[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140821 Messaggio da TeNz »

complimenti al sassuolo !!!

e complimenti a lider per aver previsto tutto.
Ti ho detto la mia opinione, che onestamente vale quanto la tua se non di più, ma non ti voglio convincere, fai come cazzo vuoi. (cit.)

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alternativeone
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140822 Messaggio da alternativeone »

Di semplice non c'è niente, vedi Pescara, ma passare da Bayern, City e Villareal, o Arsenal, Borussia e Marsiglia a Benfica, Dinamo Kiev e Besiktas è un bel passo avanti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140823 Messaggio da Lonewolf »

Zaza al West Ham per 25 milioni più bonus.
Alternative1, come si legge ora la previsione di bilancio di Invoker? I conti tornano? :P
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140824 Messaggio da alternativeone »

Dipende in quanti anni pagano, se in sterline o in euro, Raiola che ne pensa...le variabili sono tante.
Comunque il West Ham, tra punte e mezze punte, tieni tipo 37 giocatori
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140825 Messaggio da Lonewolf »

alternativeone ha scritto:Dipende in quanti anni pagano, se in sterline o in euro, Raiola che ne pensa...le variabili sono tante.
Comunque il West Ham, tra punte e mezze punte, tieni tipo 37 giocatori
Ed è uscito dall'Europa League contro una squadraccia romena...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140826 Messaggio da lider maximo »

manigliasferica ha scritto:

Lider, ha me sei simpatico, però non capisco perchè a volte hai queste uscite... :blankstare: :roll:
Vedendo che negli ultimi giorni fossi preso da altre discussioni interessanti ho pensato fra me e me "ma perchè non mettiamo in mezzo anche maniglia così si distrae un pochino?", sperando non te ne accorgessi...ed invece la tua risposta non si è fatta attendere...mannaggia.... :DDD
Insomma, pare che io abbia pestato una bella merdina fumante, ooooopppssss.
Ok per le quote ho preso una cantonata bella e buona, epperò ammettiamolo, quanti di voi avrebbero previsto un passaggio del turno della squadra di Di Francesco in modo così autoritario?
Io, non avendo mai visto la gloriosa stella rossa giocare, ero lo stesso fiducioso ma non pensavo si rivelasse così agevole come avversario, anche alla luce delle cessioni importanti di Vrsaljko e Sansone, quest'ultima pochi giorni prima dello spareggio coi serbi.
Poi vabbè, mi sono fatto traviare dall'atavico pessimismo tenziano, e me ne scuso, ma anche tu non eri così certo al 100% che il Sassuolo andasse avanti....comunque, tutto è bene quel che finisce bene.
E tra un pò ci sarà il sorteggio per la fase a gironi dell'EL, con ben quattro italiane impegnate quest'anno, vediamo di evitare almeno le solite brutte figure...
FASCE — Ecco le quattro fasce:
FASCIA 1: Schalke (Ger), Zenit (Rus), Manchester United (Ing), Shakhtar Donetsk (Ucr), Athletic Bilbao (Spa), Olympiacos (Gre), Villarreal (Spa), Ajax (Ola), INTER, FIORENTINA, Anderlecht (Bel), Viktoria Plzen (Cec).
FASCIA 2: Az Alkmaar (Ola), Braga (Por), Salisburgo (Aut), ROMA, Fenerbahce (Tur), Sparta Praga (Cec), Paok Salonicco (Gre), Steaua Bucarest (Rom), Genk (Bel), Apoel Nicosia (Cip), Standard Liegi (Bel), St. Etienne (Fra).
FASCIA 3: Gent (Bel), Young Boys (Svi), Krasnodar (Rus), Rapid Vienna (Aut), Slovan Liberec (Cec), Celta Vigo (Spa), Maccabi Tel Aviv (Isr), Feyenoord (Ola), Austria Vienna (Aut), Mainz (Ger), Zurigo (Svi), Southampton (Ing),
FASCIA 4: Panathinaikos (Gre), SASSUOLO, Qarabag (Aze), Astana (Kaz) Nizza (Fra), Zorya (Ucr), Astra (Rom), Hajduk Spalato (Cro), Konyaspor (Tur), Osmanlispor (Tur), Qabala (Aze), Hapoel Beer Sheva (Isr), Dundalk (Irl).
#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140827 Messaggio da Jack85 »

