rileggendo i vecchi messaggi mi e' venuta in mente una cosa successa a RAIDUE un anno fa.
In una puntata di FURORE , ospite Michela Bruni, un tipo in diretta le dice CHE CI VOLEVI FARE CON LE MANETTE CHE LA POLIZIA TI HA REQUISITO AL CHECK IN DELL' AEREOPORTO QUALCHE TEMPO FA?
La nostra Michela e' impallidita e ha incominciato a balbettare. Il conduttore e' rimasto di pietra e non sapeva cosa dire e la Michela inquadrata di sfuggita si metteva la mano davanti al volto come per nascondersi.
Mi associo a texdionis EROS facci sognare!
Se ci sono problemi con L'ingaggio un testone ce lo metto io.
Tra l'altro ho la videocassetta ma la cambio solo con la VHS della prima puntata del processo con la Michela!!
catene e Michela Bruni
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
(da La Stampa 22/5/2002):
LE DONNE, GIOVANI E BELLISSIME, MOLTE DELL´EST EUROPEO, VENIVANO INVIATE IN DUBAI PER «TURNI» DI ALCUNE SETTIMANE
Squillo per gli sceicchi, due arresti a Milano
Indagata anche un´ex valletta della tv: «Era la maà®tresse»
MILANO
«Ti devi mettere la minigonna e andare senza mutande. Sì, come una p... E devi fare tutto quello che vogliono...». Marzo 2002, intercettazione
. Di più, molto di più che una semplice storia di sesso a pagamento. Dietro l´operazione portata a termine ieri dai carabinieri di Milano - con l´arresto di un «modellaro» e del suo braccio destro e la denuncia a piede libero di un´ex valletta di Biscardi e di un imprenditore fieristico - c´era il tentativo di far rivivere, in chiave pornografica, le Mille e una Notte. E di rivendere la fiaba, e qui sta il genio, agli stessi inventori: gli emiri arabi, famiglia reale compresa. I quali apprezzavano a tal punto l´idea da aver eletto Milano capitale delle loro trasgressioni, la miniera da cui attingere le «schiave bianche». Da qui, con cadenza mensile, partivano carovane di ragazze procaci e bellissime - 4, 5 per volta, per atterrare nei caravanserragli dei principi del Dubai, dove, in cambio di sesso sfrenato e un paio di settimane da concubine nei palazzi degli Emirati, ricevevano macchine, gioielli, vestiti e cifre da capogiro: 25 mila euro per spesucce e capricci, fino a 200 mila euro per le prestazioni sessuali. Quest´ultima cifra da condividere, tramite bonifico, con il «modellaro» arrestato ieri, al secolo Marco Nerozzi, detto «Big Jim», capelli color platino, fisico palestrato: uno di quei personaggi a tutto tondo che frequentano con la stessa disinvoltura bordelli e set fotografici, sfilate di moda e provini pornografici. Scrive il giudice Maurizio Grigo nel provvedimento di cattura: «Nerozzi aveva le potenzialità di favorire le proprie "donne" in casting fotografici di riviste del settore (una delle sue ragazze era apparsa sulla copertina di una nota rivista - Max di marzo, ndr -). Grazie a queste risorse riusciva sempre nel proprio intento di procacciamento». Accusato di sfruttamento e induzione alla prostituzione, era Nerozzi a quanto pare, il vero motore della storia. Lui e l´ex fidanzata: la bionda Michela Bruni, 23 anni, un fuggevole passato di stellina come valletta di Biscardi, qualche comparsata in sfilate di moda, un precedente giudiziario come sospetta complice di un gruppo di estorsori, infine volto (e corpo) del calendario di Boss, nonchè icona di siti Internet. Un tipo che negli Emirati, scrivono i carabinieri, «risultava essere la favorita della famiglia reale di Dubai». Tra la bionda e il platinato, secondo le accuse, un patto d´acciaio per il business in Medio Oriente: lui trovava le ragazze, facendole arrivare soprattutto da Ungheria e Romania; lei le istruiva sul mestiere che per altro non disedegnava di esercitare a tempo perso, recandosi a sua volta in Dubai almeno tre volte all´anno. Significativa un´intercettazione (tra le tante impubblicabili) dove la Bruni spiega a un´italiana abbigliamento e comportamento per «l´harem» in Dubai: «Devi andare lì come una t...». Ieri i carabinieri hanno faticato a concludere l´inventario dei beni sequestrati: solo la Bruni disponeva di quattro conti bancari, che condivideva con Nerozzi, e di un parco macchine di almeno 5 superauto, tra cui una Porsche da oltre 150 mila euro. Per non parlare dell´appartamento da 600 metri quadrati in via Paolo Giovio, zona Vercelli Magenta, ristrutturato e con piscina. E´ qui che Nerozzi, qualche mese fa, dopo un litigio con l´ex