[O.T.] Basket NBA
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- Scorpio
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c'era già un'altro topic, quello sulla NCAA, se non sbaglio.
Mi spiace x Balkan (che almeno ammette di non capir na sega e di annoiarsi) e per tabaric Despe Adin, ma Larry, come disse uno dei miei primi allenatori, era cogato solo perchè era bianco, anzi, biondo.
Non volgio dire fosse una chiavica ma non me ne ricordo magie e spettacolo a mille; cosa che invece era la norma in ogni partita, o forse è meglio dire, esebizione di DJ.
Mi ricordo ancora una telecronaca di Dan Peterson, che era partito dal minimizzare DJ e man mano che questo lo smentiva a forza di skiacciate, stoppate e acrobazie lo faceva ricredere.
Per la verità , era una costante delle sue cronache ed il bello era pure che ci skerzava sopra per primo!
Grande Dan !
Mi spiace x Balkan (che almeno ammette di non capir na sega e di annoiarsi) e per tabaric Despe Adin, ma Larry, come disse uno dei miei primi allenatori, era cogato solo perchè era bianco, anzi, biondo.
Non volgio dire fosse una chiavica ma non me ne ricordo magie e spettacolo a mille; cosa che invece era la norma in ogni partita, o forse è meglio dire, esebizione di DJ.
Mi ricordo ancora una telecronaca di Dan Peterson, che era partito dal minimizzare DJ e man mano che questo lo smentiva a forza di skiacciate, stoppate e acrobazie lo faceva ricredere.
Per la verità , era una costante delle sue cronache ed il bello era pure che ci skerzava sopra per primo!
Grande Dan !
Ne pravda!Scorpio ha scritto:c'era già un'altro topic, quello sulla NCAA, se non sbaglio.
Mi spiace x Balkan (che almeno ammette di non capir na sega e di annoiarsi) e per tabaric Despe Adin, ma Larry, come disse uno dei miei primi allenatori, era cogato solo perchè era bianco, anzi, biondo.
Non volgio dire fosse una chiavica ma non me ne ricordo magie e spettacolo a mille; cosa che invece era la norma in ogni partita, o forse è meglio dire, esebizione di DJ.
Mi ricordo ancora una telecronaca di Dan Peterson, che era partito dal minimizzare DJ e man mano che questo lo smentiva a forza di skiacciate, stoppate e acrobazie lo faceva ricredere.
Per la verità , era una costante delle sue cronache ed il bello era pure che ci skerzava sopra per primo!
Grande Dan !
Ogni partita di Larry era un'esibizione di INTENSITA' prima di tutto.
Non saltava un cazzo, a differenza dei negretti?
Non importa, era stabilmente tra i primi 10 rimbalzisti della lega...
Lento?
Con le sue mani rapidissime recuperava più palloni di quanti ne recuperasse il Dottore in una stagione...
Niente spettacolo?
Seeee... grazie... passaggio no look dall'altra parte del campo a Danny Ainge che bruciava la retina da tre, giochi a due da MANUALE con Parish, McHale o Walton... miiiii... se non era spettacolo questo...
Larry Uccello era una basketball machine: tiro, passaggio, visione.. poteva segnare in tutti i modi, da sotto da fuori, in terzo tempo, semigancio sinistro... la metteva dal cesso di casa sua anche nella giornata peggiore.
Il Doctor schiacciava col culo, ma come giocatore valeva una suola delle scarpe di Larry Bird, che aveva tre volte il suo QI cestistico.
Uè, detto da Peterson, mica da me, sia claro
"George, George... Ukraine is NOT a country..."
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concordo in pieno con te...Larry in un ipotetico quintetto base andrebbe ad occupare il posto di ala piccola...con Magic play,Jordan guardia,Malone ala forte e Chamberlain o Russel come centro.Despe1 ha scritto:Ne pravda!Scorpio ha scritto:c'era già un'altro topic, quello sulla NCAA, se non sbaglio.
Mi spiace x Balkan (che almeno ammette di non capir na sega e di annoiarsi) e per tabaric Despe Adin, ma Larry, come disse uno dei miei primi allenatori, era cogato solo perchè era bianco, anzi, biondo.
Non volgio dire fosse una chiavica ma non me ne ricordo magie e spettacolo a mille; cosa che invece era la norma in ogni partita, o forse è meglio dire, esebizione di DJ.
Mi ricordo ancora una telecronaca di Dan Peterson, che era partito dal minimizzare DJ e man mano che questo lo smentiva a forza di skiacciate, stoppate e acrobazie lo faceva ricredere.
Per la verità , era una costante delle sue cronache ed il bello era pure che ci skerzava sopra per primo!
Grande Dan !
Ogni partita di Larry era un'esibizione di INTENSITA' prima di tutto.
