[O.T.] film di guerra

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dada
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Re: [O.T.] film di guerra

#541 Messaggio da dada »

CianBellano ha scritto:La tua preferenza per apocalypse now e la prima parte di FMJ si nota anche dal modo meraviglioso con il quale le descrivi. Nella seconda parte FMJ sceglie un'altra strada. Non segue l'esempio di apocalypse now semplicemente perché non è apocalypse now.
Secondo me assecondando le tue attese avrebbe perso la sua identità globale di opera. Provo a spiegarmi

La prima parte è un addestramento sia per i personaggi che per gli spettatori, tu lo hai visto (o avresti voluto vederlo) come un preludio, dove si formavano, si sgrezzavano lentamente gli elementi caratterizzanti dell'intero film. Come giustamente hai fatto rilevare non è così. Mostra invece magistralmente un "prima" (non mi dilungo a descriverlo perché lo hai già fatto tu meglio di quanto possa fare il sottoscritto) che di colpo cessa di esistere perché è giunta l'ora del "dopo".
Nel dopo non è lo scontrarsi con la realtà del loro essere presunte macchine da guerra (con le azioni e reazioni che ne conseguono) il protagonista, ma è il loro essere immersi nella guerra, dove è la guerra, seppur di riflesso, la seconda parte di Full Metal Jacket.
Raccordarla troppo alla prima avrebbe tolto quello "strappo" che di per sé racconta molto allo spettatore (in modo innovativo...strano da uno come kubrik :) ), all'inizio della seconda parte si è quasi disorientati, puttane ladri e decadenza ci portano senza che ci si renda quasi conto in mezzo ad una assurda guerra.

La prima parte piace di più alla maggiornaza delle persone ed è assolutamente legittimo, ma dire che la seconda ne cagiona la riuscita finale secondo me implica il non aver affrontato in modo ortodosso l'intera opera.
O forse ci si è presentati al cinema con la testa ancora troppo satura di un (meraviglioso) film di circa 8 anni prima.
Innanzi tutto, nel ringraziarti per i complimenti (da me aprezzatissimi, proprio perché notoriamente i tuoi sono molto rari :) ), mi preme dire che la mia risposta deve molto ad una rinnovata necessità, da parte mia, di chiarire fondamentalmente a me stesso certe sensazioni, di mettere ordine nel mio pigrissimo cervello.
Posso tranquillamente affermare di non essermi mai posto il problema del perché l’ormai famigerata seconda parte di FMJ non mi risultasse avvincente quanto la prima… Fino a due giorni fa.

Dico prima (e telegraficamente) tre cose relative al tuo intervento:

1.Lassamo perde’ l’ortodossia (di letture se ne possono fare decine, e tutte plausibili, per fortuna) :)

2.Per quanto riguarda la saturazione, invece… Be’, mica in tutti i film di guerra cerco Apocalypse now (da questo momento AN, scusa l’acronimo)… È solo un esempio (per me comodo, perché visto più volte, come FMJ, e tutti i film di Kubrick, del resto).

3.Non è lo “strappo” a mal dispormi. Come farei, altrimenti, ad amare Lynch?


Ciò che volevo dire nel mio post (senza risultare indelicato :) ) è che, a mio modesto parere, AN è un film coerente. FMJ lo è un po’ meno.
In AN, che è un film (mi si passi il termine) filosofico, la guerra è solo un pretesto per raccontare altro. Il Vietnam è soltanto il contingente, il teatro dove si svolge una missione, una ricerca. Di un colonnello, all’apparenza. Ma anche (soprattutto, direi), metaforicamente, degli oscuri abissi dell’animo umano. E questo viene reso e scandagliato benissimo da Coppola (attraverso il proprio alter ego, il capitano Willard).
FMJ, invece, è un film di guerra… né d’azione, né filosofico. Perché dopo – ripeto - una prima parte eccelsa (da cui avrebbero potuto prender corpo addirittura entrambi i sottogeneri), da un lato, si rimane confusi e inappagati, atrofizzati dalla “comodità delle retrovie”, dalla routine quotidiana, fatta di riunioni redazionali e comunicati stampa, di interviste, scippi e incontri sessuali, anelanti (noi spettatori) al Grande Evento che non verrà mai. Ci ritroviamo, dunque, prigionieri dell’ordinario, nello straordinario scenario di una guerra.
Dall’altro, tutto ciò avviene (e questo è il punto) senza quella profondità psicologica che caratterizza invece AN. Senza un io narrante che ci appassioni. In tal senso, lo stesso Jocker (che non ha la maturità e la sostanza di un Willard), finisce, dopo un promettente inizio, per deludere, per evaporare (lui - che ripete noiosamente l’imitazione di John Wayne - quando gli viene chiesto perché porti il simbolo dei pacifisti sull’elmetto, risponde di… non saperlo… Cristo).
Ma poi, detta tutta (e compiendo, kubrickianamente, un carpiato), non è il genere (o il sottogenere) a cui appartiene un film a determinarne la grandezza.
La seconda parte mi appassiona meno proprio perché non c’è epos: è tutto troppo normale (e questo non è… normale in un film di guerra: ma non credo sia in dubbio l’unicità del regista…). Bene: la normalità non mi gratifica. O l’epos o la devianza, l’inconsueto, la morbosità, l’indicibile…
Ma, a questo punto, siamo già entrati (ed era prevedibile) nel soggettivo.
A chi sarà piaciuto quel tono minore, quella tinta pastello (direbbe Canella), griderà comunque – e legittimamente - al capolavoro…
Sono certo che Kubrick volesse realizzare proprio questo tipo di film.
Per i miei gusti, bellissimo, ma non al livello dei suoi capolavori.
Grazie per l’attenzione.

