Spiego in parole povere.
L'altra sera parlavo con un esportatore australiano ....
Parlando così, del più e del meno è venuto fuori che Camberra non è solo la capitale amministrativa ma anche la capitale pornografica dell'Australia!
Ma il concetto è ben lontano da quello che ci si aspetterebbe....
Praticamente il governo ha deciso di concentrare proprio nella capitale l'industria pornografica nazionale per riuscire comodamente a tenere sotto controllo la produzione e censurare tutto ció che non è considerato "normale".
Hanno addirittura ARRESTATO un tizio per dei video porno con dei polipi...Ok...Abbastanza perverso...Una denuncia magari ci stava...MA CAZZO L'ARRESTO!
Ok, immaginavo l'impronta puritana nel paese ma non so....Il fatto che sia un paese relativamente giovane, fatto da immigrati e galeotti, aperto alle nuove tecnologie e molto lontano dal Vaticano, mi ha sempre portato a pensare l'Australia come un paese relativamente liberale, un angolo felice del pianeta dove far quel cazzo che vuoi...
Invece è probabilmente come nella pubblicità del mulino bianco...Tutto perfetto ma impostato....Ci sono rimasto davvero di merda!
La proposta del porno bloccato era nell'aria anche in Italy o sbaglio?!
Parakarro ha scritto:Hanno addirittura ARRESTATO un tizio per dei video porno con dei polipi...Ok...Abbastanza perverso...Una denuncia magari ci stava...
La denuncia ci stava e sarebbe stato pure poco.
E' bene fermare in tempo questi individui che utilizzano i polipi per scopi immorali, invece di metterli a bolllire vivi per delle ore, farli a pezzi e cibarsene come tutte le persone normali.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
belnudo ha scritto: Per me il problema è che
austrALIA fa rima con itALIA.
E' un po' il problema di tutti.
belnudo ha scritto:Se le cose stanno come dite
BOICOT australia
Bravo belnudo (a proposito: ti amo).
Boicottiamo il flusso di prodotti provenienti dall'Australia: boomerang decorati, portachiavi a forma di koala e scatolette di polipo al burro (peraltro buonissime, ma come le fanno?).
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
Mavco Pizellonio ha scritto:Boicottiamo il flusso di prodotti provenienti dall'Australia: boomerang decorati, portachiavi a forma di koala e scatolette di polipo al burro (peraltro buonissime, ma come le fanno?).
Alla luce dell'ultimo arresto, un'ideuzza l'avrei...
"Ultimo polpo a Parigi"?
Parakarro ha scritto:Hanno addirittura ARRESTATO un tizio per dei video porno con dei polipi...Ok...Abbastanza perverso...Una denuncia magari ci stava...
La denuncia ci stava e sarebbe stato pure poco.
E' bene fermare in tempo questi individui che utilizzano i polipi per scopi immorali, invece di metterli a bolllire vivi per delle ore, farli a pezzi e cibarsene come tutte le persone normali.
ma lo sanno tutti che il polpo, prima di essere mangiato, va sbattuto per bene
Parakarro ha scritto:Hanno addirittura ARRESTATO un tizio per dei video porno con dei polipi...Ok...Abbastanza perverso...Una denuncia magari ci stava...
La denuncia ci stava e sarebbe stato pure poco.
E' bene fermare in tempo questi individui che utilizzano i polipi per scopi immorali, invece di metterli a bolllire vivi per delle ore, farli a pezzi e cibarsene come tutte le persone normali.
ma lo sanno tutti che il polpo, prima di essere mangiato, va sbattuto per bene
E addentato in testa.
Ma questo, caro Sgrofo, lo facciamo io, te e norrin2007, che siamo persone normali.
L'ergastolo ci devono dare a questi che fanno le cose strane.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
Dai paragonarla addirittura col paese della CARFOGNA
aggiasco a Sydney
Inchiesta sulla prostituzione australiana. Strade libere, tasse pagate, controlli sanitari rigorosi: quasi un mestiere qualunque. Di Sidari
La colpa è di Daniele Miggino e dei suoi articoli pruriginosi! Perchè generalmente quando mi appresto a sedermi davanti al PC per scrivere il pezzo da mandare a Genova, dó sempre una scorsa ai giornali. E in questa quasi tiepida serata primaverile avrei quindi potuto raccontarvi di John Howard che si sta vendendo la Telstra (telefonia statale), raccontandoci la balla che - anche se gestita da privati - l'azienda garantirà lo stesso servizio anche nei luoghi spersi dell'outback australiano che, datasi la scarsa presenza demografica, rappresentano da sempre una perdita netta.
Invece, dopo aver letto su mentelocale.it della modella seminuda in vetrina, certamente suggestionato da tanta descrizione, sfogliando le pagine dell'Herald dove mi cadono gli occhi? Ma su un bell'articolo di Erin O'Dwyer, che riportando i dati di una ricerca della Monash University di Melbourne, ci offre uno spaccato preciso e "scaccia-stereotipi" sulla prostituzione in Australia.
