
- Well, George, we finally knocked the bastard off
Insieme alle molte cazzate e al nichilismo che si legge sul forum a cui spesso contribuisco mi piace ricordare un pezzo d'uomo gigantesco che fa sentire orgogliosi di essere umani. Sir Edmund Hillary l'uomo che per primo ha messo il piede sulla cima dell'Everest è scomparso ieri.
Quando sono stato in Nuova Zelanda c'erano due miti: Edmund Hillary e Peter Blake. Il più famoso scalatore e il più grande navigatore contemporanei. Da amante della montagna e del mare ero esattamente nel posto che più di ogni altro celebra lo spirito della avventura umana nel suo viaggio estremo.
Ma l'Everest non è semplicemente una montagna da scalare. E' un simbolo della elevazione. Dal 1953 a oggi più di duecento scalatori hanno trovato il loro destino nel tentativo di superare crepacci e ghiacciai a una quota (la death zone) che rende impossibile qualunque forma di vita. E' il simbolo di quello che possiamo raggiungere come individui. E del costo che siamo disposti a pagare per arrivarci.
Dice qualcosa a ciascuno di noi. Questo qualcosa suona come "non abbiamo limiti". Ma questo messaggio di onnipotenza nelle vite di Edmund Hillary e di Peter Blake dice anche che non siamo qualcosa di diverso da ció che conquistiamo. Che in qualche modo vi apparteniamo.
Goodbye Edmund...