O.T. "Meglio fascista che frocio!"
Inviato: 10/03/2006, 9:39
Quella cagna della mussolini andrebbe deportata...
Che elementi...ma possibile che non ci sia nessuno degno di andare alla guida di un paese come l'italia?
O.T. "Meglio fascista che frocio!"
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Inviato: 10/03/2006, 9:44
Inviato: 10/03/2006, 10:03
Il problema è che nella Repubblica delle banane e del pallone sono tanti queli che applaudono...
Inviato: 10/03/2006, 10:10
Ma cerchiamo di capirla, 'doveva' dirlo, lei è il leader di 'Alternativa sociale', diveva espriemre assolutamente il pensiero del suo elettore medio.
Vi immaginate cosa sarebbe successo se non l'avesse fatto? Gran scandalo tra gli ex missini, con la loro leader che si fa sfuggire l'occasione di insultare un frocio.
Nonostante tutto la considero una delle menti più brillanti della politica italiana.
In realtà l'ironia di Castelli è stata molto più pungente e cattiva.
Vi immaginate cosa sarebbe successo se non l'avesse fatto? Gran scandalo tra gli ex missini, con la loro leader che si fa sfuggire l'occasione di insultare un frocio.
Nonostante tutto la considero una delle menti più brillanti della politica italiana.
In realtà l'ironia di Castelli è stata molto più pungente e cattiva.
Inviato: 10/03/2006, 10:44
perfetto ragionamento da fascista...
è coerente...
quoto breglia
chi la vota è pienamente rappresentato...
è coerente...
quoto breglia
chi la vota è pienamente rappresentato...
Inviato: 10/03/2006, 10:54
Di: L'Ineffabile WeBlog
Se in un discorso un po' accalorato scappa una parola offensiva, meglio offendersi o meglio reagire a tono?
Brevemente:
A Porta a Porta c'erano Di Pietro e Luxuria per l'Unione e Castelli e la Mussolini per il Polo.
Di Pietro sosteneva le argomentazioni della signora Luxuria, questo è bene evidenziarlo per chi avesse in mente di votare l'Italia dei valori o la Margherita o qualcosa del genere.
Di Pietro a un certo punto dà della fascista alla Mussolini.
La Mussolini per reazione risponde: "... E me ne vanto!"
Per inciso anche quando a me dicono che sono un bastardo, per riflesso rispondo come ha risposto la Mussolini.
Interviene la signora Luxuria che per i suoi evidenti meriti è assurta al rango di aspirante parlamentare italiana che inveisce contro la Mussolini dicendo insistentemente: "Prendo atto che lei si è appena vantata di essere fascista!".
La Mussolini, visto che la signora Luxuria, candidata dell'Unione, insisteva con questa accusa - ricordo, prendendo spunto dalla risposta di riflesso data a Di Pietro che le aveva dato della fascista - ha continuato dicendo: "Meglio fascista che frocio".
La signora Luxuria s'è offesa.
Ora, a prescindere dal fatto che una che si chiami Mussolini difficilmente voterebbe per Cossutta o per Caruso o per la signora Luxuria...
Che poi sia davvero fascista, questo è tutto da dimostrare, dovrebbe almeno ripercorrere lo stesso periodo storico che ha percorso il nonno, comportandosi allo stesso modo e forse allora e solo allora si potrebbe considerare davvero una fascista.
Mi domando, come mai se a me danno del bastardo, per reazione rispondo: "Lo so e me ne vanto!" - Se alla Mussolini danno della fascista, per reazione risponde: "Me ne vanto!", e se alla signora Luxuria candidata alle elezioni politiche italiane, mica micio micio bau bau, danno del frocio si offende?
I conti non mi tornano...
L'Ineffabile WeBlog
Per chiarezza, il tema del post è: se in un discorso un po' accalorato scappa una parola offensiva, meglio offendersi o meglio reagire a tono?
Tratto da: L'ineffabile WeBlog
Se in un discorso un po' accalorato scappa una parola offensiva, meglio offendersi o meglio reagire a tono?
Brevemente:
A Porta a Porta c'erano Di Pietro e Luxuria per l'Unione e Castelli e la Mussolini per il Polo.
Di Pietro sosteneva le argomentazioni della signora Luxuria, questo è bene evidenziarlo per chi avesse in mente di votare l'Italia dei valori o la Margherita o qualcosa del genere.
Di Pietro a un certo punto dà della fascista alla Mussolini.
La Mussolini per reazione risponde: "... E me ne vanto!"
Per inciso anche quando a me dicono che sono un bastardo, per riflesso rispondo come ha risposto la Mussolini.
Interviene la signora Luxuria che per i suoi evidenti meriti è assurta al rango di aspirante parlamentare italiana che inveisce contro la Mussolini dicendo insistentemente: "Prendo atto che lei si è appena vantata di essere fascista!".
