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OT (video inside!) Punta Perotti va giù!

Inviato: 30/03/2006, 13:04
da Lord Zork
Qui si parla di un mostro di cemento costruito sul lungomare di Bari.

"Trecentomila metri di cemento costruiti e meno di trecento
metri dal mare, e il "fatto non sussiste": a sentenziarlo è stato
la Corte d'Appello di Bari,"


è dallo scorso secolo che va avanti questa storia.

Una settimana prima delle elezioni (toh, i casi della vita...)
verrà abbattuto stile Torri Gemelle (no, non con gli aerei -come qualcuno si ostina a credere-, ma con esplosioni controllate).

il tutto in diretta webcam:

http://www.puntaperottivagiu.com/home.php

Inviato: 30/03/2006, 15:13
da SuSEr
1) non Punta Pierotti ma Punta Perotti

2) verrà  abbattuto stile Torri Gemelle (no, non con gli aerei -come qualcuno si ostina a credere-, ma con esplosioni controllate) :o

Fico, -67 ore all'esplosione 8)

Inviato: 30/03/2006, 15:36
da Lord Zork
SuSEr ha scritto:1) non Punta Pierotti ma Punta Perotti
corretto, grazie!

Inviato: 30/03/2006, 16:05
da ronsard
evviva!!!

Inviato: 30/03/2006, 16:21
da SuSEr
Mi è venuta in mente una cosa: l'esplosione è una figata ma perchè non dare la possibilità  ai comuni cittadini con istinti vandali di sfogarsi? A me non dispiacerebbe pagare qualcosa per demolire a colpi da mazza e dar fuoco con molotov una parte del complesso 8)

Un bel "distruction party" sulla spiaggia con rincoglioniti che giungono da tutta Europa per distruggere il complesso. Magari si potrebbero noleggiare carri armati o cose del genere ai visitatori.

Poi gran finale con megabevuta in spiaggia e mega esplosione finale delle rovine :lol:

Questa si che sarebbe promozione turistica :lol:

Inviato: 30/03/2006, 16:38
da cimmeno
SuSEr ha scritto:Mi è venuta in mente una cosa: l'esplosione è una figata ma perchè non dare la possibilità  ai comuni cittadini con istinti vandali di sfogarsi? A me non dispiacerebbe pagare qualcosa per demolire a colpi da mazza e dar fuoco con molotov una parte del complesso 8)
sarebbe carino, ma si tratta di palazzi alti.l'accumularsi delle macerie potrebbe farli crollare, con la gente sopra. a quel punto sarebbero cazzi...

Inviato: 30/03/2006, 16:44
da Lord Zork
SuSEr ha scritto:Mi è venuta in mente una cosa: l'esplosione è una figata ma perchè non dare la possibilità  ai comuni cittadini con istinti vandali di sfogarsi? A me non dispiacerebbe pagare qualcosa per demolire a colpi da mazza e dar fuoco con molotov una parte del complesso 8)

Un bel "distruction party" sulla spiaggia con rincoglioniti che giungono da tutta Europa per distruggere il complesso. Magari si potrebbero noleggiare carri armati o cose del genere ai visitatori.

Poi gran finale con megabevuta in spiaggia e mega esplosione finale delle rovine :lol:

Questa si che sarebbe promozione turistica :lol:
Brano tratto da:
Immagine

:wink:

Inviato: 30/03/2006, 16:51
da Lord Zork
Adesso sono di corsa.
Ve lo posto così,
poi con calma, stasera, edito il testo.


Ecco il racconto originale:


Il palazzo da rompere


Una volta, a Busto Arsizio, la gente era preoccupata perché i bambini
rompevano tutto. Non parliamo delle suole delle scarpe, dei pantaloni e delle cartelle scolastiche: rompevano i vetri giocando alla palla, rompevano i piatti a scuola e i bicchieri al bar, e non rompevano i muri solo perché non avevano
martelli a disposizione.
I genitori non sapevano più cosa fare e cosa dire e si rivolsero al sindaco.
"Mettiamo una multa?" propose il sindaco.
"Grazie tante" esclamarono i genitori, "e poi la paghiamo con i cocci".
Per fortuna da quelle parti ci sono molti ragionieri. Ce n'è uno ogni tre persone
e tutti ragionano benissimo. Meglio di tutti ragionava il ragionier Gamberoni, un
vecchio signore che aveva molti nipoti e quindi in fatto di cocci aveva una vasta
esperienza. Egli prese carta e matita e fece il conto dei danni che i bambini di
Busto Arsizio cagionavano fracassando tanta bella e buona roba a quel modo.
Risultò una somma spaventevole: millanta tamanta quattordici e trentatré.
"Con la metà di questa somma," dimostrò il ragionier Gamberoni, "possiamo
costruire un palazzo da rompere e obbligare i bambini a farlo a pezzi: se non
guariscono con questo sistema non guariscono più".
La proposta fu accettata, il palazzo fu costruito in quattro e quattro otto e due
dieci. Era alto sette piani, aveva novantanove stanze, ogni stanza era piena di
mobili e ogni mobile zeppo di stoviglie e soprammobili, senza contare gli specchi
e i rubinetti. Il giorno dell'inaugurazione a tutti i bambini venne consegnato un
martello e a un segnale del sindaco le porte del palazzo da rompere furono
spalancate.
Peccato che la televisione non sia arrivata in tempo per trasmettere lo
spettacolo. Chi l'ha visto con i suoi occhi e sentito con le sue orecchie assicura
che pareva - mai non sia! - lo scoppio della terza guerra mondiale. I bambini
passavano di stanza in stanza come l'esercito di Attila e fracassavano a martellate
quanto incontravano sul loro cammino. I colpi si udivano in tutta la Lombardia e
in mezza Svizzera. Bambini alti come la coda di un gatto si erano attaccati ad
armadi grossi come incrociatori e li demolirono scrupolosamente fino a lasciare
una montagna di trucioli. Infanti dell'asilo, belli e graziosi nei loro grembiulini
rosa e celesti, pestavano diligentemente i servizi da caffè riducendoli in polvere
finissima, con la quale si incipriavano il viso. Alla fine del primo giorno non era
rimasto un bicchiere sano. Alla fine del secondo giorno scarseggiavano le sedie. Il
terzo giorno i bambini affrontarono i muri, cominciando dall'ultimo piano, ma
quando furono arrivati al quarto, stanchi morti e coperti di polvere come i soldati
di Napoleone nel deserto, piantarono baracca e burattini, tornarono a casa
barcollando e andarono a letto senza cena. Ormai si erano davvero sfogati e non
provavano più gusto a rompere nulla, di colpo erano diventati delicati e leggeri
come farfalle e avreste potuto farli giocare al calcio su un campo di bicchieri di
cristallo che non ne avrebbero scheggiato uno solo.
Il ragionier Gamberoni fece i conti e dimostrò che la città di Busto Arsizio
aveva realizzato un risparmio di due stramilioni e sette centimetri.
Quello che restava in piedi del palazzo da rompere, il Comune lasciò liberi i
cittadini di farne quel che volevano. Allora si videro certi signori con cartella di
cuoio e occhiali a lenti bifocali - magistrati, notai, consiglieri delegati - armarsi di
martello e correre a demolire una parete o a smantellare una scala, picchiando
tanto di gusto che ad ogni colpo si sentivano ringiovanire.
"Piuttosto che litigare con la moglie," dicevano allegramente, "piuttosto di
spaccare i portacenere e i piatti del servizio buono, regalo della zia Mirina..."
E giù martellate.
Al ragionier Gamberoni, in segno di gratitudine, la città di Busto Arsizio
decretò una medaglia con un buco d'argento.








Da: Gianni Rodari, "Favole al telefono" in I Cinque Libri, Storie fantastiche,
favole, filastrocche, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1993

Inviato: 30/03/2006, 17:27
da rikochet
Grande, immenso, superbo Gianni Rodari, che stile, che leggerezza, che classe, che ironia... non a caso è nato a pochi km da dove son nato io!

Inviato: 30/03/2006, 17:45
da nik978
peró che velocità  la webcam!

non va a scatti..bello!

Inviato: 30/03/2006, 18:43
da SuSEr
Non la conoscevo! Ma visto che ho il diploma di ragioniere e i conti devono quadrare..... :lol:

Inviato: 31/03/2006, 10:21
da breglia
Finalmente levano quell'oscenità  di torno...non avete idea di qnt possa essere brutta. Sarà  l'inizio del declino del potentissimo clan Matarrese?

Inviato: 31/03/2006, 10:31
da australiano
e di renzo piano non parla nessuno?

Inviato: 02/04/2006, 11:13
da Berry
Il primo dei tre palazzi e' stato abbattuto questa mattina. :D

Inviato: 02/04/2006, 11:26
da cimmeno
australiano ha scritto:e di renzo piano non parla nessuno?
quel cesso l'ha progettato renzo piano?