Non saltava un cazzo, a differenza dei negretti?
Non importa, era stabilmente tra i primi 10 rimbalzisti della lega...
Lento?
Con le sue mani rapidissime recuperava più palloni di quanti ne recuperasse il Dottore in una stagione...
Niente spettacolo?
Seeee... grazie... passaggio no look dall'altra parte del campo a Danny Ainge che bruciava la retina da tre, giochi a due da MANUALE con Parish, McHale o Walton... miiiii... se non era spettacolo questo...
Larry Uccello era una basketball machine: tiro, passaggio, visione.. poteva segnare in tutti i modi, da sotto da fuori, in terzo tempo, semigancio sinistro... la metteva dal cesso di casa sua anche nella giornata peggiore.
Il Doctor schiacciava col culo, ma come giocatore valeva una suola delle scarpe di Larry Bird, che aveva tre volte il suo QI cestistico.
Uè, detto da Peterson, mica da me, sia claro
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- Località: saranno pure cazzi mia???
intanto nella notte:
Kobe Bryant non tocca quota 50 ma si deve "accontentare" di 43 punti vedendo sfumare l'inseguimento al record di Chamberlain (7 partite di seguito con più di 50 punti). I Lakers, guidati dalla loro stella, battono i Warriors. Sacramento sorprende Phoenix mentre Dallas passa ad Atlanta.
ed i risultati:
Los Angeles Lakers-Golden State 115-113
La striscia di gare con almeno 50 punti a referto arriva al capolinea, ma Kobe Bryant non si puó lamentare. Il leader dei Lakers, infatti, ne mette a segno 43 e la squadra di Los Angeles lotta e riesce ad avere la meglio sui Warriors, conquistando così il suo quinto successo consecutivo. Bryant parte fortissimo e dopo soli nove minuti è già a quota 17. Il traguardo dei 50 punti (raggiunto dal fenomeno di LA nelle ultime quattro gare), considerata anche la fragilità della difesa di Golden State, non sembra lontanissimo ma Kobe incomincia a forzare, non gestisce bene i raddoppi dei Warriors e rallenta. A metà del terzo quarto gli ospiti incominciano a spingere sull'acceleratore e si portano avanti ma Bryant non ci sta e con un paio di triple da cinema riporta i Lakers in scia. Poi all'inizio dell'ultimo quarto Kobe suona la carica e trascina i padroni di casa al parziale di 14-0 che mette Golden State alle corde. Bryant ancora una volta fa la differenza ma non delude nemmeno Lamar Odom il quale chiude con 24 punti e ben 19 rimbalzi.
Los Angeles Lakers: 43 (11/22, 4/11), Odom 24. Rimbalzi: Odom 19. Assist: Walton 8.
Golden State: Ellis 31 (11/20, 1/1), Harrington 23, Jackson 16. Rimbalzi: Biedrins 12. Assist: Jackson 9.
Sacramento-Phoenix 107-100
La sconfitta di Sacramento rappresenta una sorta di sentenza per i Suns. Il contemporaneo successo di Dallas, infatti, porta la squadra leader della Western Conference, a un vantaggio di sei partite su Phoenix. Riprendere i Mavs diventa adesso praticamente impossibile. I Suns non giocano bene contro i pur rimaneggiati Kings e vengono puniti dal miglior Mike Bibby della stagione. Il play di Sacramento vince la sua personale sfida con Steve Nash e firma ben nove triple, suo massimo in carriera.
Sacramento: Bibby 37 (4/11, 9/12), Artest 24, Salmons 17. Rimbalzi: Artest 9. Assist: Garcia, Bibby 5.
Phoenix: Barbosa 27 (9/13, 3/9), Stoudemire 23, Nash 18, Marion 17. Rimbalzi: Stoudemire 11. Assist: Nash 9.
Atlanta-Dallas 97-104
Sesto successo consecutivo per la squadra con il miglior record della Nba che ad Atlanta parte fortissimo, subisce il ritorno della squadra di casa nel terzo quarto ma alla fine centra la vittoria senza troppi problemi. L'ex di turno Jason Terry fa la differenza realizzando 15 dei suoi 27 punti nell'ultimo quarto.
Atlanta: Childress, Smith 21, Lue 15. Rimbalzi: Pachulia 13. Assist: A. Johnson 4.
Dallas: Nowitzki, Howard 28, Terry 27. Rimbalzi: Diop 9. Assist: Stackhouse 8.
Milwaukee-Detroit 96-121
Privi dello squalificato Rasheed Wallace e dell'influenzato Rip Hamilton i Pistons ricevono un contributo fondamentale dalla panchina e dominano i Bucks. Detroit gioca una partita praticamente perfetta in attacco e chiude con un eccellente 57% dal campo.