:)

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CianBellano
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Re: [O.T.] film di guerra

#542 Messaggio da CianBellano »

Secondo me hai fatto una serie di considerazioni sacrosante, compresi gli appunti sull'ortodossia e sulla saturazione cerebrale indotta da alleanza nazionale :) , delle mie modeste pungolature tanto spannometriche quanto socratiche(come no...).
Non concordo solo su due affermazioni, in grossa parte ciò che ha fatto divergere in noi la valutazione del famigerato segmento FMJ 2/2.

1-"Senza un io narrante che ci appassioni. In tal senso, lo stesso Jocker (che non ha la maturità e la sostanza di un Willard), finisce, dopo un promettente inizio, per deludere, per evaporare (lui - che ripete noiosamente l’imitazione di John Wayne - quando gli viene chiesto perché porti il simbolo dei pacifisti sull’elmetto, risponde di… non saperlo… Cristo)."

2-"La seconda parte mi appassiona meno proprio perché non c’è epos: è tutto troppo normale (e questo non è… normale in un film di guerra: ma non credo sia in dubbio l’unicità del regista…). Bene: la normalità non mi gratifica. O l’epos o la devianza, l’inconsueto, la morbosità, l’indicibile…"


Jocker funziona meglio come io narrante nella prima parte, è vero, ma nella seconda parte è un io completamente mutato, immerso com'è in un paese molto umido e molto sud-est asiatico. Un io atrofizzato, stanco e annichilito dal vivere e perpetrare una faccenda inutile e insensata, al netto della tragicità di ogni guerra e con la sensazione, poi avveratasi puntualmente, di una lenta sconfitta.
In AN non c'è solo quella guerra da narrare, ha avuto bisogno di una storia parallela, che la fendesse trasversalmente lungo un fiume per la discesa psicologica e filosofica di cui hai parlato.
Se hai intorno "solo" il vietnam e la sua guerra non puoi rispondere in modo deterministico alla domanda su un simbolo sopra il proprio casco, non ne avresti la forza o lo sprito.
Non c'è granché da inseguire o da ricercare, epos da rappresentare. Riuscire a rappresentare una "guerra mediocre" fa tutto meno che rendere mediocre un film (cosa che tu non hai mai detto, cercando di frapporti tra me e la possibilità di ripetere due volte la stessa parola in una frase. dada-aggiramento completato).

L'aria saputa che ammanta le mia considerazioni sul vietnam è assai autorevole essendosi costituita principalmente con film sul vietnam e si è concretizzata parlando di film sul vietnam. Tutto ciò è magnifico, è come una scatoletta di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
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Re: [O.T.] film di guerra

#543 Messaggio da dada »

CianBellano ha scritto:Non c'è granché da inseguire o da ricercare, epos da rappresentare. Riuscire a rappresentare una "guerra mediocre" fa tutto meno che rendere mediocre un film (cosa che tu non hai mai detto, cercando di frapporti tra me e la possibilità di ripetere due volte la stessa parola in una frase. dada-aggiramento completato).
:-D

Bene, credo che non abbiamo più niente da dirci.

