata condotta in Canada e dimostra che il virus è composto per l'80% dal virus della febbre suina del Nord-America e per il 20% da una variante eurasiatica individuata per la prima volta in Thailandia. L'analisi genetica condotta dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc) su campioni prelevati dal primo dei due pazienti californiani infettati mostrano invece che il virus contiene segmenti di informazione genetica che provengono da altri quattro virus: quello dell'influenza suina del Nord-America, dell'influenza aviaria del Nord America, dell'influenza umana e dell'influenza suina Eurasiatica.
L'ALLARME PASSA A NEW YORK - Dalla California al Texas l'allerta per la febbre suina è arrivata a New York e al Kansas: otto studenti di un liceo di Queens sono risultati positivi a una influenza di ceppo A e le loro analisi sono state inviate ai centri federali di prevenzione di Atlanta per ulteriori accertamenti. Altri due casi sono stati confermati in Kansas. Nel caso di New York potrebbe essere la stessa influenza che ha fatto decine di vittime in Messico, ha detto l'assessore alla sanità Thomas Frieden precisando che in tutti i casi i sintomi sono leggeri e che gli studenti sono sulla via della guarigione. Il virus responsabile dei casi in Messico appartiene alla famiglia A/H1N1. L'allarme a New York era scattato dopo che nelle ultime 48 ore decine di allievi della St. Francis Prep di Queens si erano sentiti male. Erano stati ordinati i test mentre la scuola venerdì aveva ordinato la sospensione di tutti i doposcuola dopo che un centinaio di allievi si erano messi in coda davanti all'infermeria denunciando malesseri influenzali.
OBAMA - Il presidente Barack Obama è stato la settimana scorsa in Messico e la Casa Bianca si è sentita oggi in dovere di precisare che il viaggio «non ha messo in pericolo» la salute del numero uno degli Usa. Intanto in California, dove si sono verificati sei dei dieci casi americani finora accertati (gli altri due sono stati registrati nella contea di Guadeloupe in Texas), il governatore Arnold Schwarzenegger ha invitato al popolazione a misure preventive di buon senso per evitare contagi: coprirsi bocca e naso quando si starnuta, lavarsi le mani con acqua e sapone, evitare contatti ravvicinati con altre persone. La California ha attivato il centro operativo congiunto per le operazioni di emergenza e ha avviato contatti con le autorità messicane: «La nostra è una risposta forte e vigorosa», ha detto Schwarzenegger. Tutti i pazienti americani vivevano in zone di confine con il Messico e a Washington un funzionario del Pentagono ha reso noto che il Northern Command sta monitorando i focolai della malattia e valutando se prendere misure preventive per i militari di stanza lungo la frontiera. E intanto ai varchi di San Ysidro e Otay Mesa ai doganieri americane sono state distribuite mascherine protettive. Non è stata per il momento presa in considerazione l'ipotesi di chiudere la frontiera.
GLI USA: «NON PUà’ ESSERE CONTENUTA»- Secondo le autorità sanitarie americane la febbre suina che ha contagiato otto persone negli Usa si è largamente diffusa e non puó essere contenuta. Lo ha detto Anne Schuchat dei Centers for Disease Control and Prevention. «àˆ chiaro che è diffusa e che non possiamo contenere la diffusione del virus», ha detto la Schuchat che dirige ad interim i programmi di scienza e sanità pubblica dei Cdc. La responsabile americana ha detto che le autorità Usa stanno collaborando strettamente con Messico, Canada e con l'Organizzazione Mondiale della Sanità . Il portavoce della Casa Bianca Red Cherlin ha detto che l'amministrazione Obama sta seguendo da vicino la situazione.
RIUNIONE TECNICI UE - Per valutare la situazione europea predisporre una risposta comune alla possibile pandemia di influenza suina i tecnici di tutti i ministeri della Salute dell'Ue, saranno collegati in teleconferenza. Per l'Italia parteciperanno i membri della direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero del Lavoro e della Salute. Per il momento le principali contromisure sono state prese dal governo messicano. A Città del Messico sono state chiuse scuole e università , librerie, musei, cinema e teatri, mentre la gente inizia a girareper strada con la mascherina. Le partite di calcio in tutto il paese si disputano a porte chiuse. Misure di protezione per evitare il contagio sono state indicate alla popolazione: non visitare luoghi affollati, mantenersi lontani da persone con problemi respiratori, non condividere i pasti, ventilare le case e gli uffici. Il ministro messicano della Salute Cordova ha ammesso che si sta perfino studiando la possibilità di sospendere anche le attività lavorative nella capitale messicana.