Milwaukee: Ilyasova 21 (2/9, 5/7), Bell 17. Rimbalzi: Skinner 8. Assist: Williams 6.
Detroit: Prince 28 (9/15, 1/3), McDyess 20, Maxiell 19, Murray 16. Rimbalzi: Maxiell 15. Assist: Hunter, Murray, Webber 5.
Minnesota-Portland 94-93
Brandon Roy e Randy Foye danno vita a una bella sfida tra matricole di lusso, ma alla fine il palcoscenico lo ruba il solito Kevin Garnett. KG, infatti, regala la vittoria ai Timberwolves trovando proprio allo scadere il canestro che mette ko i Blazers.
Minnesota: Garnett 22 (10/19), Foye 17, Davis 15. Rimbalzi: Garnett 9. Assist: Davis 8.
Portland: Roy 22 (8/12, 1/2), Randolph 19. Rimbalzi: Randolph, Magloire 9. Assist: Randolph 6.
NO/Oklahoma City-Houston 106-94
Gli Hornets vogliono lottare fino alla fine per conquistare un biglietto per la postseason. Il successo sui Rockets aiuta Chris Paul e compagni a rimanere nella scia dei Clippers, la squadra che occupa l'ottava posizione nella Western Conference. Gli Hornets vincono piazzando un parziale di 13-3 nelle battute finali della gara.
NO/Oklahoma City: Paul 28 (6/10, 4/5), West 23, Mason 19. Rimbalzi: Chandler 10. Assist: Paul 5.
Houston: McGrady 31 (11/16, 1/4), Yao Ming 16, Head 15. Rimbalzi: Hayes 8. Assist: McGrady 6.
Indiana-Chicago 90-92
I 39 punti di un ritrovato Jermaine O'Neal non bastano ai Pacers che si devono inchinare davanti ai Bulls. Chicago gioca bene solamente a sprazzi ma fa quanto basta per portare a casa il successo. Decide il match il canestro di Ben Gordon a tre secondi dalla sirena.
Indiana: O'Neal 39 (15/24), Dunleavy 23. Rimbalzi: O'Neal 14. Assist: Tinsley, Dunleavy 5.
Chicago: Gordon 31 (12/22, 1/3). Rimbalzi: Wallace 14, Deng 10. Assist: Duhon, Hinrich, Gordon 5.
Cleveland-Denver 93-105
I Cavaliers non riescono a rallentare i Nuggets che giocano una delle loro migliori partite della stagione e portano a casa un meritato successo. Denver contro una delle migliori difese della Eastern Conference riesce a non forzare in attacco e a prendere quasi sempre ottimi tiri. Così Carmelo Anthony e compagni alla fine chiudono con percentuali davvero eccellenti (59.7% dal campo) al tiro.
Cleveland: James, Ilgauskas 18, Hughes 17. Rimbalzi: Gooden 10. Assist: James 8.
Denver: Anthony 27 (12/19), Nene 21, Iverson 18. Rimbalzi: Nene 9. Assist: Iverson 12.
Seattle-San Antonio 79-120
Nessun problema per gli Spurs che sbrigano la pratica Sonics chiudendo ogni discorso già nel terzo quarto. L'assenza di Ray Alen non basta a giustificare una delle sconfitte casalinghe più pesanti nella storia della franchigia di Seattle.
Seattle: Ridnour 16 (7/11, 0/1). Rimbalzi: Wilcox 9. Assist: Ridnour 4.
San Antonio: Ginobili 19 (1/2, 5/9), Parker 18, Duncan 16. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parker 7
da notare le sconfitta dei Suns a Sacramento e le sconfitte in casa degli Indiana Pacers sui Bulls e dei Cavaliers sui Nuggets.continua invece la marcia dei Dallas con un grande Nowitzki sempre piu' MVP della stagione.
Kobe Bryant non tocca quota 50 ma si deve "accontentare" di 43 punti vedendo sfumare l'inseguimento al record di Chamberlain (7 partite di seguito con più di 50 punti). I Lakers, guidati dalla loro stella, battono i Warriors. Sacramento sorprende Phoenix mentre Dallas passa ad Atlanta.
ed i risultati:
Los Angeles Lakers-Golden State 115-113
La striscia di gare con almeno 50 punti a referto arriva al capolinea, ma Kobe Bryant non si puó lamentare. Il leader dei Lakers, infatti, ne mette a segno 43 e la squadra di Los Angeles lotta e riesce ad avere la meglio sui Warriors, conquistando così il suo quinto successo consecutivo. Bryant parte fortissimo e dopo soli nove minuti è già a quota 17. Il traguardo dei 50 punti (raggiunto dal fenomeno di LA nelle ultime quattro gare), considerata anche la fragilità della difesa di Golden State, non sembra lontanissimo ma Kobe incomincia a forzare, non gestisce bene i raddoppi dei Warriors e rallenta. A metà del terzo quarto gli ospiti incominciano a spingere sull'acceleratore e si portano avanti ma Bryant non ci sta e con un paio di triple da cinema riporta i Lakers in scia. Poi all'inizio dell'ultimo quarto Kobe suona la carica e trascina i padroni di casa al parziale di 14-0 che mette Golden State alle corde. Bryant ancora una volta fa la differenza ma non delude nemmeno Lamar Odom il quale chiude con 24 punti e ben 19 rimbalzi.
