Opinabile.
Ciò che ha da dire il Santo Padre, in tutta onestà, conta zero. Chiesa e scienza cozzano più di una cravatta e Maurizio Costanzo.
Spesso si travisano, o semplicemente si attribuiscono alle persone, parole che non hanno mai detto. Gli scienziati non hanno mai detto che non esistono forme di vita oltre la nostra, più semplicemente affermano che non sono state trovate ancora forme di vita oltre la nostra (qui si aprirebbe un discorso infinito, visto che in passato si è parlato di alcuni batteri extraterresti, ma ci dilungheremmo). E' proprio per questo che si esplora lo spazio, in cerca di tracce, di qualcosa. Detto questo, non capisco che attinenza abbia questo tuo commento con quanto scritto da me.
Di messaggi ne sono stati "spediti" almeno 2: il messaggio di Arecibo e la placca delle sonde Pioneer 10 e 11.
Il messaggio di Arecibo fu trasmesso via radio, più di 40 anni fa (nel 1974), con l'obbiettivo di giungere in un determinato ammasso globulare distante circa 20/25 mila anni luce da noi. Ciò vuol dire che arriverà a destinazione tra circa 20/25 mila anni, visto che le onde radio viaggiano alla velocità della luce. Furono spediti informazioni basilari, come i numeri (da 1 a 10), alcuni elementi della tavola periodica, la rappresentazione del nostro DNA, la raffigurazione dell'uomo e della donna ecc...
C'è da dire che la comunità scientifica storse il naso alla notizia di questo esperimento, probabilmente per le implicazioni nefaste che questa iniziativa poteva causare. Non perché si voleva negare il fatto che oltre a noi poteva esserci qualcun'altro, ma proprio per il motivo opposto, per paura che un messaggio di quel tipo, un messaggio che conteneva le informazioni più care e importanti per noi esseri umani, potessero essere utilizzate da uno sconosciuto ricevente in modo negativo. Per gli scienziati si stava prestando il fianco ad un ipotetico "nemico".
E' vero, bisognerebbe dare il beneficio del dubbio ad un ipotetico essere intelligente, ma mettiamola così: tu lasceresti mai un biglietto sul portone di casa tua dove descrivi la tua abitazione? Successivamente lasceresti anche la porta di casa aperta? Questo era il timore degli scienziati, l'ignoto.
Eravamo da poco allunati sulla luna, l'ultimo uomo aveva calpestato il suolo lunare soltanto 2 anni prima, e non scordiamoci che Apollo 11 fu una vera incognita, addirittura Armstrong scese la scaletta attaccato ad una corda, poiché c'era il timore che potesse finire risucchiato dal terreno, in stile sabbie mobili!
L'altro messaggio invece non è astratto come quello di Arecibo, ma fisico. Le placche delle sonde Pioneer 10 (1972) e Pioneer 11 (1973) furono ideata dalle stesse due persone che nel 1974 inviarono il messaggio radio, Frank Drake e Carl Sagan. Le placche avevano la stessa valenza di quello di Arecibo, più o meno anche lo stesso contenuto, addirittura descrivevano la posizione del nostro pianeta all'interno del sistema solare. Tutto questo nella speranza che le placche potessero finire in mano ad entità evolute.
C'è da dire che le critiche furono di diverse tipologie; ad esempio c'è chi si lamentò del fatto che le placche erano troppo complicate da decifrare, altri invece si lamentarono del fatto che gli omini erano disegnati come mamma li aveva fatti, ricordiamoci che si parla dei primi anni '70, i bacchettoni andavano per la maggiore, spedire oscenità in giro per il cosmo non era una cosa ben vista.
Della Pioneer 10 si è persa ogni traccia più di 10 anni fa, la 11 dovrebbe essere ancora in servizio.
