[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

[Salieri D'Amato]

Non parlo solo di trofei, in alcune piazze ti metti in gioco, sai che intorno a te ci sono campioni di livello e tu cerchi di diventare il migliore tra questi; se giochi in Champions sai che hai una vetrina mondiale e cerchi di essere protagonista in quella competizione. I trofei vengono anche di conseguenza.

Campioni assoluti come Ibra e Ronaldo non lo sono per caso, ma sono tali perchè hanno sempre cercato disperatamente di essere i numeri 1, e sanno che per diventarlo non basta certo il talento, ma che dietro vi deve essere tanto lavoro e sacrificio, cattiveria agonistica e determinazione, non si limitano alle giocate estemporanee e ai numeri ad effetto, ma si gettano su ogni palla come fosse l'ultima, aggrediscono gli avversari e mordono anche i propi compagni se li vedono rilassati e non sul pezzo. E se dopo aver fatto 2 gol ne sbagliano uno clamoroso si mangiano le mani, se la squadra dopo 6 vittorie pareggia sono incazzati neri. Gente che mai si guarda indietro, ma sempre avanti, cercando nuovi stimoli e nuovi obiettivi, puntando sempre a migliorarsi.
Certo che se uno giocasse nel Gotemborg e l'altro nel Belenenses raggiungere determinati obiettivi sarebbe difficile.
Poi c'è chi specula sul prorpio talento, dicendosi che potenzialmente sono campioni che niente hanno da invidiare ai 2 sopranominati, cercando solo contratti importanti. Ogni riferimento a giocatori di colore .... rossonero è puramente casuale.

[ariva ariva]

La Lazio esorcizza la bestia nera Chievo vincendo in rimonta (sarà contento il buon Hoover per le 4 pappine regalate ai clivensi) e conquistando 3 punti pesantissimi in ottica classifica (il 5' posto è a -4).

Battute a parte diciamo che la partita è girata grazie all'espulsione (sacrosanta) di Cesar. Il rigore del pareggio (segnato da Candreva) è apparso invece abbastanza dubbio. Ottima comunque la reazione della Lazio nella ripresa e nonostante un pubblico assente e ostile. Il punteggio finale è sicuramente eccessivo ma la vittoria meritata e la prestazione complessivamente buona. I difetti della squadra restano ma quantomeno si inizia ad intravedere qualcosa di positivo anche senza Biglia in campo.

Per quanto riguarda i singoldi tra i migliori Candreva e Keita (insostituibile per questa Lazio). Cataldi bene anche se fino al gol (spettacolare) aveva giocato a singhiozzo. Bene anche Bisevac (si vede che ha esperienza e personalità) e Felipe Anderson (entrato con lo spirito giusto). Male Radu (che ha rischiato di riaprire la gara provocando il rigore e facendosi buttare fuori). Da rivedere tutte e tre le punte pesanti, nessuno ha convinto e Pioli (anche se nega) continua a non capire chi merita di giocare.

a me è dispiaciuta neanche nel primo tempo, sopratutto gli ultimi 20 minuti.
Bisevac è bravo, resta il problema dell'altro centrale, ieri Pioli ha provato anche Radu e anche lui ha fatto cagare.
peccato che Keita sia così pischello.

[Nip]

Beh Totti ha fatto la carriera in una Roma comunque quasi sempre competitiva, tranne forse i primissimi anni quando era ancora un pischello. Fino a che c'era Capello era una squadra che sulla carta si poteva giocare SEMPRE lo scudetto ed essere altamente competitiva in Europa. Probabilmente è quello il periodo in cui poteva essere ambito dai più prestigiosi club europei. E comunque anche nel periodo post-Capello la roma è sempre rimasta su alti livelli come rosa (poi son loro che son perdenti nel dna ma questo è un altro discorso ).
Quello che voglio dire è che se ci fosse stato un grosso ridimensionamento tecnico-economico della squadra negli ultimi 20 anni al 99% se ne sarebbe andato(e la società stessa avrebbe spinto per cederlo), ma questo non c'è mai stato e lui c'ha provato a vincere con la Roma perchè le possibilità c'erano eccome.

[Francesco#58]

sta Roma senza Totti avrebbe vinto sicuramente molti più campionati. E lo dico non da tifoso ma da persona "esterna".

Non dimentichiamoci il peso nello spogliatoio del personaggio in questione, i piagnistei quando c'era Sensi (e figlia) perchè non giocava (ora non può, come ci parla con Pallotta che sta sempre a Miami).