Los Angeles Lakers: 43 (11/22, 4/11), Odom 24. Rimbalzi: Odom 19. Assist: Walton 8.
Golden State: Ellis 31 (11/20, 1/1), Harrington 23, Jackson 16. Rimbalzi: Biedrins 12. Assist: Jackson 9.
Sacramento-Phoenix 107-100
La sconfitta di Sacramento rappresenta una sorta di sentenza per i Suns. Il contemporaneo successo di Dallas, infatti, porta la squadra leader della Western Conference, a un vantaggio di sei partite su Phoenix. Riprendere i Mavs diventa adesso praticamente impossibile. I Suns non giocano bene contro i pur rimaneggiati Kings e vengono puniti dal miglior Mike Bibby della stagione. Il play di Sacramento vince la sua personale sfida con Steve Nash e firma ben nove triple, suo massimo in carriera.
Sacramento: Bibby 37 (4/11, 9/12), Artest 24, Salmons 17. Rimbalzi: Artest 9. Assist: Garcia, Bibby 5.
Phoenix: Barbosa 27 (9/13, 3/9), Stoudemire 23, Nash 18, Marion 17. Rimbalzi: Stoudemire 11. Assist: Nash 9.
Atlanta-Dallas 97-104
Sesto successo consecutivo per la squadra con il miglior record della Nba che ad Atlanta parte fortissimo, subisce il ritorno della squadra di casa nel terzo quarto ma alla fine centra la vittoria senza troppi problemi. L'ex di turno Jason Terry fa la differenza realizzando 15 dei suoi 27 punti nell'ultimo quarto.
Atlanta: Childress, Smith 21, Lue 15. Rimbalzi: Pachulia 13. Assist: A. Johnson 4.
Dallas: Nowitzki, Howard 28, Terry 27. Rimbalzi: Diop 9. Assist: Stackhouse 8.
Milwaukee-Detroit 96-121
Privi dello squalificato Rasheed Wallace e dell'influenzato Rip Hamilton i Pistons ricevono un contributo fondamentale dalla panchina e dominano i Bucks. Detroit gioca una partita praticamente perfetta in attacco e chiude con un eccellente 57% dal campo.
Milwaukee: Ilyasova 21 (2/9, 5/7), Bell 17. Rimbalzi: Skinner 8. Assist: Williams 6.
Detroit: Prince 28 (9/15, 1/3), McDyess 20, Maxiell 19, Murray 16. Rimbalzi: Maxiell 15. Assist: Hunter, Murray, Webber 5.
Minnesota-Portland 94-93
Brandon Roy e Randy Foye danno vita a una bella sfida tra matricole di lusso, ma alla fine il palcoscenico lo ruba il solito Kevin Garnett. KG, infatti, regala la vittoria ai Timberwolves trovando proprio allo scadere il canestro che mette ko i Blazers.
Minnesota: Garnett 22 (10/19), Foye 17, Davis 15. Rimbalzi: Garnett 9. Assist: Davis 8.
Portland: Roy 22 (8/12, 1/2), Randolph 19. Rimbalzi: Randolph, Magloire 9. Assist: Randolph 6.
NO/Oklahoma City-Houston 106-94
Gli Hornets vogliono lottare fino alla fine per conquistare un biglietto per la postseason. Il successo sui Rockets aiuta Chris Paul e compagni a rimanere nella scia dei Clippers, la squadra che occupa l'ottava posizione nella Western Conference. Gli Hornets vincono piazzando un parziale di 13-3 nelle battute finali della gara.
NO/Oklahoma City: Paul 28 (6/10, 4/5), West 23, Mason 19. Rimbalzi: Chandler 10. Assist: Paul 5.
Houston: McGrady 31 (11/16, 1/4), Yao Ming 16, Head 15. Rimbalzi: Hayes 8. Assist: McGrady 6.
Indiana-Chicago 90-92
I 39 punti di un ritrovato Jermaine O'Neal non bastano ai Pacers che si devono inchinare davanti ai Bulls. Chicago gioca bene solamente a sprazzi ma fa quanto basta per portare a casa il successo. Decide il match il canestro di Ben Gordon a tre secondi dalla sirena.
