[O.T.] I miei cari condómini
Inviato: 07/09/2007, 12:20
Uccide la vicina per il rumore
Riccione.
L'aspetta nell'atrio con un coltello: "I tuoi cani abbaiano tutto il giorno"
Glielo ripeteva da settimane, che non li sopportava più. Le aveva chiesto di portarli via, di farli tacere, di non lasciare che abbaiassero di continuo in quel modo. Non era il solo, a dire il vero, ad avercela con quei cani: nel condominio di viale Po, nel retroterra di Riccione, a lamentarsi erano in tanti. C'erano state preghiere, proteste, anche qualche lite.
Uccide il vicino di casa poi tenta di togliersi la vita. Spara al fruttivendolo perchè fa troppo rumore. Tre colpi poi si rivolge la pistola contro
Ieri, sempre nel capoluogo, una lite per strada un uomo è stato ucciso con una testata al petto
Torino.
Ancora una lite tra vicini di casa finita in tragedia. Dopo che ieri, sempre a Torino, un commerciante ha ucciso con una testata per il diritto di passaggio su una strada, una persona è morta e un'altra è rimasta ferita in un episodio accaduto nel pomeriggio in via Giachino.
L'uomo morto in seguito alla sparatoria è Giampaolo Borsotto, 42 anni, raggiunto al torace da tre colpi di pistola calibro 22. Si tratta di un commerciante, che aveva un deposito di frutta e verdura in via Giachino, dov'è avvenuto l'episodio. Proprio i suoi orari di carico e scarico della merce sembrano avere irritato tanto un vicino di casa, al punto di portarlo a sparare.
A farlo è stato Aldo Maroglio, 48 anni, residente in via Giachino, proprio sopra il deposito di Borsotto. Maroglio è sceso in strada furibondo intorno alle 15 e, dopo l'ennesima lite, gli ha sparato. Borsotto ha attraversato la strada barcollando e si è accasciato sul marciapiede opposto.
La corsa del 118 fino all'ospedale Maria Vittoria è risultata inutile. Maroglio intanto si era rifugiato in casa, terrorizzato dal gesto compiuto e si era sparato al petto. Trasportato all'ospedale Giovanni Bosco, è in gravi condizioni, in prognosi riservata: ha riportato una seria lesione polmonare e ha perso molto sangue.
Successivamente l'uomo è stato operato. I medici gli hanno estratto un proiettile. Aldo Maroglio resta ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata.
Uccide 2 vicini di casa e scappa. Un uomo di 45 anni, ex guardia giurata, ha assassinato a fucilate Renzo Fiori e Lorenza Sparpaglione dopo una lite condominiale
Voghera.
àˆ finito a pochi chilometri da dov'era cominciato, tra Montebello della Battaglia e Casteggio, in provincia di Pavia, il pomeriggio di follia di un magazziniere vogherese di 45 anni che ha ucciso due suoi vicini di casa, Enzo Fiori, 80 anni, e la nipote Lorenza Sparpaglione di 68, entrambi pensionati, freddandoli nella loro abitazione a colpi di fucile.
FERMATO CON IL FUCILE - L'uomo, Ernesto Nicola, ex guardia giurata, è stato fermato dai carabinieri a bordo della sua auto con il fucile usato per l'assassinio appoggiato sul sedile posteriore. Ha fatto subito alcune ammissioni, poi è stato portato in caserma, a Voghera, dove è stato interrogato dagli investigatori e dal procuratore della Repubblica, Aldo Cicala. Intorno alle 16, l'uomo ha imbracciato un fucile a canne mozze e ha sparato ai due vicini, che abitavano in un condominio di via Amendola, nel centro di Voghera, uccidendoli entrambi sul colpo. Poi è fuggito a bordo della sua utilitaria, una Fiat Uno, in direzione di Casteggio, lungo l'ex statale Padana inferiore. A trovarlo sono stati i carabinieri del Nucleo radiomobile di Voghera, dopo che era scattato l'allarme ed erano stati diramati nome e tipo di auto da ricercare. I militari hanno attuato una serie di posti di blocco per chiudere ogni via di fuga. E hanno individuato ben presto l'auto dell'omicida, che girava quasi senza meta nella zona, a velocità non sostenuta. L'uomo si è fermato all'alt dei carabinieri ed è subito sceso dalla vettura, senza opporre resistenza. Anzi, ha immediatamente indicato il fucile che si trovava sui sedili posteriori e, a mezza voce, ha detto parole inequivocabili su ció che aveva compiuto. Ernesto Nicola, ex guardia giurata, attualmente svolgeva il lavoro di magazziniere e viveva con la sua compagna in un appartamento nel condominio di via Amendola dove si è consumata la tragedia.
LITI CONTINUE - Il movente preciso che ha scatenato il raptus omicida rimane ancora da accertare ma, dalle prime testimonianze, sembra che alla base della tragedia vi siano continui diverbi e liti, anche a colpi di carta bollata, che, da anni, opponevano l'ex guardia giurata ai due pensionati. «Capitava spesso di discutere con lui - ha detto un altro vicino di casa riferendosi al duplice omicida - Non è un tipo facile. Ma nulla lasciava pensare che il suo carattere lo potesse portare a compiere quanto è successo oggi». L'accusa per Ernesto Nicola è di omicidio plurimo
Qualcuno ha detto che il condominio è un istituto giuridico creato per far litigare la gente. In effetti, le recenti notizie di tragici avvenimenti dovuti a liti per motivi di vicinato lo confermerebbero in pieno. Quelli di voi che abitano in un condominio, hanno avuto esperienze negative?
Riccione.
L'aspetta nell'atrio con un coltello: "I tuoi cani abbaiano tutto il giorno"
Glielo ripeteva da settimane, che non li sopportava più. Le aveva chiesto di portarli via, di farli tacere, di non lasciare che abbaiassero di continuo in quel modo. Non era il solo, a dire il vero, ad avercela con quei cani: nel condominio di viale Po, nel retroterra di Riccione, a lamentarsi erano in tanti. C'erano state preghiere, proteste, anche qualche lite.
Uccide il vicino di casa poi tenta di togliersi la vita. Spara al fruttivendolo perchè fa troppo rumore. Tre colpi poi si rivolge la pistola contro
Ieri, sempre nel capoluogo, una lite per strada un uomo è stato ucciso con una testata al petto
Torino.
Ancora una lite tra vicini di casa finita in tragedia. Dopo che ieri, sempre a Torino, un commerciante ha ucciso con una testata per il diritto di passaggio su una strada, una persona è morta e un'altra è rimasta ferita in un episodio accaduto nel pomeriggio in via Giachino.
L'uomo morto in seguito alla sparatoria è Giampaolo Borsotto, 42 anni, raggiunto al torace da tre colpi di pistola calibro 22. Si tratta di un commerciante, che aveva un deposito di frutta e verdura in via Giachino, dov'è avvenuto l'episodio. Proprio i suoi orari di carico e scarico della merce sembrano avere irritato tanto un vicino di casa, al punto di portarlo a sparare.
A farlo è stato Aldo Maroglio, 48 anni, residente in via Giachino, proprio sopra il deposito di Borsotto. Maroglio è sceso in strada furibondo intorno alle 15 e, dopo l'ennesima lite, gli ha sparato. Borsotto ha attraversato la strada barcollando e si è accasciato sul marciapiede opposto.
La corsa del 118 fino all'ospedale Maria Vittoria è risultata inutile. Maroglio intanto si era rifugiato in casa, terrorizzato dal gesto compiuto e si era sparato al petto. Trasportato all'ospedale Giovanni Bosco, è in gravi condizioni, in prognosi riservata: ha riportato una seria lesione polmonare e ha perso molto sangue.
Successivamente l'uomo è stato operato. I medici gli hanno estratto un proiettile. Aldo Maroglio resta ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata.
Uccide 2 vicini di casa e scappa. Un uomo di 45 anni, ex guardia giurata, ha assassinato a fucilate Renzo Fiori e Lorenza Sparpaglione dopo una lite condominiale
Voghera.
àˆ finito a pochi chilometri da dov'era cominciato, tra Montebello della Battaglia e Casteggio, in provincia di Pavia, il pomeriggio di follia di un magazziniere vogherese di 45 anni che ha ucciso due suoi vicini di casa, Enzo Fiori, 80 anni, e la nipote Lorenza Sparpaglione di 68, entrambi pensionati, freddandoli nella loro abitazione a colpi di fucile.
FERMATO CON IL FUCILE - L'uomo, Ernesto Nicola, ex guardia giurata, è stato fermato dai carabinieri a bordo della sua auto con il fucile usato per l'assassinio appoggiato sul sedile posteriore. Ha fatto subito alcune ammissioni, poi è stato portato in caserma, a Voghera, dove è stato interrogato dagli investigatori e dal procuratore della Repubblica, Aldo Cicala. Intorno alle 16, l'uomo ha imbracciato un fucile a canne mozze e ha sparato ai due vicini, che abitavano in un condominio di via Amendola, nel centro di Voghera, uccidendoli entrambi sul colpo. Poi è fuggito a bordo della sua utilitaria, una Fiat Uno, in direzione di Casteggio, lungo l'ex statale Padana inferiore. A trovarlo sono stati i carabinieri del Nucleo radiomobile di Voghera, dopo che era scattato l'allarme ed erano stati diramati nome e tipo di auto da ricercare. I militari hanno attuato una serie di posti di blocco per chiudere ogni via di fuga. E hanno individuato ben presto l'auto dell'omicida, che girava quasi senza meta nella zona, a velocità non sostenuta. L'uomo si è fermato all'alt dei carabinieri ed è subito sceso dalla vettura, senza opporre resistenza. Anzi, ha immediatamente indicato il fucile che si trovava sui sedili posteriori e, a mezza voce, ha detto parole inequivocabili su ció che aveva compiuto. Ernesto Nicola, ex guardia giurata, attualmente svolgeva il lavoro di magazziniere e viveva con la sua compagna in un appartamento nel condominio di via Amendola dove si è consumata la tragedia.
LITI CONTINUE - Il movente preciso che ha scatenato il raptus omicida rimane ancora da accertare ma, dalle prime testimonianze, sembra che alla base della tragedia vi siano continui diverbi e liti, anche a colpi di carta bollata, che, da anni, opponevano l'ex guardia giurata ai due pensionati. «Capitava spesso di discutere con lui - ha detto un altro vicino di casa riferendosi al duplice omicida - Non è un tipo facile. Ma nulla lasciava pensare che il suo carattere lo potesse portare a compiere quanto è successo oggi». L'accusa per Ernesto Nicola è di omicidio plurimo
Qualcuno ha detto che il condominio è un istituto giuridico creato per far litigare la gente. In effetti, le recenti notizie di tragici avvenimenti dovuti a liti per motivi di vicinato lo confermerebbero in pieno. Quelli di voi che abitano in un condominio, hanno avuto esperienze negative?