OSCAR VENEZIA ha scritto:Se e' vero come e' vero che nessuna discriiminazione puo' essere lecita nei confronti dei trans che l' oms definisce malati, non si capisce perche' la non discriminazione dai gay prende le mosse dal loro essere sani.
Perché, come puoi ben vedere in tanti interventi precedenti e dovunque ti giri, la sanità (o normalità) degli omossessuali non è "passata" nel sentire comune nemmeno di molti tra coloro che l'hanno adottata come proprio orientamento sessuale. Quando una presunta diversità ha una storia ultramillenaria di discriminazioni, pregiudizi e persecuzioni, non succede che ci se ne libera con una dichiarazione dell'O.M.S. o una serie di leggi. Di questo la Medicina ha tenuto conto, salvaguardando fino al DSM III-r (non so se anche nei successivi) una particolarissima figura nosologica correlata all'omosessualità, vale a dire la
Omosessualità egodistonica, che indica la situazione di sofferenza del soggetto rispetto alla propria situazione, vissuta come inadeguata e socialmente censurata. Il gay che vorrebbe diventare etero, per capirci, o, più spesso, il gay fragile che vorrebbe accondiscendere a richieste e pressioni di chi lo vorrebbe etero.
Un tempo è stato persino tentato di trovare una "cura" in tal senso, fino alla soppressione completa della sessualità (*), ma da quaranta anni (e sottolineo
40), nessun orientamento scientifico serio la propone più, trattando questi casi nel senso di sostenere l'affermazione dell'identità autentica eletta dal soggetto.
(*) Esemplare in tal senso è la straordinaria e tragicissima biografia di Alan Turing, qui riassunta.
http://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Turing