Paperinik ha scritto:L'anno scorso ero in vacanza in abruzzo e sono stato a visitare diversi borghi fra i quali Pacentro e Pescocostanzo. Ditemi come si mettono in sicurezza borghi del genere che son curioso.
Mettere al sicuro un paesino dell'appennino non è più difficile di mettere al sicuro un paesino in mezzo al Giappone...o sulla costa canadese...non servono gru gigantesche o mezzi da cantiere "fuori misura".
Il paese non va abbattuto e ricostruito, ma le case vanno semplicemente adeguate ( la casa "adeguata" non è quella che in un sisma non subisce danni, ma quella che non ti cade in testa seppellendoti...esiste anche il primo tipo, ma i costi sono molto più elevati)
Fondamentalmente le tecniche per rendere adeguatamente antisismica una casa in mattoni e muratura di fine 800-primi del 900 costano, circa, dai 150 ai 400 euro al m^2.
Non sono interventi difficili ed invasivi, ma:
vanno progettati ed eseguiti da personale competente, che sappia fare un progetto sensato ed organico...e messo in opera seguendo tutte le specifiche del progettista...quindi non magari "il geometra che mi fa meno e mio cugino che fa il muratore e me lo fa al sabato in nero"..
Tra l'altro, per un po' di anni (tra cui il 2016) la detrazione per adeguamenti antisismici è stata del 65% in 10 anni, quindi lo stato la sua parte la fa...e i privati che sono stati seduti una faglia a guardare secondo me sono dei pazzi criminali...e, purtroppo per loro, la natura ogni tanto il conto lo presenta...
Per quanto riguarda l'immenso patrimonio pubblico di meraviglie architettoniche che l'Italia possiede, dato che da 200 anni non ne costruiamo ( a detta di pan...), se lasciamo fare alla natura tra un po' ne avremo sempre meno di cui preoccuparci...almeno da Bologna alla Sicilia
Quindi la soluzione è stare a guardare? Oppure fare una lista di priorità, regione per regione, ed iniziare ad lavorare sulle opere più pregevoli a scendere? ci andranno 20, 30, magari 40 anni, dipendendo ovviamente da quanto denaro si vuole spendere, ma se non si inizia...
Negli Usa, che hanno ben poco di cui preoccuparsi, sono riusciti a mettere in sicurezza edifici enormi come il municipio di LA...che dovrebbe reggere un 8,2 o quello di Salt Lake City, che è un enorme mucchio di blocchi di sabbia...
https://en.wikipedia.org/wiki/Seismic_retrofit
https://en.wikipedia.org/wiki/Los_Angeles_City_Hall
https://en.wikipedia.org/wiki/Salt_Lake ... y_Building
Quello su cui lo stato è veramente colpevole è la assoluta mancanza di cultura del rischio: quanti di voi hanno, di fianco al letto, una scatola con caschetto, torcia, telo termico, fischietto, barrette e 5 litri d'acqua come tutti i giapponesi o tanti abitanti di LA? non è una spesa che cambia la vita...ma te la può salvare...
Oltre al fatto che la carta geologica d'Italia, per il 60% d'Italia risale a fine 800/primi del 900...forse sarebbe ora di terminarla e di iniziare ad usare i geologi non solo dopo il terremoto ma anche prima...
Sempre tornando ai borghi abruzzesi citati dal papero, magari parte di quei borghi è edificata su terreni pericolosi dal punto di vista sismico...e quello solo un geologo può dirlo...bene, quella porzione va PER FORZA abbandonata, senza tanti cazzi...in quel caso e solo in quel caso l'intervento dello stato è necessario...
Ma non possiamo pretendere che lo stato ci faccia tutto, a volte, anche su questioni importanti, sarebbe meglio che anche noi ci sbattessimo...