Indiana: O'Neal 39 (15/24), Dunleavy 23. Rimbalzi: O'Neal 14. Assist: Tinsley, Dunleavy 5.
Chicago: Gordon 31 (12/22, 1/3). Rimbalzi: Wallace 14, Deng 10. Assist: Duhon, Hinrich, Gordon 5.
Cleveland-Denver 93-105
I Cavaliers non riescono a rallentare i Nuggets che giocano una delle loro migliori partite della stagione e portano a casa un meritato successo. Denver contro una delle migliori difese della Eastern Conference riesce a non forzare in attacco e a prendere quasi sempre ottimi tiri. Così Carmelo Anthony e compagni alla fine chiudono con percentuali davvero eccellenti (59.7% dal campo) al tiro.
Cleveland: James, Ilgauskas 18, Hughes 17. Rimbalzi: Gooden 10. Assist: James 8.
Denver: Anthony 27 (12/19), Nene 21, Iverson 18. Rimbalzi: Nene 9. Assist: Iverson 12.
Seattle-San Antonio 79-120
Nessun problema per gli Spurs che sbrigano la pratica Sonics chiudendo ogni discorso già nel terzo quarto. L'assenza di Ray Alen non basta a giustificare una delle sconfitte casalinghe più pesanti nella storia della franchigia di Seattle.
Seattle: Ridnour 16 (7/11, 0/1). Rimbalzi: Wilcox 9. Assist: Ridnour 4.
San Antonio: Ginobili 19 (1/2, 5/9), Parker 18, Duncan 16. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parker 7
da notare le sconfitta dei Suns a Sacramento e le sconfitte in casa degli Indiana Pacers sui Bulls e dei Cavaliers sui Nuggets.continua invece la marcia dei Dallas con un grande Nowitzki sempre piu' MVP della stagione.
- Husker_Du
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Sono d'accordo......ma Doctor J ai tempi giocava in una squadra che non era eccelsa, e comunque non ai livelli di Lakers o Celtics....Aggiungiamoci che era molto piu' facile ai tempi tifare per i lakers o per i celtics...Despe1 ha scritto: Ne pravda!
Ogni partita di Larry era un'esibizione di INTENSITA' prima di tutto.
Non saltava un cazzo, a differenza dei negretti?
Non importa, era stabilmente tra i primi 10 rimbalzisti della lega...
Lento?
Con le sue mani rapidissime recuperava più palloni di quanti ne recuperasse il Dottore in una stagione...
Niente spettacolo?
Seeee... grazie... passaggio no look dall'altra parte del campo a Danny Ainge che bruciava la retina da tre, giochi a due da MANUALE con Parish, McHale o Walton... miiiii... se non era spettacolo questo...
Larry Uccello era una basketball machine: tiro, passaggio, visione.. poteva segnare in tutti i modi, da sotto da fuori, in terzo tempo, semigancio sinistro... la metteva dal cesso di casa sua anche nella giornata peggiore.
Il Doctor schiacciava col culo, ma come giocatore valeva una suola delle scarpe di Larry Bird, che aveva tre volte il suo QI cestistico.
Uè, detto da Peterson, mica da me, sia claro
Francamente, lo preferivo come giocatore, perche' era estroso, faceva dei cambi di mano sotto canestro eccezionali....e poi era veramente la guida della squadra...
Su Larry Bird.....credo di aver avuto un dibattito simile con scorpio in un altro topic....larry non era spettacolare come altri ma era tecnicamente un fenomeno ed era molto efficacie....non vinci continuamente l'all star game dei tiri da tre se sei tecnicamente scarso.....inoltre, come Doctor J aveva uno dei cambi mano sottocanestro migliori dell NBA ai tempi...
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Re: [O.T.] Basket NBA
Tutta colpa delle mani di Jordan...le hai mai viste dal vivo?Soniaaquino ha scritto: Jordan [...]un uomo squadra,un uomo che faceva 30 di media 7 assist e 7 rimbalzi e che spesso cancellava l'avversario in difesa.[...]
"SHAMALAYA!" urlo di Maccio CapaTonda in "La Febbra" mentre si districa in un campo di grano.
Tutto vero, ma sec me il confronto dovrebbe essere fatto tra Magic e BirdDespe1 ha scritto:Ne pravda!Scorpio ha scritto:c'era già un'altro topic, quello sulla NCAA, se non sbaglio.
Mi spiace x Balkan (che almeno ammette di non capir na sega e di annoiarsi) e per tabaric Despe Adin, ma Larry, come disse uno dei miei primi allenatori, era cogato solo perchè era bianco, anzi, biondo.
Non volgio dire fosse una chiavica ma non me ne ricordo magie e spettacolo a mille; cosa che invece era la norma in ogni partita, o forse è meglio dire, esebizione di DJ.