:)

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Re: [O.T.] film di guerra

#544 Messaggio da rufus t »

anxxur ha scritto:
Rispetto, ma non condivido. Per me FMJ è un capolavoro anche nella seconda parte. Avete presente quando Joker intervista i commilitoni?



O quando il plotone marcia cantando "Viva Topolin"?



Solo questo vale un film (ma si capisce perché Kubrick abbia avuto così pochi riconoscimenti...)

Il cacciatore e Apocalypse Now sono molto più meditativi, li trovo difficilmente confrontabili con FMJ.

FMJ è un calcio in faccia.
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Re: [O.T.] film di guerra

#545 Messaggio da rufus t »

un altro grande film di guerra o meglio contro la guerra), che mi sembra non sia stato citato, è Uomini contro, di Francesco Roso



con un (guarda un po'...) grandissimo GM Volontè
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Re: [O.T.] film di guerra

#546 Messaggio da Dr. Gonzo »

rufus t. firefly ha scritto:un altro grande film di guerra o meglio contro la guerra), che mi sembra non sia stato citato, è Uomini contro, di Francesco Roso



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Re: [O.T.] film di guerra

#547 Messaggio da Lonewolf »

In passato venne già citato dal sottoscritto, da Helmut e da Wardog. Meglio riupparlo per chi non ne fosse a conoscenza. La 9' Compagnia, capolavoro russo...praticamente l'equivalente russo di FMJ ambientato in Afganistan. C'è tutto là dentro: personaggi caratteristici, fotografia meravigliosa, storia, guerra, drammi... Ed è basato su un episodio realmente accaduto durante quel conflitto. Purtroppo non posso postare il trailer dall'iphone, ma sul mulo lo si trova in lingua originale con sottotitoli in spagnolo. Purtroppo non è mai stato distribuito nel nostro paese...:(
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Re: [O.T.] film di guerra

#548 Messaggio da dostum »

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Re: [O.T.] film di guerra

#549 Messaggio da rufus t »

accidenti, dostum, ma hai la collezione?
E sorridi! (Earl J. Hickey)
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Re: [O.T.] film di guerra

#550 Messaggio da scb »

rufus t. firefly ha scritto:un altro grande film di guerra o meglio contro la guerra), che mi sembra non sia stato citato, è Uomini contro, di Francesco Roso



con un (guarda un po'...) grandissimo GM Volontè
Bellissimo film, credo uno dei più belli sulla Grande Guerra, di cui riesce a rendere benissimo l'atmosfera, l'epoca e gli uomini
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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Re: [O.T.] film di guerra

#551 Messaggio da dostum »

rufus t. firefly ha scritto:accidenti, dostum, ma hai la collezione?
No ma debbo avere una pila di Supereroica in cantina
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Re: [O.T.] film di guerra

#552 Messaggio da hellen »

scb ha scritto: Bellissimo film, credo uno dei più belli sulla Grande Guerra, di cui riesce a rendere benissimo l'atmosfera, l'epoca e gli uomini

altro capolavoro assoluto


la frase finale in milanes all'ufficiale austriaco è quasi commovente
Seer Papa me donasse tutta Roma e me dicesse:
Lassa anna' chi t'ama...
Io je direbbe: LASSA STA' I FASTIDI MATT!!

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Re: [O.T.] film di guerra

#553 Messaggio da anxxur »

dostum ha scritto:
rufus t. firefly ha scritto:accidenti, dostum, ma hai la collezione?
No ma debbo avere una pila di Supereroica in cantina
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Ma soprattutto: quei film li hai mai visti?
"Sapeva molte cose, ma tutte male"

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Re: [O.T.] film di guerra

#554 Messaggio da dostum »

anxxur ha scritto:
dostum ha scritto:
rufus t. firefly ha scritto:accidenti, dostum, ma hai la collezione?
No ma debbo avere una pila di Supereroica in cantina
]
Ma soprattutto: quei film li hai mai visti?
Anxur capisco che un raffinatissimo intellettuale tuo pari disdegni questi intrattenimenti irrimediabilmente plebei ma posso assicurarti che vengono tuttora mandati in onda sulle tv
commerciali e sono (a volte) disponibili in DVD o VHS.Adesso con il tuo gentile permesso parliamo di un ottimo film di Fernando Di Leo dove i luoghi comuni dei film bellici vengono abbondantemente sbertucciati.
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Re: [O.T.] film di guerra

#555 Messaggio da anxxur »

Prendo spunto dai racconti di Omar Galanti sui propri trascorsi militari per citare Black Hawk Dawn

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