compagna su come proseguire la ristrutturazione, fece appiccare dal suo brcacio destro un incendio nella portineria del palazzo affinchè gli inquilini non protestassero per lo strano giro della coppia. Un episodio che contribuì a far convergere le indagini sul suo conto. Il duo, secondo le accuse, era affiancato da un tuttofare, Francesco Ferrario, finito in manette, il quale s´incaricava di andare a prendere le ragazze straniere all´aeroporto, di sistemarle in un appartamento a due passi dal Duomo, di fornirle di visto d´ingresso e di accompagnarle dall´emissario degli sceicchi a Milano che provvedeva a selezionarle prima d´imbarcarle su un aereo per gli Emirati. Una meta talmente ambita dalle giovani che una ragazza, dalle misure non adatte ai desideri degli emiri, tanto insistette che le procurarono un chirurgo plastico perchè la carrozzasse alla bisogna. L´operazione durava poche settimane, in modo da non destare sospetti sul giro di bellissime dell´Est che nei tempi morti si prestavano magari anche per lavori più seri di modelle o mannequin. Infine i militari hanno denunciato un imprenditore, F.U., 39 anni, titolare di una società di servizi fieristici. A lui l´onere di provvedere alle italiane che pescava nel giro delle hostess della Fiera e che induceva alla prostituzione con uomini d´affari a colpi di 1000-2000 dollari per notte.
LE DONNE, GIOVANI E BELLISSIME, MOLTE DELL´EST EUROPEO, VENIVANO INVIATE IN DUBAI PER «TURNI» DI ALCUNE SETTIMANE
Squillo per gli sceicchi, due arresti a Milano
Indagata anche un´ex valletta della tv: «Era la maà®tresse»
MILANO
«Ti devi mettere la minigonna e andare senza mutande. Sì, come una p... E devi fare tutto quello che vogliono...». Marzo 2002, intercettazione
. Di più, molto di più che una semplice storia di sesso a pagamento. Dietro l´operazione portata a termine ieri dai carabinieri di Milano - con l´arresto di un «modellaro» e del suo braccio destro e la denuncia a piede libero di un´ex valletta di Biscardi e di un imprenditore fieristico - c´era il tentativo di far rivivere, in chiave pornografica, le Mille e una Notte. E di rivendere la fiaba, e qui sta il genio, agli stessi inventori: gli emiri arabi, famiglia reale compresa. I quali apprezzavano a tal punto l´idea da aver eletto Milano capitale delle loro trasgressioni, la miniera da cui attingere le «schiave bianche». Da qui, con cadenza mensile, partivano carovane di ragazze procaci e bellissime - 4, 5 per volta, per atterrare nei caravanserragli dei principi del Dubai, dove, in cambio di sesso sfrenato e un paio di settimane da concubine nei palazzi degli Emirati, ricevevano macchine, gioielli, vestiti e cifre da capogiro: 25 mila euro per spesucce e capricci, fino a 200 mila euro per le prestazioni sessuali. Quest´ultima cifra da condividere, tramite bonifico, con il «modellaro» arrestato ieri, al secolo Marco Nerozzi, detto «Big Jim», capelli color platino, fisico palestrato: uno di quei personaggi a tutto tondo che frequentano con la stessa disinvoltura bordelli e set fotografici, sfilate di moda e provini pornografici. Scrive il giudice Maurizio Grigo nel provvedimento di cattura: «Nerozzi aveva le potenzialità di favorire le proprie "donne" in casting fotografici di riviste del settore (una delle sue ragazze era apparsa sulla copertina di una nota rivista - Max di marzo, ndr -). Grazie a queste risorse riusciva sempre nel proprio intento di procacciamento». Accusato di sfruttamento e induzione alla prostituzione, era Nerozzi a quanto pare, il vero motore della storia. Lui e l´ex fidanzata: la bionda Michela Bruni, 23 anni, un fuggevole passato di stellina come valletta di Biscardi, qualche comparsata in sfilate di moda, un precedente giudiziario come sospetta complice di un gruppo di estorsori, infine volto (e corpo) del calendario di Boss, nonchè icona di siti Internet. Un tipo che negli Emirati, scrivono i carabinieri, «risultava essere la favorita della famiglia reale di Dubai». Tra la bionda e il platinato, secondo le accuse, un patto d´acciaio per il business in Medio Oriente: lui trovava le ragazze, facendole arrivare soprattutto da Ungheria e Romania; lei le istruiva sul mestiere che per altro non disedegnava di esercitare a tempo perso, recandosi a sua volta in Dubai almeno tre volte all´anno. Significativa un´intercettazione (tra le tante impubblicabili) dove la Bruni