Mi ricordo ancora una telecronaca di Dan Peterson, che era partito dal minimizzare DJ e man mano che questo lo smentiva a forza di skiacciate, stoppate e acrobazie lo faceva ricredere.
Per la verità , era una costante delle sue cronache ed il bello era pure che ci skerzava sopra per primo!
Grande Dan !
Ogni partita di Larry era un'esibizione di INTENSITA' prima di tutto.
Non saltava un cazzo, a differenza dei negretti?
Non importa, era stabilmente tra i primi 10 rimbalzisti della lega...
Lento?
Con le sue mani rapidissime recuperava più palloni di quanti ne recuperasse il Dottore in una stagione...
Niente spettacolo?
Seeee... grazie... passaggio no look dall'altra parte del campo a Danny Ainge che bruciava la retina da tre, giochi a due da MANUALE con Parish, McHale o Walton... miiiii... se non era spettacolo questo...
Larry Uccello era una basketball machine: tiro, passaggio, visione.. poteva segnare in tutti i modi, da sotto da fuori, in terzo tempo, semigancio sinistro... la metteva dal cesso di casa sua anche nella giornata peggiore.
Il Doctor schiacciava col culo, ma come giocatore valeva una suola delle scarpe di Larry Bird, che aveva tre volte il suo QI cestistico.
Uè, detto da Peterson, mica da me, sia claro
"SHAMALAYA!" urlo di Maccio CapaTonda in "La Febbra" mentre si districa in un campo di grano.
Tutto vero, ma sec me il confronto dovrebbe essere fatto tra Magic e BirdDespe1 ha scritto:Ne pravda!Scorpio ha scritto:c'era già un'altro topic, quello sulla NCAA, se non sbaglio.
Mi spiace x Balkan (che almeno ammette di non capir na sega e di annoiarsi) e per tabaric Despe Adin, ma Larry, come disse uno dei miei primi allenatori, era cogato solo perchè era bianco, anzi, biondo.
Non volgio dire fosse una chiavica ma non me ne ricordo magie e spettacolo a mille; cosa che invece era la norma in ogni partita, o forse è meglio dire, esebizione di DJ.
Mi ricordo ancora una telecronaca di Dan Peterson, che era partito dal minimizzare DJ e man mano che questo lo smentiva a forza di skiacciate, stoppate e acrobazie lo faceva ricredere.
Per la verità , era una costante delle sue cronache ed il bello era pure che ci skerzava sopra per primo!
Grande Dan !
Ogni partita di Larry era un'esibizione di INTENSITA' prima di tutto.
Non saltava un cazzo, a differenza dei negretti?
Non importa, era stabilmente tra i primi 10 rimbalzisti della lega...
Lento?
Con le sue mani rapidissime recuperava più palloni di quanti ne recuperasse il Dottore in una stagione...
Niente spettacolo?
Seeee... grazie... passaggio no look dall'altra parte del campo a Danny Ainge che bruciava la retina da tre, giochi a due da MANUALE con Parish, McHale o Walton... miiiii... se non era spettacolo questo...
Larry Uccello era una basketball machine: tiro, passaggio, visione.. poteva segnare in tutti i modi, da sotto da fuori, in terzo tempo, semigancio sinistro... la metteva dal cesso di casa sua anche nella giornata peggiore.
Il Doctor schiacciava col culo, ma come giocatore valeva una suola delle scarpe di Larry Bird, che aveva tre volte il suo QI cestistico.
Uè, detto da Peterson, mica da me, sia claro
"SHAMALAYA!" urlo di Maccio CapaTonda in "La Febbra" mentre si districa in un campo di grano.
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- Località: saranno pure cazzi mia???
Re: [O.T.] Basket NBA
no...e' una fortuna??BlackHand ha scritto:Tutta colpa delle mani di Jordan...le hai mai viste dal vivo?Soniaaquino ha scritto: Jordan [...]un uomo squadra,un uomo che faceva 30 di media 7 assist e 7 rimbalzi e che spesso cancellava l'avversario in difesa.[...]
faccio ammenda....ieri non mi sono espresso nella maniera più adeguata.....................lungi da me l'idea di non riconosciore all'immenso larry legend il beneficio del genio cestistico o addiritura del talento...............intendevo giusto sottolineare come in un universo di iper-atleti con i fisici al tungsteno caratteristici dei giocatori afroamericani il vecchio larry si ergeva parecchie spanne sopra la media per via di cio che gli americani chiamano intangibles........ossia determinati aspetti del gioco di non immediata rilevazione, quali la comprensione del gioco o per esempio la presa sulla palla o più genericamente la forza mentale..........tao ha scritto:larry era poco genio, ma molti cojones in compenso...........mettiamola cosi più cojones che genio.........balkan wolf ha scritto:sempre trovato il basket di una noia mortale secondo solo alla pallavolo
provo una innata simpatia ( ho pure i suoi video ) per larry bird ... il nerd bianco geniale e fastidoso
http://www.youtube.com/watch?v=9cFkDTtQdMw
il maradona di sto sport
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.