Da dove comincio? Ma certo: dalla maitresse! Meglio accantonare subito la figura di donna ben pasciuta, avanti con gli anni, dalle chiome fiammanti, con il boa di piume di struzzo al collo. La titolare media del bordello downunder è una signora distinta, dai 40 ai 50, tailleur firmato e citazioni che vanno da Shakespeare al Buddha, qualche rischio in Borsa, generalmente single e tante ore passate in compagnia dei figli, ancora in tenera età .
Catherine, una delle tenutarie più di successo a Sydney, ha sul libro paga circa 100 ragazze che, sono sue parole, «non hanno niente da spartire con l'immagine hollywoodiana della prostituta tossicomane, tacchi a spillo e minigonna mozzafiato». Le signore che lavorano per Catherine - ma i dati riguardano l'intero universo australiano del sesso a pagamento - hanno un'età media di 29 anni, il 40% è madre, il 50% moglie o ha una relazione stabile. Il 20% sono studentesse universitarie o di scuole professionali. La maggior parte sono cresciute in famiglie di stampo tradizionale, il 66% in famiglie cattoliche o protestanti ed il 20% sono tuttora credenti.
Perchè la prostituzione? La stragrande maggioranza ha risposto che lo ha fatto per motivi finanziari.
«Questo fatto», ha affermato Maria McMahon, funzionaria dell'AIDS Council of NSW [New South Wales, lo stato di Sydney, ndr], «smitizza lo stereotipo che vuole le prostitute come donne affette da ninfomania. Prostituirsi», ha proseguito la McMahon, «è un'accettabile professione che richiede una forte componente di altruismo, necessaria a saper cogliere ed attenuare le ansie del visitatore. Sicuramente un certo interesse per il sesso aiuta, ma considerando la facilità con cui certe emozioni possono essere finte o recitate, si capisce come sia l'esigenza del cliente quella che ha la precedenza».
Un ruolo da benefattrice questo, che meriterebbe ben altra considerazione e ben diversa reazione che non la corrosiva ironia e la demonizzazione pubblica che le lavoratrici del sesso subiscono. Moltissime sono infatti quelle che intervistate per il sondaggio, hanno accettato di parlare a condizione di restare anonime.
Ma torniamo a snocciolare dati: ci sono circa 6000 prostitute in NSW impiegate in quasi 800 bordelli, di cui 600 solo a Sydney. Le "passeggiatrici", così comuni sulle strade italiche, sono qui meno dell'1%.
Il meretricio è ben regolamentato e le lavoratrici pagano regolarmente le tasse; il controllo sanitario è rigorosissimo e periodico, la prevenzione contro le malattie trasmissibili praticando sesso viene continuamente attuata attraverso specifici corsi e materiale informativo a profusione. La percentuale di tossicodipendenti è a livelli minimi. Il 75% delle ragazze non ha mai contratto malattie trasmesse sessualmente, nessuna è sieropositiva e la stragrande maggioranza di esse si sottopone ad un test clinico tre volte al mese.
Volendo varcare la soglia del boudoir, veniamo a sapere che la maggioranza delle prostitute ha lavorato per circa cinque anni, che la media dell'impiego è più o meno di un anno ed che il record è di otto. Ognuna delle ragazze incontra in media 26 clienti alla settimana usando nella quasi totalità il preservativo durante l'amplesso (99%) ed il sesso orale (87%).
Concludo riportando l'esperienza di Hayley (nome d'arte, naturalmente), 27 anni, arrivata a Sydney dal profondo outback per iscriversi all'università circa dieci anni fa.
Per mantenersi e pagarsi gli studi ha cominciato come massaggiatrice, ma dopo qualche tempo, visto l'ambiente di lavoro migliore ed i più lauti guadagni, ha iniziato a prostituirsi. Ha peró continuato a studiare ed ha ottenuto il suo PhD in Scienze Naturali da qualche mese. Arrotonda lo stipendio di ricercatrice presso un ateneo cittadino, introitando una media di 4000 dollari netti al mese; oltre ad aver accumulato un bel gruzzoletto in banca, ha investito in azioni sicure costruendosi un sereno avvenire. «Scienza è razionalità , intensità , fatica», dice, «prostituirsi invece è divertente, è un optional! In tanti si affannano a volerci salvare. Io non voglio essere salvata, io non ho bisogno di salvatori. Nessuno mi obbliga a prostituirmi, l'ho scelto io, questa è la differenza!».
Parakarro ha scritto:
Hanno addirittura ARRESTATO un tizio per dei video porno con dei polipi...Ok...Abbastanza perverso...Una denuncia magari ci stava...MA CAZZO L'ARRESTO!
Beh, sono d'accordo. Ma i polpi (i polipi sono tumori)...
Come accidenti possono entrare in un film porno?
I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini.