Leggi e prostituzione

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ASSBANGER
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Re: Leggi e prostituzione

#16 Messaggio da ASSBANGER »

Purtroppo in questo argomento tutti noi diamo un calcio a una porta aperta. Poi, in questo paese, non sarà mai possibile una legge giusta. Mai vista una retata a favore delle ragazze sui marciapiedi (forse le vere sfruttate), però allo stesso tempo fanno una caccia alle streghe alle riprese dei film porno in territorio italiano.

Se avessimo di nuovo le case chiuse regolarizzate e i quartieri a luci rosse come nella maggior parte delle città europee, rimetteremo a posto i conti pubblici. E non ci sarebbero più donne davvero sfruttate dalla mafia e gente simile.
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Pasko
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Re: Leggi e prostituzione

#17 Messaggio da Pasko »

ZetianoMedio ha scritto:Ma girare un film porno è sfruttamento/favoreggiamento della prostituzione?Scusate ma sono ignorante in materia.
no perchè non le paga chi le tromba le paga il produttore (che se poi si è fatto fare un bocchino è un'altra storia)
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Re: Leggi e prostituzione

#18 Messaggio da ZetianoMedio »

Pasko ha scritto:
ZetianoMedio ha scritto:Ma girare un film porno è sfruttamento/favoreggiamento della prostituzione?Scusate ma sono ignorante in materia.
no perchè non le paga chi le tromba le paga il produttore (che se poi si è fatto fare un bocchino è un'altra storia)
quindi se la prestazione me la paga un amico/parente/conoscente/unqualsivogliapincopallopresoacaso non si puo' più parlare di prostituzione?

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Re: Leggi e prostituzione

#19 Messaggio da Pasko »

ZetianoMedio ha scritto:
Pasko ha scritto:
ZetianoMedio ha scritto:Ma girare un film porno è sfruttamento/favoreggiamento della prostituzione?Scusate ma sono ignorante in materia.
no perchè non le paga chi le tromba le paga il produttore (che se poi si è fatto fare un bocchino è un'altra storia)
quindi se la prestazione me la paga un amico/parente/conoscente/unqualsivogliapincopallopresoacaso non si puo' più parlare di prostituzione?
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Re: Leggi e prostituzione

#20 Messaggio da ZetianoMedio »

Pasko ha scritto:
ZetianoMedio ha scritto:
Pasko ha scritto:
ZetianoMedio ha scritto:Ma girare un film porno è sfruttamento/favoreggiamento della prostituzione?Scusate ma sono ignorante in materia.
no perchè non le paga chi le tromba le paga il produttore (che se poi si è fatto fare un bocchino è un'altra storia)
quindi se la prestazione me la paga un amico/parente/conoscente/unqualsivogliapincopallopresoacaso non si puo' più parlare di prostituzione?
se trovi chi te la paga buon per te...
sai che difficoltà.... basterebbe fare a turno io ti pago la tua e tu mi paghi la mia XD

se la legge è davvero questa mi sembra che faccia un po' acqua

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Re: Leggi e prostituzione

#21 Messaggio da frealfio »

ZetianoMedio ha scritto:
Pasko ha scritto:
ZetianoMedio ha scritto:
Pasko ha scritto: no perchè non le paga chi le tromba le paga il produttore (che se poi si è fatto fare un bocchino è un'altra storia)
quindi se la prestazione me la paga un amico/parente/conoscente/unqualsivogliapincopallopresoacaso non si puo' più parlare di prostituzione?
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non so perchè, ma mi viene in mente l'imperiatore scajola

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Re: Leggi e prostituzione

#22 Messaggio da geppettogeppetto »

Pasko ha scritto:
ZetianoMedio ha scritto:Ma girare un film porno è sfruttamento/favoreggiamento della prostituzione?Scusate ma sono ignorante in materia.
no perchè non le paga chi le tromba le paga il produttore (che se poi si è fatto fare un bocchino è un'altra storia)

non dovrebbe essere comunque considerato come favoreggiamento?

e per quanto riguarda fotografie porno, ma co sole singole?

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JoaoTinto
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Re: Leggi e prostituzione

#23 Messaggio da JoaoTinto »

Ecco un sito che "sembra sviscerare" i vari aspetti della PROSTITUZIONE IN ITALIA:
http://www.webalice.it/cstfnc73

Invece per gli avvocati un articolo di taglio tecnico:
http://www.altalex.com/index.php?idnot=43012

LINA MERLIN E LA REGOLAMENTAZIONE DELLA PROSTITUZIONE IN ITALIA
Il lungo iter di una legge base del nostro Paese
di Tiziana Bagnato

Una donna tanto esile nella figura quanto determinata e forte nell’animo. Fu lei, una delle pochissime donne elette nell’Assemblea Costituente, lei, la prima senatrice a chiedere la parola in aula, a dare uno stop, con una legge dall’iter lungo e vertiginoso, al mestiere più antico del mondo.

Angela, detta Lina, Merlin nacque in provincia di Padova il 15 ottobre del 1887. Nel 1919 si iscrisse al Partito Socialista e, nonostante fosse allora esclusa, in quanto donna, sia dall’elettorato attivo che da quello passivo, partecipò vivamente alla campagna elettorale del 1924.
Nel 1926, il rifiuto di aderire al partito Fascista le costò l’abbandono del suo lavoro di maestra e, successivamente, il confino in Sardegna. Ma, tornata a casa, riprese subito contatti con gli antifascisti, trasferendosi a Milano.

Non abbandonò l’attività politica nemmeno con la nascita della Repubblica, anzi, fu l’unica donna ad essere sempre eletta dall’Assemblea Costituente dal 1946 al 1958, distinguendosi per i suoi interventi a favore della difesa dei diritti delle donne e della famiglia.

Con la famosa “legge Merlin”, la senatrice socialista intervenne in quella che può essere considerata una piaga del Paese. La prostituzione, infatti, era ancora soggetta al Regolamento Cavour, il quale prevedeva come limitazioni all’attività, solo l’obbligo di iscrizione nei registri di polizia e le visite sanitarie.

Il sei agosto 1948, con la presentazione al senato del progetto di legge “Abolizione della regolamentazione della prostituzione, lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui e protezione della salute pubblica”, la Merlin assestò il primo scossone ad un sistema arcaico e maschilista.

L’iter legislativo sarà duro e difficile, ma il dibattito ormai è aperto e un tema così scottante, entra nelle case, nelle famiglie, tra le femministe. Il testo originario della Merlin, mirava ad eliminare ogni forma di schedatura, anche a scopo sanitario, e qualsiasi tipo di sfruttamento. Inoltre, la legge rivendicava la tutela della morale pubblica, il diritto alla dignità delle donne e alla libera partecipazione alla vita sociale sancita dalla Costituzione.

Insisteva, in particolare, sull’abuso del controllo poliziesco e sulla necessità di liberare le donne da forme di controllo che le mantenevano in uno stato di inferiorità sociale, giuridica e morale.

Il fulcro del secondo disegno di legge, invece, fu leggermente spostato dai diritti civili. Il 29 luglio 1949, infatti, al centro del ddl approdato in Parlamento vi fu, in particolare e, tra l’altro, il problema della rieducazione morale, proponendo soluzioni di carattere assistenziale come la creazione di istituti per il recupero delle prostitute.

Ad essere concordi furono soprattutto i partiti del centro – sinistra, Pci, Psi, Dc e Repubblicani. A bocciare il testo, invece, fu un gruppo abbastanza eterogeneo, costituito da Msi, partito Liberale e Partito di Unità Socialista. Una bocciatura motivata dal fatto che questi partiti ritenevano che prima di procedere con un simile intervento legislativo, fosse necessaria un’evoluzione dei costumi, altrimenti una delle conseguenze sarebbe stato il dilagare di problemi di ordine pubblico, sanitario e morale.

Il testo della legge venne approvato alla Camera e al Senato già nel 1952, ma ripetuti problemi burocratici e la pressione delle lobby, in particolare dei proprietari delle case di tolleranze, ne ritardarono la conclusione dell’iter. Il loro motto era che gli istinti non potevano essere repressi.

Nel 1955 la senatrice pubblicò, con la giornalista Carla Voltolina, moglie di Sandro Pertini, un libro intitolato “Lettere dalle case chiuse”, in cui raccoglieva gli appelli, sgrammaticati ma veri, delle ragazze “recluse” nelle case di tolleranze.

La legge venne approvata definitivamente il 20 febbraio 1958. Sette mesi dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, vennero chiuse oltre 560 case di tolleranza e molte di queste furono riconvertite in luoghi di patronato per l’ accoglienza delle ex prostitute. La legge, inoltre, permetteva all’Italia di rispettare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, con la quale si era impegnata quando aveva aderito all’Onu. La Dichiarazione invitava, infatti, tra l’altro, gli stati firmatari a porre in atto “la repressione della tratta degli essere umani e lo sfruttamento della prostituzione”.

Già dal 1948, il ministero degli Interni Scelba, aveva smesso di rilasciare licenze di Polizia per l’apertura di nuove case. E proprio la legge Merlin prescrisse la costituzione del primo corpo di polizia femminile, che da allora in poi si sarebbe
anche occupata della prevenzione e della repressione dei reati contro il buon costume e della lotta alla delinquenza minorile.


Testo tratto da: instoria.it

Poi:
Immagine
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]

I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]

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Re: Leggi e prostituzione

#24 Messaggio da Pasko »

JoaoTinto ha scritto: Una donna tanto esile nella figura quanto determinata e forte nell’animo. Fu lei, una delle pochissime donne elette nell’Assemblea Costituente, lei, la prima senatrice a chiedere la parola in aula, a dare uno stop, con una legge dall’iter lungo e vertiginoso, al mestiere più antico del mondo.
bigotta e incompetente
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Re:

#25 Messaggio da baroccosiffredi »

http://affaritaliani.libero.it/cronache/cassazione-hot-line-prostituzione310812.html ha scritto:Farsi pagare per delle telefonate erotiche non è una forma di prostituzione perché non si compiono atti sessuali col proprio corpo ma ci si limita alle parole per eccitare il cliente. Questo è quanto stabilisce la sentenza della Terza sezione penale della Cassazione che afferma: "Le prestazioni vocali effettuate sia pure al fine di eccitare sessualmente l'interlocutore non possono equivalere a prestazioni sessuali" se non impegnano "zone corporali erogene" della persona che si fa pagare.

Viene così annullata la sentenza della Corte di appello di Milano che aveva condannato per sfruttamento della prostituzione un uomo che, dietro compenso, faceva fare delle telefonate erotiche a una ragazza per un suo cliente. Secondo la Cassazione, dunque, la prostituzione "consiste nella messa a disposizione del proprio corpo alla mercè e secondo la volontà del cliente, ovvero, in altre parole, nella funzione strumentale alla percezione di una utilità assegnata al proprio corpo dal soggetto che fornisce la prestazione sessuale". Nel caso in esame, invece, dalle intercettazioni era emerso che si trattava solo di telefonate e non di atti sessuali veri e propri.

Tuttavia, ciò non implica che l'attività di prostituzione non possa essere svolta a distanza perché, precisa la Cassazione, "l'attività sessuale non implica necessariamente il contatto fisico tra i soggetti della prestazione, potendo l'atto essere compiuto anche, dalla prostituta, se su stessa o su un terzo diverso da colui che ha richiesto, dietro pagamento la prestazione".

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Re: Leggi e prostituzione

#26 Messaggio da Fred Connelly »

Oltre ai Radicali (che da decenni si battono su questo tema e che nelle due precedenti legislature hanno depositato d.d.l. per regolamentare la prostituzione), addirittura il PD si dimostra più liberale del PDL in tema di prostituzione. Addirittura la Lega Nord in questo campo si sta dimostrando più liberale dei finti liberali del PDL.

