Jà¶rg Haider e la sua presunta omosessualità
Inviato: 23/10/2008, 16:59
Stefan Petzner ai funerali di Haider (Epa)
Dovrebbe parlare come un politico consumato, invece non riesce a tacere. Stefan Petzner, 27 anni, quello che subito dopo la morte di Haider s'è presentato ai microfoni (scoppiando a piangere e ripetendo «devo andare da lui»), quello che ha ammesso che Haider era ubriaco mentre si schiantava a 142 all'ora a sud di Klagenfurt, mercoledì ha parlato di nuovo - sconcertando molti - alla radio nazionale O3.
RELAZIONE - «Avevamo una relazione - ha detto - che andava oltre l'amicizia. Jà¶rg e io eravamo legati da qualcosa di davvero speciale. Era l'uomo della mia vita». E ancora, a questa amicizia così speciale, sostiene Petzner, la moglie Claudia non si sarebbe opposta. «Lei lo amava come una donna. Lui la amava come un uomo. Io lo amavo in un modo completamente differente e personale, e lei comprendeva tutto ció».
ULTIMA TAPPA: UN LOCALE GAY - Cos'è questa postuma dichiarazione d'amicizia virile? Un coming out tardivo e non richiesto, e per giunta unilaterale, che non fa che ingigantire le speculazioni e il gossip sulle tendenze sessuali di Haider? Di certo, le voci ormai sono diventate inarrestabili, da quando s'è scoperto che la sua ultima tappa Haider l'ha fatta in un locale gay, lo Stadtkrà¤mer (uno dei 3 o 4 locali dichiaratamente per omosessuali di Klagenfurt), pieno centro della città , a 200 metri dall'ufficio dove di giorno faceva il governatore. Una visita certificata non dai tabloid, ma dal procuratore di Klagenfurt, iscritta nei verbali della polizia.
RIFLESSI IN ITALIA - «Ecchissenefrega», scrive al manifesto Aurelio Mancuso, presidente dell'Arcigay, «nessuno scandalo per favore! Lasciamo perdere quello sguardo ebete della sorpresa ipocrita». E Galan e Calderoli, e tanti altri che pubblicamente sono intervenuti sulla morte di Haider: media sciacalli, lasciatelo in pace.
INCONSOLABILE - Chi invece non si dà pace, è Petzner e la sua famiglia. Parla anche la sorella, che alla rivista tedesca Madonna dice: «Stefan trascorreva tre quarti del suo tempo con Jà¶rg. Anche nei fine settimana e durante le ferie. Talvolta Claudia era gelosa di lui, perchè Stefan passava più tempo col suo uomo di quanto facesse lei». Inconsolabile, Petzner: lo si era visto alle cerimonie funebri in chiesa, sprofondato sulla panca, la testa bionda stretta tra le mani, a pochi metri dalla (triste e più composta) famiglia Haider. Così legato al capo, lui che il giorno dopo la morte ne reclamó il testimone (promettendo: «Queste sono scarpe grandi, ma sapró andare, non cadró»), così imprevedibile nelle sue reazioni, che il partito gli ha cancellato tutte le future apparizioni pubbliche. Tranne l'intervista radiofonica. Eppure, se i media austriaci sono ancora - come sono sempre stati - molto restii a parlare della vita privata di Haider, non così paiono i giornali tedeschi. Non che, a Vienna, della presunta omosessualità di Haider non si fosse mai dibattuto: dieci anni fa, la più grande associazione gay della capitale sostenne di avere le prove dell'omosessualità di Haider. Nè Haider stesso si preoccupava di smentire gli articoli di giornali (stranieri) che lo scrivevano. Peró questa è la prima volta che in Germania ci si chiede apertamente se Haider conducesse una doppia vita. Lo fa la nazionalpopolare e vendutissima Bild, lo fa l'autorevole, conservatrice Welt, parlando della sua presunta bisessualità . E lo fa, da posizioni di sinistra radicale, la Tageszeitung: certo, dice, in Austria questo è sempre stato un argomento tabù, ma difficilmente potrà restare tale, se «Petzner continuerà a comportarsi da vedovo».