La Mussolini, visto che la signora Luxuria, candidata dell'Unione, insisteva con questa accusa - ricordo, prendendo spunto dalla risposta di riflesso data a Di Pietro che le aveva dato della fascista - ha continuato dicendo: "Meglio fascista che frocio".
La signora Luxuria s'è offesa.
Ora, a prescindere dal fatto che una che si chiami Mussolini difficilmente voterebbe per Cossutta o per Caruso o per la signora Luxuria...
Che poi sia davvero fascista, questo è tutto da dimostrare, dovrebbe almeno ripercorrere lo stesso periodo storico che ha percorso il nonno, comportandosi allo stesso modo e forse allora e solo allora si potrebbe considerare davvero una fascista.
Mi domando, come mai se a me danno del bastardo, per reazione rispondo: "Lo so e me ne vanto!" - Se alla Mussolini danno della fascista, per reazione risponde: "Me ne vanto!", e se alla signora Luxuria candidata alle elezioni politiche italiane, mica micio micio bau bau, danno del frocio si offende?
I conti non mi tornano...
L'Ineffabile WeBlog
Per chiarezza, il tema del post è: se in un discorso un po' accalorato scappa una parola offensiva, meglio offendersi o meglio reagire a tono?
Tratto da: L'ineffabile WeBlog
Inviato: 10/03/2006, 11:39
"Se alla Mussolini danno della fascista, per reazione risponde: "Me ne vanto!", e se alla signora Luxuria candidata alle elezioni politiche italiane, mica micio micio bau bau, danno del frocio si offende?
I conti non mi tornano... "
eccellente analisi
ma come è ovvio tra i minorati mentali occidentali esiste il "bene e il male" da usare sempre e cmq. come clava morale e massificata contro i ribelli ( di destra e di sinistra )...
i froci sono "buoni" i fascisti sono "cattivi" ... povero occidente
personalmente non posso che quotare in senso letterale la frase:
preferisco essere "fascista" che frocio... che ci posso fare così è
I conti non mi tornano... "
eccellente analisi
ma come è ovvio tra i minorati mentali occidentali esiste il "bene e il male" da usare sempre e cmq. come clava morale e massificata contro i ribelli ( di destra e di sinistra )...
i froci sono "buoni" i fascisti sono "cattivi" ... povero occidente
personalmente non posso che quotare in senso letterale la frase:
preferisco essere "fascista" che frocio... che ci posso fare così è
Inviato: 10/03/2006, 11:44
Non mi addentro nella conversazione...ma Balkan sei tu nell'avatar? 
Inviato: 10/03/2006, 11:49
la Mussolini credo si commenti da sola!!
Inviato: 10/03/2006, 11:49
si sono io mauri
Inviato: 10/03/2006, 11:50
L'ultima provocazione: «Meglio fascista che frocio»
CHE per Vladimir Luxuria quella di ieri a Porta a Porta non fosse una serata facile lo si era capito subito. Bastava scorrere la lista degli ospiti con il ministro leghista Roberto Castelli e la leader di Alternativa Sociale Alessandra Mussolini a fare da controparte. E il solo Antonio Di Pietro (uno che non fa certo dei Pacs il suo chiodo fisso) a fargli da spalla. Ma, a sorpresa, il nemico più acceso del candidato transessuale di Rifondazione Comunista, non è stato il «cielodurista» Castelli, ma la «furia» Alessandra Mussolini che, in un crescendo di punzecchiature, è arrivata al culmine dopo quasi due ore di trasmissione con un «meglio fascista che frocio». Certo, neanche Castelli si è risparmiato. Pronti via ed ecco che il ministro leghista ha dato il suo benvenuto a Luxuria. «Signor Guadagno» ha detto rivolgendosi al maschile al candidato del Prc (che all'anagrafe figura come Vladimiro Guadagno ndr). «Se mi chiama il signore Guadagno per offendermi, non attacca» ha replicato Luxuria. «Non voglio offendere il signore, ma mi dica come chiamarlo: lui, lei...» ha incalzato l'esponente del Carroccio. E il candidato transessuale ha tagliato corto: «Mi dia del loro». Diverso il comportamento della leader di As che era partita molto cauta nei confronti di Luxuria. «Mi scusi non voglio essere offensiva - aveva chiesto con un sorriso la Mussolini -, ma che vuol dire transgender? Transgender, transgendarmi, sembra Schwarzenneger. Usiamo termini italiani». Purtroppo il tenore degli argomenti ha presto acceso gli animi. Sui Pacs, come era più che prevedibile, i toni si sono alzati con il duo Mussolini-Castelli pronti all'attacco per dimostrare che la legge sulle unioni civili dell'Unione toglierà diritti ai bambini e Luxuria-Di Pietro decisi nel respingere il parallelo e a dire che la legge sarà una conquista di civiltà per tutti. Poi i Pacs hanno lasciato il campo al tema dell'immigrazione. Mussolini se l'è presa con i rischi dell'immigrazione clandestina e Di Pietro le ha dato della «fascista». «E me ne vanto», ha gridato la bionda Alessandra piena di rabbia. «Una che si vanta di essere fascista, mi preoccupa. Ci metterete al confino?», è stata l'immediata stoccata di Luxuria. Il crescendo sale in una manciata di secondi. «A me preoccupa chi brucia le bandiere, chi grida "dieci, cento, mille Nassyria"» ha replicato la leader di As che ha affidato la collera a un «Vergogna, vergogna, vergogna» che neanche Vespa è riescita a bloccare. A questo punto la Mussolini è un fiume in piena e dal «vergogna» all'insulto è un attimo: «Si veste da donna e pensa di poter dire quello che vuole. Meglio fascista che frocio!». La platea si gela, non sa se ridere o scandalizzarsi. Impassibile e con lo stesso aplomb mostrato durante le due ore di trasmissione, Luxuria si limita a fare la conta delle «battutacce» rivolte dai politici ai gay: «Dopo il culattone di Tremaglia, il frocio della Mussolini. Grazie».