spiega a un´italiana abbigliamento e comportamento per «l´harem» in Dubai: «Devi andare lì come una t...». Ieri i carabinieri hanno faticato a concludere l´inventario dei beni sequestrati: solo la Bruni disponeva di quattro conti bancari, che condivideva con Nerozzi, e di un parco macchine di almeno 5 superauto, tra cui una Porsche da oltre 150 mila euro. Per non parlare dell´appartamento da 600 metri quadrati in via Paolo Giovio, zona Vercelli Magenta, ristrutturato e con piscina. E´ qui che Nerozzi, qualche mese fa, dopo un litigio con l´ex compagna su come proseguire la ristrutturazione, fece appiccare dal suo brcacio destro un incendio nella portineria del palazzo affinchè gli inquilini non protestassero per lo strano giro della coppia. Un episodio che contribuì a far convergere le indagini sul suo conto. Il duo, secondo le accuse, era affiancato da un tuttofare, Francesco Ferrario, finito in manette, il quale s´incaricava di andare a prendere le ragazze straniere all´aeroporto, di sistemarle in un appartamento a due passi dal Duomo, di fornirle di visto d´ingresso e di accompagnarle dall´emissario degli sceicchi a Milano che provvedeva a selezionarle prima d´imbarcarle su un aereo per gli Emirati. Una meta talmente ambita dalle giovani che una ragazza, dalle misure non adatte ai desideri degli emiri, tanto insistette che le procurarono un chirurgo plastico perchè la carrozzasse alla bisogna. L´operazione durava poche settimane, in modo da non destare sospetti sul giro di bellissime dell´Est che nei tempi morti si prestavano magari anche per lavori più seri di modelle o mannequin. Infine i militari hanno denunciato un imprenditore, F.U., 39 anni, titolare di una società di servizi fieristici. A lui l´onere di provvedere alle italiane che pescava nel giro delle hostess della Fiera e che induceva alla prostituzione con uomini d´affari a colpi di 1000-2000 dollari per notte.
«Un passaparola per le ragazze squillo»
Gli investigatori: così a Milano si reclutavano le donne da inviare negli Emirati arabi
Dopo il successo televisivo ottenuto con Biscardi, a quanti le chiedevano se fosse mai incappata in qualche brutta avventura in nome della notorietà aveva risposto con un sorriso malizioso e scuotendo la testa: «Puoi ricevere strane proposte, ma si puó sempre dire di no». Ma Michela Bruni, 23 anni, pugliese, ex valletta della seguita trasmissione sportiva, non era stata sincera. Di proposte indecenti ne ha avute tante e non le ha mai rifiutate. Sempre in cambio di soldi e costosi regali. Non si è negata neppure allo sceicco del Dubai in una settimana all'insegna del sesso senza inibizioni, in cambio di 100 mila euro, circa 200 milioni di vecchie lirette, più una Porsche come cadeau. Ma è finita male. E la bella Michela Bruni è finita sul registro degli indagati con l'accusa di induzione alla prostituzione. Con lei sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo di via Moscova il suo ex compagno, Marco Nerozzi, 41 anni, con precedenti contro il patrimonio, e Francesco Ferrario, 27 anni incensurato. I detective dell'Arma hanno inoltre indagato Fabio Ustignani, 39 anni, titolare di un'agenzia di servizi fieristici. Non solo. Il pm Luca Poniz, titolare dell'inchiesta, ha disposto il sequestro di alcuni conto correnti, auto di lusso (una Porsche Gt2, una Bmw X5, una Mercedes 5000) e un appartamento di 600 metri quadrati in via Giovio, in una delle zone residenziali della città , intestati all'ex valletta, per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Secondo l'accusa, a gestire il business milionario nel quale erano coinvolte dieci squillo d'alto bordo, due italiane, le altre ungheresi e romene, è Marco Nerozzi. Le ragazze venivano contattate in vari modi, ma soprattutto telefonicamente. Con un passaparola tra amici degli amici. La trappola era: «Ti rendo famosa se fai quello che ti dico». E, visti i lauti guadagni, le «reclute» eseguivano alla lettera la consegna impartita. E Nerozzi tratteneva per sè il 50 per cento delle cifre guadagnate. Mentre Francesco Ferrario è il suo factotum: autista personale, cassiere e accompagnatore delle prostitute. Lei, la bella Michela, è invece disponibile agli incontri «a luci rosse» e, forte delle amicizie nel mondo dello spettacolo, fa da intermediaria con le ragazze, una delle quali apparsa sulla copertina di marzo di un noto mensile.