Lonewolf ha scritto:
alternativeone ha scritto:Dipende in quanti anni pagano, se in sterline o in euro, Raiola che ne pensa...le variabili sono tante.
Comunque il West Ham, tra punte e mezze punte, tieni tipo 37 giocatori
Ed è uscito dall'Europa League contro una squadraccia romena...
Ha fatto il bis dell'anno scorso, dove furono eliminati sempre dalla stessa squadra, ma al terzo turno.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140828 Messaggio da dell »

lider maximo ha scritto:
FASCE — Ecco le quattro fasce:
FASCIA 1: Schalke (Ger), Zenit (Rus), Manchester United (Ing), Shakhtar Donetsk (Ucr), Athletic Bilbao (Spa), Olympiacos (Gre), Villarreal (Spa), Ajax (Ola), INTER, FIORENTINA, Anderlecht (Bel), Viktoria Plzen (Cec).
FASCIA 2: Az Alkmaar (Ola), Braga (Por), Salisburgo (Aut), ROMA, Fenerbahce (Tur), Sparta Praga (Cec), Paok Salonicco (Gre), Steaua Bucarest (Rom), Genk (Bel), Apoel Nicosia (Cip), Standard Liegi (Bel), St. Etienne (Fra).
FASCIA 3: Gent (Bel), Young Boys (Svi), Krasnodar (Rus), Rapid Vienna (Aut), Slovan Liberec (Cec), Celta Vigo (Spa), Maccabi Tel Aviv (Isr), Feyenoord (Ola), Austria Vienna (Aut), Mainz (Ger), Zurigo (Svi), Southampton (Ing),
FASCIA 4: Panathinaikos (Gre), SASSUOLO, Qarabag (Aze), Astana (Kaz) Nizza (Fra), Zorya (Ucr), Astra (Rom), Hajduk Spalato (Cro), Konyaspor (Tur), Osmanlispor (Tur), Qabala (Aze), Hapoel Beer Sheva (Isr), Dundalk (Irl).
non farò la solita battutina sul milan :-D

non vedo squadre molto più forte di altre ed una delle insidie maggiori saranno le trasferte lunghe.
Ad occhio in fascia 2 è meglio nn incontrare l'AZ, Fenerbache e Braga
in fascia 3 Feyenoord, Southampton e il Celta Vigo
in fascia 4 eviterei le azere e l'Astana più per una questione di trasferte estenuanti

la sorpresa di questa El imho sarà il Sassuolo
"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140829 Messaggio da Lonewolf »

Solo ed esclusivamente per i milanisti veri.

