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[O.T.] Fosco Maraini ed i poeti metasemantici

Inviato: 26/06/2008, 16:16
da Lord Zork
è una tecnica letteraria utilizzata da Fosco Maraini, nella sua raccolta di poesie "Gnosi delle fà nfole" del 1978. àˆ stato Maraini stesso a definire metasemantica questa tecnica.

Essa consiste nell'utilizzo, all'interno del testo, di parole prive di referente, ma dal suono familiare alla lingua a cui appartiene il testo stesso. Dal suono e dalla posizione all'interno del testo si possono attribuire significati più o meno arbitrari a tali parole.

Un altro autore che usava questa tecnica è stato lo scrittore Lewis Carroll nel suo poemetto Jabberwocky.



da recitare ad alta voce:
Il Lonfo

Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.

E' frusco il Lonfo! E' pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.

Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;

e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t' alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.

Fosco Maraini

Inviato: 26/06/2008, 16:17
da Lord Zork
Nezza camo'

Rama nella nezza
la camo.
Poi poli', polita,
ince e terma.
Fiuti la brezza
e mai, mai la rifiuti.
La chiaia bassola,
verlusca.
Seppoi rammazza,
cicla, ricla, brifa.
E tu, tu, tu,
sempre occupato,
ora chiai.
E fiuti, fiuti, fiuti.

Inviato: 26/06/2008, 16:17
da Lord Zork
Quarmai, sair mair

Quarmai, sair mair
Arcar mainar, sarcar maimar,
raimar saitar, ampoir airar!
Veilair manair, eimpor stracair.
Am rai, Sar air!

Rimtar sarsair, seirar pairair
Raimar sairar, ermai mirair.
Parai, Sar raimair.

Parsair par tair, in voir rivair:
Rumai, Nepai, Otrai, Venirs,
Quarmar, Sairam, Parmaim,
Malai, Fraira, Bulórg, Pairair!

Essearar parsar, armar sairpar
rimpair sartar. Arsai parsair.
Arpar pordair, arriaim barsiar
Esfes tersar, serprem goiriar!

E infarticar, e nfai maisnai
serper peirsair armor mairiai.
Is carmairs carnair, soins es irbairs
Soins es irbairs irs m

Inviato: 26/06/2008, 16:18
da Lord Zork
Crer mersèr nernèr

Creusa crestra
Restra mestra
Seru sestra
Resta festra

Serta pertra
Rertra ferta
Raere maere
Faere paere

Crestu mertru
Sanctra castra
Astra Crastra
Sarcta Farcta

Sancteu reu
Crer fer fer
Creusa crestra
Mestra restra

Inviato: 26/06/2008, 16:18
da Lord Zork
Lo Stocco riscale la brisiata

Lo stocchetto impalloccato
barmuppando senza sosta
baromiga infiocchettato
e ovettigando imposta.

Anguantando l'ussorraca
essossuno, e tuno e bino!,
salsittiando l'allumaca
farfascando pastierino
squalimente si rasquatta.

Se perme, s'empe e s'asclusa
se gaina, s'assina e spatta
se imperatta, 'tando sbusa.

Ma nel quarpo s'illo fisia
non ti spasta e non si sfrulla
non remarca nella sbrisia
e... non parca nella grulla!

Inviato: 26/06/2008, 16:18
da Lord Zork
La rivincita del Torfo

Svorgignato e rinaplato
il Torfo ormai è muto
tutto ritto schirazzato
si rastregna nel triffato

E' troppo troffo il Torfo
è smurzo e smengignato
tanto che gli orcotteresti un plisco
e lo stirelozzeresti abbominato

E'morto e lo sapegna
si svarnezza e attende solamente la mantegna
te lo vedi arrignattare con lo strisciotto
così subito gli scozzi un bel golfo

Inviato: 26/06/2008, 16:19
da Lord Zork
L'annominato

il parfaio ti sconfiffera a' carretta
ti si infanfola a' brugatta
s'ammuffifferar carciollo
ti rimballapallanfaccia

non si ingurgia la mosterca!!!
ne' la guana trifolata
che lo serva dallo spio,
cina smerlazzato ‘l pazzo
e svissero niente
sfelici e incontinenti

Inviato: 26/06/2008, 16:20
da Lord Zork
Pasqua

E' Pasqua: s'odarcan le tintinne gridanciane
In lusto e in glasto per la gragna in festa
Bisbeglian lietamente le moffane
Per la giollana lungamente adesta

Nei corci aspirti è tutto un ristacare
Non c'è lustarca che non sdigli ammivo
Tutti a sompire per ricegurare
Tutti a presmare con volento vivo

Nell'aire c'è uno zafolo leggiante
Che invinge a unimondale bradellanza
Ognuno impare emmodo e più edulante

E allora affino a chi non ti sconfanza
L'abbrinci e zilli in melia fettuosante
Questa è la Pasqua: com'una parallanza!

Inviato: 26/06/2008, 16:20
da Lord Zork
Vagalgando verso la Groffa-Dimargo di uno sforgo

Gagonzolai, fravvento e maldrungato
presso l'arspice terrigno della campustre strella.
Sbonzo, sperdato e capluto mi avvonghiai
sul erspice e accarazzato sfrinio.
Frocchio di sgrassi mongolava dalla pranga dei miei strelfi,
ma io, affallucchiato, morgimai lo stesso.
La strolfa brimbuta versacchió verso di me,
ed io, con un vargo mommoloso, le frugugnai il pantino.
"Buggi, buggi, o mio gnicchilo bongolino!" le dissi,
ma ella, incrapettevole e margimata, mi dilacchió.
Trazzitto, contronfai ancora...
E domorro, orbonde posdomorro, monzoleró forse verso GrostoForotto, mio ambio colletto.

Inviato: 26/06/2008, 16:21
da madball
haha c'era anceh la teoria secondo cui se tu scrivi una frase con parole sbagliate ma verosimiglianti alle parole vere il lettore non se ne accorge e lo legge come un testo corretto, diciamo che il cervello è come se fotografasse le parole e le riconoscesse come immagini e non come testo

Inviato: 26/06/2008, 16:25
da Barabino
[quote:e3affdb047]Ci son dei giorni smègi e lombidiosi
Col cielo dagro e un fònzero gongruto
Ci son meriggi gnà lidi e budriosi
Che plogidan sul mondo infrangelluto,

ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchi
un giorno tutto gnacchi e timparlini,
le nuvole buzzìllano, i bernecchi
ludèrchiano coi fèrnagi tra i pini;

è un giorno per le và nvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigiero,
è il giorno a cantilegi, ad urlapicchio
in cui mi hai detto "t'amo per davvero".[/quote:e3affdb047]

da "Gnòsi delle Fanfole"
di Fosco Maraini

Inviato: 26/06/2008, 16:26
da Ortheus
Quella del Lonfo me la ricordo recitata da uno strepitoso gigi proietti....

Se lo trovo, posto il video.....

Inviato: 26/06/2008, 16:27
da Ortheus

Re: OT Fosco Maraini ed i poeti metasemantici

Inviato: 26/06/2008, 16:27
da danny
Lord Zork ha scritto:
Il Lonfo

Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.

E' frusco il Lonfo! E' pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.

Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;

e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t' alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.

Fosco Maraini
eccolo la poesia "il lonfo" recitata da proetti:

http://www.youtube.com/watch?v=Bsb52rkn2hk

Inviato: 26/06/2008, 16:28
da danny
azz, ortheus velocissimo...