L'indagine, denominata «Halcova», prende il via lo scorso settembre, quando gli investigatori del comando provinciale sono alle prese con due tentativi di incendio in due palestre milanesi. La loro attenzione cade su Marco Nerozzi e Francesco Ferrario, frequentatori di centri sportivi. A ottobre c'è un altro incendio appiccato nella portineria di via Giovio 43, proprio dove abita Nerozzi, in rotta con alcuni inquilini che avevano protestato per una piscina che lui voleva costruire. Così, dopo aver messo sotto controllo i telefoni dei sospettati, i carabinieri si rendono conto di trovarsi di fronte a un giro di ragazze squillo. Una vortice di amore a pagamento con principi e sceicchi degli Emirati arabi con i quali trascorrere settimane osè a suon di dollari. E, in questi incontri, la favorita della famiglia reale del Dubai era proprio Michela Bruni. Per averla nella sua reggia ovattata una settimana, lo sceicco aveva sborsato 100 mila euro. Ma l'organizzazione non disdegnava proporre incontri anche a personaggi nostrani del mondo dello spettacolo e dello sport. Con tariffe più abbordabili: 2 mila euro per una notte.
Si indaga ora sui quattro conti correnti, due intestati a Michela Bruni e due a Marco Nerozzi, su cui arrivavano i bonifici degli arabi. L'ex compagno di Michela Bruni si era fatto intestare una procura generale per gestire i beni patrimoniali, soldi compresi, della ragazza a cui veniva intestato ogni cosa.
Gli investigatori stanno anche valutando alcune amicizie del gruppo. Altri personaggi famosi potrebbero finire nell'inchiesta perchè non potevano non sapere come funzionava il business.
Michele Focarete
Cronaca di Milano
Gli investigatori: così a Milano si reclutavano le donne da inviare negli Emirati arabi
Dopo il successo televisivo ottenuto con Biscardi, a quanti le chiedevano se fosse mai incappata in qualche brutta avventura in nome della notorietà aveva risposto con un sorriso malizioso e scuotendo la testa: «Puoi ricevere strane proposte, ma si puó sempre dire di no». Ma Michela Bruni, 23 anni, pugliese, ex valletta della seguita trasmissione sportiva, non era stata sincera. Di proposte indecenti ne ha avute tante e non le ha mai rifiutate. Sempre in cambio di soldi e costosi regali. Non si è negata neppure allo sceicco del Dubai in una settimana all'insegna del sesso senza inibizioni, in cambio di 100 mila euro, circa 200 milioni di vecchie lirette, più una Porsche come cadeau. Ma è finita male. E la bella Michela Bruni è finita sul registro degli indagati con l'accusa di induzione alla prostituzione. Con lei sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo di via Moscova il suo ex compagno, Marco Nerozzi, 41 anni, con precedenti contro il patrimonio, e Francesco Ferrario, 27 anni incensurato. I detective dell'Arma hanno inoltre indagato Fabio Ustignani, 39 anni, titolare di un'agenzia di servizi fieristici. Non solo. Il pm Luca Poniz, titolare dell'inchiesta, ha disposto il sequestro di alcuni conto correnti, auto di lusso (una Porsche Gt2, una Bmw X5, una Mercedes 5000) e un appartamento di 600 metri quadrati in via Giovio, in una delle zone residenziali della città , intestati all'ex valletta, per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Secondo l'accusa, a gestire il business milionario nel quale erano coinvolte dieci squillo d'alto bordo, due italiane, le altre ungheresi e romene, è Marco Nerozzi. Le ragazze venivano contattate in vari modi, ma soprattutto telefonicamente. Con un passaparola tra amici degli amici. La trappola era: «Ti rendo famosa se fai quello che ti dico». E, visti i lauti guadagni, le «reclute» eseguivano alla lettera la consegna impartita. E Nerozzi tratteneva per sè il 50 per cento delle cifre guadagnate. Mentre Francesco Ferrario è il suo factotum: autista personale, cassiere e accompagnatore delle prostitute. Lei, la bella Michela, è invece disponibile agli incontri «a luci rosse» e, forte delle amicizie nel mondo dello spettacolo, fa da intermediaria con le ragazze, una delle quali apparsa sulla copertina di marzo di un noto mensile.