[Scopri]Spoiler
La storia dei tifosi milanisti per certi versi è assolutamente unica, se si dovesse fare un paragone letterario la si potrebbe accostare ad un classico intramontabile come il Conte di Montecristo, una storia fatta di attese e ritorni, cadute e trionfi, ma mai banale. Nessuna tifoseria in Italia – e nel mondo – ha mai avuto una simile parabola storica, caratterizzata da lunghi anni di sofferenza e poi da improvvisi cambiamenti di destino, con cicli di vittorie epocali, per poi magari ricadere nell'anonimato e quindi risollevarsi ancora una volta dalla polvere per toccare vette che mai si sarebbero potute ritenere raggiungibili.
Il milanista ha un profilo psicologico molto complesso e variegato. Ci sono milanisti che non hanno visto uno scudetto per svariati decenni e altri che invece hanno fatto indigestione di coppe europee. Ci sono milanisti che hanno visto Luther Blisset sbagliare dei gol a porta vuota e altri che hanno ammirato il poker di Van Basten contro il Goteborg. Poi ci sono anche milanisti che si rivolsero in lacrime, ad un Rivera col microfono in mano, per fare si che la partita dello scudetto della stella non fosse rimandata, e infine altri ancora che invece fischiarono indegnamente l'addio di un monumento del calcio come Paolo Maldini. Se Osho avesse mai tifato per una squadra di calcio, probabilmente sarebbe stato milanista, perché solo chi tifa Milan può vivere delle meravigliose contraddizioni come quella di passare in pochi anni dalla Serie B alla conquista del tetto del mondo.
Quale altra tifoseria può vantarsi di 7 Champions League e allo stesso tempo di 2 retrocessioni in serie B? Proprio in questo risiede il grande fascino del milanismo. Il tifo milanista ha visto e vissuto praticamente tutto: fuoriclasse inarrivabili e schiappe inenarrabili, retrocessioni clamorose e finali leggendarie, nessun'altra tifoseria può esibire una simile completezza. I milanisti che vissero nella prima meta del Novecento fecero di necessità virtù, visto che uno dei periodi più duri e difficili fu sicuramente quello della grande carestia, ovvero quei lunghissimi 44 anni che vanno dal 1907 al 1951, anni in cui la società rossonera non vinse praticamente nulla a parte la Coppa Federale 1915/16, una sorta di succedaneo dello scudetto, che venne istituito per l'entrata in guerra da parte dell'Italia nella prima guerra mondiale.
Un trofeo che nei primi anni '70 venne sbandierato a più riprese come vero e proprio titolo di campione d'Italia da parte di molti tifosi e giornalisti che in quegli anni mal digerirono i tre secondi posti consecutivi nei confronti delle eterne rivali Inter e Juve, e che nelle loro intenzioni avrebbe finalmente potuto regalare – a tavolino – quella tanto agognata stella d'oro che poi sarebbe arrivata solo alla fine del decennio grazie ad un crepuscolare Gianni Rivera. Ma dopo ogni grande traversata del deserto arriva anche – sempre – immancabilmente una grande redenzione e cosi fu anche per i milanisti nati tra le due guerre che poterono godere di un ritorno alla vittoria soffertissimo ma bellissimo, rappresentato da una squadra formidabile come quella del Gre-No-Li che con lo scudetto del 1951 pose la pietra miliare per il vero inizio della gloriosa storia rossonera. Da li in poi infatti i milanisti videro altri scudetti e nel decennio successivo si scoprirono tifosi di un club che avrebbe fatto la storia anche e soprattutto in ambito internazionale.
Nel 1963 trovarono il proprio profeta, ovvero Gianni Rivera, un giocatore simbolo della loro storia, forse il più amato di tutti per i milanisti di vecchia data che videro in lui ciò che oggi i romanisti vedono in Totti. I milanisti di quegli anni, secondo la narrazione giornalistica del tempo erano di estrazione popolare e con vedute politiche molto vicine all'estrema sinistra, tanto che si meritarono il nomignolo di Casciavit in contrapposizione ai fighetti Bauscia che invece tifavano per la squadra sulla sponda opposta dei navigli. Ma nella realtà dei fatti questa narrazione era vera fino a un certo punto, di vero in quel periodo ci fu soprattutto la nascita dei primi grandi gruppi di ultras organizzati nel calcio italiano, e ciò avvenne proprio grazie ai milanisti. Infatti dal 1968 al 1975 ci fu la nascita dei tre grandi gruppi storici che poi crearono il mito della Curva Sud rossonera, ovvero: Fossa dei Leoni, Commandos Tigre e Brigate Rossonere. Fu grazie a questi tre grandi gruppi che il tifo milanista divenne famoso in tutta Italia per il suo pubblico numeroso e caloroso. Come dimenticare infatti i pienoni di San Siro nel primo campionato di serie B, i 60.000 dell'uno a due contro la Cavese, ma anche e soprattutto i 90.000 che affollarono il Camp Nou per la storica Coppa dei campioni vinta a Barcellona contro la Steaua.
Ma come dicevamo all'inizio, i milanisti hanno visto di tutto e di più e cosi dopo i fasti dell'epopea di Rocco e Rivera, affrontarono l'inizio degli anni '80 con la faccia esilarante di Diego Abatantuono in “Eccezziunale... veramente” e non poteva esserci spirito migliore visto che la prima metà di quel decennio fu macchiata da due retrocessioni che sembrarono sporcare indelebilmente la storia di una maglia cosi gloriosa come quella a strisce rossonere.