CHE per Vladimir Luxuria quella di ieri a Porta a Porta non fosse una serata facile lo si era capito subito. Bastava scorrere la lista degli ospiti con il ministro leghista Roberto Castelli e la leader di Alternativa Sociale Alessandra Mussolini a fare da controparte. E il solo Antonio Di Pietro (uno che non fa certo dei Pacs il suo chiodo fisso) a fargli da spalla. Ma, a sorpresa, il nemico più acceso del candidato transessuale di Rifondazione Comunista, non è stato il «cielodurista» Castelli, ma la «furia» Alessandra Mussolini che, in un crescendo di punzecchiature, è arrivata al culmine dopo quasi due ore di trasmissione con un «meglio fascista che frocio». Certo, neanche Castelli si è risparmiato. Pronti via ed ecco che il ministro leghista ha dato il suo benvenuto a Luxuria. «Signor Guadagno» ha detto rivolgendosi al maschile al candidato del Prc (che all'anagrafe figura come Vladimiro Guadagno ndr). «Se mi chiama il signore Guadagno per offendermi, non attacca» ha replicato Luxuria. «Non voglio offendere il signore, ma mi dica come chiamarlo: lui, lei...» ha incalzato l'esponente del Carroccio. E il candidato transessuale ha tagliato corto: «Mi dia del loro». Diverso il comportamento della leader di As che era partita molto cauta nei confronti di Luxuria. «Mi scusi non voglio essere offensiva - aveva chiesto con un sorriso la Mussolini -, ma che vuol dire transgender? Transgender, transgendarmi, sembra Schwarzenneger. Usiamo termini italiani». Purtroppo il tenore degli argomenti ha presto acceso gli animi. Sui Pacs, come era più che prevedibile, i toni si sono alzati con il duo Mussolini-Castelli pronti all'attacco per dimostrare che la legge sulle unioni civili dell'Unione toglierà diritti ai bambini e Luxuria-Di Pietro decisi nel respingere il parallelo e a dire che la legge sarà una conquista di civiltà per tutti. Poi i Pacs hanno lasciato il campo al tema dell'immigrazione. Mussolini se l'è presa con i rischi dell'immigrazione clandestina e Di Pietro le ha dato della «fascista». «E me ne vanto», ha gridato la bionda Alessandra piena di rabbia. «Una che si vanta di essere fascista, mi preoccupa. Ci metterete al confino?», è stata l'immediata stoccata di Luxuria. Il crescendo sale in una manciata di secondi. «A me preoccupa chi brucia le bandiere, chi grida "dieci, cento, mille Nassyria"» ha replicato la leader di As che ha affidato la collera a un «Vergogna, vergogna, vergogna» che neanche Vespa è riescita a bloccare. A questo punto la Mussolini è un fiume in piena e dal «vergogna» all'insulto è un attimo: «Si veste da donna e pensa di poter dire quello che vuole. Meglio fascista che frocio!». La platea si gela, non sa se ridere o scandalizzarsi. Impassibile e con lo stesso aplomb mostrato durante le due ore di trasmissione, Luxuria si limita a fare la conta delle «battutacce» rivolte dai politici ai gay: «Dopo il culattone di Tremaglia, il frocio della Mussolini. Grazie».
Inviato: 10/03/2006, 11:50
Me la mandi?balkan wolf ha scritto:si sono io mauri
Inviato: 10/03/2006, 11:52
maurizio liberti ha scritto:Me la mandi?balkan wolf ha scritto:si sono io mauri
Inviato: 10/03/2006, 11:56
no mauri sono in polemica con voi "frociazzi" ora
più avanti ...
più avanti ...
Inviato: 10/03/2006, 11:57
balkan wolf ha scritto:no mauri sono in polemica con voi "frociazzi" ora
più avanti ...
L'attesa mi consumerà