Doveva andare via nel 2001, vinto lo scudetto. Si fosse fatto un paio di anni in Liga, magari al Real, oggi parleremo di un giocatore STRATOSFERICO. Purtroppo la piazza romanista è difficilissima. Ha ingarbugliato De Rossi e sta facendo lo stesso con Florenzi.

ps Ricordo quando Moggi voleva De Rossi, pensate che giocatore poteva diventare in una società con la mentalità Juve, oggi invece abbiamo un boro che vive nell'ombra di Francesco e che fa figure di merda in tutto il mondo (mondiali + europei + varie coppe)

[Trez]

Non pensavo, ma Santo Domingo fanno una lasagna deliziosa...

pappati i Maccaroni vah.

[Salieri D'Amato]

Troppi sti maccaroni, ne basta uno!

[flv991]

Beh Totti ha fatto la carriera in una Roma comunque quasi sempre competitiva, tranne forse i primissimi anni quando era ancora un pischello. Fino a che c'era Capello era una squadra che sulla carta si poteva giocare SEMPRE lo scudetto ed essere altamente competitiva in Europa. Probabilmente è quello il periodo in cui poteva essere ambito dai più prestigiosi club europei. E comunque anche nel periodo post-Capello la roma è sempre rimasta su alti livelli come rosa (poi son loro che son perdenti nel dna ma questo è un altro discorso ).
Quello che voglio dire è che se ci fosse stato un grosso ridimensionamento tecnico-economico della squadra negli ultimi 20 anni al 99% se ne sarebbe andato(e la società stessa avrebbe spinto per cederlo), ma questo non c'è mai stato e lui c'ha provato a vincere con la Roma perchè le possibilità c'erano eccome.

Hai fatto un'analisi vera, ma non del tutto (giusto per fare un esempio, c'è bisogno che ti ricordi la panchina della Roma nella sciagurata notte di Manchester? (Curci Ferrari Defendi Faty Okaka Rosi. Neanche il 7mo panchinaro avevamo)). Per dire che la Roma, in certe occasioni, è stata anche al di sopra delle aspettative, come altre volte (in particolare questi ultimi due anni) le ha deluse.
Tuttavia non capisco il tuo commento: 20 anni, per una squadra che non vince mai una ceppa, e te lo dice un romanista, sono un'eternità in termini di progetti sportivi.... E di ridimensionamenti economici ce ne sono stati eccome, prima dell'arrivo della nuova proprietà. L'occasione per andarsene c'è stata eccome, semplicemente non l'ha fatto.
E comunque "con i se e con i ma..."

[Salieri D'Amato]

Beh Totti ha fatto la carriera in una Roma comunque quasi sempre competitiva, tranne forse i primissimi anni quando era ancora un pischello. Fino a che c'era Capello era una squadra che sulla carta si poteva giocare SEMPRE lo scudetto ed essere altamente competitiva in Europa. Probabilmente è quello il periodo in cui poteva essere ambito dai più prestigiosi club europei. E comunque anche nel periodo post-Capello la roma è sempre rimasta su alti livelli come rosa (poi son loro che son perdenti nel dna ma questo è un altro discorso ).
Quello che voglio dire è che se ci fosse stato un grosso ridimensionamento tecnico-economico della squadra negli ultimi 20 anni al 99% se ne sarebbe andato(e la società stessa avrebbe spinto per cederlo), ma questo non c'è mai stato e lui c'ha provato a vincere con la Roma perchè le possibilità c'erano eccome.

Era competitiva solo in Italia. All'estero non aveva e non ha nessun appeal, non è un brand riconosciuto nel mondo. Potevi anche vincere uno scudetto, ma i campionissimi non andavano a Roma, ma andavano, tanto per rimanere in Italia, all'Inter, al Milan e alla Juventus.
In Spagna l'Atletico ha vinto e può rivincere lo scudetto, ma poi se chiama uno squadrone, i giocatori ambiziosi fanno le valige e vanno nella piazza importante. E per fare una squadra importante e una piazza importante non bastano successi estemporanei, ma occorrono anni al vertice, abitudine a vincere e sapersi far conoscere nel mondo.

[flv991]

Era competitiva solo in Italia. All'estero non aveva e non ha nessun appeal, non è un brand riconosciuto nel mondo. Potevi anche vincere uno scudetto, ma i campionissimi non andavano a Roma, ma andavano, tanto per rimanere in Italia, all'Inter, al Milan e alla Juventus.
In Spagna l'Atletico ha vinto e può rivincere lo scudetto, ma poi se chiama uno squadrone, i giocatori ambiziosi fanno le valige e vanno nella piazza importante. E per fare una squadra importante e una piazza importante non bastano successi estemporanei, ma occorrono anni al vertice, abitudine a vincere e sapersi far conoscere nel mondo.