Sembrarono... perché poi in realtà, la seconda parte del decennio restitui tutto e con gli interessi, visto che i tifosi milanisti si rifecero alla grande con l'arrivo di Berlusconi e con tutto quello che ne consegui per la storia del club e non solo. I milanisti del berlusconismo sono soprattutto i quarantenni di oggi, una generazione di tifosi abituata a caviale e champagne, metaforicamente parlando. I milanisti del berlusconismo hanno sentito parlare di Rivera dai loro genitori e dai fratelli più grandi e delle retrocessioni in serie B non hanno praticamente memoria. Per loro l'attuale momento storico rappresenta un'anomalia assoluta, visto che erano abituati a macinare record e a collezionare trofei. Passare dal tifare per il club più glorioso al mondo ad una squadra che da tre anni non si qualifica per le coppe europee rappresenta un triplo salto mortale carpiato all'indietro. Ma come ci insegna la storia, non sarebbe la prima volta e in fin dei conti l'attuale digiuno di vittorie potrebbe anche risultare utile per far tornare l'appetito ad una tifoseria che negli ultimi anni era diventata addirittura snob, tanto da disertare gli spalti di San Siro. Il milanista ha attraversato crisi ben più gravi e saprà far fronte anche a questo momento di transizione e pazienza se altri vincono scudetti all'infinito, in fin dei conti per il milanista i veri trionfi sono solo quelli in Champions league. Un milanista non si annoierà mai davanti alla vittoria e allo stesso tempo non cercherà alibi di fronte alla sconfitta, sa che il più forte è padrone del proprio destino ma allo stesso tempo è consapevole del fatto che non sempre il più forte vince. Il milanista è invidiato, ma mai odiato. Il milanista ha visto tutto ma questo non può significare abituarsi a tutto, e il futuro sarà anche un'incognita, ma il milanista può stare tranquillo, perché tifare per il Diavolo poi vuol dire immancabilmente tornare a riveder le stelle...(Antonio Martines per calciomercato.it)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140830 Messaggio da BenDean »

Lonewolf ha scritto:Solo ed esclusivamente per i milanisti veri.

