IDEM la Giorgi qua da una così mi sarei fatto uccidereDrogato_ di_porno ha scritto:la contessina oniria mi fece passare in secondo piano una pur mega figa isabella ferrari
[O.T.] Tributo ai leghisti
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
La Lega vuole obbligare le radio a trasmettere più musica italiana
La proposta di legge a prima firma Alessandro Morelli, ex direttore di Radio Padania, prevede che le emittenti nazionali passino almeno una canzone nostrana su tre.
La Lega ha presentato una proposta di legge per modificare i palinsesti musicali delle radio nazionali. Lo fa sapere l’Adnkronos. Puntare sulla musica italiana, dare spazio agli esordienti, tutelare la tradizione nazionale: è questo l'obiettivo della proposta a prima firma Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera e fino al 2018 direttore di Radio Padania.
UN TERZO DELLA PROGRAMMAZIONE RISERVATO ALL'ITALIA
«La vittoria di Mahmood all'Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica», ha detto all'Adnkronos Morelli: «Io preferisco», ha aggiunto, «aiutare gli artisti e i produttori del nostro Paese attraverso gli strumenti che ho come parlamentare». «Mi auguro infatti che questa proposta», ha detto parlando del suo progetto di legge, «dia inizio a un confronto ampio sulla creatività italiana e soprattutto sui nostri giovani».
Nel testo, che riporta le firme anche dei deputati Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato e Zordan, dal titolo 'disposizioni in materia di programmazione radiofonica della produzione musicale italiana', si chiede, come si legge nell'articolo 2, che «le emittenti radiofoniche, nazionali e private» debbano riservare «almeno un terzo della loro programmazione giornaliera alla produzione musicale italiana, opera di autori e di artisti italiani e incisa e prodotta in Italia, distribuita in maniera omogenea durante le 24 ore di programmazione».
PREVISTA LA SOSPENSIONE DELLE RADIO INADEMPIENTI
Inoltre una quota «pari almeno al 10 per cento della programmazione giornaliera della produzione musicale italiana è riservata alle produzioni degli artisti emergenti». Si stabilisce, inoltre che anche che «la vigilanza sull’applicazione della presente legge è affidata all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni» e che «in aggiunta a quanto espressamente previsto dalla normativa vigente, l’Autorità, a fronte della reiterata inosservanza delle disposizioni di cui alla presente legge, può in ultima distanza disporre la sospensione dell’attività radiofonica da un minimo di otto ad un massimo di trenta giorni».
L'ESEMPIO DELLA FRANCIA
Secondo gli ultimi dati, citati da Morelli, nelle dieci emittenti radiofoniche più ascoltate in Italia la quota media di repertorio italiano è inferiore al 23%, con alcuni casi limite di emittenti (specializzate e non) in cui tale quota è uguale o inferiore al 10%. Una proposta che richiama altri esempi in Europa, come il sistema delle 'quote', già impiegato da molto tempo in Francia, dove dal 1994, con l'approvazione della 'legge Toubon' sull’uso e la promozione della lingua francese in tutti i contesti, le radio transalpine sono obbligate a trasmettere musica francese per una quota pari almeno al 40% della programmazione giornaliera.
La proposta di legge a prima firma Alessandro Morelli, ex direttore di Radio Padania, prevede che le emittenti nazionali passino almeno una canzone nostrana su tre.
La Lega ha presentato una proposta di legge per modificare i palinsesti musicali delle radio nazionali. Lo fa sapere l’Adnkronos. Puntare sulla musica italiana, dare spazio agli esordienti, tutelare la tradizione nazionale: è questo l'obiettivo della proposta a prima firma Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera e fino al 2018 direttore di Radio Padania.
UN TERZO DELLA PROGRAMMAZIONE RISERVATO ALL'ITALIA
«La vittoria di Mahmood all'Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica», ha detto all'Adnkronos Morelli: «Io preferisco», ha aggiunto, «aiutare gli artisti e i produttori del nostro Paese attraverso gli strumenti che ho come parlamentare». «Mi auguro infatti che questa proposta», ha detto parlando del suo progetto di legge, «dia inizio a un confronto ampio sulla creatività italiana e soprattutto sui nostri giovani».
Nel testo, che riporta le firme anche dei deputati Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato e Zordan, dal titolo 'disposizioni in materia di programmazione radiofonica della produzione musicale italiana', si chiede, come si legge nell'articolo 2, che «le emittenti radiofoniche, nazionali e private» debbano riservare «almeno un terzo della loro programmazione giornaliera alla produzione musicale italiana, opera di autori e di artisti italiani e incisa e prodotta in Italia, distribuita in maniera omogenea durante le 24 ore di programmazione».
PREVISTA LA SOSPENSIONE DELLE RADIO INADEMPIENTI
Inoltre una quota «pari almeno al 10 per cento della programmazione giornaliera della produzione musicale italiana è riservata alle produzioni degli artisti emergenti». Si stabilisce, inoltre che anche che «la vigilanza sull’applicazione della presente legge è affidata all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni» e che «in aggiunta a quanto espressamente previsto dalla normativa vigente, l’Autorità, a fronte della reiterata inosservanza delle disposizioni di cui alla presente legge, può in ultima distanza disporre la sospensione dell’attività radiofonica da un minimo di otto ad un massimo di trenta giorni».