Concordo in toto.

[Nip]

Insomma, a quell'epoca in Italia c' erano le squadre più forti del mondo insieme a Real e Manchester.

Se lottavi per il campionato avevi le carte in regola per competere per la Champions. Loro avevano preso Batistuta che era il bomber più forte al mondo, quantomeno tra i primi tre da un bel po' di anni e infatti è il principale artefice del loro scudo.

La Roma di Spalletti aveva meno possibilità di quella di Capello (pur ottenendo risultati miglioriin Europa), ma comunque per diversi anni è stata la seconda forza del campionato italiano. E' chiaro che Totti a quell'epoca era già sopra i 30 e la dimensione di quella squadra era adattissima al suo livello anche perchè le migliori squadre europee avevano perso interesse per lui.

[TeNz]

bei tempi quando la serie A era la serie A e le piccole stavano nel posto che le competeva cioè nei bassifondi della serie C2, non come ora che fanno 2 gol alla lazio e tutti a casa

[Salieri D'Amato]

Insomma, a quell'epoca in Italia c' erano le squadre più forti del mondo insieme a Real e Manchester.

Se lottavi per il campionato avevi le carte in regola per competere per la Champions. Loro avevano preso Batistuta che era il bomber più forte al mondo, quantomeno tra i primi tre da un bel po' di anni e infatti è il principale artefice del loro scudo.

La Roma di Spalletti aveva meno possibilità di quella di Capello (pur ottenendo risultati miglioriin Europa), ma comunque per diversi anni è stata la seconda forza del campionato italiano. E' chiaro che Totti a quell'epoca era già sopra i 30 e la dimensione di quella squadra era adattissima al suo livello anche perchè le migliori squadre europee avevano perso interesse per lui.

In effetti erano gli ultimi anni in cui il campionato italiano ancora era visto come un faro, ma da allora ne è passata acqua sotto i ponti. Oggi i diritti televisivi e il potere economico di altre nazioni, hanno stravolto il quadro generale .... altro calcio.
Comunque la Roma, carte in regola o meno, non è mai stata competitiva in Champions (ricordo una finale ma ai tempi dell'homo erectus).

[rufus t]

comunque, ricordo che quando capello allenava la Roma consigliava a de rossi di frequentare emerson e non totti

[Salieri D'Amato]

E' vero, lo ricordo anche io. Anzi gli diceva proprio di prendere esempio da uno anzichè dall'altro.

Ecco De Rossi è uno che effettivamente poteva andare in qualunque squadra, al tempo le richieste non mancavano. Ma anche lui ha preferito rimanere nel suo mondo, dove era un idolo della Magggica, dove se toppava una o due partite era sempre lui. Dove segnare la rete vincente nel derby faceva dimenticare ai tifosi 2 mesi sottotono, dove se ti allenavi poco giocavi comunque perchè De Rossi non poteva non giocare (capito cattivissimo Zeman!?) ... insomma una pacchia!

[Nip]

Insomma, a quell'epoca in Italia c' erano le squadre più forti del mondo insieme a Real e Manchester.

Se lottavi per il campionato avevi le carte in regola per competere per la Champions. Loro avevano preso Batistuta che era il bomber più forte al mondo, quantomeno tra i primi tre da un bel po' di anni e infatti è il principale artefice del loro scudo.

La Roma di Spalletti aveva meno possibilità di quella di Capello (pur ottenendo risultati miglioriin Europa), ma comunque per diversi anni è stata la seconda forza del campionato italiano. E' chiaro che Totti a quell'epoca era già sopra i 30 e la dimensione di quella squadra era adattissima al suo livello anche perchè le migliori squadre europee avevano perso interesse per lui.

In effetti erano gli ultimi anni in cui il campionato italiano ancora era visto come un faro, ma da allora ne è passata acqua sotto i ponti. Oggi i diritti televisivi e il potere economico di altre nazioni, hanno stravolto il quadro generale .... altro calcio.
Comunque la Roma, carte in regola o meno, non è mai stata competitiva in Champions (ricordo una finale ma ai tempi dell'homo erectus).

Non è stata competitiva nei fatti, ma sulla carta lo era eccome! Così come la Lazio ovviamente.

Per dire l'anno che ha vinto lo scudetto ha vinto il Bayern la Champions e c'avevano in attacco Elber, Paulo Sergio (uno scarto della roma) e Carsten Janker!!