L'indagine, denominata «Halcova», prende il via lo scorso settembre, quando gli investigatori del comando provinciale sono alle prese con due tentativi di incendio in due palestre milanesi. La loro attenzione cade su Marco Nerozzi e Francesco Ferrario, frequentatori di centri sportivi. A ottobre c'è un altro incendio appiccato nella portineria di via Giovio 43, proprio dove abita Nerozzi, in rotta con alcuni inquilini che avevano protestato per una piscina che lui voleva costruire. Così, dopo aver messo sotto controllo i telefoni dei sospettati, i carabinieri si rendono conto di trovarsi di fronte a un giro di ragazze squillo. Una vortice di amore a pagamento con principi e sceicchi degli Emirati arabi con i quali trascorrere settimane osè a suon di dollari. E, in questi incontri, la favorita della famiglia reale del Dubai era proprio Michela Bruni. Per averla nella sua reggia ovattata una settimana, lo sceicco aveva sborsato 100 mila euro. Ma l'organizzazione non disdegnava proporre incontri anche a personaggi nostrani del mondo dello spettacolo e dello sport. Con tariffe più abbordabili: 2 mila euro per una notte.
Si indaga ora sui quattro conti correnti, due intestati a Michela Bruni e due a Marco Nerozzi, su cui arrivavano i bonifici degli arabi. L'ex compagno di Michela Bruni si era fatto intestare una procura generale per gestire i beni patrimoniali, soldi compresi, della ragazza a cui veniva intestato ogni cosa.
Gli investigatori stanno anche valutando alcune amicizie del gruppo. Altri personaggi famosi potrebbero finire nell'inchiesta perchè non potevano non sapere come funzionava il business.
Michele Focarete
Cronaca di Milano
-
Rave Kreator
- Nuovi Impulsi
- Messaggi: 352
- Iscritto il: 26/02/2002, 1:00
Qui c'è anche una piccola galleria fotografica della Bruni:
http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/artic ... 1039.shtml
http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/artic ... 1039.shtml
-
Super Zeta
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 16422
- Iscritto il: 27/03/2001, 2:00
-
Super Zeta
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 16422
- Iscritto il: 27/03/2001, 2:00
-
Ospite
vi riferite a mastrota?
a parte il fatto che e' un uomo di spettacolo eccezionale e che sa usare la voce(raggiunge 5 ottave e non scherzo!)
e' possibilissimo che non sapesse il giro!
perche' ogni volta dovete pensare alle cattiverie?
per esempio natalia estrada sta con francesco giorgino solo per amore!
siete solo invidiosi ecco!
il mondo delle celebrita' non sara' illibato ma da qui a farne un covo di senza cuore..c'è ne passa!
forse sono ingenuo?
16 anni sono pochi?
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Brendon il 2002-05-22 23:53 ]</font>
a parte il fatto che e' un uomo di spettacolo eccezionale e che sa usare la voce(raggiunge 5 ottave e non scherzo!)
e' possibilissimo che non sapesse il giro!
perche' ogni volta dovete pensare alle cattiverie?
per esempio natalia estrada sta con francesco giorgino solo per amore!
siete solo invidiosi ecco!
il mondo delle celebrita' non sara' illibato ma da qui a farne un covo di senza cuore..c'è ne passa!
forse sono ingenuo?
16 anni sono pochi?
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Brendon il 2002-05-22 23:53 ]</font>
-
Scorpio
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 8603
- Iscritto il: 30/04/2001, 2:00
- Località: Piemunt liber
- Contatta:
In data 2002-05-22 23:51, Brendon scrive:
vi riferite a mastrota?
a parte il fatto che e' un uomo di spettacolo eccezionale e che sa usare la voce(raggiunge 5 ottave e non scherzo!)
e' possibilissimo che non sapesse il giro!
perche' ogni volta dovete pensare alle cattiverie?
per esempio natalia estrada sta con francesco giorgino solo per amore!
MA NON STà CON P.BERLUSKA??
forse sono ingenuo? NOOOOOOOO
16 anni sono pochi? NEMMENOOO
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Brendon il 2002-05-22 23:53 ]</font>
)
Brendon non dire cazzate sul Mastrota...io lo conosco bene come conosco tutto il mondo dello spettacolo e ti assicuro che quando ho scopato con il Mastrota i suoi gridolini di piacere hanno raggiunto al massimo 2 ottave....ops scusate forze strane mi hanno fatto scrivere questo post al posto di un'altra persona 
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: mig21 il 2002-05-23 02:23 ]</font>
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: mig21 il 2002-05-23 02:23 ]</font>