Mi chiedo cosa c'è di sbagliato in me. Mi chiedo se sono davvero malato di libertà .
Ero il classico ragazzino che trovavi a giocare a calcio ad ogni ora, con mille e più amici, e tante e tante ragazze a guardare le mie partite sperando di entrare nelle mie grazie. Quando finalmente una ragazza mi ha fatto crescere, mostrandomi che c'era altro oltre il calcio con gli amici è stato tragico, fidanzato per 2 lunghi anni, a soli 14/15 anni. Ci credevo in quell'amore, credevo stupidamente in qualcosa di etereo e sovrannaturale, come la più dolce delle favole per bambini, e nel farlo, persi ogni amico per passare tempo con lei. Poi lei decise di far la civetta con un suo amichetto, mentre una ragazza subito si proponeva come sua dolce sostituta.
Ma avevo fatto l'errore di portare in casa la mia fidanzatina civetta, e i miei cercarono in ogni modo di staccarmi dalla "sostituta", per non far soffrire la fidanzatina che seppur civetta, era stracotta di me.
Così nacque l'antonio infame, che decise di ergersi a vendicatore dei sentimenti maschili offesi. Feci la fama del playboy, sempre stronzo con tutte, ma forse proprio per questo sempre più richiesto. Mollavo e prendevo ragazze, e il mio divertimento principale era andare con gli amici a far conquiste e puntare le ragazze più carine e richieste, o quelle che mai si concedevano, per vedere quanto tempo avrei impiegato per farle cadere ai miei piedi. Adoravo puntare le classiche ragazze carinissime che se la tiravano, per sentirmi il vendicatore che le faceva innamorare e poi se la tirava, mostrando loro com'era sbagliato il comportamento che avevano.
Eh si ero un grande stronzetto, ma, anche se il periodo "infame" è durato a lungo, a quell'età credo sia un peccato veniale

A distanza di una decina d'anni mi ritrovo qui, con una storia importante chiusa, e con la voglia di sentirmi libero. Mi sento infame perchè dopo circa 4 anni di storia mi piace rimettermi in gioco, mi piace fare di nuovo il "conquistatore".
Tutto questo peró mi spaventa, credo di essere malato di libertà , adoro questo essere libero, questo ripudiare legami, il voler giocare a flirtare mordere e fuggire... mi ritrovo a pensare che non ho intenzione di legarmi ad una persona, perchè voglio poter andare con le più carine, far sempre conquiste, ma questo fino a quando? è normale ? mi sento un pó una belva a ripudiare ragazze d'oro che si propongono con legami importanti e pieni di valori.
Probabilmente molto è dovuto al fatto che esco da poco da una storia lunga che ha fatto crepe nella mia pazienza, ma è normale la mia voglia di conquistare sempre più, e il non riuscire a vedermi innamorato seriamente, perchè continuo a vedermi sempre come uno che deve poter conquistare la più carina del momento?
Vi è mai capitato di passare momenti simili? sono momenti oppure è una "malattia"? Siete anche voi malati di libertà ?