[Scopri]Spoiler
La storia dei tifosi milanisti per certi versi è assolutamente unica, se si dovesse fare un paragone letterario la si potrebbe accostare ad un classico intramontabile come il Conte di Montecristo, una storia fatta di attese e ritorni, cadute e trionfi, ma mai banale. Nessuna tifoseria in Italia – e nel mondo – ha mai avuto una simile parabola storica, caratterizzata da lunghi anni di sofferenza e poi da improvvisi cambiamenti di destino, con cicli di vittorie epocali, per poi magari ricadere nell'anonimato e quindi risollevarsi ancora una volta dalla polvere per toccare vette che mai si sarebbero potute ritenere raggiungibili.
Il milanista ha un profilo psicologico molto complesso e variegato. Ci sono milanisti che non hanno visto uno scudetto per svariati decenni e altri che invece hanno fatto indigestione di coppe europee. Ci sono milanisti che hanno visto Luther Blisset sbagliare dei gol a porta vuota e altri che hanno ammirato il poker di Van Basten contro il Goteborg. Poi ci sono anche milanisti che si rivolsero in lacrime, ad un Rivera col microfono in mano, per fare si che la partita dello scudetto della stella non fosse rimandata, e infine altri ancora che invece fischiarono indegnamente l'addio di un monumento del calcio come Paolo Maldini. Se Osho avesse mai tifato per una squadra di calcio, probabilmente sarebbe stato milanista, perché solo chi tifa Milan può vivere delle meravigliose contraddizioni come quella di passare in pochi anni dalla Serie B alla conquista del tetto del mondo.
Quale altra tifoseria può vantarsi di 7 Champions League e allo stesso tempo di 2 retrocessioni in serie B? Proprio in questo risiede il grande fascino del milanismo. Il tifo milanista ha visto e vissuto praticamente tutto: fuoriclasse inarrivabili e schiappe inenarrabili, retrocessioni clamorose e finali leggendarie, nessun'altra tifoseria può esibire una simile completezza. I milanisti che vissero nella prima meta del Novecento fecero di necessità virtù, visto che uno dei periodi più duri e difficili fu sicuramente quello della grande carestia, ovvero quei lunghissimi 44 anni che vanno dal 1907 al 1951, anni in cui la società rossonera non vinse praticamente nulla a parte la Coppa Federale 1915/16, una sorta di succedaneo dello scudetto, che venne istituito per l'entrata in guerra da parte dell'Italia nella prima guerra mondiale.
Un trofeo che nei primi anni '70 venne sbandierato a più riprese come vero e proprio titolo di campione d'Italia da parte di molti tifosi e giornalisti che in quegli anni mal digerirono i tre secondi posti consecutivi nei confronti delle eterne rivali Inter e Juve, e che nelle loro intenzioni avrebbe finalmente potuto regalare – a tavolino – quella tanto agognata stella d'oro che poi sarebbe arrivata solo alla fine del decennio grazie ad un crepuscolare Gianni Rivera. Ma dopo ogni grande traversata del deserto arriva anche – sempre – immancabilmente una grande redenzione e cosi fu anche per i milanisti nati tra le due guerre che poterono godere di un ritorno alla vittoria soffertissimo ma bellissimo, rappresentato da una squadra formidabile come quella del Gre-No-Li che con lo scudetto del 1951 pose la pietra miliare per il vero inizio della gloriosa storia rossonera. Da li in poi infatti i milanisti videro altri scudetti e nel decennio successivo si scoprirono tifosi di un club che avrebbe fatto la storia anche e soprattutto in ambito internazionale.
Nel 1963 trovarono il proprio profeta, ovvero Gianni Rivera, un giocatore simbolo della loro storia, forse il più amato di tutti per i milanisti di vecchia data che videro in lui ciò che oggi i romanisti vedono in Totti. I milanisti di quegli anni, secondo la narrazione giornalistica del tempo erano di estrazione popolare e con vedute politiche molto vicine all'estrema sinistra, tanto che si meritarono il nomignolo di Casciavit in contrapposizione ai fighetti Bauscia che invece tifavano per la squadra sulla sponda opposta dei navigli. Ma nella realtà dei fatti questa narrazione era vera fino a un certo punto, di vero in quel periodo ci fu soprattutto la nascita dei primi grandi gruppi di ultras organizzati nel calcio italiano, e ciò avvenne proprio grazie ai milanisti. Infatti dal 1968 al 1975 ci fu la nascita dei tre grandi gruppi storici che poi crearono il mito della Curva Sud rossonera, ovvero: Fossa dei Leoni, Commandos Tigre e Brigate Rossonere. Fu grazie a questi tre grandi gruppi che il tifo milanista divenne famoso in tutta Italia per il suo pubblico numeroso e caloroso. Come dimenticare infatti i pienoni di San Siro nel primo campionato di serie B, i 60.000 dell'uno a due contro la Cavese, ma anche e soprattutto i 90.000 che affollarono il Camp Nou per la storica Coppa dei campioni vinta a Barcellona contro la Steaua.
Ma come dicevamo all'inizio, i milanisti hanno visto di tutto e di più e cosi dopo i fasti dell'epopea di Rocco e Rivera, affrontarono l'inizio degli anni '80 con la faccia esilarante di Diego Abatantuono in “Eccezziunale... veramente” e non poteva esserci spirito migliore visto che la prima metà di quel decennio fu macchiata da due retrocessioni che sembrarono sporcare indelebilmente la storia di una maglia cosi gloriosa come quella a strisce rossonere.