ITALIA - In Italia il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha sottolineato che si sta seguendo la situazione «con estrema attenzione, in raccordo con gli altri Paesi europei, ma senza allarmismi e senza sottovalutazione». «Il Ministero sta monitorando ora per ora in costante contatto con gli organismi europei e internazionali l'evolversi della situazione in Messico e negli Stati Uniti», fa sapere il Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio. Da venerdì sono state allertate in particolare la rete di controllo Influnet del Ministero, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità , e le altre strutture per la sorveglianza del virus sul territorio. Gli Uffici di sanità marittima ed aerea del Ministero sono pronti a fornire informazioni per i viaggiatori diretti e provenienti dai Paesi in cui si sono verificati casi di influenza suina e si sta predisponendo l'attivazione di un numero verde dedicato di supporto per fornire informazioni a tali viaggiatori. Sono stati allertati anche gli assessorati alla sanità delle Regioni e delle Province e autonome, sottolineando l'opportunità di evitare inutili allarmismi. àˆ ancora in fase di valutazione, afferma il ministero, l'opportunità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere. Si segnala, infine, che l'Italia dispone di un preciso Piano concordato con gli altri Stati dell'Unione Europea di preparazione e risposta ad un'eventuale pandemia influenzale e di ampie scorte di farmaci antivirali da utilizzarsi in caso di necessità .
Il ministero della Salute sta inoltre approntando un volantino informativo che verrà distribuito in tutti gli aeroporti italiani dedicato ai cittadini in partenza per Città del Messico. Il documento conterrà informazioni sul virus da suini che ha colpito la capitale messicana e consigli pratici sui comportamenti a cui attenersi.
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INTERVISTA A GIANNI REZZA, EPIDEMIOLOGO DELL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITà€
Influenza suina: che cosa c'è da sapere
«Non sappiamo ancora quanto è letale il virus». «Per la diffusione la stagionalità è a nostro favore». «Nessun problema per la catena alimentare»
MILANO -C'è da preoccuparsi per l'influenza di origine suina che ha colpito il Messico e gli Stati Uniti? Questa volta «ci siamo davvero»? E' la tanto temuta e attesa pandemia?
«Si sa ancora poco sull'andamento di questo focolaio epidemico ma si sa che il virus è un H1 N1, come quello della "Spagonola"» spiega Gianni Rezza epidemiologo del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità , di Roma. «E' vero che i virus H1 N1 sono sempre circolati, tant'è vero che sono entrati nella composizione dei vaccini, questo peró è di origine suina e sembra avere componenti geniche nuove, e , aspetto più importante, pare in grado di trasmettersi da uomo a uomo: questo è il motivo all'origine dei focolai in Messico e negli Stati Uniti e dei relativi allarmi».
QUANTO àˆ LETALE -Ma quanto è «mortale» questo virus? «A questo proposito va fatta una distinzione fra Stati Uniti e Messico» chiarisce l'esperto. «Mentre i casi negli Usa sembrano essere stati tutti lievi, come una banale influenza, l'effettiva letalità dei focolai in Messico va ancora stabilita perchè le informazioni sono ancora preliminari. Infatti sembra che non siano morti bambini piccoli e anziani, cioè la fasce normalmente a rischio in qualsiasi influenza bensì giovani adulti, e questo farebbe propendere per una letalità fuori dell'ordinario. Peró, d'altro canto, si dice anche che su 800 casi di infezione ci siano stati 60 decessi, di cui peró solo 20 confermati. Se il tasso di letalità fosse effettivamente di 60 su 800 sarebbe alto, ma se fosse di 20 su 800 la valutazione sarebbe diversa e meno allarmante. Se poi si scoprisse che ci sono stati altri casi di infezione per ora non registrati e il numero di morti rimanesse lo stesso la preoccupazione per la letalità del virus scenderebbe decisamente». «L'unica cosa che si puó dire oggi è che è presto per pronunciarsi con certezza sul tasso di letalità dell'infezione e che bisogna essere molto cauti prima di trarre conclusioni dai dati finora a disposizione».
