[O.T.] Tabacco & Celluloide (il salotto buono di SZ)

[rufus t]

Male, ti perdi meta' del divertimento (su per giu').

ma è musica che si balla ai matrimoni e ai funerali!

[rufus t]

bel topic, peccato che non beva e non fumi

quella è la porta

[ariva ariva]

mi avvio

[Mr. Viz]

E' ora, ciccio

Lo so che è ora, un respiro profondo

Un cenno di mano, un saluto affettuoso

Sorrido con voi, con tutto il mio mondo

In gamba ragazzi, domani mi sposo!

[Salieri D'Amato]

Auguri sinceri Mr. Viz

..... ne avrai bisogno!

[rufus t]

Ma grande Vizzino bello!!!

[Blif]

Musica!

[pan]

https://www.youtube.com/watch?v=OWStVSg ... tml5=False

[HB]

loro non lo sanno, fratello Mongo.
quando abbiamo aperto il locale abbiamo messo a disposizione sedie tavoli e fumo.
ed ombra.
soprattutto ombra.
che ne sanno, loro, fratello, di cosa c’è dentro quell’ombra.
sono passati volti e storie e natiche e violenza, in questo posto, eh?
cazzo, Mongo, di denti rimasti sotto ai tavoli.
e macchie sui divani.
ogni genere di macchie.
e Speranzini che le leccava.
tutte.
che ne sanno loro, i nuovi, di Speranzini, fratello?
che ne sanno di un sacco di cose.
cazzo, Mongo, siamo invecchiati davvero.
sai da cosa lo capisco?
non siamo più capaci di prenderci a pugni, io e tu.
quelle scazzottate tra amici per un cazzo di nessun motivo, per una donna, per l’ultimo bicchiere.
che ne sanno loro, Mongo, che le nocche sporche del sangue dei nasi di due amici sono un suggello, e non una fine.
che ne sanno che questo locale è andato avanti da solo, come un cane bastardo che gira di notte e lo guida soltanto il fiuto, e la pazzia.
fratello, quando siamo finiti in questo cazzo di istituto, ne abbiamo prese tante, eh.
ci abbiamo rimesso i denti e un timpano, io.
e di tempo ne è passato.
non lo so se siamo impazziti, Mongo, ma so dove ci ritroveremo appena fuori.
e lo sai anche tu.
qui.
l’odore di questo locale è l’unica cosa che può farmi piangere come un agnellino accanto alla lama, con i belati pazzi dei fratelli nelle orecchie e gli zoccoli nel sangue ancora caldo.
sopra, al primo piano, c’è una stanza chiusa a chiave.
nessuno in questi anni ha spaccato la serratura.
nello schedario c’è un bel po’ di roba, fratello.
ma senza fretta.
senza corse in avanti.
c’è tempo.
fa’ un fischio, fratello, quando sei sul retro.
entriamo insieme.

HB

p.s.
è giusto.
chi cazzo era speranzini?
questo.

[The Mongoxxx]

loro non lo sanno, fratello Mongo.
quando abbiamo aperto il locale abbiamo messo a disposizione sedie tavoli e fumo.
ed ombra.
soprattutto ombra.
che ne sanno, loro, fratello, di cosa c’è dentro quell’ombra.
sono passati volti e storie e natiche e violenza, in questo posto, eh?
cazzo, Mongo, di denti rimasti sotto ai tavoli.
e macchie sui divani.
ogni genere di macchie.
e Speranzini che le leccava.
tutte.
che ne sanno loro, i nuovi, di Speranzini, fratello?
che ne sanno di un sacco di cose.
cazzo, Mongo, siamo invecchiati davvero.
sai da cosa lo capisco?
non siamo più capaci di prenderci a pugni, io e tu.
quelle scazzottate tra amici per un cazzo di nessun motivo, per una donna, per l’ultimo bicchiere.
che ne sanno loro, Mongo, che le nocche sporche del sangue dei nasi di due amici sono un suggello, e non una fine.
che ne sanno che questo locale è andato avanti da solo, come un cane bastardo che gira di notte e lo guida soltanto il fiuto, e la pazzia.
fratello, quando siamo finiti in questo cazzo di istituto, ne abbiamo prese tante, eh.
ci abbiamo rimesso i denti e un timpano, io.
e di tempo ne è passato.
non lo so se siamo impazziti, Mongo, ma so dove ci ritroveremo appena fuori.
e lo sai anche tu.
qui.
l’odore di questo locale è l’unica cosa che può farmi piangere come un agnellino accanto alla lama, con i belati pazzi dei fratelli nelle orecchie e gli zoccoli nel sangue ancora caldo.
sopra, al primo piano, c’è una stanza chiusa a chiave.
nessuno in questi anni ha spaccato la serratura.
nello schedario c’è un bel po’ di roba, fratello.
ma senza fretta.
senza corse in avanti.
c’è tempo.
fa’ un fischio, fratello, quando sei sul retro.
entriamo insieme.

HB

p.s.
è giusto.
chi cazzo era speranzini?
questo.

Chapeau, fratello.

Il resto già lo sai.

[rufus t]

Ecco, ora evocate Danny
E Lilith
E Canella
Altrimenti mi toccherà spaccare quella cazzo dí serratura

[Blif]

Però lo vedi che desecration works.
Tengo in serbo ancora qualche cartuccia.

[rufus t]

Conto su di te

[Blif]

Va bene, grandi maestri dell'arte contemporanea, vediamo di capirci:
è meglio che mettiate il colon in carreggiata e ricominciate a cagarci anelli con brillanti su un piatto d'argento,
se no sarò costretto a METTERE SU LA TECHNO CON LE STROBO e usare le FACCINE DA GUERRA.
Così l'Ombra che cammina la facciamo diventare un'ombra che balla.

Capito bene luridissimi germi?

[rufus t]

Cazzo, questo è parlare, capo!
Usi la lingua meglio di una zoccola da cinque dollari

(Questa è difficile, ma so che fra 10 minuti trovo il video da YouTube qua sotto)