Sembrarono... perché poi in realtà, la seconda parte del decennio restitui tutto e con gli interessi, visto che i tifosi milanisti si rifecero alla grande con l'arrivo di Berlusconi e con tutto quello che ne consegui per la storia del club e non solo. I milanisti del berlusconismo sono soprattutto i quarantenni di oggi, una generazione di tifosi abituata a caviale e champagne, metaforicamente parlando. I milanisti del berlusconismo hanno sentito parlare di Rivera dai loro genitori e dai fratelli più grandi e delle retrocessioni in serie B non hanno praticamente memoria. Per loro l'attuale momento storico rappresenta un'anomalia assoluta, visto che erano abituati a macinare record e a collezionare trofei. Passare dal tifare per il club più glorioso al mondo ad una squadra che da tre anni non si qualifica per le coppe europee rappresenta un triplo salto mortale carpiato all'indietro. Ma come ci insegna la storia, non sarebbe la prima volta e in fin dei conti l'attuale digiuno di vittorie potrebbe anche risultare utile per far tornare l'appetito ad una tifoseria che negli ultimi anni era diventata addirittura snob, tanto da disertare gli spalti di San Siro. Il milanista ha attraversato crisi ben più gravi e saprà far fronte anche a questo momento di transizione e pazienza se altri vincono scudetti all'infinito, in fin dei conti per il milanista i veri trionfi sono solo quelli in Champions league. Un milanista non si annoierà mai davanti alla vittoria e allo stesso tempo non cercherà alibi di fronte alla sconfitta, sa che il più forte è padrone del proprio destino ma allo stesso tempo è consapevole del fatto che non sempre il più forte vince. Il milanista è invidiato, ma mai odiato. Il milanista ha visto tutto ma questo non può significare abituarsi a tutto, e il futuro sarà anche un'incognita, ma il milanista può stare tranquillo, perché tifare per il Diavolo poi vuol dire immancabilmente tornare a riveder le stelle...(Antonio Martines per calciomercato.it)
:amici: :amici:
Parole sante. :awww:

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140831 Messaggio da dell »

Gruppo A
Man. United(ENG)
Fenerbahçe(TUR)
Feyenoord(NED)
Zorya(UKR)

Gruppo B
Olympiacos(GRE)
APOEL(CYP)
Young Boys(SUI)
Astana(KAZ)
[Scopri]Spoiler
Gruppo C
Anderlecht(BEL)
St-Étienne(FRA)
Mainz(GER)
Qäbälä(AZE)

Gruppo D
Zenit(RUS)
AZ(NED)
M. Tel-Aviv(ISR)
Dundalk(IRL)

Gruppo E
Plzeň(CZE)
Roma(ITA)
Austria Wien(AUT)
Astra(ROU)

Gruppo F
Athletic(ESP)
Genk(BEL)
Rapid Wien(AUT)
Sassuolo(ITA)

Gruppo G
Ajax(NED)
Standard Liège(BEL)
Celta(ESP)
Panathinaikos(GRE)

Gruppo H
Shakhtar Donetsk(UKR)
Braga(POR)
Gent(BEL)
Konyaspor(TUR)

Gruppo I
Schalke(GER)
Salzburg(AUT)
Krasnodar(RUS)
Nice(FRA)

Gruppo J
Fiorentina(ITA)
PAOK(GRE)
Liberec(CZE)
Qarabağ(AZE)

Gruppo K
Inter(ITA)
Sparta Praha(CZE)
Southampton(ENG)
H. Beer-Sheva(ISR)

Gruppo L
Villarreal(ESP)
Steaua(ROU)
Zürich(SUI)
Osmanlıspor(TUR)
non male, la Roma e fiorentina hanno un girone facile, x l'inter avrei evitato l'insidia Southampton, il Sassuolo se la gioca
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140832 Messaggio da lider maximo »

Alla fine è un buon sorteggio, buonissimo per Roma e Fiore, giocabile per l'Inter, grande Dell che ha beccato quella che voleva :lol: , mentre il Sassuolo potrebbe avere dei problemi, oltre all'Athletic dobbiamo ricordare che il Genk è reduce dagli ottavi di champions, ma l'importante che giochino senza nulla da perdere e con tutto da guadagnare, con lo spirito libero delle debuttanti...

Come stona vedere il Manchester U. lì.... :roll:

P.s. Non mi ero accorto che l'Inter ritrovasse pure una vecchia conoscenza....
dell ha scritto: Gruppo K
Inter(ITA)
Sparta Praha(CZE)
Southampton(ENG)
H. Beer-Sheva(ISR)
:DDD
#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#140833 Messaggio da lexi_leigh »

Ragazzi gabigol é a milano! Cosi le sfanculiamo roma e napoli

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#140834 Messaggio da lexi_leigh »


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#140835 Messaggio da theinvoker »

Gabigol al posto di chi giocherebbe?

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