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- Località: saranno pure cazzi mia???
o come diciamo noi europei i fondamentalitao ha scritto:faccio ammenda....ieri non mi sono espresso nella maniera più adeguata.....................lungi da me l'idea di non riconosciore all'immenso larry legend il beneficio del genio cestistico o addiritura del talento...............intendevo giusto sottolineare come in un universo di iper-atleti con i fisici al tungsteno caratteristici dei giocatori afroamericani il vecchio larry si ergeva parecchie spanne sopra la media per via di cio che gli americani chiamano intangibles........ossia determinati aspetti del gioco di non immediata rilevazione, quali la comprensione del gioco o per esempio la presa sulla palla o più genericamente la forza mentale..........tao ha scritto:larry era poco genio, ma molti cojones in compenso...........mettiamola cosi più cojones che genio.........balkan wolf ha scritto:sempre trovato il basket di una noia mortale secondo solo alla pallavolo
provo una innata simpatia ( ho pure i suoi video ) per larry bird ... il nerd bianco geniale e fastidoso
http://www.youtube.com/watch?v=9cFkDTtQdMw
il maradona di sto sport
no sonia i fodamentali nel basket sono tutt'altra cosa.............per fondamentali si intende il palleggio, la meccanica di tiro, la tecnica di passaggio, l'uso dell'arresto o del piede perno, per un lungo il gioco in post, ecc..............fidati amico questo giochino lo conosco proprio bene...............ci ho perso tre pomeriggi su sette per circa vent'anni...........Soniaaquino ha scritto:o come diciamo noi europei i fondamentalitao ha scritto:faccio ammenda....ieri non mi sono espresso nella maniera più adeguata.....................lungi da me l'idea di non riconosciore all'immenso larry legend il beneficio del genio cestistico o addiritura del talento...............intendevo giusto sottolineare come in un universo di iper-atleti con i fisici al tungsteno caratteristici dei giocatori afroamericani il vecchio larry si ergeva parecchie spanne sopra la media per via di cio che gli americani chiamano intangibles........ossia determinati aspetti del gioco di non immediata rilevazione, quali la comprensione del gioco o per esempio la presa sulla palla o più genericamente la forza mentale..........tao ha scritto:larry era poco genio, ma molti cojones in compenso...........mettiamola cosi più cojones che genio.........balkan wolf ha scritto:sempre trovato il basket di una noia mortale secondo solo alla pallavolo
provo una innata simpatia ( ho pure i suoi video ) per larry bird ... il nerd bianco geniale e fastidoso
http://www.youtube.com/watch?v=9cFkDTtQdMw
il maradona di sto sport
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.
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lo so' pure io cosa sono Tao dato che ho giocato per 5 anni a basket.in questo contseto mi riferivo al fatto che Bird era non certo superiore per fisico ai suoi avversari ma che con i fondamentali,la compresione del gioco,e sopratutto la voglia di vincere(si buttava su ogni pallone annche le palle ormai inesorabilmente perse)era tra i primi 3 giocatori della lega.tao ha scritto:no sonia i fodamentali nel basket sono tutt'altra cosa.............per fondamentali si intende il palleggio, la meccanica di tiro, la tecnica di passaggio, l'uso dell'arresto o del piede perno, per un lungo il gioco in post, ecc..............fidati amico questo giochino lo conosco proprio bene...............ci ho perso tre pomeriggi su sette per circa vent'anni...........Soniaaquino ha scritto:o come diciamo noi europei i fondamentalitao ha scritto:faccio ammenda....ieri non mi sono espresso nella maniera più adeguata.....................lungi da me l'idea di non riconosciore all'immenso larry legend il beneficio del genio cestistico o addiritura del talento...............intendevo giusto sottolineare come in un universo di iper-atleti con i fisici al tungsteno caratteristici dei giocatori afroamericani il vecchio larry si ergeva parecchie spanne sopra la media per via di cio che gli americani chiamano intangibles........ossia determinati aspetti del gioco di non immediata rilevazione, quali la comprensione del gioco o per esempio la presa sulla palla o più genericamente la forza mentale..........tao ha scritto: larry era poco genio, ma molti cojones in compenso...........mettiamola cosi più cojones che genio.........
- Scorpio
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Husker_Du ha scritto:Sono d'accordo......ma Doctor J ai tempi giocava in una squadra che non era eccelsa, e comunque non ai livelli di Lakers o Celtics....Aggiungiamoci che era molto piu' facile ai tempi tifare per i lakers o per i celtics...Despe1 ha scritto: Ne pravda!