PS: quasi dimenticavo i dischi (Voyager Golden Record) inseriti nelle sonde Voyager 1 e 2 del 1977. Se non sbaglio si trattava di due dischi in stile grammofono, che racchiudevano suoni (tra cui svariati saluti in decine e decine di lingue differenti e musica varia) e immagini della terra. Se è vero che la vita, per come la intendiamo noi, ha bisogno di una stella per poter proliferare, allora vorrà dire che il messaggio delle due sonde dovrà percorrere ancora molti anni, 30-40 mila, per poter trovare la prima stella e il primo ipotetico messaggero.
Molti però lo reputano più un gesto simbolico che concreto, una sorta di messaggio nella bottiglia in un infinito oceano.
Dove si trovano adesso le sonde? Voyager 2 si trova a circa 16 miliardi di chilometri dalla Terra, mentre Voyager 1 a quasi 20 miliardi di chilometri di distanza dal nostro pianeta, questo fa di Voyager 1 l'oggetto creato dall'uomo più distante dalla Terra.
http://voyager.jpl.nasa.gov/where/ (distanze in tempo reale)
Voyager 1 ha percorso 132 UA (unità astronomiche), che sono circa 19 ore luce. Ha impiegato 38 anni per ricoprire la distanza che la luce ha coperto in appena 19 ore.
Oramai la sonda è entrata nel mezzo interstellare, dovrebbe funzionare ancora per altri 10 anni, riuscendo a coprire ancora 35 UA prima di far perdere le proprie tracce, le batterie si esauriranno e buonanotte a tutti. Continuerà a vagare nello spazio, magari qualcuno la troverà un giorno, chissà.
La comunità scientifica non è bigotta, tanto meno reticente per quanto riguarda la question UFO o alieni. Il fatto è che il metodo scientifico richiede più impegno, più energie e molte più prove di quelle che si possono estrapolare da video pixellati, foto sgranate e teorie senza alcuna fonte. Bisogna spezzare il capello in quattro e studiarlo in ogni suo piccolo particolare.
L'ufologia non è una scienza, non ha esperti nel settore, ricollegandomi alla questione Santo Padre e Chiesa, oserei dire che l'ufologia è classificabile come "fede". Nelle varie religioni non si hanno prove certe sulla reale esistenze di quel determinato Dio, eppure, pur non avendo prove che confutano e consolidano la propria religione, le si crede a prescindere perché, appunto, si ha fede.
Converrete con me che pensare di essere gli unici esseri viventi nell'intero universo risulta assai stucchevole, ma allo stesso tempo si ha bisogno di prove empiriche per poter confutare ciò che sennò risulta essere soltanto un parere, un pensiero, alle volte una vera e propria ideologia.
Da non credente, rivolgo una domanda agli ufologi non credenti. Se tizio venisse da voi a dirvi che Dio esiste perché c'ha lasciato dei segnali; la croce, i vangeli, la sindone ecc... voi cosa pensereste? Io penserei che un ragionamento di questo tipo non è applicabile alla mentalità scientifica. Bene, adesso che avete immaginato Tizio che viene da voi dicendo che Dio esiste (elencandovi svariate prove e motivi), immaginatevi mentre dite a Caio che gli alieni e le astronavi esistono, e lo date per certo perché ci sono dei segnali, svariati motivi e svariate prove. Ecco, cosa notate di simile tra il vostro e la loro versione? Le prove. In entrambi i casi non ci sono prove solide.
Ripeto, non nego la possibilità che vite più o meno intelligenti possano farci compagnia, ma ad oggi però i fatti sono questi, se un giorno avrò la fortuna di leggere una notizia riguardante la scoperta di nuove forme di vita, salterò sicuramente di gioia.
Detto questo, non è mia intenzione sminuire le religioni, a cui porto il dovuto rispetto, tanto meno sminuire l'ufologia e gli ufologi, era giusto una comparazione azzeccata in questo determinato periodo storico.
Chiudo; son stato troppo prolisso, ma non mi andava di dovermi esprimere sullo stesso argomento per mille mila messaggi consecutivi, 'sto papello è un sunto abbastanza esauriente, spero.