Televideo ha scritto:21/06/2013 16:45
Pd: a prostitute partita Iva e patentino


Iscrizione alla Camera di Commercio, con tanto di partita Iva,e poi patenti-
no,certificato di qualità e anche cooperative in cui riunirsi per esercitare
insieme, nello stesso edificio, la professione più antica del mondo.

Sono alcune delle proposte avanzate dalla senatrice Pd Maria Spilabotte,nel
corso di un'intervista al settimanale della provincia di Frosinone 'Qui Set-
te',che comprendono anche la depenalizzazione "della prostituzione volontaria
e donne impresarie di se stesse".

Immagine Sen. Maria Spilabotte (PD)

Immagine Sen. Marco Perduca (Radicali)

Immagine Sen. Donatella Poretti (Radicali)

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Re: Leggi e prostituzione

#27 Messaggio da Barabino »

Mah, qualcuno dovrebbe raccogliere firme per un referendum per abrogare la legge Merlin...

il fatto che nessuno ci prova sul serio, dimostra che tutti noi ce ne freghiamo della legge, ce ne freghiamo di essere a posto con la legge :evil:
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Re: Leggi e prostituzione

#28 Messaggio da Fred Connelly »

Bisogna poi vedere se una volta che hai cancellato in toto o in parte la Merlin poi c'è qualcuno che si degna di legiferare per normare l'attività ed introdurre gli eventuali reati per colpire lo sfruttamento di chi viene costretto a prostituirsi. Non è detto insomma che sia una questione così banale per cui lo strumento referendario sia sufficiente.

Visto che hanno allentato le maglie sul gioco d'azzardo (in maniera perfino eccessiva se consideriamo ad esempio le slot machine nelle tabaccherie e nei bar) dovrebbero farlo anche sulla prostituzione, sugli spettacoli e i film porno. Specialmente ora che siamo in tempi di crisi e quindi c'è un'ottima scusa per farlo.
La tassazione su alcune attività d'azzardo poi, che stando a molti articoli di giornale e servizi televisivi sarebbe bassissima, fa pensare a gravi conflitti d'interesse di deputati legati a lobby del gioco d'azzardo (e magari mafie varie): per il sesso non ci sono santi in paradiso, per il gioco d'azzardo (che porta alla morte di molti, intere famiglie sul lastrico e pesanti costi sociali per lo Stato) invece si.

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Re: Leggi e prostituzione

#29 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Il gioco d'azzardo (e gli alcolici) era quello che Silvio voleva tassare per restituire l'IMU. E' una fonte di entrate vitale per lo Stato (un'autentica tassa mascherata in tempi di crisi dove la gente gioca per disperazione).
"Kindly separated by nature and a wide ocean from the exterminating havoc of one quarter of the globe" (Thomas Jefferson)
“Per nostra fortuna la natura ed un vasto oceano ci separano dalle devastazioni sterminatrici di un quarto del globo” (Thomas Jefferson)

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Re: Leggi e prostituzione

#30 Messaggio da Barabino »

Fred Connelly ha scritto:Bisogna poi vedere se una volta che hai cancellato in toto o in parte la Merlin poi c'è qualcuno che si degna di legiferare per normare l'attività ed introdurre gli eventuali reati per colpire lo sfruttamento di chi viene costretto a prostituirsi. Non è detto insomma che sia una questione così banale per cui lo strumento referendario sia sufficiente.
Facendo lo psicologo del caz :lol:

potrei dire che questo e' un tipico esempio di perfezionismo inconcludente... Non riesco a fare un lavoro perfetto, e allora neanche parto col lavoro!

In realta' per i casi piu' gravi di sfruttamento (tipo donne tenute prigioniere e private del passaporto), ci sono gia' altre fattispecie penali (riduzione in schiavitu') per tutelarle tanto quanto gli altri lavoratori... agricoli o dell'edilizia.

E poi stai tranquillo che man mano che i problemi vengono fuori, il parlamento puo' emettere nuove leggi... adatte al mondo di adesso e non al 1950! :-)
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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