Ogni partita di Larry era un'esibizione di INTENSITA' prima di tutto.
Non saltava un cazzo, a differenza dei negretti?
Non importa, era stabilmente tra i primi 10 rimbalzisti della lega...
Lento?
Con le sue mani rapidissime recuperava più palloni di quanti ne recuperasse il Dottore in una stagione...
Niente spettacolo?
Seeee... grazie... passaggio no look dall'altra parte del campo a Danny Ainge che bruciava la retina da tre, giochi a due da MANUALE con Parish, McHale o Walton... miiiii... se non era spettacolo questo...
Larry Uccello era una basketball machine: tiro, passaggio, visione.. poteva segnare in tutti i modi, da sotto da fuori, in terzo tempo, semigancio sinistro... la metteva dal cesso di casa sua anche nella giornata peggiore.
Il Doctor schiacciava col culo, ma come giocatore valeva una suola delle scarpe di Larry Bird, che aveva tre volte il suo QI cestistico.
Uè, detto da Peterson, mica da me, sia claro
Francamente, lo preferivo come giocatore, perche' era estroso, faceva dei cambi di mano sotto canestro eccezionali....e poi era veramente la guida della squadra...
Su Larry Bird.....credo di aver avuto un dibattito simile con scorpio in un altro topic....larry non era spettacolare come altri ma era tecnicamente un fenomeno ed era molto efficacie....non vinci continuamente l'all star game dei tiri da tre se sei tecnicamente scarso.....inoltre, come Doctor J aveva uno dei cambi mano sottocanestro migliori dell NBA ai tempi...
anche Paolo Rossi, col suo fisichetto da ragioniere stitico, era capocannoniere e lo è stato persino nei mondiali dell'82!!!
Mi arrendo! Vi ho tutti contro ma continuo a rimanere della mia opinione e soprattutto Larry non mi ha mai entusiasmato come DJ o Gus Williams o Dominique Wilkins. Amen...è una mia opinione.
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sicuramnete D.Wilkins e Doctor J era piu' spettacolari e belli da vedere di Larry Bird senza alcun dubbio ma Bird era un giocatore piu' di sostanza e riusciva a cambiare a suo piacimento una partita cosa che i 2 sopra non riuscivano a fare.nel panorama attaule il paragone potrebbe essere fatto da Vince Carter e dirty nowitzki.Vinceredible sara' piu' spettacolare e bello da vedersi ma se devo scegliere un giocatore per vincere le partite prendo il tesdescoScorpio ha scritto:Husker_Du ha scritto:Sono d'accordo......ma Doctor J ai tempi giocava in una squadra che non era eccelsa, e comunque non ai livelli di Lakers o Celtics....Aggiungiamoci che era molto piu' facile ai tempi tifare per i lakers o per i celtics...Despe1 ha scritto: Ne pravda!
Ogni partita di Larry era un'esibizione di INTENSITA' prima di tutto.
Non saltava un cazzo, a differenza dei negretti?
Non importa, era stabilmente tra i primi 10 rimbalzisti della lega...
Lento?
Con le sue mani rapidissime recuperava più palloni di quanti ne recuperasse il Dottore in una stagione...
Niente spettacolo?
Seeee... grazie... passaggio no look dall'altra parte del campo a Danny Ainge che bruciava la retina da tre, giochi a due da MANUALE con Parish, McHale o Walton... miiiii... se non era spettacolo questo...
Larry Uccello era una basketball machine: tiro, passaggio, visione.. poteva segnare in tutti i modi, da sotto da fuori, in terzo tempo, semigancio sinistro... la metteva dal cesso di casa sua anche nella giornata peggiore.
Il Doctor schiacciava col culo, ma come giocatore valeva una suola delle scarpe di Larry Bird, che aveva tre volte il suo QI cestistico.
Uè, detto da Peterson, mica da me, sia claro
Francamente, lo preferivo come giocatore, perche' era estroso, faceva dei cambi di mano sotto canestro eccezionali....e poi era veramente la guida della squadra...
Su Larry Bird.....credo di aver avuto un dibattito simile con scorpio in un altro topic....larry non era spettacolare come altri ma era tecnicamente un fenomeno ed era molto efficacie....non vinci continuamente l'all star game dei tiri da tre se sei tecnicamente scarso.....inoltre, come Doctor J aveva uno dei cambi mano sottocanestro migliori dell NBA ai tempi...
anche Paolo Rossi, col suo fisichetto da ragioniere stitico, era capocannoniere e lo è stato persino nei mondiali dell'82!!!
Mi arrendo! Vi ho tutti contro ma continuo a rimanere della mia opinione e soprattutto Larry non mi ha mai entusiasmato come DJ o Gus Williams o Dominique Wilkins. Amen...è una mia opinione.