L'ESEMPIO DELLA FRANCIA
Secondo gli ultimi dati, citati da Morelli, nelle dieci emittenti radiofoniche più ascoltate in Italia la quota media di repertorio italiano è inferiore al 23%, con alcuni casi limite di emittenti (specializzate e non) in cui tale quota è uguale o inferiore al 10%. Una proposta che richiama altri esempi in Europa, come il sistema delle 'quote', già impiegato da molto tempo in Francia, dove dal 1994, con l'approvazione della 'legge Toubon' sull’uso e la promozione della lingua francese in tutti i contesti, le radio transalpine sono obbligate a trasmettere musica francese per una quota pari almeno al 40% della programmazione giornaliera.
"Kindly separated by nature and a wide ocean from the exterminating havoc of one quarter of the globe" (Thomas Jefferson)
“Per nostra fortuna la natura ed un vasto oceano ci separano dalle devastazioni sterminatrici di un quarto del globo” (Thomas Jefferson)
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
Quindi i salvinos vogliono ancora più mahmood in radio??
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
è una proposta che ciclicamente torna in auge. Stavolta viene dalla Lega e viene vista come un prima gli italiani.
Nemmeno 2/3 anni fa la stessa proposta veniva da Franceschini.
Non sarebbe nemmeno tanto campata in aria se non fosse che molte radio non sono generiche ma si differenziano più sul tipo di musica che non su italiana/straniera. Ed alcune perderebbero la loro peculiarità se costrette a trasmettere Loredana Bertè.
Nemmeno 2/3 anni fa la stessa proposta veniva da Franceschini.
Non sarebbe nemmeno tanto campata in aria se non fosse che molte radio non sono generiche ma si differenziano più sul tipo di musica che non su italiana/straniera. Ed alcune perderebbero la loro peculiarità se costrette a trasmettere Loredana Bertè.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
forse le radio generaliste già sono ampiamente nei limiti che vorrebbero imporre, io ascolto DJ e una canzone su tre è italiana già ora
poi ha ragione SoTTo se una radio è chiaramente indirizzata verso un tipo di musica magari non potrà rispettare le regole, ma non credo che per questo vada chiusa, un vegano non entra in macelleria se fuori c'è scritto macelleria
poi ha ragione SoTTo se una radio è chiaramente indirizzata verso un tipo di musica magari non potrà rispettare le regole, ma non credo che per questo vada chiusa, un vegano non entra in macelleria se fuori c'è scritto macelleria
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
https://www.corriere.it/politica/19_feb ... b7f8.shtml
ragazzacci questi leghisti di ultima generazione.....
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
https://www.globalist.it/media/2019/02/ ... 37777.html
Salvini si traveste da sardo mentre il Tg2 Post lo incensa a voci unificate
Oggi non aveva la divisa (abusiva) della Polizia, ma la felpa era quella dei Quattro Mori, ossia il simbolo della Sardegna.
E così nella continua sceneggiata salviniana ci mancava solo il travestimento da sardo, fatto da uno che non molto tempo fa, mentre dava dei ‘colerosi’ ai napoletani, definiva i sardi ‘pastori’ ma non nel senso nobile del termine, ma con disprezzo.
Ora il nuovo trasformista della politica (prima il Nord, prima gli italiani e perfino prima i sardi) è stato protagonista di una imbarazzante marchetta elettorale fatta a ridosso delle elezioni regionali sarde (a Zedda e agli altri candidati sarà dato egual spazio? Ovviamente no) nella trasmissione Tg2 Post nella quale un coro di adulatori gli ha consentito di spiegare - senza un vero contraddittorio - quanto lui fa e farà di buono per la Sardegna e per l’Italia.
Così nel Tg2 ribattezzato TgSalvini c’erano 'scomodissimi' ospiti: il direttore dell’Unione Sarda che ha spiegato quanto questo governo sia eccellente e quanto Salvini abbia ragione. Poi il vice-direttore di Libero - il giornale della patata bollente e degli immigrati per che portano le malattie - a spiegare quanto Salvini abbia ragione. E poi, non paghi, un servizio dalla Russia nel quale un consigliere di Putin (altro esempio di democrazia) spiegava quanto Salvini avesse ragione. E tre.
Il tutto condito da un intervento del magistrato in pensione Carlo Nordio - quello che da pm andava a cena con Cesare Previti e al quale il ministro leghista della Giustizia Castelli voleva far riscrivere il codice penale - che spiegava che Salvini aveva ragione sulla Diciotti, che i migranti non avevano titolo a chiedere risarcimenti sulla Diciotti e che della Diciotti si era più o meno parlato abbastanza.
Una strombazzata umiliante per il servizio pubblico, così 'sovranista' da essere inginocchiato al sovrano di riferimento. E da querela per uso abusivo dei Quattro Mori.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
ce l'ha sempre avuto duro il buon umbertone
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
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Drogato_ di_porno ha scritto:ce l'ha sempre avuto duro il buon umbertone
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2 ... 219943413/
Ma questo è un film di fantascienza? Il ministro degli interni che va a trovare un condannato con sentenza definita appena entrato in carcere?
(ma avete notato che tutti questo che sparano alle spalle dicono di aver subito miliardi di rapine e furti?)
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
E pure oggi le accise sulla benzina...
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
Unisciti anche tu a + Europa, e non sarai più deluso da promesse non mantenute.Capo Tribù ha scritto:E pure oggi le accise sulla benzina...
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Re: [O.T.] Tributo ai leghisti
Se mi prometti che + europa non mantiene le sue promesse potrei votarli.GeishaBalls ha scritto:Unisciti anche tu a + Europa, e non sarai più deluso da promesse non mantenute.Capo Tribù ha scritto:E pure oggi le accise sulla benzina...
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