Mara Gergolet
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Ammetto che se la cosa fosse vera sarei sconcertato, cmq anche D&G sono di Dx......ma questo penso sia un discorso diverso, ma puó l'ultranazionalismo di un uomo
Dovrebbe parlare come un politico consumato, invece non riesce a tacere. Stefan Petzner, 27 anni, quello che subito dopo la morte di Haider s'è presentato ai microfoni (scoppiando a piangere e ripetendo «devo andare da lui»), quello che ha ammesso che Haider era ubriaco mentre si schiantava a 142 all'ora a sud di Klagenfurt, mercoledì ha parlato di nuovo - sconcertando molti - alla radio nazionale O3.
RELAZIONE - «Avevamo una relazione - ha detto - che andava oltre l'amicizia. Jà¶rg e io eravamo legati da qualcosa di davvero speciale. Era l'uomo della mia vita». E ancora, a questa amicizia così speciale, sostiene Petzner, la moglie Claudia non si sarebbe opposta. «Lei lo amava come una donna. Lui la amava come un uomo. Io lo amavo in un modo completamente differente e personale, e lei comprendeva tutto ció».
ULTIMA TAPPA: UN LOCALE GAY - Cos'è questa postuma dichiarazione d'amicizia virile? Un coming out tardivo e non richiesto, e per giunta unilaterale, che non fa che ingigantire le speculazioni e il gossip sulle tendenze sessuali di Haider? Di certo, le voci ormai sono diventate inarrestabili, da quando s'è scoperto che la sua ultima tappa Haider l'ha fatta in un locale gay, lo Stadtkrà¤mer (uno dei 3 o 4 locali dichiaratamente per omosessuali di Klagenfurt), pieno centro della città , a 200 metri dall'ufficio dove di giorno faceva il governatore. Una visita certificata non dai tabloid, ma dal procuratore di Klagenfurt, iscritta nei verbali della polizia.
RIFLESSI IN ITALIA - «Ecchissenefrega», scrive al manifesto Aurelio Mancuso, presidente dell'Arcigay, «nessuno scandalo per favore! Lasciamo perdere quello sguardo ebete della sorpresa ipocrita». E Galan e Calderoli, e tanti altri che pubblicamente sono intervenuti sulla morte di Haider: media sciacalli, lasciatelo in pace.
INCONSOLABILE - Chi invece non si dà pace, è Petzner e la sua famiglia. Parla anche la sorella, che alla rivista tedesca Madonna dice: «Stefan trascorreva tre quarti del suo tempo con Jà¶rg. Anche nei fine settimana e durante le ferie. Talvolta Claudia era gelosa di lui, perchè Stefan passava più tempo col suo uomo di quanto facesse lei». Inconsolabile, Petzner: lo si era visto alle cerimonie funebri in chiesa, sprofondato sulla panca, la testa bionda stretta tra le mani, a pochi metri dalla (triste e più composta) famiglia Haider. Così legato al capo, lui che il giorno dopo la morte ne reclamó il testimone (promettendo: «Queste sono scarpe grandi, ma sapró andare, non cadró»), così imprevedibile nelle sue reazioni, che il partito gli ha cancellato tutte le future apparizioni pubbliche. Tranne l'intervista radiofonica. Eppure, se i media austriaci sono ancora - come sono sempre stati - molto restii a parlare della vita privata di Haider, non così paiono i giornali tedeschi. Non che, a Vienna, della presunta omosessualità di Haider non si fosse mai dibattuto: dieci anni fa, la più grande associazione gay della capitale sostenne di avere le prove dell'omosessualità di Haider. Nè Haider stesso si preoccupava di smentire gli articoli di giornali (stranieri) che lo scrivevano. Peró questa è la prima volta che in Germania ci si chiede apertamente se Haider conducesse una doppia vita. Lo fa la nazionalpopolare e vendutissima Bild, lo fa l'autorevole, conservatrice Welt, parlando della sua presunta bisessualità . E lo fa, da posizioni di sinistra radicale, la Tageszeitung: certo, dice, in Austria questo è sempre stato un argomento tabù, ma difficilmente potrà restare tale, se «Petzner continuerà a comportarsi da vedovo».
Mara Gergolet
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Ammetto che se la cosa fosse vera sarei sconcertato, cmq anche D&G sono di Dx......ma questo penso sia un discorso diverso, ma puó l'ultranazionalismo di un uomo