comunque qui c'e' qualcosa:
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Addio alla fondatrice dell'omonima casa editrice di 'Playmen'
contribuì a cambiare i costumi dalla seconda metà degli anni Sessanta
Morta Adelina Tattilo, pioniera dell'eros
pubblicó le prime riviste "hot" italiane
Negli Usa arrivó a fare concorrenza a Playboy. Un tribunale ne proibì la diffusione
Mostró senza veli Pamela Villoresi, Brigitte Bardot, Ornella Muti, Patty Pravo e Amanda Lear
<B>Morta Adelina Tattilo, pioniera dell'eros<br>pubblicó le prime riviste "hot" italiane</B>
Una copertina d'epoca di Playmen
ROMA - E' morta ieri sera a Roma Adelina Tattilo. La fondatrice dell'omonima casa editrice, si è spenta dopo una breve malattia. Aveva 78 anni. L'editrice fu una vera pioniera nel settore editoriale italiano e con le sue riviste erotiche, (una per tutte, Playmen), contribuì a cambiare i costumi sociali del nostro Paese dalla seconda metà degli anni Sessanta.
L'attività editoriale della Tattilo editrice inizió nel 1967 con la pubblicazione di Playmen, una rivista mensile per soli uomini che ebbe un grande successo fin dal suo esordio. Playmen ha rappresentato negli anni Settanta un vero e proprio boom editoriale, battendo spesso in Italia e in Europa la concorrenza dei colossi americani Playboy e Penthouse. Quando Playmen sbarcó in America, immediata fu la reazione di Playboy che si rivolse alla magistratura per bloccarne la diffusione. Ci riuscì nel 1982 dopo una lunga battaglia legale.
La risposta italiana a Playboy, così come il suo antagonista d'oltreoceano, non era solo fatto di nudi femminili: Playmen presentava immagini di donne in pose sexy, in copertina e all'interno, accanto a vignette erotiche di maestri del fumetto (ad esempio Jacovitti) e a servizi di cultura e spettacoli, affidati a nomi importanti del giornalismo e della narrativa.
Adelina Tattilo si presentava con motivazioni simili a quelle che hanno spinto, e sostenuto, editori come Hugh Hefner e Larry Flint nella loro battaglia per affermare giornali come Playboy e Hustler: il desiderio di ingaggiare anche una battaglia ideologica per "liberare" i costumi sessuali degli italiani, di affrancarli da certi bigottismi e falsi moralismi.
Negli anni Sessanta e Settanta, Adelina Tattilo si riteneva portatrice di una cultura libertaria, radicale e socialista, trovandosi spesso al fianco di battaglie degli stessi radicali e dei socialisti, coltivando l'amicizia con Bettino Craxi e da ultimo avvicinandosi, tra la sorpresa generale, ad An.
Molte attrici agli esordi della loro carriera hanno 'debuttato' sulle pagine patinate a colori di Playmen: Pamela Villoresi, la cantante Patty Pravo, l'attrice francese Brigitte Bardot, l'attrice Ornella Muti, la cantante Amanda Lear e tante altre. Nel 1969 Playmen realizzó uno scoop internazionale: pubblicó la foto di Jacqueline Kennedy, da poco moglie di Aristotele Onasiss, mentre nuotava nuda nella piscina della villa dell'armatore greco nell'isola di Skorpios.
La rivista ospitó anche illustri collaboratori che soltanto qui, forse per l'etichetta di proibito che accompagnava la testata, trovavano il modo di esprimersi senza riserve, e non solo in materia di sesso. Le interviste a grandi personaggi della letteratura, del cinema, della politica, dello sport, sono oggi considerati dei classici.
Nei primi Settanta, la casa editrice si presentó sul mercato anche con una serie di libri allora considerati spregiudicati, tra cui spiccano il "Dizionario della letteratura erotica" e "La marijuana fa bene". Stampó anche "Playdux" nel 1973, una storia erotica del fascismo.
Nel corso derl decennio, la Tattilo editrice lanció 'Menelik', una rivista settimanale di fumetti erotici, dove registró grande successo la striscia che aveva per protagonista 'Bernarda'. Il periodico arrivó a vendere 100.000 copie la settimana. Adelina Tattilo lanció più o meno nello stesso periodo 'Big', un settimanale con preciso target giovanile, che presentava a un pubblico di ragazzi i divi del momento, dava spazione alle questioni di cuore e rispondeva a domande e curiosità sul sesso. Anche in questo caso il successo fu grandissimo, con le vendite che sfioravano le 400.000
copie.
Negli anni '90, dopo la chiusura di 'Playmen' nel 2001, entrato gradualmente in crisi con l'arrivo sul mercato delle videocassette erotiche e pornografiche, la Tattilo editrice si è via via specializzata in periodici di settore.
(2 febbraio 2007)