PUà’ ARRIVARE IN ITALIA? -Questa epidemia puó arrivare in Italia? «Per ora è impossibile dirlo, ma possiamo fare alcuni considerazioni» risponde Rezza. «La prima è sulla stagionalità . Se è vero che in climi subtropicali la stagionalità ha un'importanza inferiore, alle nostre latitudini ha invece un peso. In Europa alla fine di aprile è decisamente insolito che si diffonda un'epidemia influenzale , perchè in Paesi come il nostro la diffusione dell'influenza ha una stagionalità abbastanza netta nel periodo autunnale-invernale, e questo gioca a nostro favore». «Certo» prosegue l'esperto, «si tratta di considerazioni di tipo probabilistico sulla scorta delle esperienze epidemiologiche, ovviamente non è possibile garantire che se i casi in Messico non dovessero essere arginati e il virus dovesse cominciare a diffondersi, sarebbero rispettati i criteri di stagionalità classica».
IL VACCINO -Nel caso in cui l'epidemia messicana dovesse diffondersi cosa si potrebbe fare? «In quel caso si porrebbe il problema di mettere a punto strategie vaccinali rapide» risponde l'epidemiologo. «Si porrebbe, in particolare, il problema di anticipare eventualmente una campagna vaccinale. Per ora, peró, è solo doveroso sviluppare meccanismi di controllo e sorveglianza, anche se rimane sempre la speranza che tutto possa rimanere confinato al Messico e l'allarme rientrare in breve tempo».
Sì, ma se le cose dovessero andare male e l'epidemia diffondersi quanto tempo occorrerebbe per preparare un vaccino? «Non dovrebbe essere difficile creare un vaccino specifico abbastanza rapidamente. Il problema sarebbe, casomai, produrlo in dosi sufficienti a fare una campagna vaccinale di massa in tempi brevi se dovesse davvero occorrere».
I FARMACI -Vale la pena procurarsi qualche farmaco attivo contro i virus influenzali ? Non c'è il rischio di una corsa all'accaparramento come nel caso dell'influenza aviaria? «Sembra che per ora il virus sia sensibile ai farmaci inibitori delle neuroaminidasi. Chiaramente quando un virus è sensibile a un certo antivirale, il farmaco puó essere uno strumento utile, ma la corsa all'approvvigionamento individuale è sbagliata, anche perchè si rischia di scambiare per influenza qualsiasi infezione virale (e in questo periodo è molto improbabile che lo sia). E usando male il farmaco non solo lo si prende inutilmente, ma si rischia di fargli perdere efficacia per quando dovesse essere davvero utile. Ripeto: non siamo in fase di allarme». «Certo, se una persona è appena tornata dalle zone del Messico dove c'è stata l'epidemia e gli viene la febbre li prenda pure, ma per ora in Italia non ci sono proprio altri casi in cui avrebbe senso».
MAIALI -C'è già che pensa che i maiali possano esser veicolo di infezione anche in Italia. «Per carità , non cadiamo in un panico assolutamente sconsiderato. Il problema di questo virus è che si diffonde da uomo a uomo, lasciamo stare i maiali. E a parte il fatto che non importiamo carne suina dal Messico per quanto ne so, i maiali italiani non sono un pericolo e si puó tranquillamente mangiare carne di maiale e salumi. Non generiamo un panico assurdo come è successo con l'aviaria».
DA «H5N1 A «H1N1»? - Una curiosità : ma non doveva essere un «H5N1» il virus che avrebbe creato le premesse per la temuta, nuova, grande pandemia influenzale? «L'influenza è ciclica, prima o poi, l'abbiamo sempre detto, un virus animale sarebbe venuto fuori. E come abbiamo visto, non era affatto detto che sarebbe stato il tanto temuto H5N1 . E anche adesso, non possiamo ancora dire se questo H1N1 sia il virus "cattivo" tanto atteso».
Luigi Ripamonti
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]